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Autore: Muffins    29/12/2010    3 recensioni
è ancora presto ma la nausea sta diventando insopportabile tanto che mi devo alzare e correre in bagno. Dopo dieci minuti riemergo dal bagno con una faccia sconvolta e mi ributto a letto sbuffando per l'ora. Dopo solo un quarto d'ora devo ricorrere in bagno e di nuovo altri dieci minuti di sonno persi, possibile che non abbia digerito quella lasagna fatta da Kellan? Beh in effetti era troppo pesante e io ne ho anche mangiate due porzioni, basta prima e ultima volta che faccio cucinare Kellan la prossima volta. Sembra che la nausea sia passata e invece rieccomi di nuovo che corro in bagno..
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ashley Greene, Jackson Rathbone
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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scusate se ci ho messo tanto ma l'ultimo pezzo l'ho cancellato un miliardo di volte e persino la mia tastiera si rifiutava di scriverlo, spero che via piaccia il capitolo, è un po banale ma non sapevo proprio come finirlo.

non preoccupatevi la cosa non finisce qui ci saranno tanti altri colpi di scena non disperate =D

vi lascio al capitolo buona lettura!!




cammino lungo il salotto, avanti e indietro, senza darmi pace, Ben e j sono tornati a casa loro, hanno detto che tornano domani, io e Ashley siamo rimasti soli, mi fermo davanti la finestra che da sul vialetto, sta nevicando, mi giro poi verso Asheley, è ancora seduta sul divano da quando siamo ritornati a casa ormai da sei ore.


mi stacco dalla finestra e mi avvicino a lei rannicchiata sul divano con gli occhi gonfi dalle lacrime -amore- ma non dice niente, la prendo tra le braccia e la lascio fare - vengo anche io- mi dice alzando il viso e inchiodando il suo sguardo al mio -dove?- le domando sapendo gia però cosa intende -hai capito benissimo Jay, è anche mia figlia e..mentre voi fate a pezzi Tom qualcuno dovrà pur pensare a Chiara- è convinta e sicuramente non riuscirò a farle cambiare idea ma devo tentarci, ero restio ad accettare per paura che succeda qualcosa a Chiara, non riuscirei ad agire sapendo che c'è anche Ashley e devo stare dietro anche a lei -Ash, non voglio anche te- le dico abbracciandola ma sfugge al mio abbraccio

-no Jackson, vengo anche io e il discorso è chiuso-, si alza dal divano e esce dalla sala, la sento salire le scale e chiudersi in camera.

mi prendo la testa tra le mani con i gomiti appoggiati alle gambe, sono esausto, questa situazione, questa tensione neanche una chiamata, niente.


sento un mugolio poco distante da me alzo il viso stanco -che vuoi tu?- ovviamente mi riferisco a Marley, un altro mugolio seguito da un piccolo movimento del testone -devo andare da lei?- un altro mugolino -ok hai ragione amico- e incredibile, ma guardatemi do retta ad un cane, fatto sta che sto salendo le scale fino ad arrivare alla nostra camera.

indugio un po, non so se vuole vedermi o parlarmi, ma non è il momento di farsi tante paranoie apro la porta e lei è li, seduta sul letto con la testa nascosta tra le ginocchia come una bambina piccola.

mi avvicino lentamente al letto e mi siedo -piccola- mi abbracci di scatto -scusa non dovevo reagire così..ma è colpa di questa situazione..io- continuando a piangere contro il mio petto -non fa niente piccola- le accarezzo i capelli cercando di tranquillizzarla.

ci stendiamo sul letto e finalmente riusciamo a riposarci un po anche se per poche ore.


la mattina seguente sono ancora piu stanco del giorno dopo e ho le testa che scoppia e Ashley non ha il solito sorriso sulle labbra che ha quando dorme, Chiara non c'è ed è tutto diverso.

stando attento a non svegliare Ash mi dirigo nel bagno, una lavata di viso con acqua ghiaccia mi sarà d'aiuto.


dieci minuti dopo anche Ben e J sono arrivati e al tavolo di cucina stiamo ripassando il piano

-ok Jay, questo è il suo numero di telefono, lo chiami..- -e gli dico che lovoglio uccidere di botte-

-no Jay, devi dirgli che vuoi regolare il conto, e che ci incontriamo al solito posto- continua Ben -e se non porta Chiara?- -specifica amico mio- dice J dandomi una pacca sulla spalla e passandomi il cellulare

-buongiorno ragazzi- ci voltiamo verso Ashley che scende le scale per entrare in cucina per raggiungerci

