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Autore: Little_Writer    08/01/2011    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza (Giada) che crede all'amore eterno e al principe azzurro (Daniele), e della sua migliore amica (Viola) che non crede all'amore. In mezzo a loro due c'è la loro amica-in-comune (Pam) che cerca di far mantenere alle amiche i piedi per terra.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "Male Giada! Non gli dovevi dire così! Gli dovevi dire che ci pensavi e domani gli dicevi la risposta. E domani non gliela dovevi dire e lui ti doveva venire a cercare. Così praticamente lui pensa che sei un giocattolo. Dovevi almeno pensarci un pò e non dire di sì in modo così immediato!"
"Vio, è da tre anni che gli sto dietro come un cane. Ora che m'ha chiesto di uscire gli potrò dire di sì, ti pare?"
"Giadina, lui ti tratterà male. Pensa che con te si può permettere di tutto. Fai una cosa. Disdici l'appuntamento!"
"Vio ma cosa dici? Cosa..?! Disdire! Ma sei totalmente impazzita? Che sei gelosa te di me Vio, sei gelosa di me? Guarda che se Daniele ti piace non ci esco insieme! Non voglio che ci stai male! Ma devi dirmelo con sincerità! Vio..."
"Giadaa! Non hai capito niente! Daniele è un playboy, non gli interessi! Ti ha chiesto di uscire per andare a letto con te e basta! Pam, diglelo tu a Giada che non deve uscire con Daniele!"
"Daniele? Quello della 5 F?! Cavoli se ci devi uscire! E' l'occasione della tua vita! Spero che gli hai detto di sì!"
"Pam!" Viola è furiosa.
Viola è la mia migliore amica.
A volte perfino io non la capisco.
Ho un appuntamento con il mio principe azzurro e lei mi dice di disdire. Pam è la mia, diciamo amica da sempre. Lei e Viola sono amiche da poco ma siamo un trio bellissimo. Solo che tre in un'amicizia non è il numero perfetto ma quello dannato. Sempre due contro uno.
"Vio, sai cosa? Ora vado da Daniele e gli dico che non vengo" mi giro per andare a cercare LUI, quando Viola mi ferma. Lo sapevo. Sorrido sotto i baffi.
"Si?"
"Non essere sciocca, è l'occasione della tua vita, non perdertela"
Vio è strana oggi. Avrà le sue cose, o forse è preoccupata per il compito di storia. Ma non mi convince.
Viola Fersani mi ha sempre detto tutto. Mi ha esplicitamente spiegato come è stata la sua prima volta (troppi dettagli,direi) e abbiamo sempre condiviso tutto.
Non sono al corrente di una sua cotta per Daniele e lei sicuramente me lo direbbe, io non uscirei con lui e fine. Ma no. Viola non parla. A volte è così.
Il suo più grande difetto è che è troppo lunatica. Come ora.
"Allora, dimmi, come ti vestirai?" mi chiede
"Vio, te l'ho già detto che non lo so... ho un armadio pieno zeppo di cose e mi sembra di non avere niente!"
"It's shopping time!" dice Pam.
Scoppio a ridere. Pam e lo shopping sono sinonimi. Lei ogni settimana sfoggia un vestito nuovo, un paio di scarpe appena comprato o qualcos'altro che si è agguantata girando per il centro.
"Pam ha ragione" interviene Viola "è tanto tempo che non andiamo a fare shopping insieme"
"Giusto" aggiungo io "Almeno una settimana..." con aria sognante guardo gli alberi del giardino dellas scuola e scoppiamo a ridere.
Così ridendo arriviamo in classe nostra e le nostre vie si separano.
Pam al primo banco. Vio nella fila centrale a destra. Io nell'ultima fila a sinistra.
Il mio compagno di banco mi guarda. E' stufo delle mie risate e io lo so, ma Luca è troppo simpatico e mi perdonerà presto.
"Ciao Miss Laugh" mi saluta.
"Ciao tesoro" ribatto io.
Questa è la mia qualità preferita. Ho sempre la battuta pronta.
Luca ha una ragazza che urla sempre "Tesoro!!!" quando lo vede e quindi io lo prendo in giro.
"Miss dalla battuta pronta?"
"Tesoro dalla guancia rossa?" chiedo. E' vero. Ha almeno due chili di rossetto sulla guancia destra.
"O merda! Dillo subito, no!" dice.
"Ops!" gli dico io.
Entrambe non ce ne siamo accorti ma la prof è entrata e guarda la scena.
Certo che deve essere ridicolo. Una che si sta per distruggere dalle risate (io), e uno che sta cercando freneticamente un fazzoletto e si struscia la guancia (lui) e in mezzo a tutto ciò sul tavolo troneggia un cartello disegnato da Bianca con la scritta: "We're the stupid one".
La prof la prende con umore e io sono incredibilmente contenta che non mi abbia messo una nota, anche perchè con lei ho appena la sufficienza.

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"Ciao Giada! Sei fantastica!"
Sono passati tre giorni e ora sono all'appuntamento con Daniele. Sono emozionatissima, d'altronde ho sedici anni e non ho mai avuto un ragazzo, o almeno non una cosa seria.
Indosso una camica verde,celeste e bianca e i miei jeans stretti. I capelli li ho sciolti sulle spalle e i miei riccioli neri mi fanno il solletico al collo. Non mi sono truccata troppo, d'altronde non sono più in quell'età dove ci si trucca "a mò di panda".
"Grazie Daniele" gli dico. Non aggiungo 'anche tu', perchè sinceramente sono un poco delusa. E' vestito come si veste abitualmente a scuola. Maglietta, jeans, sneakers e gel nei suoi capelli, che hanno lo stesso colore dei miei. I suoi occhi, grigi sono la sua parte più bella. Luminosi e sorridenti.
"Vuoi entrare e sederti?"
Siamo davanti a un ristorante, dove non sono mai stata.
Anche lui è nervoso. E' carino quando è nervoso. Gli sorrido.
"Certo, entriamo." e giusto per fare gli prendo la mano ed entriamo insieme.

La cena è fantastica e lui pure. Non mi sembra vero quando dobbiamo andare via.
"Grazie della serata, Daniele" gli dico.
Non ci siamo baciati ho abbracciati, l'unico contatto era quando gli ho preso la mano.
"Se vuoi potremmo ripeterla" mi risponde e sorride.
Resto quasi senza fiato. "Respirare Giada" mi dico. Il suo sorrido è smagliante, ho la pelle d'oca.
"Ci vediamo" gli dico.
Sto per girarmi ed andare verso casa quando mi ferma per il braccio.
Mi toglie una ciocca di capelli dal viso.
"Domani?" mi chiede.
"Non so..." rispondo, pensando a Viola. "Che ne dici di risentirci? Ti do il mio numero"
Lui sembra al settimo cielo. Gli detto il mio numero e Daniele lo ripete due volte, per essere sicuro, dice.
Ha mollato la presa dal mio braccio e mi guarda con uno sguardo dolce.
"Allora ti chiamo domani, Giada" si porge verso di me.
Mi da un bacio... sulla guancia. Mi sorride. Si gira. Va via. Cammina, lentamente. Lo seguo con lo sguardo-. Innamorata.

  
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