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Autore: whatashame    12/01/2011    8 recensioni
Cosa siete disposti a fare per la carriera? Tanto? Molto? Troppo?
Riformulate la domanda ad Hermione Jean Granger: lei vi risponderebbe “TUTTO”!!!
E se per quella terza pagina fosse costretta a sopportare un vecchio nemico? Poco male, sarebbe pronta a vedersela una seconda volta persino con Voldemort...figuriamoci con lui!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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cap1 auror






Auror : il tuo wizard azzurro.

Come conquistarlo in 5 facili mosse.




Cosa siete disposti a fare per la carriera? Tanto? Molto? Troppo?

Riformulate la domanda ad Hermione Jean Granger: lei vi risponderebbe “TUTTO”!!!

E se per quella terza pagina fosse costretta a sopportare un vecchio nemico? Poco male, sarebbe pronta a vedersela una seconda volta persino con Voldemort... figuriamoci con lui!!!







***



Diagon Alley n.264, Londra magica, sede della Gazzetta del Profeta




Ventiquattrore di (finta)pelle di drago nera, vecchi occhiali di corno spessi come fondi di bottiglia, mocassini marroni logorati dall'usura: un pugno in un occhio, un autentico attentato al buon gusto.


Questi erano i pensieri di Ginevra Molly Weasley mentre salutava un'Hermione Granger più sciatta che mai, che agitava di rimando la mano mentre, trafelata, le volgeva le spalle per tornare in fretta in redazione.

La più giovane della tribù dei rossi scosse la testa: la sua amica aveva esaurito la propria (scarsa) femminilità al ballo del ceppo!!!


Ginny ed Hermione, migliori amiche dai tempi della scuola, avevano l'abitudine di passare la pausa pranzo insieme da quando, un anno prima, le giovane moglie di Harry Potter aveva iniziato a lavorare come spezza-incantesimi alla Gringott.
Avevano appena finito di mangiare e si stavano salutando prima di tornare ognuna alle rispettive incombenze. Un drago riottoso aspettava Ginny con le fauci spalancate, mentre Hermione doveva sprecare un po' di inchiostro sull'ultima pozione contro i calli e le verruche brevettata da Cho Chang.


Hermione Jean Granger dopo il diploma aveva studiato all'università magica e si era specializzata in giornalismo. Era stata assunta ad appena due mesi dalla laurea -con lode e bacio accademico ovviamente- dalla Gazzetta del Profeta, dopo un brevissimo periodo di rodaggio presso Il Cavillo.


Hermione ai M.A.G.O. aveva preso tutte E e non era per niente stupida: era perfettamente consapevole che l'avevano scelta fra mille aspiranti imbrattafogli perché il suo nome avrebbe permesso alla Gazzetta di raddoppiare la tiratura, ma non aveva potuto fare altro che tapparsi il naso e buttarsi a capofitto nel nuovo lavoro.

Non poteva certo parlare di liberazione degli elfi domestici o uguaglianza per i folletti su un giornale marginale come quello di Luna!

Se si vuole cambiare il mondo bisogna saper scendere a compromessi” e “fai buon viso a cattivo gioco” diceva sempre mamma Weasley...
Ginny non ne era del tutto convinta: a due anni dal tanto sognato contratto la sua amica era un'articolista frustrata, con tante idee e zero speranze di vederle realizzate.

La piuma più sferzante e agguerrita dell'intera comunità magica veniva sistematicamente messa a tacere da un caporedattore presuntuoso e ridotta al silenzio dai vari pezzi grossi, totalmente incapaci di apprezzare il suo talento. Persino Il Cavillo e l'eccentrico Xenophilus Lovegood le avevano permesso di scrivere articoli più intelligenti, utili e profondi!!!


Ginevra tirò un profondo sospiro mentre, rimuginando sui sopracitati pensieri, guardava la sua amica infilarsi nel pesante portone della redazione.

Hermione Granger stava sprecando il suo talento ed il Mondo Magico stava perdendo l'occasione di leggere i lavori di un sicuro premio PuWizard!!! Quegli imbecilli del La Gazzetta non permettevano alla sua amica di scrivere, le assegnavano articoli frivoli e sciocchi e non appezzavano affatto il suo genio.

Perchè La Gazzetta del Profeta voleva da Hermione Jean Granger qualcosa che lei non avrebbe potuto MAI scrivere: il gossip!!! 

Quei criminali chiedevano l'impossibile!!! Peccato che si fossero ricordati di specificare le loro preteso solo dopo aver assunto Hermione.


