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Autore: Parsifal    13/01/2011    0 recensioni
Ecco qui di nuovo Mika e Angelo.
E' il compleanno di Mika e Angelo va alla fattoria da Anna per farsi aiutare a cercare un regalo originale per lui...fermi un momento, che cosa??? Angelo che va a cercare Anna?
Ma...siamo sicuri?????
Robe da cataclisma nucleare insomma!
Leggiamo un pezzettino: \\ - MIKA!! - Tuona il mio amore, mentre si mette davanti a me per coprirmi la visuale. Inutilmente, visto che tutto quello che c'era da vedere non è sfuggito ai miei occhi vigili.
Scivolo sul suo corpo con lo sguardo...non ha chiaramente il grembiule, se no potevo anche pensare di aver sbagliato casa!!!
Ma anche con i jeans e la maglietta bianca è...da infarto.
Mi manda via con fermezza, chiedendomi ancora dieci minuti almeno e ordinandomi di preparare, intanto, l'aperitivo.
Così, dopo avergli dato un piccolo morso sulla bocca come mio personale antipasto, vado nella sala dove ha apparecchiato e...rimango incantato.\\
Per il resto...dovete leggere chiaramente!!!
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sogno d'amore.
Quando Anna sente la voce nota di Angelo che la sta chiamando non crede ai suoi occhi (o, per meglio dire, le orecchie): Angelo che viene alla fattoria senza Mika...e che cerca lei!
No dico...proprio lei, non Paolo o Astrid, la sua figlioccia.
No no, proprio lei.
Non ci sono dubbi, quella voce ha detto proprio “ANNAAAAAA”!!
Come a conferma, la suddetta voce arriva di nuovo, tonante e altissima, e urla ancora:
-ANNAAAAAAAAAA, DOVE DIAVOLO SEI, FEMMINA INUTILE...-
“cerca proprio me” pensa Anna confusa...l'insulto inconsistente non gli dà fastidio...ne ha ricevuti e dati ben di peggio a quell'uomo cocciuto ed esasperante!
Gli risponde prima che richiami li tutti i ragazzi ed esce dall'orto immenso dove era andata a raccogliere le verdure per la cena di quella sera, dovrebbe fare lo sformato ed è in ritardo sulla tabella di marcia, come sempre.
- Sono qui scemo...che urli?-
Lui si fa avanti e la guarda, le sopracciglia aggrottate e la faccia arrabbiata...molto arrabbiata!
-Ti sei decisa a rispondere...sembra che tu lo faccia apposta a nasconderti per darmi sui nervi...-
-Credi di essere al centro dei miei pensieri?Semmai c'è Mika...-
Le risponde un ringhio molto  minaccioso, riprendono a litigare per un po', mentre lei esce definitivamente dai campi e si avvia, con le verdure che ha raccolto e che forse basteranno, verso casa.
Ormai questo è il loro modo di salutarsi.
Lei non ama dire parolacce e insulti...non li sopporta.
Soltanto lui riesce a farglieli dire.
Vediamo un po' che cosa è successo per far andare Angelo a cercare quella “femmina inutile” innamorata cotta del SUO e ripeto SUO ragazzo...

\Angelo\
7 Marzo
Devo essere proprio disperato per andare a cercare Anna.
Non ho mai sopportato la maniera con cui guarda Mika, il modo in cui gli parla, come lo tocca ad ogni occasione...e come lui, quel bastardo, si fa toccare e abbracciare...solo da lei.
E da me beninteso.
Non la ammazzo solo perchè so che si conoscono da una vita...e che lei lo ha aiutato nel periodo peggiore che abbia mai attraversato.
E perchè, con uno come Mika, non è che hai molta scelta: O sopporti o vai a sbattere contro un muro di cemento armato.
Fino ai denti!
Sembra malleabile...siii, come no!!!
Coma una sbarra di acciaio.
Rimane il fatto che adesso sono qui, vinto anche dalla calma che Anna riesce sempre a darmi...calma che non ammetterei a nessuno, lei tanto meno, nemmeno sotto tortura.
Quando sono arrivato qui ero con la merda fino alla bocca.
Letteralmente.
Non sono uno che mente a se stesso: Se Heater non mi avesse portato qui sarei morto.
E Anna  ha rispettato i miei tempi, non ha violato il mio voluto isolamento...e ha aspettato che ritirassi gli aculei.
E smettessi di sputare veleno.
Questo non vuol dire che sopporto quel suo fottuto modo di comportarsi con il MIO ragazzo: La ammazzerei quando fa la scema con lui...quindi ogni volta che apre bocca!
Ma è anche vero che è l'unica che conosce Mika QUASI quanto me.
E io ho biosgno di un aiuto extra.
Un bisogno assolluto, diciamolo.
Se no non sarei qui adesso!
Il 10 Marzo è il suo compleanno.
Suo di Mika intendo.
