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Autore: Dolcestellina21    03/01/2011    3 recensioni
Scorpius è biondo.
Rose è rossa.
Scorpius è un Serpeverde.
Rose è una Grifondoro.
Scorpius è un vero e proprio don Giovanni.
Rose è una vera e propria secchiona rompiscatole.
Scorpius veste elegantemente anche la divisa scolastica.
Rose indossa i pantaloni della tuta sotto la gonna della divisa e due maglioni di nonna Molly sopra la camicia.
Scorpius detesta in generale gli sport, a parte il Quidditch che può sempre regalargli quell’aria accuratamente sbarazzina che gli dona tanto.
Rose detesta il Quidditch perché è uno sport di squadra. Lei adora gli sport individuali e diretti.
Scorpius è un Malfoy.
Rose è una Weasley.
Cos’hanno in comune? La loro completa e indissolubile amicizia. Oltre ad una sana e instancabile rivalità su qualunque argomento.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Scorpius è biondo.

Rose è rossa.

Scorpius è un Serpeverde.

Rose è una Grifondoro.

Scorpius è un vero e proprio don Giovanni.

Rose è una vera e propria secchiona rompiscatole.

Scorpius veste elegantemente anche la divisa scolastica

Rose indossa i pantaloni della tuta sotto la gonna della divisa e due maglioni di nonna Molly sopra la camicia.

Scorpius detesta in generale gli sport, a parte il Quidditch che può sempre regalargli quell’aria accuratamente sbarazzina che gli dona tanto.

Rose detesta il Quidditch perché è uno sport di squadra. Lei adora gli sport individuali e diretti.

Scorpius è un Malfoy.

Rose è una Weasley.

Cos’hanno in comune? La loro completa e indissolubile amicizia. Oltre ad una sana e instancabile rivalità su qualunque argomento.




“Scorpiuuuuuuuuuuuuuuus!” il ragazzo biondo fece appena in tempo a voltarsi nella direzione della voce, che si ritrovò avvinghiato da un paio di braccia che stringevano il suo collo elegante in modo deciso.

“Buongiorno anche a te Rose. Hai passato buone vacanze?” le disse scompigliandole i capelli corti e ramati.

“Scorpiuuuuuus! Non usare quel tono di riguardo con me solo perché c’è tuo padre che ci osserva!” esclamò la ragazza senza preoccuparsi di abbassare la voce. L’uomo biondo, la fotocopia del ragazzo che la Grifondoro stringeva tra le braccia, si irrigidì nel sentire la frase, diretta inequivocabilmente a lui.

Scorpius si rivolse alla ragazza leggermente scocciato “E tu non fare l’orsetto sdolcinato solo perché TUO padre è dietro di te” L’uomo dai capelli rossi e leggermente sbarbato, si irrigidì a sua volta, più di quanto non fosse prima, quando la figlia era corsa ad abbracciare il suo amico. Le due signore, vicine ai rispettivi mariti, ridacchiavano sommessamente.

Rose fece un enorme sorriso in direzione del Serpeverde, prima di tornare dai suoi genitori per salutarli. “Rose mi raccomando fai la brava, non comportarti male e non prendere voti al di sotto di ‘O’!”

“Mammaaaaaaaaa! Sono cinque anni che mi fai sempre e solo la stessa predica! Credo che arrivata a sedici anni, sia in grado di cavarmela, no?” La riccia sorrise alla sua piccola, carezzandole la guancia e baciandola sull’altra. Anche l’uomo si avvicinò “Rose divertiti e attenta a… Ehm… Le cattive amicizie” si raccomandò il padre perforando con lo sguardo la schiena del biondino. Rose seguì il suo sguardo, prima di rivolgere un enorme sorriso all’ex Grifondoro “Dai papà, Scorpius è un tipo apposto!”

A pochi metri di distanza anche Scorpius salutava i suoi genitori “…e non passare troppo tempo con la Weasley” concluse il padre con un piccolo brivido. Il figlio lo guardò con aria scocciata “Eddai papà, non ti ha fatto niente!”

“Lei no, ma suo padre… E sua madre…”

“Caro!” lo riprese la moglie, con uno sguardo severo, mentre il ragazzo la ringraziava con lo sguardo.

“Okay, okay…” fece l’uomo biondo, infilandosi le mani in tasca e continuando a borbottare. Scorpius gli rivolse un ultimo sguardo, prima di salutare la madre con un bacio e dire un “Ci vediamo per le vacanze”. Quindi salì a bordo dell’Espresso per Hogwarts, trascinandosi il baule dietro e sbirciando in tutti gli scompartimenti, cercando la sua migliore amica. Dopo pochi passi la trovò. Ma non era sola. Stava parlando animatamente con suo cugino Albus, Al per gli amici.

Scorpius entrò senza bussare e all’istante i due voltarono le loro teste per vedere il nuovo arrivato. Il biondo li salutò, sistemò il proprio baule e si sedette vicino al ragazzo.

“Sono diventati proprio noiosi!” sospirò voltandosi verso la rossa che annuì vigorosamente “Infatti! Non né posso più! A questo punto dovrebbero aver capito che siamo amici, così come i genitori di Al che ormai non gli fanno più la predica come a noi!”

