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Autore: Katia R    01/01/2011    1 recensioni
-Dai, Kris! Ci sarà anche lui!- esclamò Ashley facendomi bloccare all’istante. Riuscì a raggiungermi e quando fu al mio fianco, dopo aver preso un gran respiro, mi fece per l’ennesima volta la stessa domanda -Allora verrai?- ma non le badai più di tanto -Ci sarà lui?- chiesi guardando un punto impreciso davanti a me.
-Si, ha dato la sua conferma stamattina- disse sorridente -Non sei felice?- solo in quel momento smisi di guardare nel vuoto e mi girai verso di lei, accigliata -Per niente- mentii come ormai facevo da un anno. Il sorriso di Ashley lasciò spazio ad un’espressione di completa delusione. Sospirai e distesi le spalle -Ascolta Ash, io…- non volevo andare a quella festa -Ok, verrò- stupida, stupida, stupida!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ashley Greene, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Scordatelo!- sibilai continuando a camminare lungo i marciapiedi di Los Angeles.
-Dai, Kris! Ci sarà anche lui!- esclamò Ashley facendomi bloccare all’istante. Riuscì a raggiungermi e quando fu al mio fianco, dopo aver preso un gran respiro, mi fece per l’ennesima volta la stessa domanda -Allora verrai?- ma non le badai più di tanto -Ci sarà lui?- chiesi guardando un punto impreciso davanti a me.
-Si, ha dato la sua conferma stamattina- disse sorridente -Non sei felice?- solo in quel momento smisi di guardare nel vuoto e mi girai verso di lei, accigliata -Per niente- mentii come ormai facevo da un anno. Il sorriso di Ashley lasciò spazio ad un’espressione di completa delusione. Sospirai e distesi le spalle -Ascolta Ash, io…- non volevo andare a quella festa -Ok, verrò- stupida, stupida, stupida!
Ashley mi buttò le braccia al collo, entusiasta, emettendo gridolini felici -Grazie tesoro, ti adoro!- esclamò iniziando a frugare nella sua borsa, tirando fuori il cellulare.
-Ci sono riuscita!- esclamò felice a non so chi al di là dell’apparecchio. Cercavo di captare qualche segnale, ma la confusione di Los Angeles non me lo permetteva. La vidi sorride e abbassare lo sguardo, come fosse imbarazzata. Alzai un sopracciglio mentre la mia curiosità saliva.
Ashley staccò la chiamata continuando a sorridere, ma sembrava sinceramente su un altro pianeta.
-Chi era?- chiesi in preda alla curiosità. Solo all’ora lei scese dalla sua nuvoletta e mi guardò -Oh, era Kellan!- esclamò con una strana espressione. Mi sembrava fin troppo felice. Misi le mani sui fianchi e la guardai -Perché quell’espressione?- chiesi divertita. Lei arrossì violentemente -Ma nulla, è che non lo sentivo da tanto e, beh- si morse il labbro inferiore -Mi ha fatto piacere sentirlo!- concluse incamminandosi nuovamente. La bloccai per un braccio, ancora ferma a guardarla con il mio sorrisino, un po’ compiaciuta nel vederla in difficoltà per la prima volta -Ashley!? Mi stai nascondendo qualcosa?- e non ci riuscivo proprio a trattenere quel sorrisino bastardo.
-Kiki, vogliamo parlare di Rob e della tua reazione!?- disse assumendo la mia stessa espressione. Ritornai improvvisamente seria -Cosa c’entra Robert Pattinson?- chiesi raggelata.
-Ahia. L’hai chiamato per nome e cognome. Non è un buon segno!- esclamò facendo una smorfia. Sbuffai e lasciai cadere le braccia lungo i fianchi. No, non era affatto un buon segno. Perché ogni volta che lo chiamavo così voleva dire che avevamo litigato. Il problema è che dall’ultima litigata è passato un anno. Un anno in cui ho cercato in tutti i modi - dopo la fine di tutti i film delle saga - di levarmelo dalla testa, e di non soffrire più. Per un lungo periodo non volevo più recitare. Leggevo qualche copione, incontravo il cast, ma alla fine rifiutavo perché mancava qualcosa.
E ciò che mancava era lui.
Mi toccava fare qualche comparsa, purché non avessi storie d’amore.
Guardavo gli altri partner con cui avrei dovuto girare varie scene d’amore, ma non riuscivo più a trovare i suoi occhi azzurri, così intensi da perdermi. Quegli occhi che tante di quelle volte mi infondevano coraggio.
