Libri > I diari della mezzanotte
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Autore: Luna95    12/01/2011    0 recensioni
Nessuno se lo aspettava. Non da lei.
Ma le apparenze ingannano, e una domanda si fa strada sopra ogni altra.
La sua è stata una scelta consapevole? (Questa ff non tiene conto del terzo libro; ha inizio verso la fine del secondo) [momentaneamente sospesa]
Genere: Generale, Triste, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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<< Sapete la novità? >>

Tutti si girarono verso Jonathan con una smorfia; di novità, ultimamente, ce n’erano state a sufficienza… Leila metteva i brividi.

Il ragazzo fece un sorriso stanco ma negli occhi s’intravedeva comunque un guizzo di vivacità. Be’, almeno non erano cattive notizie.

<< L’ha saputo mio padre per vie traverse… oggi dovrebbe trasferirsi qui Lucy Pierce. In città non si parla d’altro! Mio zio è agente immobiliare e ha venduto alla famiglia Pierce una villa, ma più che una casa sembra un palazzo. >>

Jessica sgranò gli occhi: << Stai parlando di quella Lucy Pierce? >>

Jonathan annuì, ma Melissa non sembrava sorpresa.

<< Sì, Madeleine me l’ha detto stamattina. A quanto pare è una midnighter. >> confermò tranquillamente, giocherellando con una collanina d’acciaio.

Rex si girò verso di lei, aggrottando le sopracciglia. << E cosa aspettavi a dircelo? >>

La Telepate scrollò le spalle. << Flyboy mi ha preceduto. >>

<< Che cosa sappiamo di lei? >> domandò Rex a Jessica. Lei sgranò gli occhi, incredula.

<< Ma tu non guardi il telegiornale, Rex? >> << No, a dire il vero non guardo più televisione >> le ricordò, interrompendola.

Jessica sospirò, ma Jonathan era davvero sorpreso: << Oltre a essere la figlia di un magnate in campo del petrolio – per la cronaca, suo padre possiede più pozzi petroliferi di quanti tu possa immaginare – e mettiamo da parte il fatto che sua madre sia stata un’attrice di successo… andiamo Rex, è una bambina prodigio. Un piccolo genio. >> esclamò, scettico. Era impossibile che non la conoscesse.

Rex scrollò le spalle, come a sottolineare il fatto che non l’aveva mai sentita nominare.

<< Ha progettato e disegnato il modello di due nuovi prototipi di ali per aerei da guerra, mia madre non fa che decantare le sue incredibili capacità. >> borbottò Jessica, addentando la sua pizza. Era contenta che per una volta riuscissero a fare un discorso quasi… normale.

<< Già me la vedo. Una bambina smorfiosa e viziata >> sospirò Melissa, affranta.

<< Non dire così >> la rimproverò Rex << chi meglio di te dovrebbe sapere che non si giudica una persona prima di averla conosciuta… >>.

La Telepate scrollò le spalle, rigirandosi in mano una mela. Era suo diritto poter fare la stronza, ogni tanto, no?

La campanella suonò di nuovo e i midnighters si alzarono in sincronia.

Melissa guardò ancora per una manciata di secondi la mela, poi sospirò e la fece rotolare nella borsa. Legò i capelli biondi in uno chignon frettoloso e guardò fuori dalla vetrata, con improvviso interesse.

<< Jessica, Jonathan, credo che la nanetta frequenterà i vostri stessi corsi. >>. I due la guardarono, confusi.

<< Come, scusa? Mel, ha dodici anni! >> esclamò Jonathan, guardandola fisso per verificare che non stesse scherzando.

Ma la Telepate era serissima e solo un ghigno strafottente si disegnò sul suo viso. << Flyboy, l’hai detto tu stesso. È un piccolo genio. >> gli ricordò.

Poi si fece pensosa << Ah, hai ragione, Jess. Come faccio a sapere la sua altezza? >> sospirò, melodrammatica. 

Indicò la vetrata.

<< La vedrete al corso di biologia. Buona fortuna ragazzi… au revoir. >> rise, e s’incamminò verso l’aula di storia.

I due si guardarono, sbigottiti, poi guardarono verso la direzione indicata loro da Melissa.

Una bambina stava entrando in quel momento nel cortile della scuola, accompagnata da un uomo, il quale aveva tutta l’aria di essere un autista o un maggiordomo, che le portava la borsa.

Rex ridacchiò.

<< Chiudete la bocca, ragazzi. La vostra mascella rischia di toccare il pavimento. >>

 

                                                                                                         ***

 

Jessica e Jonathan presero posto, vicini come sempre, in fondo all’aula.

Erano in anticipo di un paio di minuti e l’aula era deserta, fatta eccezione di un paio di studentesse stacanoviste che ripassavano furiosamente.

Jonathan tenne gli occhi incollati sulla porta finché non entrò la bambina – come aveva detto Melissa, era davvero bassa e gracile – che si sedette in fondo all’aula e posò la cartella sul banco alla loro destra.