Il redattore capo le aveva detto “scrivi roba piccante su Harry Potter, su Ron Weasley, sulla seconda guerra magica”,“parla dei segreti inconfessabili di Dedalus Lux, del marcio e torbido passato di Minerva McGranitt”, “rivela gli amori di Albus Silente e gli occulti misteri nascosti dietro Horace Lumacorno”...


Anche se la povera ex-Caposcuola avesse voluto abbassarsi a trattare tali infimi e squallidi argomenti, e l'ex Grifondoro non lo avrebbe mai fatto, cosa avrebbe potuto scrivere???

Piccante su Harry? Ma come poteva dire al mondo magico che il bambino sopravvissuto era fedelissimo alla consorte e non aveva nessuno dei peccaminosi flirt che gli imputavano Strega Moderna e “H”come Hanna (Abbot)? Come poteva scrivere che ogni volta che andava a casa del Capo degli Auror lo trovava con le pantofole di Bart Simpson regalategli due Natali prima e che Silente davanti al camino si dilettava col punto croce??? Come poteva far capire a tutti i pettegoli che lei e Ron non si erano lasciati a causa della perfida Lavanda Brown che lo aveva circuito ammaliata dai bagliori del successo del portiere dei Cannoni di Chudley? Lei e Ron si erano lasciati solo perché... beh, è difficile trovare l'amore della tua vita a 11 anni... e anche a 17! Avevano capito che non erano fatti per stare insieme e basta!


Articoli del genere non avrebbero mai sfondato.

E poi c'erano tante cose SERIE di cui parlare, non poteva proprio sprecare pergamene per simili panzane!


Hermione dopo quattro articoli sulla guerra magica, che aveva voluto scrivere per dovere di cronaca, e dopo il secondo articolo su Harry Potter (lo aveva incorniciato, quello le era valso addirittura una colonna a pagina 8 tra gli annunci matrimoniali), si era categoricamente rifiutata di fare quello per cui l'avevano assunta: la "Rubrica del Pettegolezzo" sui personaggi più in vista del Mondo Magico.

Da quel momento, sistematicamente, i suoi brillanti articoli venivano impietosamente cestinati dal redattore capo (un perfido ciccione con la calvizie incipiente) o - quelli che non finivano nella carta straccia - venivano decorati da tratti di penna nera che riducevano un capolavoro di tre pergamene a quattro righe striminzite sotto la “Posta del Cuore” di Romilda Vane ( dimmi l' odore della tua amortentia e ti dirò come stregarlo) ed i necrologi.


Ginny Weasley-Potter sospirò amareggiata. Poi si incamminò verso la banca più sicura d'Inghilterra.



***



Un aeroplanino cartaceo - di un delizioso verde vomito - aspettava Hermione svolazzando sulla sua scrivania. Lei lanciò la pesante borsa in vera-finta-pelle su un ripiano e salutò Pansy Parkinson che lavorava nell'ufficio accanto. Le ali di quell'affare frinivano e, mentre si accomodava sulla sedia, afferrò il pezzo di carta fra le dita e lo lesse.


Nel mio ufficio Hermy! Ora!!!”


Si alzò di scatto e corse nell'ufficio della signora Wilthinson, coordinatrice della sua divisione.


Si fiondò nella stanza trafelata e boccheggiante per la corsa. Inciampò nel tappeto e rischiò di catapultarsi direttamente sulla scrivania del suo capo fratturandosi almeno metà delle ossa del braccio destro.


- Miss Granger... - le disse quella a mo' di saluto.


- Buon giorno - farfugliò Hermione scarmigliata mentre cercava di riprendere fiato.


La Granger adorava il boss. Forse perché innanzitutto era una boss, e poi la Wilthinson era ...meravigliosa!

Non rispecchiava per niente l'idea tradizionale della giornalista d'assalto: piccola, curva e cicciottella, con una crocchia di capelli bianchi ed un'età imprecisata (prossima a quella di Silente) sembrava un incrocio tra la signora in giallo ed una versione riveduta e corretta della Umbridge buona. La classica nonnina che passa le giornate sorseggiando tisane e coccolando il gatto.
E poi a lei i suoi articoli piacevano, e si crucciava sempre perché le venivano puntualmente rimandati indietro mutilati.
La consolava, le diceva che il mondo non era pronto al genio di Hermione Granger. Questo l'aveva salvata dalla disperazione e dal suicidio diverse volte in quegli anni.


