Disclaimer: i
personaggi non mi appartengono, nulla di quanto narrato è
realtà e non scrivo a scopo di lucro.
OS che partecipa al round finale del contest "Fino all'ultimo respiro"
del forum Dreams Writers e che ha partecipato al 17° turno dei
NESA Awards vincendo le categorie Best Female e Best POV.
Buona lettura, buon Natale (anche se in ritardo) e buon anno nuovo!
Baci!
***
Il mio sguardo si perde in
tutte queste
luci e questi colori.
I bambini che si siedono sulle gambe
dei finti babbi natali dei centri commerciali mi riportano alla
memoria l'infanzia e la gioia dei regali sotto l'albero e dei dolci
nella calza del camino.
Gli abbracci, i sorrisi, gli sguardi
pieni d'amore degli amici che si incontrano per strada o dei
familiari che si aprono le porte l'un l'altro per passare una serata
insieme, mi scaldano il cuore.
“Emma?”
Ma la sua voce mi riporta alla realtà.
La mia realtà.
E al mio
scialbo e solitario natale.
“Emma dai sbrigati! Dobbiamo
ripartire!”
È il venti di dicembre e stiamo
per lasciare Barcellona. Tra undici giorni ci sarà l'ultimo
concerto dell'anno, a Las Vegas. Passeremo il natale a New York.
Passerò l'ennesima festa lontana
da mia madre, mio fratello e i miei amici. La passerò a fare
da balia a dei bambini anagraficamente un po' troppo cresciuti. Se
finisce come l'anno scorso, festeggerò maledicendo Shannon,
la
sua mancanza di autocontrollo nei confronti dell'alcool e la cena sul
pavimento gentilmente offerta dal suo stomaco. E poi, in camera. A
bere un bicchiere di spumante sotto le coperte. In compagnia solo
delle mie lacrime.
“Sì. Arrivo Jared.”
Lancio un'ultima occhiata alle colorate
strade spagnole con la consapevolezza di trovarne altre più
colorate e affollate. E allo stesso tempo più grigie e
solitarie.
23
dicembre. 11:34pm. New York.
Ho lasciato la
tenda aperta per godermi lo spettacolo della neve che cade.
È
una piacevole sensazione essere sotto le coperte calde e sapere che
fuori, invece, si gela.
Sono stanca.
Ho girato come una
trottola per trovare i regali che Jared mi ha chiesto. Domani
dovrò
ripetere il tutto perchè suo fratello non aveva ancora
deciso.
Conoscendolo, non avrà preso una decisione nemmeno domani e
mi
toccherà inventare qualcosa sul momento.
Durante le feste ci
si dovrebbe rilassare e invece il mio livello di stress raggiunge
soglie impensabili!
Ma ora non voglio
pensarci...il torpore si sta facendo strada nel mio corpo e il sonno
appesantisce le palpebre. Non vedo l'ora di farmi una bella dormita
rigenerante e...
Toc. Toc. Toc.
No!
Non è
possibile!
Sono le undici e
mezza passate, che diavolo vogliono a quest'ora?
Sposto innervosita
le coperte azzurro cielo dell'hotel, mi infilo una vestaglia che di
natalizio ha ben poco e borbottando anatemi vado ad aprire la porta
della camera.
E rimango di sasso,
con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
Davanti a me ci
sono due sorridenti Tomo e Shannon con dei pacchetti regalo con su
scritto il mio nome.
Sono senza parole.
Non è così
scontato ricevere dei regali da parte loro anche se mi spacco la
schiena ogni santo giorno affinchè tutti i programmi filino
lisci come l'olio. Ammetto che mi aspettavo qualcosa da Tomo visto
che è l'unico a considerarmi come una persona fatta anche di
emozioni, sentimenti...insomma, di un cuore! Inoltre mi ha sempre
fatto qualche pensierino per le feste.
Shannon si è
ricordato di me solo in occasione di un paio di compleanni. Mi ha
regalato delle stupidaggini ma ne sono stata davvero contenta!
