Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: darkrose12184    13/12/2005    31 recensioni
Dopo tempo rieccomi con qualcosa che ho appena sfornato... Dopo la morte di Naraku, Inuyasha e Kagome si dichiarano, ma lui deve mantenere la promessa ed andar via con Kikyo. La sacerdotessa però sa che Inuyasha non la ama più, ed escogita uno "stratagemma" per riuscire a farlo tornare da lei. Solo Sesshomaru potrà salvare Inuyasha da quello che sembra essere il suo destino: diventare una belva assetata di sangue che segue solo l'istinto. Ma Sesshomaru, restando a contatto con Kagome, imparerà molto sulla vita...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Rin, Sango, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao! Scusate per l'ennesima volta il ritardo, ma i casini mi si accumulano... ora la mia collega si è licenziata e io mi ritrovo a dover fare il doppio del lavoro di prima! Beh, ma passiamo ad altro...
Siamo all'ultimo capitolo! Sigh... mi dispiace un po'... ma ho già scritto i primi quattro capitoli del sequel e sto scrivendo il quinto... è anche per questo che posto in ritardo... ora passiamo ai ringraziamenti: Shirin, Lila, kagome0090, Makino, Lorimhar, Elychan, raska81, rubin89, kiky85, AngelMoon, fede_chan 90, Natsu Yuki, ambri, kagome-chan, Neera e nihal per aver commentato e per le varie minacce di morte... fosse per me avrei postato prima, ma troppi casini uno dietro l'altro... un grazie enorme va anche a tutti i lettori... ora leggetevi sto finale...

Capitolo 11 - ...Amore...?

"Se vuoi del sangue, prendi il mio! Ma devi promettere che dopo avermi uccisa, infrangerai la barriera che protegge questa sfera" Kagome urlava ormai disperata.

Inuyasha la guardava con quegli occhi rossi, vuoti, come quelli di una belva impazzita, mentre Sesshomaru continuava ad urlarle di allontanarsi.

Inuyasha fissava la ragazza, e lentamente la presa su Sesshomaru si faceva meno salda. Il mezzo demone lasciò definitivamente Sesshomaru, facendolo cadere a terra, e sguainò Tessaiga.

Kagome temeva che Inuyasha potesse colpire lei, ma sperò che le sue parole fossero servite a qualcosa. Quindi, tese la sfera, che teneva tra le mani, ad Inuyasha.

La lama di Tessaiga era ormai divenuta rossa, ed in un colpo Inuyasha infranse la barriera. Kagome gli sorrise, e gli sussurrò "Ti amo, Inuyasha".

Poi si allontanò, fino a raggiungere Sesshomaru che nel frattempo si era trascinato lontano da lì.

"Ora tocca a te" disse Kagome, guardando fiduciosa Sesshomaru.

Il demone prese Tenseiga e, dopo aver fatto appoggiare a terra la sfera, la colpì. Essa si frantumò in mille pezzi, facendone fuoriuscire quella luce bianca che conteneva, che andò ad avvolgere Inuyasha.

Il mezzo demone era totalmente coperto dalla luce abbagliante. Quando questa piano piano svanì Inuyasha aveva nuovamente il suo normale aspetto di mezzo demone.

Kagome gli corse incontro, abbracciandolo.

"Inuyasha!" urlò, versando lacrime di gioia.

"Sono tornato, piccola mia. Grazie per avermi aiutato"

I due si baciarono a lungo. Sesshomaru li osservava. Sembravano felici, gli occhi di Kagome avevano finalmente ritrovato la luce che avevano perso nei tre giorni precedenti. Ma il demone, al contrario, ora aveva gli occhi più spenti di prima, se ne accorse subito Sango, che però non disse nulla.

Tutti sembravano essere felici, quando una voce richiamò la loro attenzione.

"Sesshomaru, tu mi hai rubato la sfera che contiene il cuore di Inuyasha!"

Tutti si voltarono, e videro Kikyo.

"Vorrai dire che CONTENEVA, dannata!" Inuyasha, pronunciando queste parole, si era avventato contro di lei, con Tessaiga sguainata, ma la sacerdotessa non venne nemmeno scalfita dal taglio nel vento.

"Inuyasha… vedo che vi siete dati da fare subito, eh? Ma tu, Sesshomaru, non detestavi Inuyasha? E non detestavi gli umani?" chiese Kikyo con voce pungente.

Sesshomaru la guardò con lo sguardo più gelido che avesse mai potuto avere.

"Se c'è qualcuno che detesto, quella sei tu!" e le si avventò addosso con Tokijin. Ma anche questa volta, la sacerdotessa non venne scalfita.

Sango allora provò a colpirla con il suo Hiraikotsu, ma non le fece nulla, e nemmeno Kagome riuscì a colpirla. La sua freccia si polverizzò non appena venne in contatto con la sacerdotessa.

Miroku allora si avvicinò a Sesshomaru.

"Nobile Sesshomaru, forse solo voi potete farla tornare da dove è venuta, ossia nel regno dei morti. Forse Tenseiga, che ridona la vita a chi è appena morto ingiustamente, può anche toglierla a chi la ha riavuta ingiustamente…"

"Dici monaco?"

