Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: LadyMerendina    08/01/2011    2 recensioni
Dopo "Il mio Destino sei TU".. e " Sulla Via del Destino".. il 3° capitolo di questa Trilogia XDDD che non doveva essere una Trilogia ma vabé.. XD
Nuovo RE.... Nuova terribile Guerra. Cosa succede quando la cugina di una Strega cerca vendetta? Dichiara Guerra. Ce la faranno i Pendragon a batterla? Qualcuno morirà?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il gran giorno era finalmente giunto: l’alba quel giorno spuntò in netto anticipo sul regno di Camelot, calda, luminosa e confortevole come non mai; il popolo si levò  di primo mattino per prepararsi all’evento che da anni e anni attendevano. Tra cui Balinor e Gaius che, insieme ad Hunith, si alzarono  relativamente presto perché sapevano benissimo che se non fossero andati da Merlino, sarebbe entrato nel panico! Il primo, comunque ,prima di tutto sellò il proprio cavallo per andare da Kilgharrah. Gwen,invece, si svegliò poco prima della sua sposa che, aperti gli occhi, la  vide già in piedi, bella come non mai, e sorrise. E Morgause si svegliò vicino al suo Carot.

Però, il primo in assoluto a svegliarsi quel giorno, nel Castello, fu il RE.

“E’ il grande giorno, finalmente.”, disse guardando fuori, “Il popolo è pronto ad accogliere Artù.”

Ygraine lo abbracciò dolcemente da dietro, sorridendo.

“Sono  così felice! Il nostro bambino ... diventa Re.” Sospirò “ Camelot stava aspettando Artù da anni … Sono certa che ti ama, ma.. Artù..”

“Sì. Sono orgoglioso di lui.  Molto orgoglioso.”

“E’ anche merito tuo, Uther.”, disse lei, “Sì, hai esagerato in molte cose a causa della tua  innata severità, ma”

“Lo so.”

Ygraine sospirò e dopo averlo baciato teneramente andò dietro al solito paravanto per cambiarsi: indossò  il suo abito preferito, semplice, color avorio, mezze maniche, una fantasia a fiori chiari lungo il vestito, dei piccoli veli, ed una sottile cinta argentata sulla vita. E sorrise.

“Sono pronta.”

Uther la guardò estasiato.

“ Sei… Veramente stupenda, tesoro mio.”

Ygraine  gli fece un occhiolino.

“Anche tu non sei niente male, amore.”

Uther indossava le solite  vesti da cerimonia: sotto una  normalissima camicia scura con pantaloni leggeri, sopra la solitissima maglia in ferro, e sopra una mantellina marrone scuro chiusa sotto al collo con due grossi bottoni. E il mantello rosso  da ex Cavaliere con lo stemma dei Pendragon sul petto.

“Manca un’ultima cosa ad entrambi.”, disse lui.

Ygraine annuì e aprì un cassetto del suo comò, il primo dall’alto, prendendo la sua piccola corona  d’oro intrecciata come una lunga e spessa treccia. E la indossò.

“Ecco fatto.”

 Uther aprì il suo armadio: su di un cuscino rosso rubino c’era la corona da Re. La indossò  e sospirando lo richiuse.

“E’ il momento.”

 

 Merlino aprì l’armadio del suo consorte, e tirò fuori il vestiario che sempre lo aiutava ad indossare in occasioni ufficiali, per le  cerimonie importanti: la solita maglia, i soliti pantaloni, gli stivali lucidati, la maglia più pesante, e infine il mantello rosso di Camelot.

“Tu? Che cosa indossi?”

Artù glielo chiede alzandosi dal letto ed entrando in bagno, lavandosi velocemente  il viso per poi uscire e avvicinarsi a lui.

“Non ne ho idea!”, sospirò, “Non ho vestiti tanto eleganti. Né adatti all’occasione.”

Prese uno per uno gli abiti di Artù, e da dietro  al paravento glieli passò, prima la maglia rossa, poi i calzari marroni, gli stivali, giacchetta rossa, mantello.

“Perché non indossi il vestito delle cerimonie?”, disse lui uscendo dal paravento .

Merlino storse il naso.

“ QUEL vestito da Cerimonia?”