Jared
invece...niente. Su Jared non c'è niente da dire. Per lui
sono
soltanto una dipendente e a quanto pare non merito nessun tipo di
attenzioni. A dire il vero, non merito proprio nulla. Mi basterebbe
un grazie o un dormito bene? ma
con lui si parla solo
di lavoro! Mi sono abbastanza abituata a questa situazione ma devo
ammettere che in procinto delle feste è sempre dura.
Questi pensieri
fuggono via alla vista di un meraviglioso bracciale che ho sognato di
comprare in Sudafrica: i tempi estremamente serrati di quei giorni
non me ne hanno dato la possibilità. Regalo da parte di
Tomo.
È sempre stato un ottimo osservatore!
Quello che mi
accingo a scartare, invece, è da parte di Shannon ed
è
molto morbido, forse è una sciarpa... BINGO! Una sciarpa di
lana, rosa – il mio colore preferito – decisamente
calda e fin
troppo lunga. Meglio per me! Amo avvolgermi nella morbidezza e nel
tepore. Scommetto che c'è lo zampino del croato anche dietro
questo dono.
Dopo una serie
infinita di ciaffi inutili e carini, una scatola di cioccolatini e
una bella chiacchierata amicale, mi salutano dandomi la buonanotte.
Credo siano spossati, questo tour li sta sfibrando più del
dovuto.
Shannon, però,
blocca la porta prima che riesca a chiuderla.
“Jared chiede se
puoi andare da lui..”
“Ora??”
“Ehm..sì..”
“Ma cosa vuole a
quest'ora? È mezzanotte!”
“Non lo so, non
mi ha detto niente.”
“Diamine! Volevo
dormire e mi tocca sgobbare!”
“Mi dispiace..”
“No. Non è
colpa tua...è tuo fratello che ha qualcosa che non
va!”
Wow! L'ultima frase
è uscita dalle mie labbra più acida di quanto
avrei
voluto.
Percorro
il
corridoio illuminato dal neon. L'unica cosa che riporta alla mente il
natale è questo tappeto rosso e dei piccoli alberelli
addobbati di fianco alle porte.
Davanti la suite di
Jared mi blocco e prendo un respiro talmente profondo che credo di
aver risucchiato l'ossigeno dell'intera New York.
Busso.
Lui appare sulla
soglia nella sua classica mise: petto nudo,
pantaloni neri.
L'unica cosa fuori dal comune è che non indossa le scarpe ma
dei buffi calzettoni rossi anti-scivolo. Regalo di una qualche
echelon suppongo.
Sorride.
Che strano!
Accenno un sorriso
anche io ma credo sia venuta fuori una sorta di smorfia.
Mi invita ad
entrare e...e...cavolo! Questo abete è enorme!
“Come cavolo sei
riuscito a far entrare questo coso?”
“Mi chiamo Jared
Leto!”
Ah la
modestia...questa sconosciuta!
“Come mai sono
qui?”
“Tu sei una
donna.”
“Hai scoperto
l'acqua calda..”
“Fammi finire! Tu
sei donna e, di solito, le donne sono più brave con gli
addobbi natalizi..”
“Fammi capire
bene..dovrei addobbare questo mostro gigante?”
“Mica da sola!
Diciamo che a te spetta la scelta di cosa utilizzare e cosa no. I
colori, le posizioni, cose così. Io mi occupo della
pratica.”
“Ma che bello...”
“È per
caso sarcasmo quello che noto nella tua voce?”
E sorride di nuovo.
Che lo spirito del
grinch abbia abbandonato il suo corpo??
Comunque non posso
dirgli di no. Una volta tanto ha riservato gentilezza e
cordialità
anche a me oltre che a sua madre e ai fans.
Mamma
che fatica!
Dopo due ore siamo appena alla metà dell'albero. Ma
l'atmosfera che si è creata...è davvero magica!
Sto parlando con
Jared. Ma nel vero senso della parola! Per una notte niente lavoro,
niente programmi, niente interviste, solo io e lui. Solo Jared ed
Emma.
