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Autore: UselessMManda    31/12/2010    5 recensioni
Il Natale, a volte, ha uno straordinario potere che è in grado di cambiare il corso degli eventi e, perchè no? Anche delle relazioni...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, nulla di quanto narrato è realtà e non scrivo a scopo di lucro.
OS che partecipa al round finale del contest "Fino all'ultimo respiro" del forum Dreams Writers e che ha partecipato al 17° turno dei NESA Awards vincendo le categorie Best Female e Best POV.
Buona lettura, buon Natale (anche se in ritardo) e buon anno nuovo! Baci!

***

Il mio sguardo si perde in tutte queste luci e questi colori.
I bambini che si siedono sulle gambe dei finti babbi natali dei centri commerciali mi riportano alla memoria l'infanzia e la gioia dei regali sotto l'albero e dei dolci nella calza del camino.
Gli abbracci, i sorrisi, gli sguardi pieni d'amore degli amici che si incontrano per strada o dei familiari che si aprono le porte l'un l'altro per passare una serata insieme, mi scaldano il cuore.
“Emma?”
Ma la sua voce mi riporta alla realtà.
La mia realtà.
E al mio scialbo e solitario natale.
“Emma dai sbrigati! Dobbiamo ripartire!”
È il venti di dicembre e stiamo per lasciare Barcellona. Tra undici giorni ci sarà l'ultimo concerto dell'anno, a Las Vegas. Passeremo il natale a New York.
Passerò l'ennesima festa lontana da mia madre, mio fratello e i miei amici. La passerò a fare da balia a dei bambini anagraficamente un po' troppo cresciuti. Se finisce come l'anno scorso, festeggerò maledicendo Shannon, la sua mancanza di autocontrollo nei confronti dell'alcool e la cena sul pavimento gentilmente offerta dal suo stomaco. E poi, in camera. A bere un bicchiere di spumante sotto le coperte. In compagnia solo delle mie lacrime.
“Sì. Arrivo Jared.”
Lancio un'ultima occhiata alle colorate strade spagnole con la consapevolezza di trovarne altre più colorate e affollate. E allo stesso tempo più grigie e solitarie.

23 dicembre. 11:34pm. New York.
Ho lasciato la tenda aperta per godermi lo spettacolo della neve che cade. È una piacevole sensazione essere sotto le coperte calde e sapere che fuori, invece, si gela.
Sono stanca.
Ho girato come una trottola per trovare i regali che Jared mi ha chiesto. Domani dovrò ripetere il tutto perchè suo fratello non aveva ancora deciso. Conoscendolo, non avrà preso una decisione nemmeno domani e mi toccherà inventare qualcosa sul momento.
Durante le feste ci si dovrebbe rilassare e invece il mio livello di stress raggiunge soglie impensabili!
Ma ora non voglio pensarci...il torpore si sta facendo strada nel mio corpo e il sonno appesantisce le palpebre. Non vedo l'ora di farmi una bella dormita rigenerante e...

Toc. Toc. Toc.