Mi mancava. Per quanto fossi talmente testarda e orgogliosa da non volerlo ammettere, ma mi mancava sul serio. I suoi capelli, sempre scompigliati , i suoi occhi, il suo sorriso sghembo, proprio come il suo personaggio, il suo modo di arricciare la bocca, la sua risata squillante, ma bella da lasciarmi senza fiato, e la sua voce così dolce mentre cantava qualche canzone o mi sussurrava qualcosa all’orecchio.
Un brivido mi percorse la schiena. Era passato un anno ma riuscivo a sentire ancora le sensazioni che provavo in quei momenti.
-Kris!?- mi richiamò Ashley sventolandomi una mano davanti -Terra chiama Kristen Stewart! Ci sei?- chiese preoccupata. Mi scrollai subito quei pensieri di dosso e mi voltai -Oh- dissi come essermi risvegliata da un sogno ad occhi aperti -Si, scusa. Stavo pensando- dissi per poi cominciare a camminare nuovamente.
-Insomma, si può sapere dove corri?- chiese Ashley.
-Dobbiamo incontrare Nikki, te lo sei dimenticata?- chiesi velocizzando sempre di più il passo.
-No, non l’ho dimenticato…. ma mica scappa!- esclamò raggiungendomi e prendendomi sottobraccio.
-Si, ok, ma sono in crisi! La festa è questa sera e io non so cosa mettere!- mi lamentai come una bambina.
-Ma qui hai la tua Alice Cullen!- esclamò euforica. Le lanciai un’occhiataccia -Io è da ieri che cerco di convincerti- disse infine sulle sue.
-Ieri non mi hai detto che c’era Rob!- mi lasciai sfuggire. Lei si bloccò e io alzai gli occhi al cielo, fermandomi poco più avanti. Mi girai e sopirai -Ok, ho parlato troppo- dissi a bassa voce, tra me e me.
-Tu, cioè…- mi guardò a bocca aperta -Oh mio Dio! Io credevo che…- aspettai che finisse una frase di senso compiuto, ma continuava a guardarmi incredula e a cercare le parole giuste. Che non uscirono. Sbuffai e mi avvicinai a lei -Ascoltami Ashley, lo credevo anche io ma…- chiusi gli occhi e presi un respiro. Non pensavo fosse così difficile ammetterlo ad alta voce -Robert mi manca. Tanto, e…- portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio -Non lo so. Io credevo di potermelo togliere dalla testa, ma lui è sempre lì! Si fa spazio tra tutti gli altri pensieri e riesce a diventare l’unico- dissi con un tono alquanto triste, tanto che Ashley allungò una mano per accarezzarmi -Tesoro, sono una merda- disse con espressione dispiaciuta -Non mi sono accorta di nulla in tutto questo tempo. Cioè, inizialmente si, ma poi mi sembrava avessi superato tutto!- sembrava un fiume in piena. La bloccai -Ash! Non ti preoccupare…- dissi sincera. Poi la guardai e l’attirai verso di me, abbracciandola forte -Perdonami Kris. Ti voglio bene- disse dolcemente.
-Anche io ti voglio bene- dissi staccandomi e sorridendole. Fortuna che c’è Ashley!
-Andiamo, tesoro. La tua Alice entra in azione!- esclamò trascinandomi mentre io iniziai a ridere. Era pazza! Ma l’adoravo per quello.

-

-Come sto?- chiesi in cima alle scale. Ashley stava cercando le chiavi e quando si girò, la sua espressione era di puro stupore. Ero avvolta in un semplice vestitino beige, corto fin sopra il ginocchio e dei sandali, con tacco, dello stesso colore.
-Oh mio Dio. Sei stupenda, Kiki!- esclamò avvicinandosi. Scesi le scale e la raggiunsi -Stupenda abbastanza da fare colpo?- chiesi mordendomi il labbro inferiore. Lei sorrise divertita -Tesoro, sei stupenda da stenderli tutti!- iniziai a ridere poi la guardai negli occhi -A me importa solo stenderne uno- lei mi guardò maliziosa e sorrise -Vedrai che crollerà ai tuoi piedi!- esclamò trascinandomi fuori.
-Perché tutta questa fretta?- chiesi scendendo le scale.
-Perché siamo in ritardo! In un fo**uto ritardo!- urlò, salendo in auto.