“Sto odiando questa scala! Prendiamoci una pausa!”
“Ma così non finiremo mai!”
“Parli facile tu! Mica ti stai arrampicando da due ore su
'sta
cosa!”
“Hai deciso tu di essere l'uomo della situazione e dedicarti
alla
parte manuale!”
“Sì, vero..però prendiamoci davvero una
pausa. Ho
bisogno di due minuti di calma con te.”
Serietà e dolcezza nel suo sguardo.
Che gli prende?? Non è certo il mio capo quello che ho
davanti
agli occhi!
Lo seguo fino ai piedi del letto. Mi chiede di mettermi seduta e di
aspettare qualche momento.
Lui scompare dietro una porta e riappare dopo pochi secondi con una
busta in mano.
“Aprila.”
Terrore, curiosità, sorpresa, disorientamento, non so
nemmeno
io cosa provo.
Tremando, prendo la busta e la apro.
Comincio a sentire le lacrime nascere agli angoli dei miei occhi che
non si staccano dai biglietti aerei che tengo tra le dita. Per tre
giorni sarò a casa. Per tre giorni potrò
rilassarmi e
abbracciare realmente la mia famiglia. Per tre giorni potrò
fuggire e non pensare alla vita assurda che faccio come segretaria di
Jared Leto e dei 30 seconds to mars.
Per tre giorni tornerò ad essere semplicemente Emma Ludbrook.
Abbraccio Jared come non ho mai fatto in tutti questi anni. Lo
stringo forte e sento le sue braccia intorno alla vita stringere con
altrettanto vigore. Mi accorgo, quando è troppo tardi, che
sto
bagnando la sua pelle nuda.
“Grazie..grazie..grazie..” continuo a sussurrare
piano.
Sento la sua mano scivolare dolcemente su una guancia, le sue labbra
sottili poggiarsi sulla fronte e un filo di voce bisbigliare:
“Ti voglio bene Emma...”
24
dicembre.
09:27am. Aereo.
Non ero così eccitata da non so quanto tempo.
Quello che è successo stanotte con Jared credo sia l'inizio
di
una svolta nel nostro rapporto, di un cambiamento radicale che
porterà a qualcosa di meraviglioso. Ci conosciamo da
così
tanto tempo, lo conosco così tanto bene che...basta! Non
facciamoci troppe illusioni che magari, quando torno, tutto
sarà
peggio di prima!
No, non è vero. Non succederà.
Una profonda amicizia è l'evoluzione naturale del legame che
ci unisce.
Ecco, ora sorrido anche io come un ebete! E comincio a pensare che il
Natale abbia davvero qualche potere magico...
Apro di nuovo la busta che stanotte mi ha regalato emozioni
indimenticabili. Oltre ai biglietti, c'era una lettera che Jared mi
ha chiesto di leggere una volta in volo.
Dispiego il foglio e le pupille cominciano a scorrere le poche righe
di inchiostro blu.
Mi dispiace
essere stato un egoista bastardo in tutti questi anni, non meritavi
nessuna delle pene che ti ho inflitto. Sei una donna meravigliosa e
un'assistente straordinaria, forse la migliore in circolazione! Ma
non sei solo questo, sei molto di più: sei un'amica.
Nonostante fossi il tuo capo, mi hai sempre detto le cose in faccia,
non ti sei mai tirata indietro quando c'era da discutere, hai tirato
fuori le palle nei momenti in cui erano richieste. E ti sei presa
cura di me nei momenti di sconforto e solitudine. So di poter contare
su di te in qualsiasi momento e la mia fiducia, non solo per le
questioni lavorative, è riposta totalmente e
incondizionatamente nelle tue mani.
Ti dico tutto
questo non perchè sono impazzito ma perchè
finalmente
ho trovato la mia stabilità, la mia pace, la mia
felicità.
Perciò
goditi i tuoi giorni di meritata vacanza, divertiti, folleggia e
pensa solo a te stessa.
Ci rivediamo
tra 3 giorni.
Possa il tuo
Natale essere felice quanto me, Em!
J