Jessica la scrutò a lungo: i capelli biondi e arricciati alla perfezione erano raccolti in un fermaglio argentato sulla nuca e indossava vestiti scelti con evidente gusto per la moda; aveva la stessa età di Beth ma i suoi occhi, di un grigio limpido screziati d’oro, riflettevano una maturità incredibile.

Tenne gli occhi bassi per tutta la lezione e prese appunti senza entusiasmo; Jessica ebbe una stretta al cuore: quel comportamento annoiato le ricordava Dess.

Quando suonò la campanella ad annunciare la fine dell’ora, Lucy prese la borsa e fece sorrisi educati ai compagni del corso che si presentavano.

Uscì con una certa fretta, diretta all’aula di trigonometria avanzata.

Jessica era piuttosto stupita: Trigonometria avanzata a dodici anni?

Lucy si girò verso di lei e per Jessica il suo sguardo fu un altro pugno nello stomaco.

Dess.

L’entrata di un’altra Polimatematica nel gruppo diede a Jessica l’impressione di tradire ciò che era rimasto della sua amica.

 

                                                                                                          ***

 

<< Parlatele domani stesso. È una ragazzina intelligente, capirà subito. Sospetta già, la fissavate in modo piuttosto eloquente. >> disse tranquillamente Madeleine, sorseggiando tè amaro.

Jessica arrossì fino alla punta dei capelli: era stata così indiscreta?

<< Inoltre è un personaggio piuttosto in vista. So che non sarà facile da gestire, ma ha ottime capacità spontanee oltre che il suo dono. Credo si sarebbe distinta comunque per la sua mente brillante. Ne ho trovato un altro, arriverà entro un mese. >>

I midnighters guardavano tutti in basso, turbati dalle visite notturne di Dess.

Madeleine fece un gesto scocciato con la mano.

<< Non è più Dess, ve l’ha detto anche Melissa; quella creatura mantiene solo il corpo della vostra amica. >>; la tranquillità con cui lo disse scatenò in Rex una voglia terribile di darle un pugno.

<< Ora andate… e non uscite. Stanotte la caccia sarà spietata. >>

Senza Dess i midnighters non riuscivano a districarsi in quella rete fitta di date e numeri.

Si alzarono in silenzio e uscirono, ognuno con i propri pensieri.

 

                                                                                                         ***

 

<< Martha? >> << Sì, signorina Pierce? >>.

Lucy si alzò con grazia dalla poltrona, stringendo un po’ di più la vestaglia sul suo corpo esile.

<< Accendi il camino, per favore. Chiama mio padre e di’ all’arredatrice di preparare tre camere per gli ospiti, due biblioteche e un laboratorio per i miei esperimenti. >>

La governante annuì, sorridendo con fare materno. << Certo, signorina. Posso fare altro? >>

Lucy si fece pensosa. << Sì. Fai portare nelle mie camere il ritratto di mia madre. Grazie, Martha. >>

La donna si congedò e la ragazza rimase a fissare a lungo la foto che ritraeva i suoi genitori che sorridevano felici: la donna teneva in braccio una bambina.

Ignorò i vari attestasti che aveva guadagnato negli ultimi due anni, tutti ordinatamente appesi sul muro del corridoio, e scese le scale.

Scartabellò le risme di fogli dedicate a Bixby e cominciò a leggere il fascicolo dedicato alla scuola.

<< Martha? >> chiamò nuovamente la ragazza.

<< Sì? >> la governante comparve nella stanza, sempre sorridente.

<< Domani avremo ospiti. >> << Va bene, signorina Pierce. >>

Lucy rimise al suo posto il fascicolo: voleva proprio conoscere quella ragazza con i capelli rossi e il suo amico.




Noticine

Credo che questo capitolo sia abbastanza chiaro (nonché noioso e mal scritto) ma ovviamente sono sempre a vostra disposizione quanto a chiarimenti! :D
Chiedo umilmente venia per il ritardo orribile, lo so, sono un mostro e mi merito tutto il peggio.
Ma voi mi volete bene, vero? *-*
Bene, sotto c'è uno spazicino per le recensioni... usatelo, anche solo per ricordarmi quando faccia schifo questa ff :D

- amimy: Oh sì, Leila non è solo cattiva... è molto cattiva xD. Davvero adori le descrizioni? A me sembravano... non so, eccessive. Se mi minacci con le tue armi credo che dovrò proprio mettere a posto questo casino, vero? xD Ah, mi spiace deludere le tue aspettative ma questo capitolo è orrendo... baci! =)

- Alchimista: Grazie cara! Ma devo dire... con Cherry ho proprio dato il mio meglio xD. Ho tutte le intenzioni di farvi stare ancora un pochino sulle spine, quindi non trattenere il fiato... a meno che tu non sia campionessa di apnea!! xD Baci!

   
 
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