Fra tre giorni esatti.
E non so che accidenti fargli.
Non ne ho proprio idea.
Regali...tutto mi sembra banale e non ho le palle per andare in giro nei centri commerciali a cercare qualcosa che non gli ho fatto ma che gli servirebbe.
Non esiste una cosa del genere!
Ha me...che altro potrebbe desiderare?
Per la sua salute fisica è meglio che sia così, adesso viviamo nella casa dietro l'officina, rilevate insieme l'anno scorso.
E' arredata, sono riuscito a regalargli anche una macchina quasi nuova...che cazzo gli manca?
Nulla appunto.
Quindi ho bisogno di questa femmina impicciona per fare un regalo degno di lui.
Ma...perchè sta zitta stamattina?
Che sia successo qualcosa?
- Hei...com'è che stai zitta e non dici niente?-
-Perchè...che dovrei dire? Parli tu per dieci...-
ma guarda, sa anche fare battute, per questo le rispondo:
- nh...perchè sprecare parole inutilmente?-
Scuote la testa ridacchiando e mi fa il verso:
-infatti, perchè sprecare parole inutilmente? Quando ti va, mi dirai il motivo della tua venuta qui...-
bè...frequentandomi ha imparato qualcosa la donna, buon per Paolo!
Entriamo in casa e mi guardo attorno per vedere se becco la mia figlioccia, ma non c'è nessuno!
Inarco un sopracciglio e mi volto a guardarla, lei capisce di nuovo e scuote la testa...caspita, è davvero cambiata!
Mai parlato così poco.
Devo preoccuparmi?
- Non c'è. Astrid  è andata con Paolo in città e poi passavano da Mika alla serra, quindi faranno tardi. -
Scuoto le spalle, non è che volessi vederla particolarmente ma ... sono pur sempre suo padrino, no?
Anche se hanno quasi usato la forza alla fine mi hanno convinto a tenerla a battesimo.
Quindi ho una certa responsabilità verso quella testina bionda.
Ha lo sguardo più cocciuto ed esasperante che io abbia mai visto!
Devo proteggerla e far si che non lo perda nè che venga contagiata da sua madre!
Madre che mette le verdure appena raccolte a mollo nell'aqcua e poi fa il caffè.
Bè...è una discreta cuoca, questo glielo concedo.
Mentre beviamo il caffè davanti ad una crostata di frutta fresca mi decido a chiederle quello che mi sta a cuore:
- Non so che cosa regalare a Mika per il suo compleanno!
Gi ho fatto di tutto, perfino me stesso...-
-risparmiami i particolari...ti prego-
le battute continuano su questo tono serrato, acceso da una ironia molto marcata.
Era parecchio che non la vedevo ma non mi dispiace questa sua nuova ironia, riesce “quasi” a tenermi testa:
- perchè...gelosa?-
 senza dubbio, lo sai bene che lo amo alla follia
ringhio minaccioso:
- infatti è in manicomio che ti mando se non la pianti -
-sei tu che provochi, e poi...non volevi un consiglio per un regalo unico a Mika?-
-Io che provoco...ma sentitela...-
-A chi ti rivolgi? Non c'è nessuno qui a parte noi due, uno dei miei tre gatti e il mio fedele cane...-
- ti riferisci a quell'ammasso di pulci strafondo?-
- Ex ammasso di  pulci prego...e poi...senti da che pulpito viene la predica-
- guarda che le ultime pulci me le hai tolte tu una vita fa...-
mentre battibecchiamo come due bambini piccoli ( non mi sfugge questo aspetto in effetti ) Anna prepara le verdure e le mette a cuocere in una padella enorme, con un filo d'olio d'oliva.
Ho sempre adorato lo sformato di verdure,ma non glielo dico manco morto!
Con mani abili e sicure impasta la farina per la base e finalmente si decide a dirmi quello che desidero, prima che mi alzo e me ne vado.
Ne ho le scatole piene di questi giochetti!
- Perchè non gli regali una cenetta al lume di candela?-
Ma è fuori di testa?
- Che cosa hai detto? Ti ha dato di volta il cervello, donna? -
Lei sospira con pazienza e ripete, sillabando:
- p e r c h è  n o n g l i  r e g a l i...-
la fermo prima di sparargli, ma come fa a sopportarla Paolo?
Lo faranno Santo prima o poi quell'uomo...
- Ma la pianti e fai la seria? Lo sai che non sono il tipo da queste cose...-
mi risponde seriamente questa volta, spero almeno:
- non eri il tipo che faceva tante cose prima di conoscerlo...ALT fermo li e fammi terminare-
ferma la mia risposta e la lascio fare, incuriosito mio malgrado:
- Ascolta, parlo di una cenetta semplice , che anche tu puoi fare.
Di quelle che arrivano diritte al cuore. Fagli trovare una rosa sul tavolo, rossa chiaramente.
