Dove sei?
25 dicembre 1985
“Mamma…”
“Dimmi tesoro.”
“Non è passato.”
“Chi?”
“Babbo Natale non è venuto quest’anno. Sono stato cattivo?” chiese il piccolo, guardando con occhi preoccupati la madre, intenta a rammendare un calzino.
“No, Danny, sei stato bravo.” Rispose distrattamente la donna.
“Invece no – insistette lui – per questo papà è andato via.”
“Non è così. Tuo padre… -cominciò lei – un giorno capirai.”
Il bambino incrociò le braccine sul petto e tornò in camera sua.
Sotto l’albero, quell’anno, neanche un pacchetto per il piccolo Danny.
 
25 dicembre 1991
“Danny, andiamo, esci di lì!” ripeté la donna.
“Va’ via.” L’ormai undicenne Danny diede un’altra mandata alla serratura della sua cameretta.
“Danny non costringermi a metterti in punizione.”
“Ho detto che non voglio passare il Natale con voi! E non ho fame!”
“Daniel James Walker! Non uscirai di casa per un mese!”
Capirai.
 
25 dicembre 1996
“Come sto?” chiese la ragazza a Danny.
“Benissimo, Eleanor.” Rispose lui con un sorriso tirato.
“Forza, allora.”, i due entrarono in casa del giovane.
“Mamma, lei è Eleanor, la mia ragazza. Eleanor, mia madre.
“Buon Natale, signora Walker. Danny, tuo padre non c’è?”
 
25 dicembre 1999
“Buon Natale, signore! Non compra una rosa alla sua bella fidanzata?”
“Ecco, in realtà, io e lui non..” si affrettò a chiarire la mora.
“Sì, grazie.” La interruppe il giovane.
“Danny non devi sentirti obbligato.” Insisté lei, mentre il ragazzo le porgeva il fiore.
“Grazie signore, buon Natale signore!” fece il venditore ambulante, dirigendosi ad un altro tavolo.
“Aspetti – lo fermò Danny – lei ha figli?”
“Quattro, signore. Tra poco vado a festeggiare con loro la venuta del Signore, signore!”
Danny annuì, porgendogli dei soldi. “Tenga pure questi, gli compri un bel regalo.”
 
25 dicembre 2001
“Isabel, vuoi diventare mia moglie?” chiese un poco più che ventenne Danny alla ragazza di fronte a lui.
Ti amo. Prometto di farlo per tutta la vita.
 
25 dicembre 2003
“Danny, oh, sono così felice!”
“Anche io lo sono.” Il tono con cui lo disse, però, sembrava affermare il contrario.
“Non è vero. Cos’hai?”
“Sono felice, davvero.” Disse lui, distogliendo lo sguardo e poggiandolo sul grande albero addobbato al centro del salotto.
La ragazza gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi.
“Ho paura – confessò lui – non voglio essere come…” lasciò la frase in sospeso. “Non so se sono pronto.”
“So che lo sei. Sarai un bravo padre, Danny.”
 
25 dicembre 2005
“Papà, papà, papà!” gridava una vocina da sopra il seggiolone.
Danny guardò emozionato quel visino tondo così simile al suo.
“Ecco il tuo regalo, Rafe. Buon Natale.”

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Buonasera a tutti!
Ho scritto questa piccola OS un po' di tempo fa, ascoltando i primi versi di 'Dove sei?' dei Finley. Mi son decisa a pubblicarla leggendo 'Happy B-Day Mom' di candidalametta, che ringrazio per questo.
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali (di solito non ne faccio, ma la tastiera salta le lettere, a volte).
Gratzie a chiunque leggerà e commenterà. Gratzie a Lisa, che sarà sempre la prima. Gratzie ai Finley.
Un abbraccio.
Joe.