-Questo è molto…- cercai la parola adatta -fine- disse facendola ridere -Tesoro, lo sai che a volte la mia finezza va a farsi benedire- disse lei mettendo in moto. Era raggiante.
-Ma dimmi…- allacciai la cintura -Come mai ti vedo così euforica?- domandai notando subito il suo colorito cambiare. Sapevo perché faceva così. Sapevo per chi batteva il suo cuore, ormai l’avevo capito, ma non potevo fare a meno di divertirmi, cercando di farle ammettere la verità.
-Ok, ok!- esclamò alzando le mani in segno di resa -Non vedo l’ora di vedere Kellan! Mi manca tantissimo!- e mentre parlava gli occhi iniziarono a brillarle. Sorrisi e pensai che era fortunata. Kellan l’adorava e non aspettava altro che stare con lei, come sempre. Io invece mi sentivo dentro ad una specie di gioco dove non sapevo a cosa stavo andando incontro. Probabilmente Rob non mi avrebbe rivolto la parola. E mentre Ashley, alla guida, era diventata un fiume in piena, io ero completamente su un altro pianeta e sentivo solo un brusio. I miei pensieri facevano più rumore della sua voce.
In poco tempo arrivammo al locale. Ashley trovò un parcheggio e scese velocemente dall’auto, mentre io prendevo un lungo respiro e mi decidevo a scendere.
Notò subito la mia ansia -Kris, andrà tutto bene- disse dolcemente mentre con un telecomandino fece scattare l’allarme dell’auto. Sorrisi, cercando di sembrare più tranquilla possibile.
L’hotel davanti a noi era enorme e lussuoso. Appena entrate ci scortarono fino ad una saletta dove fummo subito assalite da Kellan e Nikki.
-Ciao sorellona!- esclamò Kellan sollevandomi da terra. Iniziai a ridere. Non ha mai smesso di chiamarmi così.
Peter ci venne incontro e ci salutò ed Ashley fu rapita da Kellan che la portò vicino al buffet. Sorrisi e scossi la testa. Poi il mio sguardo fu catturato da una figura statuaria all’angolo della sala. Schiusi la bocca per qualche secondo ammirando quella figura così perfetta avvolta in un completo grigio.
-Chiudi quella bocca, Kris, o ti ci entrerà una mosca- disse la mia “mamma” Elizabeth. Mi voltai verso di lei e la strinsi forte a me. Quanto mi era mancata! Ci chiamavamo spesso, ma vedersi tra un impegno e l’altro era alquanto difficile, se non impossibile. Iniziammo a parlare del più e del meno.
-Adesso non merito più neanche il tuo saluto?- e non c’era bisogno di girarmi per capire di chi si trattasse. La sua voce l’avrei riconosciuta tra mille. Deglutii per poi girarmi lentamente. Mi ritrovai ad un passo da lui, con il solito sorriso sghembo che mi fece perdere un battito, e quegli occhi che mi guardavano come solo lui sapeva fare.
-Oh, scusa- dissi debolmente -Mi hanno… distratta- per fortuna, pensai. Rise e per un attimo mi sentii come Bella Swan, quando nel libro spiega quanto bella sia la risata di Edward.
Si avvicinò e mi stampò due baci sulle guance -Allora… come va?- chiese. E mi sentivo un peso dentro al cuore. Sentivo come se tutto fosse tornato normale, come agli inizi della Saga.
-Ehm… bene, bene!- esclamai -Tu?-
-Bene, grazie-
Calò un silenzio assurdo, fino a quando qualcuno non diede via al karaoke.
-Oh mio Dio! No!- esclamai terrorizzata. Il solo pensiero di dover cantare mi faceva smettere di respirare.
-Chi vuole iniziare?- chiese Catherine appena salita sul palchetto. Scossi la testa divertita. Non sarebbe mai cambiata.
Quando mi voltai nuovamente verso Rob, lui non c’era più. Solo in quel momento mi accorsi che aveva preso in mano il microfono, abbracciando Catherine.
-Come si chiama la canzone con la quale ci delizierai, caro Rob?- chiese sorridente.
-Beh, è una canzone molto speciale. Si chiama “Falling in love for the last time”- e il mio cuore smise di battere, la mia salivazione si azzerò e trovavo difficile riuscire a respirare.
Non mi resi conto di cosa stesse succedendo. Non mi accorsi neanche che la musica era partita e le note di quella canzone si sparsero nella sala. Non era una canzone qualsiasi. Quella era la “mia” canzone!