No!
Non è possibile!
Sono le undici e mezza passate, che diavolo vogliono a quest'ora?
Sposto innervosita le coperte azzurro cielo dell'hotel, mi infilo una vestaglia che di natalizio ha ben poco e borbottando anatemi vado ad aprire la porta della camera.
E rimango di sasso, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
Davanti a me ci sono due sorridenti Tomo e Shannon con dei pacchetti regalo con su scritto il mio nome.
Sono senza parole.
Non è così scontato ricevere dei regali da parte loro anche se mi spacco la schiena ogni santo giorno affinchè tutti i programmi filino lisci come l'olio. Ammetto che mi aspettavo qualcosa da Tomo visto che è l'unico a considerarmi come una persona fatta anche di emozioni, sentimenti...insomma, di un cuore! Inoltre mi ha sempre fatto qualche pensierino per le feste.
Shannon si è ricordato di me solo in occasione di un paio di compleanni. Mi ha regalato delle stupidaggini ma ne sono stata davvero contenta!
Jared invece...niente. Su Jared non c'è niente da dire. Per lui sono soltanto una dipendente e a quanto pare non merito nessun tipo di attenzioni. A dire il vero, non merito proprio nulla. Mi basterebbe un grazie o un dormito bene? ma con lui si parla solo di lavoro! Mi sono abbastanza abituata a questa situazione ma devo ammettere che in procinto delle feste è sempre dura.
Questi pensieri fuggono via alla vista di un meraviglioso bracciale che ho sognato di comprare in Sudafrica: i tempi estremamente serrati di quei giorni non me ne hanno dato la possibilità. Regalo da parte di Tomo. È sempre stato un ottimo osservatore!
Quello che mi accingo a scartare, invece, è da parte di Shannon ed è molto morbido, forse è una sciarpa... BINGO! Una sciarpa di lana, rosa – il mio colore preferito – decisamente calda e fin troppo lunga. Meglio per me! Amo avvolgermi nella morbidezza e nel tepore. Scommetto che c'è lo zampino del croato anche dietro questo dono.
Dopo una serie infinita di ciaffi inutili e carini, una scatola di cioccolatini e una bella chiacchierata amicale, mi salutano dandomi la buonanotte. Credo siano spossati, questo tour li sta sfibrando più del dovuto.
Shannon, però, blocca la porta prima che riesca a chiuderla.
“Jared chiede se puoi andare da lui..”
“Ora??”
“Ehm..sì..”
“Ma cosa vuole a quest'ora? È mezzanotte!”
“Non lo so, non mi ha detto niente.”
“Diamine! Volevo dormire e mi tocca sgobbare!”
“Mi dispiace..”
“No. Non è colpa tua...è tuo fratello che ha qualcosa che non va!”
Wow! L'ultima frase è uscita dalle mie labbra più acida di quanto avrei voluto.

Percorro il corridoio illuminato dal neon. L'unica cosa che riporta alla mente il natale è questo tappeto rosso e dei piccoli alberelli addobbati di fianco alle porte.
Davanti la suite di Jared mi blocco e prendo un respiro talmente profondo che credo di aver risucchiato l'ossigeno dell'intera New York.
Busso.
Lui appare sulla soglia nella sua classica mise: petto nudo, pantaloni neri. L'unica cosa fuori dal comune è che non indossa le scarpe ma dei buffi calzettoni rossi anti-scivolo. Regalo di una qualche echelon suppongo.
Sorride.
Che strano!
Accenno un sorriso anche io ma credo sia venuta fuori una sorta di smorfia.
Mi invita ad entrare e...e...cavolo! Questo abete è enorme!
“Come cavolo sei riuscito a far entrare questo coso?”
“Mi chiamo Jared Leto!”
Ah la modestia...questa sconosciuta!
“Come mai sono qui?”
“Tu sei una donna.”
“Hai scoperto l'acqua calda..”
“Fammi finire! Tu sei donna e, di solito, le donne sono più brave con gli addobbi natalizi..”
“Fammi capire bene..dovrei addobbare questo mostro gigante?”
“Mica da sola! Diciamo che a te spetta la scelta di cosa utilizzare e cosa no. I colori, le posizioni, cose così. Io mi occupo della pratica.”
“Ma che bello...”
“È per caso sarcasmo quello che noto nella tua voce?”
E sorride di nuovo.
Che lo spirito del grinch abbia abbandonato il suo corpo??
Comunque non posso dirgli di no. Una volta tanto ha riservato gentilezza e cordialità anche a me oltre che a sua madre e ai fans.

