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Autore: kelleyrose    11/01/2011    1 recensioni
è incredibile come grazie a una semplice occhiata sia riuscito a cambiare definitivamente il mio mondo, sorrido avrei dovuto trovare un modo per ringraziarlo, prima o poi, spengo la luce e mi accoccolo accanto all'uomo che amo, lo sento sospirare al contatto con la mia pelle, intreccio le mani nei suoi capelli, sento le sue labbra posarsi delicate sulle mie...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 sorrido, si in fondo mi piaccio, la divisa mi da quell’aria professionale che la mia giovane età non rende bene, raccolgo i capelli in una perfetta coda di cavallo, metto un filo di trucco sul mio viso e sono pronta per l’ultimo giorno di lavoro, da domani avrò 2 settimane di vacanza, non ho organizzato niente di particolare, ma solo il fatto di non essere continuamente sotto pressione mi fa stare bene. Arrivo all’hotel sorridente Walter mi accoglie con un sorriso che non preannuncia niente di buono, lo guardo confusa “Abbiamo tutto l’hotel prenotato per le prossime 2 settimane tutto tutto suite comprese” sgrano gli occhi solo il giorno prima stavamo escogitando un modo per riempire le due settimane visto che l’hotel era vuoto e adesso era al completo? Ma non era solo quello a sorprendermi questo poteva significare solo che dovevo dire addio alle mie vacanze “Come?” lui mi sorrise uno di quei sorrisi realizzati mi prese per il braccio trascinandomi nel suo ufficio “ieri sera quando te ne sei andata ho ricevuto una chiamata da un produttore americano oggi arriveranno i primi membri della troup gireranno alcune scene di un film proprio qui in questo hotel! Sai questo che significa?” lo guardai scocciata “si significa addio alle mie ferie” sbuffo, lui alza gli occhi al cielo e fa un cenno con la mano per dare poca importanza alle mie parole si siede alla scrivanie e mi porge un foglio, lo leggo e rimango a bocca aperta “perché i nomi degli attori sono oscurati?” “perché nessuno deve sapere chi ci sarà dei componenti del cast altrimenti si creerebbe il caos qui fuori” mi spiega Walter annuisco  e mi dirigo dietro il banco della reception  mi siedo e comincio a organizzare il lavoro.  Dopo circa un paio d’ore sento la porta aprirsi scatto in piedi quando riconosco la figura minuta della signora appena entrata mi avvicino a lei velocemente “Signora Potmer è sempre un piacere vederla” sorrido falsamente lei mi restituisce uno sguardo di sufficienza “poche smancerie, dov’è?” so che si riferisce a Walter resisto all’impulso di mandarla a quel paese solo perché lei è la padrona della catena alberghiera per cui lavoro, maschero il tutto con un sorriso “nel suo ufficio signora, prego l’accompagno” ci dirigiamo verso la l’ufficio, le apro la porta e lei non mi degna nemmeno di uno sguardo Walter scatta in piedi appena ci vede entrare “Signora Potmer che bella sorpresa” lei senza nemmeno salutare si siede sulla poltrona della scrivania, al posto di Walter lui mi rivolge uno sguardo come di rimprovero per non averlo avvisato prima e io alzo le spalle con espressione innocente. “signora Potmer posso offrirle qualcosa?” chiedo alla vecchia arpia, lei mi squadra “no, Walter allora aggiornami, non ho tempo da perdere IO” dice arrogante calcando sulla parola io. Esco velocemente dalla stanza, sospiro, la odio quella donna è un miscuglio di vipere arpie e diavoli messi insieme. Torno al mio posto e noto Martina seduta sulla scrivania “ciaoooo Lellly” sorrido “ciao piccina che ci fai qui?” sorride e alza alle spalle, è una bambina bellissima con la carnagione scura, i capelli ricci e biondi e gli occhi di un azzurro sconvolgente, vedo Leah raggiungerci, svelta prende la piccola Martina in braccio mi sorride e scappa di nuovo nella loro camera \casa  sospiro Leah è fatta così non parla con nessuno ma ha un cuore d’oro e ama sua figlia e Walter. Sembra che per me non ci sia un attimo di pace vedo entrare un ragazzo alto muscoloso che indossa una tuta grigia, degli occhiali da sole scuri e larghi e un cappello da Baseball, dopo di lui entrano una donna con tubino nero e scarpe nere tacco dodici e un altro ragazzo minuto. Mentre al donna si avvicina a me spedita, gli altri due si guardano intorno. “Salve come posso aiutarla?” le chiedo gentilmente “ ehm salve sono Britany Horge” dice parlando con un forte accento americano. Riconosce il nome di una delle manager degli attori principali le sorrido ma non mi da il tempo di rispondere “il mio cliente è il protagonista del film se non erro gli è stata assegnata la suite imperiale, gradirebbe essere accompagnato immediatamente alla sua sistemazione” sorrido “certamente, prego se i signori vogliono seguirmi” prendo le chiavi delle camere a loro affidate e gli faccio strada Alex carica velocemente le valigie sul carrello e entra nell’ascensore di servizio mentre mi guarda gli faccio segno di fare attenzione lui alza gli occhi al cielo e sparisce dietro le porte . “prego” faccio entrare loro per primi nell’altro ascensore riservato agli ospiti. In quello spazio ristretto mi sento improvvisamente nervosa quando mi rendo conto di essere con una attore magari anche famoso di cui ancora non conosco l’identità, poi sento qualcuno sussurrare “I hopeto have some time to visit Rome, I heard that it is a beautiful city” mi irrigidisco quella voce mi suona stranamente familiare molto familiare, solo due anni prima avrei dato il tutto pur di sentirla, prendo un respiro profondo e fingo indifferenza. Grazie al cielo le porte dell’ascensore si aprono, con mia estrema gioia “qui si trova la sua camera signorina Horge” le mostro come aprire la porta e con un sospiro noto che almeno questa volta Alex non si è sbagliato e le valigie rosa che possono appartenere solo alla donna insieme a lei entra anche quello che mi era sembrato un ragazzo e solo adesso lo riconosco come il marito della signora, avevo visto le foto.  Questo significava fare altri 4 piani di ascensore con lui nell’ascensore SOLI contorsi le mani per l’ansia e con un sorriso mi congedo. Torno all’ascensore e lo vedo mentre mi aspetta mollemente appoggiato alla parete in fondo, entro anche io e pigio il pulsante del 7 e ultimo piano con mano un po’ tremante. Il viaggio sembra durare un eternità mi sento addosso il suoi occhi e ho una voglia matta di voltarmi a guardarlo ma so che il ruolo che rivesto me lo impedisce. Finalmente le porte si aprono “prego signor Lutz”…
 
come primo capitolo è scarso lo so ma è solo una specie di introduzione per farvi capire di chi parliamo…
 a breve i secondo capitolo, la storia è raccontata interamente dal punto di vista di questa ragazza  anche se ci saranno alcuni pezzi in cui sarà anche il nostro affascinante attore a parlare
  
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