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Autore: Jules_Black    06/01/2011    18 recensioni
I vecchi Draco ed Hermione sono tornati. O forse dovremmo parlare di Dracky e Mione?? Decidete voi, tanto l'epilogo della storia scommetto che lo sconoscete. Buona lettura.
[Storia classificatasi terza al "Per una volta no!- Anti Dramione contest" indetto da Claire TheSnitch sul forum di EFP]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Perché nell'amore a prima vista, io non ci credo'
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NICKNAME SUL FORUM: Jules_Black
NICKNAME SU EFP: Jules_Black
TITOLO DELLA STORIA: Perché la amo e non importa se tra un mese la lascerò incinta
TIPO: One-shot
GENERE: Comico, demenziale
RATING: Giallo

Un vento gelido soffiava su Hogwarts. Gli uccellini non cantavano, gli Ippogrifi non mangiavano, Hagrid non si lavava. Anche se, probabilmente, non lo fa mai. Draco camminava in silenzio per i prati brulicanti di gemme di rugiada. Per nostra sfortuna non scivolò. Riuscì quindi ad arrivare sano e salvo nell’ombra di un vecchio platano secolare, senza notare che, nascosta tra le fronde, c’era Hermione Mary Sue Granger, conosciuta semplicemente come Mione. La ragazza, cercando di mantenere un minimo di IC, stava leggendo un pesante tomo sulla “Storia degli amori medioevali dei folletti”, cercando suggerimenti su come conquistare il suo Ronnie. Quest’ultimo, tra le comode braccia di Lavanda Brown, o meglio, nella comoda bocca di Lavanda Brown, non la notava nemmeno. La giovane dai capelli miracolosamente perfetti stava girando la pagina, quando udì una voce roca ma sexy chiamarla.

- Mezzosangue, cosa fai?

Si voltò, incapace di resistere al magnetismo animale di Malfoy, Draco Malfoy. E subito scoppiò l’amore. Anche se io avrei preferito che scoppiasse una bomba capace di uccidere entrambi. Troppo sadica, dite? La parte diabetica arriverà più tardi, non preoccupatevi. Hermy sentì il richiamo di quegli occhi color tempesta e/o cielo nuvoloso e/o grigio metallo e/o topo di fogna. I suoi occhi, pari a dolci di pasticceria, si sciolsero in quale mare glaciale ed attraente.

- Cosa vuoi, Malfoy?- chiese con voce smielata, ma, per qualche mistero, anche tagliente.

- Facevo un passeggiata…

Insomma, si incontrarono per caso. Quando il destino ci mette lo zampino…

- Perché sei qui?- chiese lei, un poco intimorita. Lui si avvicinò, rendendo la distanza tra le loro labbra quasi nulla. Due secondi dopo si stavano rotolando nell’erba, avvinghiati come mosche in calore. L’amore, ragazzi miei, è assai potente. Fa in modo che anche due ragazzi che inizialmente si detestano, possano poi darsi alla pazza gioia in ogni angolo semi-nascosto. Solitamente è la torre di Astronomia, ma dato che voglio essere originale ho scelto i prati vicino il castello.

- Draco, noi non possiamo!- sibilò Hermione, dopo che ebbero finito la loro seduta di baci infuocati. Per fortuna la ragazza aveva deciso di mantenere un briciolo di cervello. Il suo ragionamento logico condusse ad una sola soluzione: tenere la loro relazione segreta. Eccitante, vero? Insieme ritornarono, mano nella mano, al castello. Il pericolo li stava aspettando dietro l’angolo… O meglio, dietro l’armatura.

Il giorno dopo…

- Dracuccio? Dove sei, amore della mia vita?- strillava Pansy Parkinson al tavolo di Serpeverde. Il ragazzo, riemergendo da una lettura a rating rosso, la squadrò malamente.

- Faccia da carlino, cosa vuoi?

- Perché stai con la Granger?

A quelle parole, tutta la popolazione studentesca trattenne il respiro. Com’era possibile che Draco Malfoy, futuro Mangiamorte, fosse innamorato della Mezzosangue zannuta? Quest’ultima si alzò dal suo posto, chiudendo con un colpo secco il libro che aveva davanti.

- Parkinson, secondo la Quinta legge universale dell’Amore eterno, io e Draco non...

Qualcosa interruppe il suo discorso. Ron era riemerso dai meandri della bocca di Lavanda molto arrabbiato. Addirittura sputacchiava qua e là pezzi di coscia di pollo e di patate lesse.

- Come l’hai chiamato?- strillò adirato. Era risaputo che Hermione Granger, la stessa che ora stava arrossendo come un peperone, non aveva mai chiamato Malfoy per nome. Evidentemente il suo cervello geniale in quel frangente si era totalmente dimenticato cosa volesse dire “tenere segreta una relazione”.

- Gallina spennacchiata, vi ho visti ieri!- urlò ancora quell’oca di Pansy, agitando le braccia come un pulcino che vuole volare. Perché dietro l’armatura, ovviamente, c’era lei. Ron, a quelle parole, divenne color “terra di Siena”. Hermione borbottò qualche parola sconnessa. Draco si accese una sigaretta, tanto per fare il figo. Ginny, accanto alla sua amica del cuore, apriva e chiudeva la bocca ad intervalli regolari. Zabini fissava tutti annoiato. Ed Harry, vi chiederete voi? Harry, in quel misterioso universo parallelo, non esisteva. Tanto avrebbe passato tutta la Dramione a pomiciare o a dare consigli stupidi che non avrebbe seguito mai nessuno.

