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Autore: Metthew96    29/12/2010    0 recensioni
Qusta racconto parla del continuo di Assassin's Creed Brotherhood ed inizia proprio dove finisce quest'ultimo nella cripta della Basilica di San Pietro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                                                                                                                                                 Ritorno all'Abstergo

 

Prima ancora di poter battere ciglia Desmond e i suoi compagni vennero circondati da almeno una trentina di uomini. Desmond venne subito messo K.O con un defibrillatore mentre Shaun e Rebecca vennero ammanettati e portati in un furgone diretti ad una meta a loro sconosciuta.

 

 

Quando riaprì gli occhi Desmond si ritrovò in un luogo a lui molto familiare, l'aria era pungente e avvertiva una sensazione provata una sola volta in vita sua, in solo luogo, l'Abstergo. 

Quando la foschia provocata dalla scossa elettrica che aveva ricevuto si dileguò Desmond si accorse che le sue sensazioni erano fondate, infatti di fronte a lui vide la tipica croce bianca sormontata dalla scritta che non avrebbe mai voluto leggere "Abstergo Industries". 

Riacquisiti  i sensi si accorse di essere sdraiato e legato all'Animus la temibile macchina dell'Abstergo, ed ecco spiegata la strana sensazione che aveva avvertito dapprima era la macchina che lo faceva stare male. Cercò di liberarsi ma le maniglie di titanio erano troppo resistenti anche per la sua forza.

Vedendolo dimenarsi gli si avvicinò un uomo con la sua tipica barba bianca ed i suoi pochi capelli grigio argento, e gli occhi di un uomo abituato a vedere le persone soffrire, era Vidic.

- Tutto bene signor Miles, è stato di suo gradimento il viaggio?- disse Vidic in senso ironico.

- Fammi uscire da qui lurido bastardo....come hai fatto a trovarci....dov'è Lucy.....se l'hai soltanto sfiorata io...- rispose Desmond ancora un pò confuso

- Ogni cosa a suo tempo Miles- lo interruppe Vidic

- Prima vorrei che tu mi riferissi quello che Minerva ti ha detto nella cripta- continuò

- Mai!! anche a costo della mia stessa vita....- gli abbaiò Desmond 

- Bene l'avevo immaginato, ma sa qui abbiamo vari metodi per far cantare le persone- e schiacciò un tasto alla sua destra.

All'improvviso dal soffitto uscì un braccio robotico con un laser particolare; questo raggio di luce dorata si posò sulla fronte di Demond e proprio come un proiettore i suoi ricordi vennero proiettati sulla parete.

- Ma che diavoleria è questa!?- esclamò Desmond

- Una macchina di mia recente invenzione io la chiamo lo "Scova pensieri"-

E ad un tratto sulla parete apparì l'immagine di Minerva che riferiva Desmond -La via è aperta, soltanto lei va trovata adesso, risveglia il sesto, vai, da solo...-

- Bene, grazie per la sua collaborazione signor Miles- disse Vidic ironico 

- Ora però si vada a riposare le ho preparato la cella... volevo dire la camera; domani sarà una giornata molto impegnativa per lei- proseguì

Schiacciò un altro pulsante questa volta blu e si aprì la porta della camera che era stata già di Desmond qualche mese fa. Vidic lo liberò dalle manette e lo rinchiuse nella camera.

Entrato nella stanza Desmond notò che nulla era cambiato le solite pareti grigie di cemento armato le solite porte blindate elettriche con serrature a scheda, il solito scomodissimo letto in alluminio e le solite telecamere puntate su di lui 24 ore al giorno.

Gli sembrava di essere un leone allo zoo rinchiuso in gabbia.

Ma poi i suoi pensieri si rivolsero a Lucy si domandava ancora che fine aveva fatto e se avevano rapito anche lei, si domandava che fine avessero fatto Shaun e Rebecca ma sopratutto dov'era finita la Mela. Aveva ancora i ricordi un pò confusi ricordava di aver assassinato Lucy e di aver udito la voce di Vidic ma poi più nulla solo urla e buio.

 

Desmond malgrado tutti i suoi pensieri e tutte le domande senza risposte alla fine crollò e si addormentò la giornata era stata per lui molto dura prima la morte di Lucy, poi la perdita della Mela e ora anche il ritorno all'Abstergo il luogo che odiava con tutto se stesso e dove non avrebbe voluto più metter piede e invece eccolo lì in quella cella a dormire su quel letto che tanto odiava.

   
 
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