Miss Wilthinson si aprì in un sorrisone che le andava da un 'orecchio all'altro e trillò:

- Un tè cara? -

Hermione fece segno di no con la testa, mentre aveva un flash del Leprotto Bisestile e del Cappellaio Matto. Mentre l'altra girava meticolosamente lo zucchero nella propria tazzina si limitò a fissarla trattenendo il respiro.

Quella donna non aveva mai fretta, nemmeno quando le scadenze incombevano: se le aveva scritto “ora” voleva senz'altro dirle qualcosa di importantissimo.


La vecchia mescolò il tè con sacralità e lo sorseggiò come solo un'autentica veterana inglese avrebbe potuto fare. Poi si schiarì la voce (sì, anche questo le ricordava qualcuno di molto inquietante) e disse:


- Hermy cara ci sono grandi novità!!! -



***




Hermione uscì dall'ufficio semplicemente sconvolta.


Era una follia


Una grande, enorme, gigantesca, strepitosa ca...lderonata!!!


E lei aveva detto sì.



Quando Miss Wilthinson le aveva proposto un articolo in terza pagina gli occhi della riccia si erano messi a brillare. Non era sciocca e si era subito aspettata la fregatura, ma le parole "terza" e "pagina" insieme aveva un certo potere su di lei...

...E la fregatura era più grossa del previsto!!!


Avrebbe avuto la terza pagina se il suo prossimo articolo, o meglio i suoi prossimi articoli, avessero riguardato il meraviglioso, zuccheroso, romanticissimo e raccapricciante argomento “amore”.

Non solo era un insulto gettare quella parolina mefistofelica in faccia ad una incallita (e non per scelta) single, no, era addirittura oltraggioso proporre ad un'eroina di guerra... quello!


Uno sporco e subdolo ricatto.


Miss Wilthinson lo faceva con le migliori intenzioni, ma per far sentire Hermione L'Incorruttibile a posto con i propri principi non bastava un:

“Mi hanno promesso che se i pezzi saranno buoni potrai scrivere su quella pagina MOLTO spesso e di qualsiasi argomento tu voglia. Pensa a che giovamento ne trarrebbe il F.S.R.L. -Fronte per la Salvaguardia e il Rispetto dei Lupi mannari-, o il M.F.M.G. - Movimento in Favore dei MezziGiganti- o il C.R.E.P.A.!!!”




Hermione Jean Granger per quella stramaledettissima terza pagina aveva appena accettato di scrivere ben CINQUE articoli sul tema:


Auror : il tuo wizard azzurro.

Come conquistarlo in 5 facili mosse.




Ma non era finita qui!!!Oh no. ..

I guai non potevano venire certo da soli....

Non poteva certo “scrivere in base alle tue esperienze personali”, aveva detto la Wilthinson.


Faceva dell'ironia pesante???Aveva allungato il tè con un goccetto di Whisky incendiario???


Quali esperienze??? Lei di Auror ne conosceva uno ed era il suo migliore amico!


E poi....esperienza???


La prendevano in giro??? Lei non vedeva un uomo da secoli talmente era presa dal lavoro!


In ogni caso quei sadici della Gazzetta non si sarebbero accontentati delle sue esperienze nemmeno se fosse stata Daphne Greengrass!!!


Eh no, perché:


C'è bisogno di realtà..., di verità...” - e altre corbellerie simili -, aveva sottolineato La boss.


Per scrivere quei maledetti articoli, Hermione avrebbe dovuto davvero sedurre un Auror e conquistarlo in 5 semplici mosse (le mosse in realtà potevano essere anche di più, bastava riassumerle).

Facile a dirsi, ma lei aveva il sex-appeal di uno schiopodo sparacoda e l'eleganza di un troll di montagna sui tacchi a spillo!


E poi dove lo trovo un Auror da sedurre???” era stata così ingenua da chiedere alla dolce Miss.


Ma quella ex-tenera vecchina, ex-dolce gattara, aveva la risposta: per chi accettava l'articolo era bello e pronto un nuovo lavoro da infiltrata speciale fra le linee nemiche (gli uomini...o gli Auror, questo punto non le era chiaro). Un posto da assistente Auror negli uffici del Ministero.


Se quelli della Gazzetta avessero usato quella mente malvagia che si ritrovavano per qualcosa di più proficuo, l'umanità non avrebbe mai dovuto nemmeno temere lord Voldemort: un esercito di intrepidi e scaltri giornalisti, al comando del panciuto Redattore Capo (che ne era sicura doveva essere stato un Serpeverde), brandendo piume e pergamene lo avrebbero messo k.o. quando ancora Tom Riddle si succhiava il pollice.





