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Autore: Suborbital    12/01/2011    3 recensioni
AGGIORNATA!!! Ciao a tutti....sono sempre io Daniel_The White....questa è la prima traduzione che posto di quest'autrice. La storia racconta l'amore fra Peter e Edmund nel suo dipanarsi a partire da "il leone la strega e l'armadio". Spero che vi piaccia almeno quanto sia piaciuta a me. A mio parere è davvero una storia stupenda e ricordo che il mio è solo un lavoro di traduzione. Il merito è di Suborbital per aver scritto una storia così fantastica! Buona lettura a tutti!!! P.S. Le recensioni sono comunque gradite!
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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L’odore di paura e guerra

L’odore di paura e guerra

Peter non ebbe più notizie di Oerius per una settimana dopo il ballo. Con ogni giorno che passava, egli temeva sempre di più di aver mandato il suo fedele generale dritto in una trappola. Ogni giorno egli inviava un altro gruppo di esploratori sulle tracce di Oreius, ed ogni giorno questi ritornavano a mani vuote.

“Non avrebbe mai smesso di inseguirli fino a che o non li avesse trovati o…avesse fallito. Lo sapevo che c’era qualcosa che non andava in quel cavaliere.” disse Peter maledicendosi.

“Oerius è sopravvissuto a molti pericoli in passato, Peter.” disse Susan  con tono rassicurante “Ritornerà di sicuro incolume.”

“Non mi piace tutto questo, Su. Temo che tutto ciò abbia qualcosa a che fare con le notizie allarmanti che ci stanno giungendo dai Boschi Occidentali. Narnia è minacciata.” disse Peter camminando avanti e indietro.

“Noto che la Principessa Eris è rimasta a Cair Paravel per tutta la settimana. C’è qualcosa di cui desideri parlarmi, Peter?” chiese Susan con un sorriso malizioso.

“Peter ha una ragazza, Peter ha una ragazza!” cantilenò Lucy ridendo, “Stai per innamorarti e forse per sposarti?”

“Questo non succederà, te lo posso assicurare.” rimarcò Peter, “E, tra l’altro, ho questioni più importanti di cui occuparmi. Non ho tempo per le ‘fidanzate’.”

“Peter, Narnia non cadrà in rovina se deciderai di avere una tua vita. Lei è meravigliosa, no? L’ho scelta specificamente per te. Mi sono assicurata che fosse perfetta per te.” insisté Susan.

Susan venne interrotta dal suono di zoccoli scalpitanti. Oerius il centauro galoppò nella sala del trono, cosa che fece nascere un sorriso genuino sul volto di Peter.

“Oerius!” esclamò Peter andando incontro al centauro e abbracciandolo con gioia, “Amico mio, dove sei stato? Ero così preoccupato per te.”

“Non potevo tornare prima di aver completato la missione che mi avevate affidato, Maestà.”

“Beh la prossima volta non ti invierò da nessuna parte a meno che tu non abbia un intero battaglione in armi con te” disse Peter sorridendo.

“Maestà, sono spiacente ma porto terribili notizie” disse Oerius con tono grave.

“Re Peter!” esclamò Rask entrando nella stanza alla massima velocità che le sue quattro zampe gli permettevano “Porto terribili notizie!”

“Va bene, chi porta notizie più terribili?” chiese Peter quasi scherzando.

“Narnia è sotto assedio!” disse Rask a fatica mente riprendeva fiato, “I Boschi Occidentali sono stati invasi! Le sconfitte forze di Jadis si sono riunite e ci hanno colto di sorpresa con un attacco contro le città occidentali. I rapporti che ci stanno giungendo confermano che l’obiettivo delle armate nemiche è quello di conquistare la parte ovest del regno. Si fanno chiamare l’Esercito di Kjell. Hanno proclamato con un editto che reclameranno per loro ogni terra senza un legittimo sovrano. Hanno dichiarato guerra al resto di Narnia e stanno già ammassando una forza considerevole tra noi e i boschi occidentali. In questo modo noi non possiamo raggiungere le nostre città assediate.”

“Questo non può essere.” disse Peter nel panico, “Guerra?”