Il Principe sorrise e aprì l’armadio prendendolo.

“Senza quel ridicolo cappello, e un paio di modifiche.. sarà perfetto.”

In effetti… Potrei usare un tocco di Magia. Però ho poco tempo!

Per cosa?

Morgana! Giusto tu! Ho bisogno d’aiuto.   SUBITO.

DAMMI 10 SECONDI E SONO Lì!

In effetti, in pochi secondi bussarono alla loro stanza e sbucò Morgana con Gwen al seguito. Per mano.

“Qualcuno ha bisogno di una sarta?”

Artù sorrise.

“Puoi fare qualcosa, Gwen?”

“Ovvio. Dai Merlino, dammi qua.”, prese il vestito dalle  mani dell’amico e annuì, “Togliamo questo nastrino rosso davanti… il cappello… E direi che siamo a posto. Che dici?”

Morgana assentì.

“Sarai perfetto!”

Gwen si mise subito al lavoro: doveva togliere quel nastro  facendo attenzione a non scucire il resto, a non far saltare punti. E ci riuscì benissimo, in pochi minuti.

“Indossalo.”

Merlino si sistemò dietro al paravento, e indossò l’abito rosso  che indossava sempre. Si guardò allo specchio.

“Wow.”

Morgana e Gwen sorrisero  soddisfatte.

“Ottimo lavoro, amore. Come sempre. E’ veramente strepitoso!”

“Ti ringrazio.”, sorrise ai due, “Noi andiamo. A tra poco!”

Mentre le due  uscivano, Artù si posizionò dietro a Merlino davanti allo specchio. E lo strinse dolcemente , posando la testa sulla sua spalla.

“Stai benissimo. Sei veramente meraviglioso. Sei pronto?”

Merlino sorrise.

“La ringrazio, mio futuro RE. Non molto! Tu? Come ti  senti?”, si voltò e lo guardò, “Ah ah. Già te lo leggo  negli occhi. Nervoso. Agitato. E particolarmente ansioso. Ma comunque emozionato.”

Artù rise.

“Ebbene sì!”, e lo baciò, “Mi capisci con un solo semplice sguardo, Merlino. Come fai a scavarmi  dentro così?, e sospirò “So che hai paura. Ma devi ricordarti che..” gli prese al mano e la strinse “ Affronteremo tutto questo assieme. In ogni SINGOLO istante.”

Merlino lo baciò stringendosi  a lui.

“Sempre Insieme. In capo al Mondo. Lo so tesoro.”

Toc Toc.

“Artù. Merlino. Vi stanno aspettando nella Sala del Trono, mancate solamente voi.”

“Grazie, Leon.” Artù prese la mano di Merlino, che però lo trattenne. “Che c’è?”

Lui sospirò.

“Stai dimenticando qualcosa.”aprì l’ armadio davanti a lui e prese la corona “So che tra pochi minuti ne avrai una nuova. Ma questa ti ha seguito fedelmente in ventuno anni.”

Artù sorrise lasciando che gliela mise sulla testa con dolcezza.

“Grazie.”

Quando i due uscirono dalla stanza, per mano, i corridoi già erano deserti: tutti   riuniti nella Sala Trono. Dai servitori ai Cavalieri, dai nobili ai Re dei  Regni vicini. C’era un sacco di gente, e quando arrivarono  davanti alla Sala, era gremita di persone che aspettavano loro. Merlino si sentì quasi svenire.

“Per gli Déi..”

Artù lo guardò e gli prese anche  l’altra mano baciandogli la fronte.

“Non guardarli. Fa finta che non  ci siano, guarda soltanto me. Ci siamo soltanto io e te. Nessun altro.”

Merlino annuì e lo baciò con passione e amore.

“Soltanto io e te.  Sempre.” E sorrise “Andiamo dai.”

Avanzarono in mezzo alla folla  di persone che li  guardavano sorridenti e battendo già le mani, tra cui i volti di chi li conosceva,  dai familiari agli amici, ed erano volti rassicuranti. Artù notò le occhiate di Merlino e Gaius e coi suoi genitori, sorrise, e lo portò da loro.

“Figliolo, hai una cera pessima!”

