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SUL FORUM: Jules_Black
NICKNAME SU EFP: Jules_Black
TITOLO DELLA STORIA: Perché la amo
e non
importa se tra un mese la lascerò incinta
TIPO: One-shot
GENERE: Comico, demenziale
RATING: Giallo
Un
vento gelido soffiava su
Hogwarts. Gli uccellini non cantavano, gli Ippogrifi non mangiavano,
Hagrid non
si lavava. Anche se, probabilmente, non lo fa mai. Draco camminava in
silenzio
per i prati brulicanti di gemme di rugiada. Per nostra sfortuna non
scivolò. Riuscì
quindi ad arrivare sano e salvo nell’ombra di un vecchio
platano secolare,
senza notare che, nascosta tra le fronde, c’era Hermione Mary
Sue Granger,
conosciuta semplicemente come Mione. La ragazza, cercando di mantenere
un
minimo di IC, stava leggendo un pesante tomo sulla “Storia
degli amori
medioevali dei folletti”, cercando suggerimenti su come
conquistare il suo
Ronnie. Quest’ultimo, tra le comode braccia di Lavanda Brown,
o meglio, nella
comoda bocca di Lavanda Brown, non
la
notava nemmeno. La giovane dai capelli miracolosamente perfetti stava
girando
la pagina, quando udì una voce roca ma sexy chiamarla.
-
Mezzosangue, cosa fai?
Si
voltò, incapace di
resistere al magnetismo animale di Malfoy, Draco Malfoy. E subito
scoppiò
l’amore. Anche se io avrei preferito che scoppiasse una bomba
capace di
uccidere entrambi. Troppo sadica, dite? La parte diabetica
arriverà più tardi,
non preoccupatevi. Hermy sentì il richiamo di quegli occhi
color tempesta e/o
cielo nuvoloso e/o grigio metallo e/o topo di fogna. I suoi occhi, pari
a dolci
di pasticceria, si sciolsero in quale mare glaciale ed attraente.
-
Cosa vuoi, Malfoy?- chiese
con voce smielata, ma, per qualche mistero, anche tagliente.
-
Facevo un passeggiata…
Insomma,
si incontrarono per caso. Quando il
destino ci mette lo
zampino…
-
Perché sei qui?- chiese
lei, un poco intimorita. Lui si avvicinò, rendendo la
distanza tra le loro
labbra quasi nulla. Due secondi dopo si stavano rotolando
nell’erba,
avvinghiati come mosche in calore. L’amore, ragazzi miei,
è assai potente. Fa
in modo che anche due ragazzi che inizialmente si detestano, possano
poi darsi
alla pazza gioia in ogni angolo semi-nascosto. Solitamente è
la torre di
Astronomia, ma dato che voglio essere originale ho scelto i prati
vicino il
castello.
-
Draco, noi non possiamo!-
sibilò Hermione, dopo che ebbero finito la loro seduta di
baci infuocati. Per
fortuna la ragazza aveva deciso di mantenere un briciolo di cervello.
Il suo
ragionamento logico condusse ad una sola soluzione: tenere la loro
relazione
segreta. Eccitante, vero? Insieme ritornarono, mano nella mano, al
castello. Il
pericolo li stava aspettando dietro l’angolo… O
meglio, dietro l’armatura.
Il
giorno dopo…
-
Dracuccio? Dove sei, amore
della mia vita?- strillava Pansy Parkinson al tavolo di Serpeverde. Il
ragazzo,
riemergendo da una lettura a rating rosso, la squadrò
malamente.
-
Faccia da carlino, cosa
vuoi?
-
Perché stai con la
Granger?
A
quelle parole, tutta la
popolazione studentesca trattenne il respiro. Com’era
possibile che Draco
Malfoy, futuro Mangiamorte, fosse innamorato della Mezzosangue zannuta?
Quest’ultima si alzò dal suo posto, chiudendo con
un colpo secco il libro che
aveva davanti.
-
Parkinson, secondo la
Quinta legge universale dell’Amore eterno, io e Draco non...
Qualcosa
interruppe il suo
discorso. Ron era riemerso dai meandri della bocca di Lavanda molto
arrabbiato.
Addirittura sputacchiava qua e là pezzi di coscia di pollo e
di patate lesse.
-
Come l’hai chiamato?-
strillò adirato. Era risaputo che Hermione Granger, la
stessa che ora stava
arrossendo come un peperone, non aveva mai chiamato Malfoy per nome.
Evidentemente il suo cervello geniale in quel frangente si era
totalmente
dimenticato cosa volesse dire “tenere segreta una
relazione”.
-
Gallina spennacchiata, vi
ho visti ieri!- urlò ancora quell’oca di Pansy,
agitando le braccia come un
pulcino che vuole volare. Perché dietro
l’armatura, ovviamente, c’era lei. Ron,
a quelle parole, divenne color “terra
di
Siena”. Hermione borbottò qualche parola
sconnessa. Draco si accese una
sigaretta, tanto per fare il figo. Ginny, accanto alla sua amica del
cuore,
apriva e chiudeva la bocca ad intervalli regolari. Zabini fissava tutti
annoiato. Ed Harry, vi chiederete voi? Harry, in quel misterioso
universo
parallelo, non esisteva. Tanto avrebbe passato tutta la Dramione a
pomiciare o
a dare consigli stupidi che non avrebbe seguito mai nessuno.