-ok dammi- prendo il telefono e compongo il numero.


le mani mi tremano e se avesse cambiato numero o se non rispondesse, uno, due, tre squilli comincio ad alterarmi

-pronto?- eccolo, la sua voce è rimasta uguale, senza alcun suono come se parlasse con i denti stretti - Tom- basta dire il suo nome che lo sento sghignazzare dall'altro capo del telefono - ce ne hai messo di tempo per chiamarmi. allora dimmi, sono tutto orecchie- stringo il telefono invaso di rabbia, inizio a camminare per la cucina -dobbiamo regolare un conto tu ed io- dico sdenti stretti -si. beh io non voglio, mi sono preso la mia piccola vittoria, cge adesso è giu legata con una catena come i cani, sai mi ha tirato un martello su una gamba, tutta suo padre e sai come sono, i bambini non mi sono mai piaciuti- sento la rabbia montarmi -cosa lei hai fatto- domando furioso

-diciamo che la sua salute a me non sta a cuore e lo sai, occhio per occhio..- -cosa cazzo le hai fatto?- domando quasi urlando -dico solo che forse avrà bisogno di una sedia a rotelle sai le sue ginocchia sono così fragili- ride come una pazzo ed è quello che è un pazzo -io ti ammazzo tom lo sai vero?- ormai sono in preda alla rabbia

-incontriamoci al solito posto, e porta Chiara, sarà bene per te che cammini con le sue gambe- -che paura Jackson, ci sto, ma attento a non scappare come un cagnolino, altrimenti mi prendo anche Ashley-

-tra un ora e ti pentirai di essere nato- chiudo la conversazione girandomi verso Ash e i miei amici -andiamo presto- usciamo dalla cucina quando mi sento prendere per un braccio -dove pensi di andare, vengo anche io- -Ash io-

-no niente io- esce di cucina e si dirige in salotto dove prende le chiavi della macchina -che fai non vieni?-.


mi metto alla guida e schizzo via, seguito a ruota da Ben e J, entriamo sulla super strada, è presto, sono solo le otto e non c'è nessuno, meglio così, dopo venti minuti di tragitto esco dalla super strada ed esco su una stradina che a poco a poco diventa sempre piu stretta e man mano che si avanza diventa anche sterrata, in lontananza si vede il vecchio casolare, dove andavamo a fare le prove quando andavamo al liceo, vicino al casolare c'è un fiume che durante l'inverno è quasi sempre in piena.

la strada si fa piu stretta e quando arriviamo allo spiazzo vediamo il furgone di Tom ma di Tom o Chiara nemmeno l'ombra.

scendiamo tutti dalla macchina e ci guardiamo in torno, questo posto è come al tempo del liceo, un rudere in disfacimento, avvicino Ashley a me mentre ci avviciniamo al rudere -benvenuti amici, ne è passato di tempo- Tom appare dall'ombra avvicinandosi a noi -tu mio dolce bocciolo sei sempre bellissima- spingo via Ashley mi avvicino a lui furioso -dov'è Chiara?- -oh vuoi la tua piccolina? ah l'amore di un padre verso la propria figlia è indescrivibile, patetico, vedo che ti sei portato i tira piedi, non sei cambiato affatto. e così vuoi tua figlia- -smettila di fare l'idiota Tom, restituisci Chiara e fatela finita- -tu non ti immischiare Ben, bene, perchè non la chiami, vediamo se viene da te -stringo i pugni per non dargli un cazzotto ma ubbidisco -Chiara dove sei?- passano i minuti ma non arriva nessuno -dove 'è?- domando perdendo la pazienza spingendolo e buttandolo a terra -papi no- poi un tonfo, mi giro Chiara è stesa a terra,al piede ha legata una catena tesa -Chiara- Ashley corre da lei mentre Tom cerca di raggiumgerla io e i ragazzi lo blocchiamo

-non fai piu il furbo adesso-.


