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And be loved in return

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A mia sorella Elyl, perché qua Remus e Dora possono fare ancora colazione insieme

"Perché mi ami?"

Dora si aspettava una mano che la aiutasse a rialzarsi, ma la domanda che arrivò insieme la colse impreparata.
Conoscevano i loro reciproci sentimenti, ma per Remus era sempre stato un argomento tabù.
La ragazza non rispose, lasciando che i suoi capelli virassero in una tonalità più chiara di rosa. Cercava lo sguardo dell'uomo seduto vicino a lei, perso nelle fiamme aranciate del camino.
Non attendeva una risposta, aveva solo riflettuto a voce alta.

Ritrovando il sorriso, Tonks si sedette sul bracciolo della poltrona dell'uomo, cercando stabilità aggrappandosi al rivestimento a fiori.

"Quando avevo cinque anni, nonna mi portò in un teatro babbano. Nel buio della sala la gente non notava i miei capelli ed il mio aspetto variare a seconda delle emozioni che gli attori mi trasmettevano. Mi sentivo libera. Era un luogo dove potevo essere me stessa davanti a tanta gente, senza paura di essere derisa o provocare terrore."

Remus la guardava confuso, senza riuscire a comprendere il motivo dell'aneddoto.
Lei sorrise, incrociando le dita dietro la nuca di lui.

"Io non so perchè ti amo. Certe cose non si spiegano, sono, e basta. Ma so come voglio amarti. Darti una casa, una famiglia, essere il tuo luogo, affinchè tu possa esprimere te stesso, senza timori, senza limitazioni."

Gli sfiorava cautamente le cicatrici più recenti, ancora rosse sul viso. Lui avrebbe voluto baciarla, ma non lo fece.

"Fatti amare Remus Lupin, non chiederti perché. La verità è che non ha senso vivere se manca questo. Ama, e basta."

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Di la verità, tu che hai appena letto, non sembra neanche opera mia. 
Lo stile è scorrevole, pochi punti, cuoricini ovunque...bha. Rivoglio la Rem mangiamorte.


8°Classificata 
Remvsg “And Be loved in return” 

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Grammatica: 9.7/10 
Stile e lessico: 10/10 
Originalità: 9.5/10 
IC/Caratterizzazione: 15/15 
Attinenza alla citazione: 9.5/10 
Gradimento Personale: 10/10 

Totale: 63.7/65 

Partendo dalla grammatica, le uniche sviste da segnalare sono qualche ‘perché’ ed un ‘affinché’ scritti con l’accento grave anziché acuto. Per il resto, nulla da segnalare. 
Sia lessico che stile sono molto ben curati; ho trovato la narrazione lineare, semplice, ma assolutamente adatta al frangente da te descritto. 
Il tema dell’amore fra Remus e Dora è stato affrontato più e più volte, eppure la stessa semplicità con cui l’hai trattato è disarmante, e rende alla perfezione le sensazioni provate dai due, le rende vivide, reali. Ho apprezzato particolarmente, inoltre, l’aneddoto narrato da Dora, il quale mostra una parte del passato della ragazza, una sorta di disagio con il quale ha dovuto convivere, che ho trovato assolutamente interessante. 
Perfetta è la caratterizzazione; sebbene Tonks sia descritta in un modo che esula dagli schemi ‘classici’, l’ho trovata IC, oltre che particolarmente profonda. 
La citazione... diciamo che se ne colgono alcune sfumature durante la lettura, tuttavia il suo significato non risulta immediato, avrebbe potuto trovare maggiore riscontro nel testo. 
La flash mi è piaciuta. Descrive in modo atipico e piacevole uno scorcio di quello che Remus e Dora condividono, ed ha un che di solenne che la rende ancora più apprezzabile. Quella di Dora non è un’esortazione, è quasi una dichiarazione, cosa che rende quasi toccante la parte finale. I miei complimenti (e, aggiungo, bellissimo titolo).