“Beh, Gaius, sto  per diventare Re in seconda.. fossi in te non ci scherzerei..”, rise lui, “Sono un fascio di nervi!”

“Lo puoi fare.”

“Gaius ha ragione, come sempre.”, sorrise la madre, “Figlio mio. Non devi che  essere te stesso. Nient’altro.” E lo abbracciò forte.

“Un  DragonLord ha forse paura di una corona?”

  Merlino guardò il padre.

“Nossignore. Vedrai che affronterò con coraggio anche questa prova.”

“Ne sono più che certo” rispose stringendolo “E ora su, andate e prendete  il vostro  posto.”

Uther e Ygraine sorrisero quando videro arrivare i  due giovani davanti a loro, e inginocchiarsi in attesa. Il primo a parlare fu Uther, che guardò Artù inginocchiato  davanti a lui.

“Artù Pendragon. Giuri di essere sempre fedele a Camelot.. di agire sempre e comunque nel bene del tuo popolo.. di governare questo Regno con saggezza, giustizia, bontà e quel poco di severità che basta? E di non mettere mai la tua Vita davanti al bene della tua gente?”

Artù alzò lo sguardo.

“Lo giuro.”

Uther annuì soddisfatto, e si tolse la corona dalla testa.

“Per il potere a me conferito in quanto Re di Camelot, nomino te, Artù Pendragon..”, e la posò sulla testa del figlio, “Nuovo Re di Camelot.”

L’intera Sala del Trono scoppiò in applausi di congratulazioni ed esultarono tutti quanti di gioia. Ygraine attese quei due-tre minuti che bastarono  perché gli applausi si spegnessero, e guardò Merlino che alzò lo sguardo su di lei. La quale gli sorrise.

“Merlino di Eldor. Giuri di essere sempre fedele al Regno di Camelot.. di aiutare il Re nelle decisioni più difficili, di restargli accanto nelle difficoltà dandogli  il tuo appoggio, e aiutandolo a prendere la decisione più giusta per il popolo? E di non mettere mai la tua Vita personale davanti al Regno?”

Lui annuì.

“Lo giuro.”

“Bene!” si tolse la corona, “Per il Potere conferitomi in quanto Regina di Camelot, nomino te, Merlino di Eldor..” e la posò sulla testa del ragazzo, “Re in seconda di Camelot.”

E di nuovo applausi scoppiarono  dentro la Sala: Artù si alzò e guardando con amore il suo Merlino gli  porse la mano che egli afferrò e strinse forte, per poi voltarsi verso gli altri che ora si stavano inchinando ai nuovi Regnanti .

“Il popolo vi aspetta.”, disse Ygraine.

Merlino e Artù si strinsero  la mano e sorridendo uscirono dalla Sala con al seguito la Regina Madre e il Re Padre, per poi uscire sul balcone dove, al di sotto, li stavano aspettando  con trepidazione gli abitanti della città. Non appena uscirono, la gente scoppiò in grida di felicità e mille e  più applausi. Il popolo era euforico nell’avere finalmente il giovane  Artù sul trono. E che al suo fianco ci fosse una persona tanto valida quanto Merlino. Uno di loro.

“LUNGA VITA A RE ARTU! LUNGA VITA A RE MERLINO!”

Merlino guardò Artù che  aveva le lacrime agli occhi dalla commozione, e lo abbracciò. Lui posò la testa sulla sua e gli baciò con tenerezza i capelli.

“Visto? E’ andata alla grande!”

“Già! Il popolo ti adora, Artù. Te  lo avevo detto che sarebbero stati prontissimi ad accoglierti.”

“Stanno accogliendo entrambi”, disse Morgana da dietro di loro, “E fanno bene! Sarete i più bravi regnanti del mondo!”

È quello che spero di tutto cuore…, pensò Artù.

Merlino  notò il suo sguardo pensieroso, e gli strinse la mano per poi dargli un bacio sulla guancia. Sorridendo. E lui si voltò.

“Hey. Andrai benone! Sarai il più grande Re di  tutti i secoli, amore mio.”

Artù sorrise e lo baciò  sulla fronte teneramente.

“ Ti ringrazio Merlino. Se non avessi te  al mio fianco impazzirei.”

