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Autore: _Irene    31/12/2010    2 recensioni
Cosa desiderano per capodanno i nostri Pevensie?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1-Edmund- Dimentica…dimentica…

Erano passati diversi anni da quando Edmund aveva lasciato Narnia.

E quel giorno, il 31 Dicembre, stava solo in una stanza.

Era una stanza vuota, conteneva solo un armadio.

Il ragazzo aveva provato molte volte a ritornare nel mondo fantastico di cui una volta era Re, ma invano.

E ora era lì.

Pioveva.

Le quattro finestre presenti nella camera erano piene di gocce d’acqua che scivolavano giù velocemente, come le lacrime cadevano nelle guance di Edmund, rigandole.

Non riusciva a tenere la sua mente lontana da Narnia.

Ma non era quello il brutto.

E’ che Edmund non riusciva a dimenticare Jadis, la strega.

Di Narnia aveva un bel ricordo, ma di lei no.

Per un attimo la stanza si illuminò di bianco.

Una figura comparve poco lontana da Edmund.

Quando il moro alzò lo sguardo, intravide l’immagine di una donna.

Aveva capito chi era.

Era lei.

Jadis.

Colmo di rabbia il ragazzo si alzò.

Il suo viso diventò rosso.

-Dimentica… dimentica!- sussurrò poi.

Ma l’apparizione era ancora lì, e allungò la mano verso Edmund.

-Dimentica!- urlò.

In quel preciso istante, il ragazzo impugnò una spada e si ritrovò nella veste da soldato.

Jadis ora non era esattamente astratta, ma era come se si trovasse davanti a lui.

La stanza si era trasformata in un campo di battaglia.

-E’ ora, Re Edmund.- risuonò il vocione di Aslan.

Edmund si avvicinò alla strega, che teneva due spade.

Con tutta la furia che aveva, prese prima la spada che teneva nella mano sinistra, e la conficcò a terra.

Poi, dopo qualche minuto di lotta, quando stava per perdere, il ragazzo prese in mano l’altra spada che Jadis teneva nella mano destra.

Incrociò le due spade davanti al collo della strega, e la uccise.

Tutto ritornò normale.

Edmund ora però, non piangeva per quel brutto ricordo, ma per non avere più la possibilità di tornare nel suo regno.

-Dimentica...dimentica...

[In nome del gran bosco dell’Ovest, Re Edmund, il giusto.]

   
 
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