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Autore: Crystalya    30/12/2010    0 recensioni
Questa è una storia vera, ho dovuto scavare a lungo nel mio cuore per trovare la forza di scrivere.
La ferita mi fa ancora male, è ancora profonda, ma vado avanti con decisione; prima o poi ti dimenticherò, non credi anche tu?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caduta, caduta nell'oblio più profondo.
Amo l'amore; è sbagliato?
Forse dovrei eliminarmi; forse non c'è modo di farlo.
Sono milioni di anni, o forse è passato solo un secondo, che vago in solitudine in questo nero.
Sì, nero, qui è tutto nero, non c'è il bene e non c'è il male, non c'è la tristezza nè la gioia: solo il buio.
O meglio, i sentimenti esistono, ma nel cuore di noi che vaghiamo.
I nostri cuori sono intrisi di disperazione: la tristezza non esiste.
A volte mi siedo, qui, e ripenso ai momenti passati con te: battiti meravigliosi del mio cuore.
Ti conobbi alla scuola elementare; tu malaticcio, debole di costituzione, io desiderosa di conoscere.
Mi feci subito un sacco di amici, tu all'inizio eri un semplice estraneo.
Poco dopo, l'amicizia vera e propria; non ricordo nessun inizio, solo una semplice stretta di mano, o forse un sorriso, chi lo sa.
Giornate interminabili passate insieme, dopo il catechismo, dopo la scuola, in compagnia dei tuoi 2 cani.
In terza elementare finisti in ospedale, nulla di grave, una semplice operazione: la mia vita senza di te non era possibile, io senza di te non esistevo, e giorno dopo giorno attendevo il tuo ritorno.
Quando tornasti fummo uniti, ancora più di prima; pochi i litigi.
In quinta elementare, il momento di scegliere la scuola media. E fu qui il mio fatale errore, o forse il tuo, chi lo sa.
La scuola ci separò, ma le nostre anime erano ancora unite: i nostri respiri, i battiti dei nostri cuori in sintonia.
Giorno dopo giorno, però, questo legame indissolubile si spezzava; eccomi alle medie, che prendo già voti mediocri perchè passo le giornate con te.
Ed eccomi alla fine delle medie, quando tutto è già cambiato: il filo che ci unisce è stato tagliato dal destino crudele, molte volte ho cercato di riannodarlo saldamente, altrettante volte il fato mi interrompeva. 
Ed eccomi qui, la vigilia del primo giorno di superiori, a pensare a te, ma anche alla nuova alba intrisa di novità che mi avrebbe atteso.
Nel bel mezzo del primo anno di liceo, quando ormai la mia mente era impegnata con gli studi, non ti pensavo più: ciò era un bene.
Ma c'è qualcuno lassù che non è mai contento, evidentemente, perchè decise di farmi inciampare di nuovo.
Eccomi qui, a girare con le mie nuove amiche, come fanno tutte le ragazze della mia età: ed eccoti lì, fermo tra la folla, con degli amici.
I nostri sguardi che si incontrano, la scintilla, il tempo che si ferma: il mio finto sorriso, il mio saluto, le lacrime che mi offuscano gli occhi, io che non voglio piangere e le caccio indietro, eterna lotta; i miei piedi che si muovono da soli, per non farti vedere la mia sofferenza; la mia camminata veloce, le amiche dietro; il tempo che ricomincia, finalmente, a scorrere inesorabile.
La seconda volta che il destino mi tende il suo tranello è dopo scuola: questa volta sono un po' più forte. Ti guardo a malapena, di sottecchi; saluto un'amica comune che era con te con un forte abbraccio nostalgico; vado via.
Ed è quando ti avevo quasi dimenticato che vedo una tua foto delle medie, foto di quando non ci appartenevamo più, e capisco; in me c'era un sentimento troppo forte, troppo difficile da sopprimere; mille fiamme ardevano di passione, mille battiti ritmavano il pulsare del mio sangue; amore, amore, amore.
Ed è così che decido di porre fine alla mia inutile esistenza senza di te: non è difficile, basta trovarsi in una strada trafficata, quando c'è buio, quando nessuno vede la tua presenza; fissare con decisione i due fari del tuo assassino; e buttarsi.
Forse ho fatto la cosa sbagliata, ho fatto soffrire le persone che mi volevano bene; ma per me è la cosa giusta. Qui l'amore non esiste, qui il mio cuore non batte, qui sono una semplice anima che vaga; e mi limito a ricordarti con nostalgia.
  
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