Cercai con lo sguardo Ashley, che si avvicinò, non troppo per non destare sospetti.
Non l’aveva mai cantata Rob. Mi aveva fatto ascoltare sempre la versione cantata da quel ragazzo, l’amico di sua sorella, ma non l’aveva mai cantata lui.
Adesso quella canzone perdeva di significato. Io non stavo con nessun “lui” in questione e…
Beh, erano cambiate troppe cose.
Quando la canzone stava per finire, mi accorsi che le lacrime volevano uscire a tutti i costi. Cercando di passare inosservata, tranne che per Ashley, sgattaiolai fuori dalla sala e tirai dritta verso l’uscita.
Ripresi fiato e mi appoggiai ad una colonna di marmo, fuori dall’hotel. Chiusi gli occhi e pregai di non piangere. Non volevo farmi vedere da nessuno. Un colpo di vento mi ricordò che avevo lasciato il soprabito dentro. Sospirai e cercai di scaldarmi in qualche modo.
Improvvisamente mi ritrovai qualcosa di caldo sulle spalle e qualcuno dietro di me. Mi bastò vedere il colore della giacca e sentire il suo profumo per capire di chi si trattasse.
-Ti prenderai un malanno se stai fuori- disse con la voce calda.
Mi girai -Grazie- dissi abbassando lo sguardo.
-Perché sei scappata?- chiese lui, sempre con tono pacato.
-Me lo chiedi!?- alzai il livello della mia voce -Quella era…- sospirai e cercai di riprendere la calma, gesticolando -Quella era la canzone che tu avevi scritto a me, agli inizi del nostro lavoro, mentre io stavo con…- non volevo neanche pronunciarlo quel nome, e notando la sua smorfia fu meglio così.
-Si, quella è la canzone che ho scritto per te- disse, come a confermare la cosa.
-La mia infatti non era una domanda!- esclamai alterata.
-Kris, ma perché te la prendi tanto?- chiese -Io volevo solo…- ma lasciò la frase a metà, mutando la sua espressione in un sorriso amaro, diverso dal solito -Argh, lascia perdere- brontolò scuotendo la testa.
-No, Rob! Adesso parli! Siamo stati in silenzio per un anno!- urlai quasi, mentre lui mi guardava.
-È stato tutto troppo, sconvolgente- disse lui cercando le parole adatte -Nel senso, io stavo bene con te Kris, ma tra le offerte di lavoro mie e quelle tue, non avevamo modo di stare insieme. Vedevo per strada coppie che si baciavano, che ridevano, scherzavano senza paura di essere ripresi da qualche paparazzo! Era questo che mancava a noi: la normalità. Svegliarsi la mattina insieme, andare a fare la spesa, passeggiare mano nella mano, ridendo scherzando, baciandoci. Invece no, non potevamo farlo!- lo guardai ancora nervosa, ma poi capii che non aveva tutti i torti. Avevamo rotto proprio per quello. Addolcii i miei lineamenti e guardai altrove mentre la mia voglia di piangere era sempre più forte.
Un attimo dopo il pollice di Rob mi asciugò una piccola lacrima che non aveva resistito. Deglutii un paio di volte ma non riuscii a dire nulla. Lui si avvicinò ancora di più, un po’ impacciato per via della situazione, e mi abbracciò. Mi tenne stretta a se, appoggiando il mento sulla mia testa e strofinando le mani sulla mia schiena, sopra la sua giacca, per riscaldarmi e tranquillizzarmi.
Sentivo benissimo il battito del suo cuore, non molto regolare in quel momento. Chiusi gli occhi e lasciai vincere le lacrime, facendole scivolare calde lungo il mio viso.
-Adesso non avrei più nessuna paura, Kris- disse dolcemente -Adesso potremmo essere solo Robert e Kristen e non più “Robert e Kristen uguale Edward e Bella”- sospirò -Saremmo noi. Due semplici persone che vogliono amarsi alla luce del sole. Non più nel centro del mirino come un anno fa. Si, ci saranno sempre i paparazzi e tutto. Ma cosa ci importa? Non lavoreremo insieme, saremmo una coppia normale- mi baciò la testa -E se durante qualche film usciranno foto o notizie compromettenti- sospirò -Dobbiamo prometterci che risolveremo tutto insieme, ok?- riuscii solo ad annuire piano, contro il suo petto, mentre sentivo il suo sorriso farsi spazio tra i miei capelli.