Mamma che fatica! Dopo due ore siamo appena alla metà dell'albero. Ma l'atmosfera che si è creata...è davvero magica!
Sto parlando con Jared. Ma nel vero senso della parola! Per una notte niente lavoro, niente programmi, niente interviste, solo io e lui. Solo Jared ed Emma.
“Sto odiando questa scala! Prendiamoci una pausa!”
“Ma così non finiremo mai!”
“Parli facile tu! Mica ti stai arrampicando da due ore su 'sta cosa!”
“Hai deciso tu di essere l'uomo della situazione e dedicarti alla parte manuale!”
“Sì, vero..però prendiamoci davvero una pausa. Ho bisogno di due minuti di calma con te.”
Serietà e dolcezza nel suo sguardo.
Che gli prende?? Non è certo il mio capo quello che ho davanti agli occhi!
Lo seguo fino ai piedi del letto. Mi chiede di mettermi seduta e di aspettare qualche momento.
Lui scompare dietro una porta e riappare dopo pochi secondi con una busta in mano.
“Aprila.”
Terrore, curiosità, sorpresa, disorientamento, non so nemmeno io cosa provo.
Tremando, prendo la busta e la apro.
Comincio a sentire le lacrime nascere agli angoli dei miei occhi che non si staccano dai biglietti aerei che tengo tra le dita. Per tre giorni sarò a casa. Per tre giorni potrò rilassarmi e abbracciare realmente la mia famiglia. Per tre giorni potrò fuggire e non pensare alla vita assurda che faccio come segretaria di Jared Leto e dei 30 seconds to mars.
Per tre giorni tornerò ad essere semplicemente Emma Ludbrook.
Abbraccio Jared come non ho mai fatto in tutti questi anni. Lo stringo forte e sento le sue braccia intorno alla vita stringere con altrettanto vigore. Mi accorgo, quando è troppo tardi, che sto bagnando la sua pelle nuda.
“Grazie..grazie..grazie..” continuo a sussurrare piano.
Sento la sua mano scivolare dolcemente su una guancia, le sue labbra sottili poggiarsi sulla fronte e un filo di voce bisbigliare:
“Ti voglio bene Emma...”

24 dicembre. 09:27am. Aereo.
Non ero così eccitata da non so quanto tempo.
Quello che è successo stanotte con Jared credo sia l'inizio di una svolta nel nostro rapporto, di un cambiamento radicale che porterà a qualcosa di meraviglioso. Ci conosciamo da così tanto tempo, lo conosco così tanto bene che...basta! Non facciamoci troppe illusioni che magari, quando torno, tutto sarà peggio di prima!
No, non è vero. Non succederà.
Una profonda amicizia è l'evoluzione naturale del legame che ci unisce.
Ecco, ora sorrido anche io come un ebete! E comincio a pensare che il Natale abbia davvero qualche potere magico...
Apro di nuovo la busta che stanotte mi ha regalato emozioni indimenticabili. Oltre ai biglietti, c'era una lettera che Jared mi ha chiesto di leggere una volta in volo.
Dispiego il foglio e le pupille cominciano a scorrere le poche righe di inchiostro blu.

Mi dispiace essere stato un egoista bastardo in tutti questi anni, non meritavi nessuna delle pene che ti ho inflitto. Sei una donna meravigliosa e un'assistente straordinaria, forse la migliore in circolazione! Ma non sei solo questo, sei molto di più: sei un'amica. Nonostante fossi il tuo capo, mi hai sempre detto le cose in faccia, non ti sei mai tirata indietro quando c'era da discutere, hai tirato fuori le palle nei momenti in cui erano richieste. E ti sei presa cura di me nei momenti di sconforto e solitudine. So di poter contare su di te in qualsiasi momento e la mia fiducia, non solo per le questioni lavorative, è riposta totalmente e incondizionatamente nelle tue mani.
Ti dico tutto questo non perchè sono impazzito ma perchè finalmente ho trovato la mia stabilità, la mia pace, la mia felicità.
Perciò goditi i tuoi giorni di meritata vacanza, divertiti, folleggia e pensa solo a te stessa.
Ci rivediamo tra 3 giorni.
Possa il tuo Natale essere felice quanto me, Em!

J

   
 
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