Perché.. sei molto  normale, di solito?

Il biondo lo guardò e si mise a ridere tirandogli una lieve spinta per  poi nuovamente attirarlo a sé. Puntandogli il dito  contro.

“Fa molta attenzione a ciò che dici, Mago dei miei stivali.”

“Mi sta  minacciando, mio Re?”

Lui sogghignò.

“Beh … Ti ricordo  che sarai sempre e prima di tutto il mio servitore. Dunque posso metterti  alla gogna quanto voglio. E poi” rise “Devo ammettere che dalla mia finestra ho un’ottima visuale del  tuo didietro, amore!”

Merlino  gli tirò un pugno sul braccio e lo guardò finto offeso.

“EI!! Non sei  affatto divertente!”

Io lo trovo  decisamente spassoso invece!

Attento a te, Pendragon. Sai  di cosa sono capace.

Lui si voltò improvvisamente  preoccupato.

“Beh.. sì ma io… stavo scherzando, Merlino. Sai che mai ti  farei intenzionalmente del male.”

“Ei..”, Merlino lo baciò con tenerezza sulla tempia, “Lo so! E anche io scherzavo! Non  potrei farti del male neppure volendo, non ci riuscirei  mai tesoro.”

Il popolo li acclamò e li applaudì  per molto tempo, prima che Artù prendesse un respiro profondo per poi avvicinarsi al balcone e, sempre tenendo Merlino per una mano, posò l’altra  sul balcone e guardò giù con un largo sorriso.

“Popolo di Camelot. Per molto tempo,a  dire il vero da quando ero ancora un bambino, ho sognato questo giorno. Il giorno in cui  avrei preso il mio legittimo posto sul trono in quanto Re. E finalmente oggi.. è successo. Voi mi conoscete, e sapete che quando avevo il ruolo di Principe Ereditario, ovvero sino a poche ore fa, tutto ciò che ho fatto l’ho sempre fatto per il bene della mia gente. Voi. Voglio che sappiate, che da questo giorno in avanti… finché mi sarà permesso… vi guiderò con Saggezza.. Giustizia.. E MAI metterò me stesso  ,o le mie faccende personali, davanti al bene vostro.”

WOW … Artù, hai … Li hai conquistati!

“Io spero con tutto il  mio cuore… di non deludere MAI la fiducia che in me avete riposto. Da parte mia vi prometto, anzi vi  GIURO, che farò sempre tutto il possibile per assicurarvi una Vita serena. Pacifica. E che i problemi di ognuno di voi ... saranno innanzitutto i MIEI problemi. Vi sarò sempre accanto quando avrete bisogno. Da me troverete sempre appoggio. Un giudizio giusto. Saggio.. spero! Farò tutto quanto è  in mio Potere per il  mio popolo.”

 Dei.. Se dovessi  deluderli in qualche modo, io

 I suoi pensieri furono  interrotti  da un nuovo scroscio di applausi e grida esultanti: l’intera  Camelot lo acclamava, e gioiva di quel giorno.

“Sono fiero di te, Artù.”

Il giovane si girò e annuì sorridendo. Commosso.

“Vi ringrazio padre.”

Ygraine  strinse forte il suo figlio adorato. Commossa  più di lui.

“ Il mio bambino. Sei il mio  più grande orgoglio, tesoro.”

“E’ l’orgoglio di tutti quanti.”, disse Yngrid sorridendo e abbracciandolo, “Mai avrei potuto  desiderare un nipote migliore di te, Artù.”

“Vi ringrazio tanto, zia.”

Morgause e Morgana sorrisero guardandosi, dopodiché andarono  insieme ad abbracciare fortissimo il ragazzo.

“GRANDISSIMO DISCORSO!!”

“Grazie Morghy.”

Morgause sorrise baciandolo  affettuosamente sulla guancia.

“ Sei davvero una persona eccezionale, fratello. Non cambiare mai. Per nessuno.”

“Non lo farò,sorella.”

Uno dopo l’altro, tutti si congratularono coi due nuovi regnati  mentre rientravano dentro al Castello: Gaius abbracciò prima Merlino poi Artù, Balinor e Hunith lo stesso, e così Carot e anche Gwen.