-Piccola Kiki- disse dolcemente prendendomi il viso tra le mani. Eravamo a pochi centimetri e sentivo i nostri respiri fondersi insieme.
-Perché hai aspettato tutto questo tempo per dirmelo?- chiesi in un sussurro. Lui sorrise e appoggiò la sua fronte alla mia -Perché dovevo capire- deglutì -Dovevo capire se ti amavo davvero- disse nel modo più dolce che ci sia -E… adesso l’ho capito, Kris- disse accarezzandomi uno zigomo e stampandomi un bacio sulla punta del naso. Poi si allontanò di qualche centimetro e mi guardò negli occhi e di nuovo il mio verde si mischiò con l‘acqua del mare più bello e più puro che avessi mai visto.
-Ti amo, Kris- addolcì la voce, anche se il suono era diverso, sembrava quasi emozionato. Mi sentì qualcosa allo stomaco e il cuore incominciò a pulsare come non faceva da tempo -Tu mi ami ancora?- e la mia voce era inconfondibilmente emozionata. Rise leggermente -Si, io ti amo ancora- poi si avvicinò di più e appoggiò le sue labbra sulle mie. E mi sembrava ancora il primo bacio, quello che ti lascia dentro mille emozioni, quello che non vorresti finisse mai. Mi strinse a sé, approfondendo quel bacio e sperai di rimanere in quel modo per sempre. Ma benché il mio cuore e la mia mente fossero d’accordo, il mio corpo la pensava diversamente e iniziò a tremare.
Robert si staccò e mi sorrise -Conviene rientrare. Non voglio farti ammalare- disse cingendomi per la vita e scortandomi verso l’entrata principale. In religioso silenzio ci incamminammo, e quando arrivammo di fronte alla sala, io mi allontanai. Lui si accigliò e mi guardò interrogativo.
-Vuoi che sappiano?- chiesi titubante. Lui sorrise e intrecciò la sua mano con la mia -Non ho nulla da nascondere- entrammo in sala e subito ci guardarono tutti. Ashley sprizzava gioia da ogni poro appena aveva visto le nostre mani.
-Dovete dirci qualcosa?- chiese Catherine sorridente. Robert si girò verso di me -Più chiaro di così!- esclamò sorridendomi. Ricambiai il sorriso, serena, tranquilla, senza più nessuna paura. Mi mise un braccio intorno alla vita e mi diede un bacio sulla testa, mentre gli altri ritornavano alla loro serata.
Ashley ci fu vicina e si aggrappò ai nostri colli, emettendo gridolini entusiasti.
-Dai, tesoro! Li ucciderai così!- esclamò Kellan riuscendo ad allontanarla da noi.
-Hai ragione! Ma sono così felice!- e notavo i suoi occhi brillare.
-Beh, tanto per la cronaca- disse Kellan abbracciando Ashley da dietro -Abbiamo deciso di provarci anche noi- disse ridendo. Spalancai la bocca per lo stupore mentre Rob rideva di gusto -Bene! Auguri a voi, allora!- esclamò lui.
-Non so cosa dire- dissi io -Troppe emozioni insieme, questa sera- e iniziò a ridere anche Ash. La presi in disparte e l’abbracciai -Sono felice per te, tesoro- dissi sinceramente.
-Lo so. E credimi, lo sono anche io per te- disse emozionata -Siete perfetti insieme- e ci abbracciammo.
-Scusami Kris, ma vorrei iniziare il primo ballo con Ash- disse Kellan trascinandola via, mentre lei mi lanciava un’occhiata divertita e io ridevo.
Sentii la mano di Rob sul mio fianco -Ti va di ballare?- chiese dolcemente. Annuì per poi stampargli un bacio frettoloso sulle labbra che lo colse di sorpresa. Rise mentre io lo trascinavo in pista. E mentre rimanevamo avvinghiati a ballare, sentivo qualcosa di nuovo dentro di me. Stavo rinascendo. E adesso non avrei più permesso a nessuno di rovinare la mia vita.
Amavo Rob e lui amava me. Cosa avrei potuto volere di più?

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Ed eccomi qua! Mi presento: mi chiamo Katia, ho 18 anni [ahimè, tra poco diventano 19 xD] e amo scrivere, graficare e fare editing video.

Ho scritto questa os tempo fa e visto che mi sono iscritta nuovamente da poco, ho deciso di postarla qui! : ) Fatemi sapere! Accetto ogni genere di opinione!
   
 
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