Era un'impresa folle.


Folle e disperata.



Hermione era una sciattona, agli antipodi esatti di una strega fashion e alla moda come le sue amiche Ginny e Pansy. Con i ragazzi poi non ci aveva mai saputo fare. Solo una come la Wilthinson avrebbe potuto farle una proposta dl genere: era una vecchietta deliziosa ma di uomini non ne capiva nulla. Era zitella e probabilmente l'ultimo che l'aveva corteggiata (se c'era mai stato un simile temerario) doveva averlo fatto nel giurassico, altrimenti non si spiegava come avesse potuto affidare un lavoro del genere proprio a lei!!!



Fino a qui Hermione Grangerer, La Lady di ferro, poteva resistere: non avrebbe accettato l'incarico.


Mai piegarsi, nemmeno per la terza sospirata pagina!


Hermione era più che determinata a ripetere a pappagallo l' ”assolutamente no!” che aveva urlato ad intervalli regolari dall'inizio della riunione.


Ma la perfida Wilthinson aveva preparato la stoccata finale: quando la Granger, disperata, aveva commentato che “il mondo era pieno di battaglie da combattere, che c'erano cose ben più serie che accalappiare un Auror e che le donne non avrebbero saputo cosa farsene di un marito buono solo a tornare a casa ad orari improponibili e con le camicie stracciate dalle maledizioni (questo almeno lo diceva sempre Ginny) e che insomma, era un vero affronto riservare a certe bazzecole la terza pagina” era arrivato il colpo di grazia.

Il capo aveva tirato fuori dal primo cassetto un foglio: erano i dati con i sondaggi delle preferenze dei lettori e le statistiche delle vendite della Gazzetta.

Affianco al numero uno svettava a caratteri cubitali un nome:


Rita Skeeter



Rita Skeeter!!!


Ed era allora che Hermione aveva detto, o meglio aveva gridato inferocita:

-Sì, accetto!-






Uno a zero per il boss.




***





Londra, Ministero della Magia, secondo livello, quartier generale divisione Auror



Hermione cercava, con tutte le sue forze, di riprendersi dall'Avada Kedavra che gli occhi invidiosi di una segretaria tutta curve le avevano rivolto quando aveva mostrato la lettera di presentazione fornitale da La Gazzetta. Cercava anche di riprendersi dall'occhiata di puro biasimo che quell'insulsa donnina cosce-al-vento aveva rivolto ai suoi mocassini lilla e al tailleur verdone.

E pensare che aveva pure speso mezz'ora per decidere cosa indossare quella mattina!

“Vetriolo”, soprannome appena appioppato a quella strega, le aveva indicato con un cenno sprezzante una porta marrone in fondo al corridoio.


Coraggio” ripeté a se stessa come un mantra “Sono passati sei anni, ma sei ancora una Grifondoro”.


Fiera e col mento in aria....


...ok, non ci credeva nessuno...


Terrorizzata a morte e con lo sguardo al pavimento, Hermione Jean Granger si avviò, come un condannato al patibolo, verso il suo nuovo ufficio.


L'assistente, peggio la segretaria, peggio la factotum di un Auror.


Lei, la strega più in gamba della sua età.


Lei, che ai MAGO aveva stabilito un nuovo record di genialità insuperata collezionando E come fossero caramelle!!!


Lei, che aveva salvato il Mondo Magico al fianco del Bambino Sopravvissuto.


Lei che...


Lei che andò a cozzare in pieno contro qualcuno che aveva appena spalancato la porta dove era diretta.


Tenendosi la testa con le mani, Hermione mormorò un debole:


-Mi scusi, sono mortific...- prima di interrompersi.


Un uomo alto e muscoloso le stava davanti. Un uomo che conosceva bene.


Il suo nuovo capo.


Era appena uscito da La porta. Quella porta.


Era diventa l'assistente, peggio la segretaria, peggio la factotum, peggio la serva di Draco Lucius Malfoy.












 Questa è una storia piuttosto “leggera” e poco impegnata.Ve lo dico subito così sapete cosa aspettarvi... spero soltanto di riuscire a strapparvi qualche risalta e, perchè no, un bel momento.

Non scrivo che è ispirata ad un film in particolare perché ho il sospetto che sia ispirata a mille commedie diverse (da "Un principe in giacca e cravatta", a "Two weeks notice", a "Mai stata baciata"...)


...se avete letto fin qui meritate una statua per la pazienza, o come ha promesso a me un'autrice che apprezzo molto,Valaus, una caramellina.

   
 
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