“Hai un cuore grande, Artù Pendragon”, disse Olimpia, “E generoso. Questo  non deve cambiare per nessuna ragione.”

Lui le  strinse la mano amichevolmente sorridendo.

“Grazie di essere venuta, Olimpia. Lancillotto.”

I due  giovani si strinsero con grande amicizia la mano sorridendo.

“Sei il più giovane Re che io abbia mai conosciuto e che, oltre ad essere  giovane, è VERAMENTE in gamba. E ama SERIAMENTE  il suo  popolo.”

EhmEhm. Artù. Avanti!

Il giovane Re sorrise  al consorte, dopodiché guardò il moro davanti a lui.

“Grazie di cuore, Lancillotto. Senti… avrei una proposta da farti. Puoi prenderti tutto il tempo  che vuoi per pensarci, ovviamente.”

“Certo, dimmi.”

“Ti.. andrebbe di diventare  Cavaliere di Camelot?”

Il viso di Lancillotto si accese  di gioia, e i suoi occhi brillarono di  felicità assoluta.

“Di.. Dici sul serio?”

“Ovvio.”, sorrise lui.

“Sarebbe … Grandioso! Grazie!”, disse lui chiaramente felice, “Non.. Perché mai mi hai proposto questo?”

“Beh” rispose “Ti batti in modo decisamente  notevole. Oltretutto oramai sei un amico fidato, sincero, e ecco… mi pare giusto che tu diventi Cavaliere. Lo meriti. Dai. Mettiti in ginocchio.”

Lancillotto guardò Merlino e Artù sbalordito.

“Q..qui? Ora?”

“Perché aspettare?”, fece contento Merlino “Te lo meriti, Lancillotto. Non vedo  motivi per indugiare oltre.”

Cavaliere.. Cavaliere di Camelot! WOW!!!

Lancillotto s’inginocchiò davanti al  novello Re, che con un sorriso da un orecchio a  un  altro sfoderò la sua spada che poi posò sulla spalla destra  del giovane amico.

“Per il potere a me conferito, io ti nomino..”, la spada si posò  sull’altra spalla “Sir Lancillotto. Cavaliere .. di Camelot.”

Olimpia gli si gettò addosso non appena il fratello  si fu alzato.

“CONGRATULAZIONI FRATELLINO!!”

“Grazie, sorella!”, si scostò e s’inchinò ad Artù “Mio Re. Io vi giuro fedeltà. E consacro a voi e a Camelot ... la mia Vita.”

Artù rinfoderò la spada e gli strinse la spalla amichevolmente.

“Benvenuto tra i  Cavalieri di Camelot, Sir Lancillotto. Sono fiero di averti tra le mie schiere.”

Carot si avvicinò e gli strinse  sorridente la mano.

“Benvenuto!”

“Ti ringrazio! Sir Leon.”

Il giovane castano-biondo, il fedelissimo di Artù,  il suo secondo, si avvicinò e gli strinse la mano contento.

“Sono felice di averti finalmente  tra noi, Lancillotto.”

Merlino si avvicinò e lo abbracciò.

“Visto? Lo avevo detto, io, che non  sarebbe stato un sogno irraggiungibile.”

“Grazie anche a te, Merlino” disse staccandosi “Sul serio. Non ce l’avrei fatta se tu non avessi parlato con lui.”, gli sussurrò

L’ho fatto volentieri, amico mio.

Artù  prese la mano di Merlino e la baciò con dolcezza e devozione.

“Mio sposo. Che ne dici di un  bel giro a cavallo? È una bella giornata. Leon. Mi sostituisci negli allenamenti?”

“Certo, mio signore.”

“Lancillotto. Unisciti  pure a loro già da questo allenamento. Se non hai da fare, ovviamente.”, disse all’altro

Lui annuì  euforico.

“Da fare? Nono! Mi unisco  a loro con piacere.”

Uther, Ygraine e Yngrid si allontanarono insieme ai genitori d Merlino e a Gaius. Morgana e Gwen si avviarono  verso le loro stanze per potersene stare  in santa pace per almeno un po’. Morgause, salutato il suo fidanzato  con un bel bacio, si avviò verso la sua  stanza per allenarsi un po’ con la Magia e cercare altre informazioni concernenti la malefica  Viviana.