"Può darsi. Non lo so, ma in un caso, la facciamo fuori. Se invece dovessimo riportarla in vita, a quel punto la potremmo uccidere come potremmo uccidere qualsiasi altro essere umano"

Sesshomaru non rispose, e in meno di un secondo colpì Kikyo con Tenseiga. Il corpo della miko venne illuminato di una luce bianca, luce che in parte andò a trasferirsi nel corpo di Kagome, e in parte si disperse nel cielo.

La parte dell'anima di Kagome che risiedeva in Kikyo tornò al corpo originale.

L'immagine di Kikyo divenne lentamente trasparente, fino a svanire nel nulla, lasciando a terra solo le sue ceneri e la terra che formavano il loro corpo, avvolte dalle vesti che indossava.
In quell'istante, si udì una lontana voce:

"Inuyasha, ricorda, non smetterò mai di amarti, un giorno sarai di nuovo mio!"

Kikyo, finalmente, aveva avuto quel che le spettava. Non la morte, quella l'aveva già avuto cinquanta anni prima, ma dopo tanto tempo, aveva avuto la pace eterna. Almeno questo fu il pensiero comune di tutti.

Kagome guardò Inuyasha, non sapeva come avrebbe reagito alla scomparsa di Kikyo. Lui era serio, molto serio, e teneva lo sguardo fisso sulle ceneri della defunta sacerdotessa.

Kagome, accanto a lui, accortasi di questo abbassò la testa, in fondo pensava che Inuyasha stesse soffrendo moltissimo. Ma il mezzo demone, notato il comportamento di Kagome, le cinse la vita con un braccio, senza distogliere lo sguardo dalle ceneri.

"Lo so, Kikyo, neanche ora ti sei data pace. Ma tu sei morta, io sono vivo. E io non smetterò mai di amare Kagome, colei che mi ha restituito la vita che tu stessa hai cercato di togliermi più volte. Addio" disse poi, lui, quasi più a sé stesso che alla miko.

Inuyasha abbracciò Kagome e la baciò con infinita dolcezza.

Sesshomaru li osservava. Sango aveva notato il modo nel quale il demone osservava la coppia, e credeva di aver capito il motivo di quegli strani sguardi.

Miroku si avvicinò alla sterminatrice, e le cinse le spalle.

"Finalmente è tutto davvero finito, eh, mia dolce Sango?"

"Già…" Sango si aspettava una mano "fuori posto" del monaco, invece no, nulla. Quel momento per lei fu uno dei più belli della vita.

I due giovani andarono a sedersi all'ombra di un albero, un po' lontani dal resto del gruppo. Ed osservavano la scena tra Inuyasha, Kagome e Sesshomaru, aspettando il momento più scioccante della loro vita.

Inuyasha si sciolse dall'abbraccio di Kagome. Con passo lento, ma sicuro, si avvicinò a Sesshomaru.

I due fratelli rimasero interminabili attimi a guardarsi negli occhi, senza proferire parola. Dentro di loro avrebbero voluto dire milioni di cose, ma l'orgoglio impediva ad entrambi di parlare, riuscirono solo a dire poche cose, semplici, ma dette con il cuore.

"Sesshomaru… grazie. Senza di te sarei morto" disse Inuyasha, porgendo la mano al fratello.

Kagome si era allontanata, permettendo così ai due di parlare senza essere ascoltati da altri.

Sesshomaru strinse la mano del fratello.

"La prossima volta che combini qualche casino, te lo risolvi da solo" disse poi il demone, freddo come sempre, ma allo stesso tempo quasi in modo… fraterno.

Poi Sesshomaru diede un'occhiata a Kagome, un'occhiata terribilmente malinconica. Tornò a posare lo sguardo su Inuyasha, per poi riprendere parola.

"Capisco perché ti sei innamorato di lei… la farai stare benissimo, ne sono certo… buona fortuna. Forse, un giorno, ci rincontreremo"

Il demone lasciò la stretta del fratello, si voltò e si incamminò verso il bosco, per raggiungere la caverna dove aveva lasciato Rin con Jaken.

Inuyasha si avvicinò a Kagome e le sussurrò qualcosa, la ragazza annuì e lanciò al mezzo demone uno sguardo pieno di ammirazione.

Sesshomaru si era già allontanato parecchio, ma una voce lo richiamò, facendolo fermare, ma non si voltò.

"Aspetta, Sesshomaru!"

Sapeva bene di chi era quella voce. Subito non voleva arrestare il suo cammino, ma il solo pensiero di non considerare il suo richiamo gli faceva male.

Dei passi dietro di lui, che gli si fermarono vicini. Si voltò verso Kagome, che aveva la sfera degli Shikon in mano. Era quasi completa, mancava solo un piccolo frammento.

"Sesshomaru… innanzitutto grazie… io… so che la sfera degli Shikon non ti è mai interessata, ma anche se incompleta, voglio vedere se può servire ad aiutare te…"

Kagome chiuse gli occhi, Sesshomaru non capiva a cosa si riferisse la ragazza. Teneva la sfera tra le mani, quasi come se fosse in preghiera, e sembrava molto concentrata. Dal suo corpo scaturì una luce rosa che avvolse entrambi.