Ore 23:59, Stanza delle Necessità…

- Dobbiamo fare qualcosa- esordì Ginnina, comodamente seduta su una poltrona in simil-pelle nera. Zabini la fissava con i suoi occhi blu zaffiro qualche metro più in là. No, non sono daltonica. Zabini nelle Dramione ha sempre gli occhi zaffiro. Cosa posso farci io?

- Hai ragione. Quei due non possono stare insieme!- sbuffò, guardando la giovane Grifondoro con malizia. Ovviamente stavano dando vita ad un piano di guerra per fare in modo che il Principe delle Serpi e la Regina dei Grifoni non si accoppiassero.

- Cosa possiamo fare?- domandò retoricamente Gin ad un Zabini che le si stava avvicinando famelico.

- Io avrei una mezza idea…

Zabini le si avviciò con fare animalesco. Ginny arrossì, ma giusto per intonare la propria carnagione ai capelli ed essere così più sexy. Poi la baciò. Ed il piano contro Draco ed Hermione andò a farsi benedire.

Camera da letto (privata) di Draco Malfoy, più o meno la stessa ora…

- Draco non fermarti! Continua, ti prego!

- Si, Astoria… Vengo, vengo!

Due voci inequivocabilmente eccitate urlavano nel silenzio del secondo piano. Perché, non dimentichiamocelo, Draco Malfoy ha una camera privata lontana da tutti gli altri dormitori. Forse avrà sborsato qualche galeone per averla… Qualcuno però, si afflosciò davanti la porta di tale costosissima camera con lenzuola in seta, capendo di aver un palco di corna che avrebbe potuto far concorrenza al Patronus di Harry. Fuori la porta c’era Herm… La ragazza prese a correre per i corridoi della scuola, cercando in tutti i modi di dimenticare ciò che aveva appena sentito. Il suo ragazzo la stava tradendo con una ragazzina dalla fama dubbia. Non fece in tempo a raggiungere la Torre di Astronomia che andò a scontrarsi contro il petto muscoloso di un uomo. Ovviamente vi starete chiedendo come mai la storia stia andando così veloce. La verità è che noi autori non vediamo l’ora di arrivare alla notte di sesso sfrenato, che in realtà vuol dire “capitolo con maggior numero di recensioni”. Dunque, Hermy si scontrò con tale individuo, che non era né Silente (lui fa la comparsa nelle Dramione dove c’è bisogno di un insegnamento filosofico), né Piton (amante, in alcune versione, di Mione), né tantomeno Harry (dimenticato da tutto e tutti per una buona volta). Era Malfoy, miracolosamente teletrasportatosi lì a tempo di record.

- Vattene, brutto snaso affamato!- strillò la Granger, quando riconobbe i suoi capelli biondo grano, gli occhi tempesta, i muscoli scolpiti e bla bla bla. Lui però la baciò. E finirono per fare sesso il quel corridoio buio e triste. Vi risparmio i dettagli. Astoria era già acqua passata.

Il giorno dopo…

Una serie di figure incappucciate entrò nella Sala Grande. Erano tutti armati di bacchetta ed il capo squadra di capelli biondi tinti. Ovviamente erano arrivati i Mangiamorte.

- Draco, perché ti sei fidanzato con la Mezzosangue?- strillò Lucius Malfoy all’indirizzo del figlio che stava bevendo tranquillamente del caffè mentre Hermione gli faceva addosso le fusa. Draco non si degnò nemmeno di rispondere. Si girò verso la sua ragazza.

- Perché la amo.

La Sala Grande esplose in una marea di applausi. Lucius lo diseredò all’istante, ma a Draco Malfoy non importava. La Granger lo faceva godere troppo bene per mollarla. Poco importava se poi si sarebbe sposata con Ron. Poco importava se lui la tradiva ogni notte. Poco importava se l’avrebbe lasciata incinta tra un mese. Perché quello era il vero amore.

Perché la amo e non importa se tra un mese la lascerò incinta
di Jules_Black


Grammatica: 19,6/20

Aderenza al tema proposto: 10/10

Originalità: 10/10

Caratterizzazione dei personaggi: 19,5/20

Gradimento personale: 9/10

Punti bonus: 0/3

Totale 68,5/73

Commento:
Non ho quasi nulla da ridire su questa storia. È esilarante sin dall’inizio e la mia indole pignola è riuscita a trovare soltanto semplici errori di battitura, per cui sono comunque stata costretta a penalizzarti un po’. Mi è davvero piaciuta molto e, se non fosse stato per il fatto che il pairing Ron/Hermione è completamente assente, avresti ottenuto un punteggio molto più alto.
I personaggi sono caratterizzati benissimo e ho adorato il tono sprezzante che hai usato per raccontare la storia: un’autrice esasperata, disgustata e ormai pronta a vedere ogni luogo comune come un vero insulto ai personaggi stessi.
Brava!! ^^

   
 
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