I due giovani  novelli sposi,invece, s’avviarono verso le stalle dove li aspettavano placidi e  tranquilli i loro due cavalli. Dietro di loro c’erano Lancillotto, Leon e carot che si avviavano  al campo.

“Mio Re.”

“Sì, Carot?”, disse lui fermandosi e girandosi

“Ecco, siete… Indossi ancora i tuoi indumenti da cerimonia. Volete togliervi la corona, tutti e due? Provvedo  a riportarli in stanza  , al sicuro.”

Artù sorrise e si tolse il mantello e la maglia di ferro  da cerimonia, dopodiché anche la corona, porgendola all’amico che la prese con un sorriso. Merlino si tolse il vestito  da cerimonia, sotto aveva i suoi soliti vestiti, e la corona. E li porse a Lancillotto che s’era avvicinato.

“Grazie.  A entrambi.”, disse il moro

Mentre  i tre si allontanavano, Artù prese  Hengroen carezzando il suo muso con affetto, dopodiché lo sellò, strinse  ben bene la sella, e vi saltò in groppa. E si avvicinò a Merlino porgendogli la mano.

“Cavalca con me.”

“Sarà un onore, mio Re e  sposo.”

Afferrò la mano del biondo , e saltò in groppa davanti a lui, che afferrò bene le redini  del suo stupendo cavallo bianco e uscì dalle stalle al passo: furono  salutati da tutti quanti, saluti a cui risposero con larghi sorrisi e perfino strette di mano.

Ti adorano, Artù.

CI adorano, Tesoro mio.

Uscirono dalla  Corte al trotto, Merlino si poggiò al petto di Artù e lui  gli baciò i capelli teneramente: trottarono fino al Lago Sacro, scherzando  tra di loro e ridendo, fin quando non arrivarono e Artù scese per poi aiutare il suo sposo  , prendendolo tra le braccia.

“Dei… Da quanto tempo non facevamo una passeggiata così.”

Merlino sospirò e si strinse a lui.

“Già! Troppo tempo, Artù. Dovremo  farlo più spesso.”

“E lo faremo.”, lo guardò baciandolo  sulla guancia “Adesso che siamo dei Regnanti, però, dobbiamo organizzarci un po’ meglio.”

“Parole sagge, mio Re.”

I due giovani, presosi per mano, sorrisero  e si voltarono: davanti a loro  apparve Kilgharrah con un larghissimo  sorriso. Poi s inchinò.

“Oh, no non devi farlo.”

“E’ mio dovere, Re Artù. E.. Re Merlino.” Poi si fece  serio “Tempi  bui stanno per sorgere sul regno di Camelot. E voi dovrete  essere pronti. Dovrete essere tutti pronti.”

Merlino si fece scuro in viso e si avvicinò.

“Viviana?”

“Purtroppo sì, mio giovane DragonLord. Siamo in pericolo, io compreso. Se Lady Viviana  riesce a trovare un modo per controllarmi, sarò in serio pericolo.”, rispose lui triste

Artù scosse la testa.

“ Non le permetteremo di avvicinarsi a te, amico mio. Ti proteggeremo.”

 Il Grande Drago sorrise.

“Vi ringrazio, mio Re. Mi spiace dover  interrompere tanto bruscamente la vostra bellissima passeggiata.”

“Non.. puoi aspettare un paio d’ore?”, chiese Merlino

Per favore.. Se ciò che temiamo si avvera, saremo in guerra. Non avremo  più tempo…

 Kilgharrah sorrise.

“Due ore. Tra due ore vi attendo sulla collina. Tutti.”, si alzò in volo  e li guardò “Gioite di queste due ore che vi concedo.  Non so tra quanto potrete gioire ancora.” E volò via.

Merlino sospirò e guardò il Lago.

“Hey..”, alche Artù si avvicinò e gli posò le mani sulle spalle, “Ce la faremo. Insieme. Siamo  una Famiglia.”

“E’ compito mio fermare Viviana.”

“No.”

Merlino si voltò e lo guardò negli occhi.