“Sai non capisco proprio perché vogliano ostacolarci così… In fondo siamo solo amici…” constatò il Serpeverde, osservando la sua migliore amica, che le rispose scrollando le spalle. Al che, Al esclamò “Oh, ma non è ovvio?” I due si voltarono verso di lui, con un enorme punto interrogativo sulle loro teste. “Avanti, ancora l’avete capito?” chiese il moro sbalordito. La coppia “Rospius” (come solevano soprannominarli le voci maligne di Hogwarts) scosse simultaneamente la testa. Al sospirò, prima di sedersi compostamente “Vedete” si accinse a spiegare, come un adulto che illustrava che due più due fa quattro ad un bambino “I vostri genitori vi ostacolano perché hanno paura che vi mettiate insieme.

Pausa.

Improvvisamente Rose scoppiò a ridere, mentre Scorpius balzò in piedi schifato “Che cosa?! Dico ma stai scherzando?” urlò mentre la ragazza continuava a contorcersi dalle risate, ormai praticamente sdraiata sul sedile.

“Cioè, ma dico l’hai vista?” continuò Scorpius “Come potrebbero anche solo pensare che io possa mettermi con un simile esemplare del genere femminile? Non sono neanche tanto sicuro che vi appartenga” concluse sottovoce, osservando Rose che si rotolava dal ridere sul sedile. Dopo qualche secondo, riuscendo a prendere fiatò, proferì ancora scossa dalle risate “Io… Dovrei… Mettermi con… Questo sfigato privo di fascino?” indicò Scorpius riprendendo a ridere. Al si paralizzò: questa volta Rose l’aveva sparata grossa. A Scorpius non faceva piacere che si parlasse di lui in quei termini. Il biondo infatti spalancò gli occhi, prima di socchiuderli in un espressione nient’affatto amichevole.

“Privo di fascino? Io? Tu vieni a parlare a me di fascino?” sibilò il ragazzo indicandola. Rose smise di ridere, e si raddrizzò sul sedile. In effetti Rose non era un tipo che si potesse definire attraente. Portava i capelli di un rosso acceso corti, sfilati sotto la nuca; sopra la camicia indossava sempre un paio di maglioni di nonna Molly e sotto la gonna (obbligatoria perché parte della divisa) erano immancabili i pantaloni della tuta corti fino al ginocchio. Ultima cosa, non meno importante, il suo viso era delicatamente spruzzato di lentiggini e sul suo nasino sostavano costantemente un paio di occhiali rettangolari neri, che nascondevano i suoi occhi.

Rose lo guardò con aria di sfida.

All’improvviso un forte scossone fece perdere l’equilibrio a Scorpius, ancora in piedi, che andò a finire sopra alla ragazza, sbattendo la sua testa sulla fronte di lei “AHIA! Scorpius Malfoy, maledizione! Mi hai fatto male!” esclamo la Grifondoro massaggiandosi la tempia.

“Non è che tu sia molto più morbida, Weasley!” esclamò il biondo passandosi la mano sinistra tra i capelli per sentire dove stava formandosi un piccolo gonfiore “Accidenti Rose, mi hai fatto un bernoccolo!”

Entrambi aprirono gli occhi istantaneamente e si ritrovarono a meno di una spanna di distanza l’uno dall’altra.

Il respiro si cristallizzo in un momento. Gli occhi azzurri di lei si scontrarono con il verde pino di lui. Mare contro prato. Acqua contro terra.

Durò un istante. Improvvisamente, Rose urlò “Scorp! Allontanati! E togli quella mano, Merlino!!” Scorpius abbassò lo sguardo e notò che la sua mano destra era saldamente piantata sul seno sinistro della ragazza.

Il Serpeverde si allontanò all’istante, come se si fosse scottato, ma non diede cenni di imbarazzo, esattamente come l’amica, nonostante si stesse massaggiando la parte appena ‘lesa’.

“Diamine Scorp, mi hai fatto mal! Per le mutande di Merlino, non è che pesi esattamente poco, cavolo!”

“Scusa, mi dispiace… Mica l’ho fatto apposta! Anzi… Fosse stato per me avrei voluto evitare di toccarti! Non è che muoia dalla voglia!” rispose il biondo canzonandola. Rose lo fulminò con lo sguardo.

Al guardò entrambi, tirando un sospiro di sollievo: per un momento gli era sembrato di scorgere qualcosa di strano negli occhi dei suoi due amici.

Il viaggiò continuò con Scorpius e Rose che guardavano ai due lati opposti, le gambe e le braccia così intrecciate, che difficilmente le avrebbero districate prima di qualche anno. Albus tentava di fare conversazione con scarsi risultati, visto che i due rispondevano a spizzichi e bocconi. Ma il moro dagli stupefacenti occhi verdi non se ne preoccupò più di tanto: non appena si fossero seduti nella Sala Grande a gustarsi il loro banchetto, nonostante ci fosse il tavolo di Corvonero a dividerli, avrebbero ricominciato a lanciarsi frecciatine e battutine acide.

Al sospirò, prima di immergersi nella lettura del suo mensile preferito sul Quidditch. Buttò un occhio fuori dal finestrino. Ormai mancava poco al loro arrivo.





Ciao a tutti ^^ Ecco la mia nuova fic!! Ovviamente su Rose e Scorpius... In un contesto un pò diverso :) Bè fatemi sapere che ne pensate!!
   
 
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