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Autore: Frytty    30/12/2010    2 recensioni
Ff partecipante al contest indetto dal forum Collection of Starlight e classificatasi terza.
E' tempo di cambiamenti anche per Bella; è tempo che lasci indietro la sua natura umana e quale momento migliore dell'equinozio d'autunno?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Oggi sono un vero e proprio terremoto, pubblicazioni su pubblicazioni xD

In ogni caso, posto una Ff con cui ho partecipato al contest indetto dal forum Collection of Starlight "Autumn" relativo all'equinozio d'autunno e ai suoi "cambiamenti".

Spero vi piaccia, mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensioncina piccina picciò *.*

 

Buon Anno e Buone Feste! <3

 

award

 

 

< Dove mi stai portando? > Non ero ancora abituata al suono della mia voce: uno scampanellio misurato e armonioso che risuonò, rimbalzando, tra gli alberi.

< Shh! Ascolta. > Edward mi lasciò la mano. Il contatto con la sua pelle fredda si spense. Era tutto diverso da quando ero diventata una vampira: non poteva infastidirmi più nulla della sua natura perché ero un mostro anch'io. Eppure, il suo tocco gelido sulla mia pelle calda, umana, mi manca.

Non so perché ci siamo addentrati nel bosco; è quasi buio. Saremmo dovuti rientrare un'ora fa per riportare Nessie a casa, ma dopo la caccia Edward ha insistito affinché camminassimo ancora un po'.

Mi ha bendata e mi ha chiesto di fidarmi di lui. Come potrei non fidarmi dopo tutto quello che ha fatto per me, per noi. 

I miei sensi sono all'erta, anche se non c'è pericolo. I suoni del bosco sono tanti e tutti diversi: il cinguettio degli uccelli che si affrettano a far ritorno al loro nido, lo stridore delle foglie secche che calpestiamo, qualche rametto che si spezza al nostro passaggio, il vento che scompiglia le chiome agli alberi. L'olfatto capta l'odore di terra bagnata, umida per via della pioggia di questa mattina e quello della corteccia degli alberi che ci circonda.

Allungo le mani davanti a me per evitare ostacoli, anche se non ne avrei bisogno. Una vecchia abitudine umana, suppongo.

< Quanto ci vuole ancora? > Chiedo di nuovo, insistente.

< Bella, sii più paziente. > Lo sento sorridere e fermarsi qualche secondo per voltarsi verso di me.

Sbuffo e cerco a tastoni la sua pelle, muovendomi nella direzione in cui avverto la sua presenza, ma riesco appena a sfiorargli la stoffa della giacca grigia che indossa.

< Ci siamo quasi. > Sussurra nel tentativo di calmarmi.

Il gracchiare di un corvo sopra di noi mi distrae e non mi rendo neanche conto che Edward non è più accanto a me.

< Edward? > Giro su me stessa, le mani alla benda per disfarmene.

< Non ancora. Non avere fretta. > Sento le sue mani posarsi sulle mie, fermandomi.

< Cosa senti? > Mi chiede dopo qualche istante, mantenendosi alle mie spalle.

< Il giorno sta per finire. > Rispondo, immobile.

Lo sento annusarmi i capelli e scostarmi qualche ciocca degli stessi per avere più accesso alla mia pelle. Le sue labbra mi sfiorano la spalla, delicate e prudenti.

< E tu sai cosa significa. > Continua in un bisbiglio appena udibile.

< Che questo momento non tornerà più. > Accenno insicura. 

< Voglio che tu mi faccia una promessa, Bella. > Abbandona la mia pelle e scioglie il nodo della benda dietro la mia testa prima di mettermisi di fronte.

I suoi occhi dorati mi osservano, carichi di aspettative.

Resto in silenzio, fremendo affinché continui.

< Desidero che tu dica addio alla tua vecchia vita e accolga quella nuova. > Mi prende entrambe le mani tra le sue, stringendole.

< Perché? Perché oggi? > Aggrotto le sopracciglia.

< Perché hai bisogno di scindere quello che eri da quello che sei adesso e sarai in eterno; perché oggi è l'equinozio d'autunno e ci si prepara a qualcosa di nuovo e impegnativo. > Mi spiega con dolcezza.

Forse ha ragione, devo farlo. Sono ancora troppo legata alla vecchia me stessa, a qualcosa che so che non tornerà.

< Credevo che voi vampiri non credeste a queste cose. > Prendo tempo.

Mi mostra il suo sorriso sghembo, quello che adoro.

< Beh... non è mai troppo tardi per rivisitare vecchie tradizioni. > Si giustifica.

< Quindi... vuoi che prometta... e tu, tu cosa sei disposto a promettere? > Accarezzo i lineamenti del suo viso con lo sguardo.

< Ho ancora una promessa da mantenere, quella di amarti per sempre. > Mi si avvicina, stringendomi a sé.

< Ma io sono sicura che la manterrai. > Protesto, incrociando le braccia dietro il suo collo.

< Allora ti basti sapere che la mia promessa è raddoppiata, perché devo amare anche Nessie per sempre. > Sorride e mi bacia una guancia.

Vorrei protestare, ma non ci riesco, non ne ho la forza, anche se nel mio caso è un eufemismo.

< Te lo prometto. > Sussurro vicina al suo orecchio, alzandomi sulle punte per raggiungere la sua altezza.

Le prime stelle si accendono, come piccole lampadine, puntellano il manto blu cobalto della sera, mentre il sole cede il posto alla luna.

Questa è la mia notte, la notte della mia vera trasformazione. 

La notte del 23 settembre, solstizio d'autunno.

   
 
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