-mamma- dice Chiara abbracciandola -piccola, piccola mia, è finita adesso ti libero- una volta libera Ash prende in collo la piccola -non azzardarti piu ad avvicinarti alla mia famiglia- dico prendendolo a pugni e a calci -papi- -no, resta qui- con la coda dell'occhio vedo Ashley mettere giu Chiara e girarla contro il suo petto per evitare che guardi

-basta Jay, così lo ammazzi- mi dice J -ha imparato la lezione- lo solleviamo di peso e lo chiudiamo nel retro del furgone.

mentre ancora urla vado da Ashley e Chiara -cucciola- in ginocchio sulla sabbia misto terra del fiume la prendo tra le braccia -stai bene?- le domando dieci volte, la sollevo e mi avvicino ad Ash -ragazzi, meglio andare, se qualcuno a ha visto la scena tra poco arriva la polizia- dice J avvicinandosi a noi.


in macchina non vola una mosca, mi limito a osservare la situazione, Chiara dorme tranquilla nell'abbraccio di Ash .

mi domando se finalmente, adesso, Tom smetterà di tormentare la mia famiglia.

siamo ancora sulla strada per tornare verso casa -buongiorno piccola- Chiara si è appena svegliata e adesso reclama cibo - tra poco c'è un area di servizio- annuncio.

pochi minuti dopo siamo nel parcheggio dell'area di servizio, non c'è molta gente i posti sono quasi tutti liberi.

le porte scorrevoli si aprono e noi entriamo, ci dirigiamo al bar -cosa vuoi mangiare Chiara?- storge l bocca osservando la vetrina -mmm, quello- risponde indicando un panino -ok-, lo prendo e lo pago e raggiungiamo Ash al tavolo. mi siedo accanto ad Ashley e insieme osserviamo Chiara che mangia il suo panino, è Ash a rompere il silenzio -secondo te non si farà piu vivo?- ci metto un po a rispondere, mi stavo domandando la stessa cosa, continuo a guardare Chiara cercando una risposta che non arriva -non lo so, Ash- sotto il tavolo le prendo la mano.


dopo poche ore siamo di nuovo a casa, sulla strada abbiamo trovato un mucchio di traffico ma finalmente siamo arrivati.

finisco di mettere in ordine la cucina mentre Ash va a chiamare Chiara, è ora di andare a letto -Chiara, è ora di andare a nanna- la raggiungo in sala -non voglio dormire- incomincia Chiara -perchè no?- le domanda Ash avvicinandosi a lei, mi avvicino a lei sedendomi sul divano -perchè no- -lo sai chei davvero antipatica quando fai così?- -non è vero- dice arrabbiata -si che è vero- -ok Jay abbiamo capito, dillo alla mamma perchè- si siede anche lei sul divano, la prende in braccio e poi si avvicina a me sempre con nostra figlia in braccio -su ti ascoltiamo- la incoraggia -perchè c'è l'uomo cattivo- dice raggomitolandosi contro il petto di Ash -chi è l'uomo cattivo?- le domanda Ashley. ma rispondo io per Chiara -Tom- nel mentre che dico Tom un tuono rompe il silenzio -mamma- Chiara si stringe ancora di piu ad Ash

-è solo un tuono- un altro tuono nella notte -ragazze, vado a mettere dentro la moto- dico alzandomi dal divano e prendendo le chiavi -quando torno devi essere a letto- ed esco prima che cominci a piovere.


-andiamo, oh fatto- chiudo il garage e torno dentro casa mentre Ash sta scendendo le scale -andiamo anche noi a dormire- mi dice venendomi in contro -si andiamo - saliamo le scale e andiamo in camera.



-ho paura, ora l'uomo cattivo mi trova e mi mangia- Chiara chiude gli occhi spaventata, l'uomo cattivo, Tom, è rimasta con lui per solo un giorno ma l'ha terrorizzata, tutte le promesse che le ha fatto, che sarebbe tornato se fosse scappata, che l'avrebbe mangiata, di aver paura di notte che si sarebbe seduto sul lettino se non avesse fatto come le aveva detto.

in piu c'e il temporale che batte contro la finestra, seduta con le gambe contro il petto con la schiena appogiata al muro davanti la finestra -l'uomo cattivo mi vole mangiare, mamma- un tuono dopo l'altro rimbombano nella notte e nella testa della piccola Chiara, piccole lacrime cadono dagli occhi verdi e tristi.

si alza sempre con le lacrime agli occhi e si avvicina alla finestra, il cielo nero senza neanche una stella che faceva capolino, nella mente risuonavano le parole di tom- se scappi io ti troverò- si allontana immediatamente dalla finestra come scottata, un altro tuono, seguito da un lampo che rischiara la notte, l'ombra di un albero la spaventare, fa un altro passo in dietro e si scontra con qualcosa, spaventata si gira con gli occhio chiusi, delle braccia calde e forti l'abbracciano e immediatamente si dimentica di tutto, si sente sollevare da terra, non le importa dove la stia portando si sente talmente al sicuro che si addormenta poggiando la testa sulla spalla dell'uomo che l'adagia nel letto.


-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-



vi prego ditemi che non fa schifo che sono i crisi 


   
 
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