“Mi spiace informarvi Maestà, porto notizie altrettanto allarmanti.” disse Oerius con timore nella voce “Quel Cavaliere di cui mi avevate parlato ha cavalcato più veloce di quanto potessi stargli dietro. L’ho rintracciato nei pressi dei confini nord del regno; è a capo di un esercito, Maestà. Non potevo avvicinarmi a sufficienza senza farmi notare, per cui li ho osservati da una certa distanza, ma sono sicuro che numericamente sono pressoché equivalenti alle nostre forze.”

“Sono alleati o nemici?”

“Col vostro permesso, tornerò da loro con un messo per cercare di intavolare un incontro diplomatico. Temo che siano nemici, ma dobbiamo esserne certi. Tutto quello che so è che stanno marciando da nord. Potrebbero raggiungere Cair Paravel in una settimana.”

Peter fece qualche passo indietro e si sedette sul suo trono. Lucy e Susan erano ugualmente angosciate. Peter sapeva che sarebbe venuto il giorno in cui avrebbe dovuto condurre l’esercito in battaglia, Aslan glielo aveva quasi detto. Ciò nonostante non si aspettava che questo giorno sarebbe arrivato così presto. Credeva che avrebbe avuto minimo qualche anno per rafforzare il regno di Narnia.

“Non possiamo combattere una Guerra su due fronti. Non ci possiamo permettere il lusso di dividere le nostre truppe. Oerius, non posso permetterti di partire. Ho bisogno che tu rimanga qui per aiutarmi ad organizzare le difese. Manda dispacci in ogni angolo del regno … dobbiamo preparaci alla guerra.”

La battaglia dei Boschi Occidentali

“Eccoci qua, Oerius. Cosa dovremo fare per scacciare per sempre questi demoni dalle nostre vite?” Peter disse con malinconia, “Dovremo prepararci a questa battaglia e vincerla il prima possibile così da avere il tempo di riorganizzarci prima che l’armata da nord ci raggiunga.”

“Io credo in voi, Maestà. Voi ci condurrete alla vittoria, ne sono certo.” disse Oerius con nessun dubbio negli occhi.

“Ancora una volta, per Narnia.” disse Peter sguainando la spada.

Mentre Peter osservava l’armata di Kjell, si accorse che si trattava quasi della fotocopia dell’esercito che aveva combattuto a Beruna. L’unica differenza è che entrambi gli eserciti erano leggermente più piccoli, e Jadis non era presente. Anche se, di contro, neppure Aslan. Peter sapeva che quella era una battaglia che doveva vincere senza l’aiuto di Aslan.

Peter dette il segnale ai grifoni di iniziare il bombardamento aereo. Pochi istanti dopo Peter segnalò alla cavalleria di avanzare seguita a ruota dalla fanteria. Poco tempo dopo la battaglia era nel pieno del suo svolgimento, i centauri si scontravano con i minotauri e i ghepardi con i leopardi.

Peter si rese velocemente conto che l’armata di Kjell aveva qualche nuovo asso nella manica dall’ultima volta che l’aveva affrontata. Proprio quando Peter credé che la vittoria sarebbe stata di Narnia con un relativo spargimento di sangue, l’armata di Kjell scoprì una nuova arma. Un  reggimento di serpenti di cui Peter non era mai venuto a conoscenza; erano creature giganti con spaventose mascelle piene di denti aguzzi, occhi iniettati di sangue, corpi della grandezza di una mezza dozzina di centauri e la velocità di ghepardi. Irruppero velocemente all’interno dell’esercito di Narnia, dividendolo in due ed in brevi istanti decimarono i narniani e obbligarono Peter a suonare la ritirata.

Fu quasi come nella Battaglia di Beruna, solo che questa volta, Peter non aveva Alsan, con un esercito al seguito, che lo aiutasse. Peter sapeva che doveva dare il tempo al suo esercito di riorganizzarsi e trovare un modo di combattere questa nuova minaccia.

“Ordinate alle Fenici di creare un triplo muro di fuoco tra noi e l’esercito di Kjell! Stavolta non hanno Jadis per superarlo! Oerius, ritiriamoci all’accampamento!”

 

  
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