Sesshomaru si sentiva la parte sinistra del suo corpo paralizzata. Quando la luce si affievolì, Kagome aprì gli occhi, ed urlò:

"Ha funzionato!" con un tale entusiasmo da richiamare ulteriormente l'attenzione dei presenti. Sesshomaru si guardò il suo braccio sinistro: era come era sempre stato, prima che Inuyasha glielo amputasse. Kagome aveva espresso il desiderio di far tornare come prima il braccio del demone.

Sesshomaru le sussurrò un "grazie" che udì a stento, poi si voltò e se ne andò veloce. Ma mentre si voltava, Kagome vide che il demone aveva gli occhi lievemente lucidi, che fosse addirittura commosso dal "regalo" che gli avevano fatto Kagome ed Inuyasha? Sembrava quasi impossibile…


Il demone tornò nella caverna, Rin gli corse incontro, e notò subito il braccio sinistro di Sesshomaru. Lui, come spiegazione, disse soltanto:

"Il regalo di un'amica"

Poi andò appena fuori, osservando l'acqua del ruscello che scorreva, sedendosi su un masso, sotto il sole, e si mise a riflettere…

"Kagome… una ragazza magnifica, bella, coraggiosa, dolce, gentile, altruista, sensibile, ma anche determinata… una donna davvero unica. Sei tu, Kagome, che mi hai fatto capire cosa era giusto fare e cosa era sbagliato, e devo solo ringraziare mio padre, per avermi spinto, seppur controvoglia, ad aiutare Inuyasha e quindi a passare del tempo con te.

[…]

Ma voi… lo sapevate, padre? Sapevate già tutto quello che sarebbe successo? Con lei io ho capito cosa significa realmente provare dei sentimenti. Ho capito grazie a lei che in fondo volevo bene ad Inuyasha. È vero, io non l'ho mai voluto uccidere, anche se più volte ne ho avuta l'occasione. Come del resto lui ha fatto con me, quando ha appreso la tecnica del taglio nel vento. Avrebbe potuto uccidermi in un solo colpo, invece mi ha solo ferito, anche se in modo piuttosto profondo, mi ha solamente ferito. Ed in fondo lo ringrazio anche di questo, altrimenti non avrei mai conosciuto Rin, ed ora lei sarebbe morta.

Padre… io ancora però non capisco con esattezza cosa volevate comunicarmi, inducendomi ad affrontare questa situazione. In soli tre giorni io sono radicalmente cambiato, lo sento, dentro di me. I sentimenti non li esternerò mai, è roba da deboli, da umani, ma dentro di me li provo, ne sono cosciente e felice, in un certo senso. E questo è solo merito di Kagome.

Lei… lei… è… particolare. È dolce e gentile con tutti, ed a volte, in questi giorni, quando il mio comportamento non le andava bene, non si faceva problemi a trattarmi con durezza. Però aveva ragione, io stamattina sono stato davvero insopportabile. Ma mi sono comportato così solo perché ero profondamente umiliato e schifato da quel bacio che ho dovuto dare a Kikyo, perché sapevo che Kagome aveva capito che avevo agito diversamente per ottenere la sfera, rispetto a quello che avevo detto, e quindi temevo di doverle dire la verità… e poi… solo stamattina ho guardato in faccia la realtà: durante quel bacio io ho immaginato di baciare Kagome, solo in quel modo ho sopportato quel che stava succedendo.

Avete capito bene, padre. Ma ora ditemi: voi sapevate già tutto quel che mi sarebbe successo? Perché… se lo sapevate… perché mi avete indotto ad affrontare una simile situazione? Perché mi avete indotto a passare tre giorni con la donna di mio fratello, una donna per la quale ora sto soffrendo terribilmente, una donna che non avrei mai potuto avere, e per la quale ora sto soffrendo pene d'amore?"

Una solitaria lacrima scese da uno dei bellissimi occhi di Sesshomaru. Avete capito bene: Sesshomaru, grazie a Kagome, aveva imparato ad amare, a voler bene, ed anche a soffrire. In realtà tutto ciò lui già lo sapeva fare, ma lo nascondeva persino a sé stesso.

"Kagome, tu… mi hai fatto il regalo più bello al mondo. Mi hai fatto capire cosa vuol dire provare dei sentimenti, amare, voler bene, soffrire… e grazie alla tua bontà d'animo, che hai trasmesso anche a Inuyasha, mi hai ridato quel braccio che per tanto tempo mi è mancato… mai come in questo momento ho desiderato averti qui, e poterti stringere, finalmente, tra le braccia. Ma questo non è possibile, perché tu non mi ami, tu… tu sei e sarai sempre la donna di mio fratello".

Fine

E' finita... quasi quasi non postavo per non farla finire (scherzo). Bene, spero di tornare presto con il sequel, nel frattempo vi abbraccio tutti forte forte... grazie a tutti quelli che hanno commentato e a quelli che hanno semplicemente letto... spero di tornare al più presto, io mi impegno... ciao! Grazie davvero...

  
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