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Autore: chaplin    04/01/2011    5 recensioni
Ciao! Io mi chiamo Robert, faccio Plant di cognome e ho i capelli biondi!
Su questo tema dovrei parlare sul mio migliore amico, no? Ecco, il mio migliore amico si chiama Bonzo.

- Ebbene, Robert Plant e John Bonham sono compagni di classe, amici di pelle e frequentano la stessa scuola. (Ovvio, sono compagni di classe.) Qui verranno narrate le loro gloriose gesta da ribelli alla 'hop ai dai bifor ai ge' old! End revoluscionplz sono troppo figo ho diciott'anni', peccato che stiano in terza elementare.
Demenzialità, assurdità e crack gratuiti all'interno di questa storia apertamente AU.
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: Avverto che ho scritto di meglio – se con “meglio” ci si intende della merda meno merdosa. Questa cosa fa davvero schifo, ma cercate di comprendermi: stavo ascoltando Outrider di Jimmy (penso di non essere obbligata a scrivere il cognome, tanto avrete capito di chi parlo se siete venuti qui coscientemente.), era mattina, non avevo fatto colazione e stavo delirando. Per finire il quadro, vorrei dire che 16 temi descrittivi da fare per compito ispirano per le crack!fiction demenziali. Comunque, questo mio evidente stato fisico e psicologico di completo delirio mi ha permesso di ideare e scrivere questa merda che vedete quassotto.
Queste cose non sono MAI accadute e MAI accadranno, ho inventato TUTTO e i Led Zeppelin non mi appartengono, nemmeno le versioni coccolose e pestifere che potete incontrare su questa storia – se una merda simile merita il nobile appellativo “storia” o “racconto”.
Abbiate pietà, stavo delirando sul serio. Ho anche avuto sbatta di sostituire tutte le lacrimette con degli accenti normali, visto che di solito le mie fiction hanno la grossa pecca della mancanza di essi per via della mia tastiera anglocoreana. Ok, la smetto di blaterare.

 

 

In Our Childhood;
Descrivi il tuo migliore amico!
 

Ciao! Io mi chiamo Robert, faccio Plant di cognome e ho i capelli biondi!
Su questo tema dovrei parlare sul mio migliore amico, no? Ecco, il mio migliore amico si chiama Bonzo.
No, un momento, non si chiama Bonzo – noi lo chiamiamo Bonzo, il suo vero nome è John Henry Bonham. Chissenefotte Oddio ho scritto una parola brutta brutta! Comunque, volevo parlare su di lui, su questo tema, esatto! Ma meglio se taglio corto... E, insomma... Cosa posso dire di lui? Oh, ecco! E' simpaticissimo, sorride sempre ed è la persona più amichevole della classe, anche se ci vuole ben poco per farlo arrabbiare. Riesce a bere il vino a occhi aperti (e fa anche i gargarismi!) e a finire un bicchiere di Coca Cola in un solo sorso, fa canestro da tre metri di distanza, riesce a svegliarsi a comando, imita benissimo le vocine delle ochette che stanno in classe e... Tante altre cose!
Ma soprattutto, è un fenomeno – e ripeto,
fenomeno – alla batteria.
Una volta ha fatto talmente tanto rumore con i piatti che abbiamo nell'aula di musica che, gi
ù al refettorio, hanno pensato ci fosse un terremoto e hanno anche suonato l'allarme! Praticamente abbiamo dovuto uscire tutti dalla scuola dalla paura e solo dopo dieci minuti gli insegnanti si sono tutti accorti che non c'era nessun terremoto. Hehe.
Ecco, ehm...
LOL. Anche se tanto da ridere non ci sarebbe, visto che, dopo l'accaduto, ci hanno entrambi mandato in presidenza e siamo stati anche sospesi – vorrei sottolineare che io non ho fatto niente! Bah, burocrazia! Da quel giorno, poi, la nostra maestra di musica ha anche smesso di lodarmi per la voce, ma non importa.
Vorrei precisare, comunque, che Bonzo John non è bravo solo alla batteria, ma alle percussioni in generale. E' un portento, cavolo, mi piacerebbe poter fare anch'io tutte quelle, erm, cascate di sbatti-sbatti-contro-i-tamburi che fa lui! Ma lui continua a ripetermi che la batteria non fa per me, che io dovrei fare altro, come scrivere o cantare. Bah, se lo dice lui!
Per
riassumere, il mio migliore amico è John Bonham e ha otto anni, va in classe con me e sa suonare la batteria. A volte dice le parolacce che mia mamma mi dice sempre di non dire, ma io gli voglio lo stesso un mondo di bene... Fine!

 

Al piccolo Jimmy erano letteralmente cadute le braccia alla vista di quella che, da quel momento in poi, avrebbe dovuto chiamare casa.
Era una villetta non troppo lussuosa a due piani, composta da una struttura dall'aria resistente ma per niente bella dal punto di vista estetico. Era un edificio inutilmente grosso,
tetro, brutto; alcuni definivano anche la Boleskine House di Crowley tetra, ma quella casa era tetra in un senso negativo che agli adulti che circondavano la vita dell'ingenuo Page era sconosciuto. Poi a lui la Boleskine House aveva sempre affascinato molto.
Ma quello era solo l'esterno, e i suoi giudizi e pregiudizi erano diretti solo alla struttura della casa. Non poteva giudicare le cose solo dalle apparenze; non tutto quel che è duro nasconde delle spine. E a quanto pare aveva beccato proprio quello con le spine, poichè l'interno era altrettanto schifoso.
Pareti da ridipingere, camino sporco e pieno di ragnatele, soffitto scrostato dall'umidità. Perfetto.
“Una ritoccatina e torna come nuova!”
Una ritoccatina e basta? Era a malapena vivibile, quello sporco buco in mezzo ai quartierelli.
Il peggio però doveva ancora arrivare. La sua cameretta.
E a Jimmy era bastato controllare lo stato in cui era ridotta la sua futura camera da letto spiando dal buco della serratura per confermare il verdetto finale, abbassando definitivamente quel martelletto che non s'era ancora degnato di abbassarsi:
quel posto non faceva per lui.

 


A/N: TA-DAHHHH. Fa schifo. Non so se continuarla o meno, ma spero che a qualcuno non faccia troppo schifo.
Per ora la pubblico. :D Sto scrivendo un'altra cosa sui Led Zeppelin (beh, molte altre cose. Ma molte di queste cose fanno abbastanza schifo, come tutto quello che scrivo, dopo tutto. o_o), poi vedrò se pubblicarla o meno! Bai. <3

Ps: Un credito lo devo ai Cocteau Twins. Il titolo di questa fic è praticamente uno storpio del titolo della loro meravigliosa canzone "In Our Angelhood", contenuta nel loro secondo album. Con questo, basta. xDD

  
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