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Autore: inbadlounds    07/01/2011    7 recensioni
Dudley due anni dopo l'attacco dei dissenatori.
Cosa lo porta a Privet Drive, n°4?
Cosa lo porta a varcare quella soglia, quella camera, apparentemente, dimenticata?
Spero vi piaccia, buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dudley Dursley | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nonostante fosse luglio, nonostante fosse estate, il cielo era oscurato e una densa e fitta nebbia minacciava quella che doveva essere un’estate solare. A contemplare quell’anormale visione, i cittadini britannici, nella loro monotonia di ogni giorno, erano tesi, depressi, svuotati, come se non potessero mai più essere felici.

Nessuno di loro fece caso ad una macchina che sfrecciava nelle vie, in un’unica meta: al numero 4 di Privet Drive, Little Whinging.
Nessuno fece caso che dalla macchina scesero cinque persone, due delle quali erano vestiti in maniera molto bizzarra, che si sa, in tempi normali, avrebbero suscitato scalpore e tanti pettegolezzi ai vicini di Prive Drive.
Nessuno di loro si accorse che di quella bizzarra compagnia, un ragazzino biondo, più largo che alto, con piccoli occhi porcini, entrava furtivamente in una stanza, apparentemente, dimenticata.

Varcata la soglia, il ragazzo guardò attentamente le poche cose che la completavano; un vecchio armadio, un letto e un piccolo comodino. Lo sguardo del ragazzo si soffermò sull’oggetto posato con cura sul comò. Era una vecchia e polverosa fotografia.  Con le grosse mani la prese e osservò ciò che ne rappresentava.
Un uomo sorridente, alto, dai capelli bruni molto arruffati, con gli occhiali in bilico sul naso e stringeva a se una donna dai lunghi capelli rossi e bellissimi occhi verdi.

La cosa più strana, o forse no, era che la fotografica si muoveva, ripetendo la stessa meravigliosa scena, una, due,  tre, infinite volte.

Per la prima volta in vita sua Dursley Dudley vide i suoi zii.
Per la prima volta in vita sua vide la sorella di sua madre.
Per la prima volta in vita sua vide Lily Potter.
E per la prima volta in vita sua, pianse.

Pianse tutte le sue lacrime, che rappresentavano quel dolore, quella sofferenza, quella mostruosa verità venuta a galla quella maledetta sera di due anni fa, quando vennero attaccati, lui e suo cugino, dai – come si chiamavano- dissenatori.
Come vecchie ferite che si riaprirono, cose se fossero tagliate da lame invisibili, questa verità, questo inspiegabile dolore, riaffiorò in superficie, dove prima, era sepolto nel profondo.

Per la prima volta in vita sua Dursley Dudley pregò.
Pregò con tutta la forza che aveva in corpo, pregò guardando quella fotografica che figuravano loro così felici e sorridenti, così tanto amati dal cugino, così tanto rinnegati dalla madre.
pregò con un tacito pensiero che,
ovunque fosse suo cugino,
ovunque si nascondesse,
ovunque facesse quel che doveva fare,
fosse v i v o .

“N o n  m o r i r e, Harry!”

   
 
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