“Artù. Nessuno  di voi può farlo. E’ compito solamente mio. Ha sfidato ME. E non anche Morgana e Morgause, o le vostre madri. ME. E’ con me che ce l’ha.”

Il biondo sospirò.

“Non voglio  pensare per le prossime due ore.”

Merlino sorrise  e lo prese per mano per poi avviarsi con lui al seguito verso  il piccolo sentiero che portava alla ormai LORO casetta: Merlino aprì la porta, e fece entrare Artù per poi sorridergli e baciargli  con devozione le mani: dopodiché camminando all’ indietro lo portò verso la loro stanza da letto, e si fermò proprio davanti ad esso.

“Lascia che mi prenda cura di te.”

 Artù sorrise, dopodiché lo baciò sulla guancia con amore.

“Lo fai sempre. Stavolta  mi prenderò io cura di te, tesoro mio.”

Merlino sorrise e chiuse gli occhi, sentendo quasi subito le labbra di Artù posarsi dolcemente  sulle sue, per poi coinvolgerlo in un bacio colmo di amore e passione, nel quale il desiderio  di entrambi era più  che esplicito. Desiderio che si notava  anche nel modo in cui si tolsero i vestiti, nel modo in cui Artù baciò il collo e l’incavo di Merlino, per poi prenderlo  tra le braccia e posarlo sul letto con la testa sul cuscino,delicatamente.

 Quando sentì Artù dentro di sé, Merlino aprì i suoi occhi blu mare per  incrociare quelli azzurro cielo in cui  si perdeva sempre. E sorrise carezzandogli il viso.

“Ti amo Merlino”

“Ti amo  anche io Artù”

Quel letto era stato testimone del loro Amore tante volte, ma mai come allora lo fu di un Amore che, nonostante conoscesse le difficoltà a cui  andava incontro, restava solido. Vero. E Forte. Ben radicato in  profondità nei loro cuori.

 

Mentre si rivestivano, quando oramai mancavano pochi minuti allo scadere delle due ore che potevano passare lontani da  Camelot in vista di una visita di Kilgharrah e della riunione straordinaria che doveva indire, Artù fece un salto nel bagno e Merlino sospirando si avviò verso il  cavallo che, tranquillo e sereno, pascolava nel prato  dietro la casa e che gli  andò incontro contento.

“Hey Hengroen. Ti sei  fatto una bella scorpacciata?”, Hengroen gli diede un’affettuosa musata e  lui rise “Ok! Ho capito il messaggio! Devi star attento pure tu, mio caro amico cavallo. Perché Viviana é.. decisamente cattiva.”

“Ma noi  la sconfiggeremo.”

Merlino si voltò con  un sorriso e Artù lo strinse da dietro con dolcezza e lo baciò            teneramente

“Come  fai a essere così… sicuro ?”

Artù sorrise e prese  le redini del suo cavallo e montò  in sella

 “Perché.. credo nella Forza della nostra Famiglia.”, Merlino afferrò la sua mano e montò “ E so  che batteremo Viviana come  abbiamo battuto tutti i nostri nemici. Tu.. Perché hai così  poco ottimismo?”

Merlino sospirò poggiandosi a lui mentre al trotto tornavano  a Camelot.

 “Perché ho visto nel suo passato. E so quanto  può esser spietata e sanguinaria. Credimi, Artù, quando dico che Viviana è il più grave problema che  Camelot abbia mai affrontato finora.”

“Ma noi abbiamo il più grande Mago di tutti i tempi.”, rispose lui sorridente, “Questo vale qualcosa, non ti sembra ?”

Merlino sorrise e lo baciò con amore.

“Ovvio. Con me  non avete NULLA da temere.”

 Ne dovesse andare della mia Vita.. e credo proprio che andrà così… proteggerò questo Regno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiedo  profondamente VENIA.

1: avevo saltato questo  chappy;

2à diamine, questo  e’ l’inizio della terza ‘serie’. Non  la fine della seconda”!!! Uff.. Che errori. Erroracci!!

Ed eccomi  con questo chappy: Artù diviene FINALMENTE Re Artù.. Merlino il Re “in seconda.’.. E  finalmente Camelot ha il Re che si            merita!!!! ^^

Spero vi  possa piacere ^__*

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: LadyMerendina