Ore
23:59, Stanza delle Necessità…
-
Dobbiamo fare qualcosa-
esordì Ginnina, comodamente seduta su una poltrona in
simil-pelle nera. Zabini
la fissava con i suoi occhi blu zaffiro qualche metro più in
là. No, non sono
daltonica. Zabini nelle Dramione ha sempre gli occhi zaffiro. Cosa
posso farci
io?
-
Hai ragione. Quei due non
possono stare insieme!- sbuffò, guardando la giovane
Grifondoro con malizia.
Ovviamente stavano dando vita ad un piano di guerra per fare in modo
che il
Principe delle Serpi e la Regina dei Grifoni non si accoppiassero.
-
Cosa possiamo fare?-
domandò retoricamente Gin ad un Zabini che le si stava
avvicinando famelico.
-
Io avrei una mezza idea…
Zabini
le si avviciò con
fare animalesco. Ginny arrossì, ma giusto per intonare la
propria carnagione ai
capelli ed essere così più sexy. Poi la
baciò. Ed il piano contro Draco ed
Hermione andò a farsi benedire.
Camera
da letto (privata) di Draco Malfoy, più o meno la stessa
ora…
-
Draco non fermarti!
Continua, ti prego!
-
Si, Astoria… Vengo, vengo!
Due
voci inequivocabilmente
eccitate urlavano nel silenzio del secondo piano. Perché,
non
dimentichiamocelo, Draco Malfoy ha una camera privata lontana da tutti
gli altri
dormitori. Forse avrà sborsato qualche galeone per
averla… Qualcuno però, si
afflosciò davanti la porta di tale costosissima camera con
lenzuola in seta,
capendo di aver un palco di corna che avrebbe potuto far concorrenza al
Patronus di Harry. Fuori la porta c’era Herm… La
ragazza prese a correre per i
corridoi della scuola, cercando in tutti i modi di dimenticare
ciò che aveva
appena sentito. Il suo ragazzo la stava tradendo con una ragazzina
dalla fama
dubbia. Non fece in tempo a raggiungere la Torre di Astronomia che
andò a
scontrarsi contro il petto muscoloso di un uomo. Ovviamente vi starete
chiedendo
come mai la storia stia andando così veloce. La
verità è che noi autori non
vediamo l’ora di arrivare alla notte di sesso sfrenato, che
in realtà vuol dire
“capitolo con maggior numero di recensioni”.
Dunque, Hermy si scontrò con tale
individuo, che non era né Silente (lui fa la comparsa nelle
Dramione dove c’è
bisogno di un insegnamento filosofico), né Piton (amante, in
alcune versione,
di Mione), né tantomeno Harry (dimenticato da tutto e tutti
per una buona
volta). Era Malfoy, miracolosamente teletrasportatosi lì a
tempo di record.
-
Vattene, brutto snaso
affamato!- strillò la Granger, quando riconobbe i suoi
capelli biondo grano,
gli occhi tempesta, i muscoli scolpiti e bla
bla bla. Lui però la baciò. E finirono
per fare sesso il quel corridoio
buio e triste. Vi risparmio i dettagli. Astoria era già
acqua passata.
Il
giorno dopo…
Una
serie di figure
incappucciate entrò nella Sala Grande. Erano tutti armati di
bacchetta ed il
capo squadra di capelli biondi tinti. Ovviamente erano arrivati i
Mangiamorte.
-
Draco, perché ti sei
fidanzato con la Mezzosangue?- strillò Lucius Malfoy
all’indirizzo del figlio
che stava bevendo tranquillamente del caffè mentre Hermione
gli faceva addosso
le fusa. Draco non si degnò nemmeno di rispondere. Si
girò verso la sua
ragazza.
-
Perché la amo.
La
Sala Grande esplose in
una marea di applausi. Lucius lo diseredò
all’istante, ma a Draco Malfoy non
importava. La Granger lo faceva godere troppo bene per mollarla. Poco
importava
se poi si sarebbe sposata con Ron. Poco importava se lui la tradiva
ogni notte.
Poco importava se l’avrebbe lasciata incinta tra un mese.
Perché quello era il vero amore.
Perché
la amo e non importa
se tra un mese la lascerò incinta
di Jules_Black
Grammatica: 19,6/20
Aderenza al tema proposto: 10/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 19,5/20
Gradimento personale: 9/10
Punti bonus: 0/3
Totale 68,5/73
Commento:
Non ho quasi nulla da ridire su questa storia. È esilarante
sin dall’inizio e
la mia indole pignola è riuscita a trovare soltanto semplici
errori di
battitura, per cui sono comunque stata costretta a penalizzarti un
po’. Mi è
davvero piaciuta molto e, se non fosse stato per il fatto che il
pairing
Ron/Hermione è completamente assente, avresti ottenuto un
punteggio molto più
alto.
I personaggi sono caratterizzati benissimo e ho adorato il tono
sprezzante che
hai usato per raccontare la storia: un’autrice esasperata,
disgustata e ormai
pronta a vedere ogni luogo comune come un vero insulto ai personaggi
stessi.
Brava!! ^^