Apparecchia tutto con il servizio migliore, te lo impresto io se non ce l'avete.
Fai un piatto unico, un pasticcio di verdure andrà benissimo.
Poi insalata e dolce.
Il tirami su che lui adora.
Ti dò io le ricette e gli ingredienti freschi. Se ce la fa Paolo a cucinare ce la puoi fare anche tu...-
Bè...non è male come idea.
Anche se io, ai fornelli, ci vado solo per non morire di fame.
Ma per lui...si, per lui potrei anche farlo.
So smontare un motore e rimontarlo in dieci minuti...che ci vuole per fare una cena?
- Vedo che non mi sei saltato alla gola...quindi forse non ti fa schifo l'idea.-
Potrebbe andare ma...sarà utile che prima venga qui a fare qualche prova, chiaramente di nascosto da Mika o mangia la foglia!
Mi sa che i motori e il cibo hanno delle minuscole differenze.
Domani è via per comperare delle piante particolari e ci sta tutto il giorno...potrei approfittarne e venire qui.
Glielo dico e lei acconsente.
Il piano parte in questo momento!
Mi dà un fastidio enorme il pensiero che devo collaborare con lei, ma almeno Mika sarà contento!
E questo vale tutti i disagi che questa femmina inutile mi darà!!!!!

\MIKA\
10 Marzo
Il tramonto mi sta regalando un cielo che sembra davvero preso di peso da una favola.
Di quelle che piacciono tanto a Anna, con tante cose belle e il lieto fine.
Mi fermo un attimo a guardarlo...è davvero da togliere il fiato.
Ho sempre pensato che, fino a quando mi incanterò a guardare il sole che si incendia dietro le montagne, la mia capacità di sognare ancora è salva.
Sembra così lontano il tempo in cui mi lasciavo vivere, inerte.
Sperando che la fine arrivasse al più presto.
Clemente  e misericordiosa.
Fabien si affaccia per un attimo nei miei penseri, il suo viso dolcissimo mi sorride, intatto, là dove l'ho conservato per tutto questo tempo.
Ma il volto di Aneglo prende subito il suo posto.
Senza bisogno che io lo evochi.
Ormai è lui il mio presente e il mio futuro.
Lui è il regalo che sta preparando per me.
Chiaramente so già tutto.
Pensava davvero che potesse nascondermi qualcosa?
Ho scoperto quello che stava architettando il giorno stesso che l'ha...escogitata, questa sorpresa.
Ma chiaramente ho fatto finta di non sapere nulla.
Ho rimesso la scatola con le stoviglie di Anna, compresa una bellissima tovalgia ricamata, là dove l'aveva nascosta e ho continuato come niente fosse.
Si sta dando così da fare per me, il mio amore.
Devo ammettere che non si è mai ripetuto.
Ogni anno è sempre riuscito a fare qualcosa di diverso, coinvolgendo anche gli amici.
Quest'anno invece ha fatto tutto da solo...o quasi.
E il pensiero che ha cercato l'aiuto di Anna, pur non potendola sopportare...mi fa davvero sciogliere.
Come nessun'altro preziosissimo regalo potrebbe fare.
Gli amici che contano si sono ricordati tutti di me.
E questa è la cosa più importante.
Domenica prossima  andremo tutti a cena fuori in un locale delizioso che Milos ha scovato fuori Udine ma questa serata...eh...questa serata è tutta nostra.
Soltanto nostra.
E di nessun'altro.
Arrivo a casa che sono quasi le sette e la sera, ormai, è arrivata.
Chissà che cosa mi ha preparato?
Mi ha chiesto di tornare a casa a quest'ora, nè un minuto prima ne un minuto dopo.
E mi ha anche detto di non pensare alla cena.
Un sorriso apre il mio viso al pensiero della voce stupita che ho fatto.
Sono un attore in gamba...dai.
Bisogna ammettere che se mi metto d'impegno nessuno può battermi.
Chissà se noterà che sono uscito con dei vestiti e rientro con altri?
Ho portato il cambio con me oggi e l'ho lasciato da Hetaer e Shun, e quando abbiamo chiuso sono andato da loro a preparami,non volevo sprecare altro tempo,tornando a casa ogni minima attenzione, anche la più piccola, doveva essere per lui.
Soltanto per lui.
Appena entro in casa un profumo delizioso di cibo mi accoglie...arriccio il naso come facevo da bambino per annusare l'aria e un sorriso quasi fanciullesco distende il mio viso.
Quasi fanciullesco...non credevo che si potesse dare una definizione così riferendosi a me.
Eppure, in questo momento, è così che mi sento.
Mentre lui grida che è ancora presto e che non devo venire in cucina...mentre invece io faccio finta di nulla e vado prorpio dove lui non vuole, a ficcare il naso e tutto me stesso...mentre quello che vedo mi fa intenerire fino alle lacrime...è così che mi sento.
Un fanciullo.
Un bambino che non sa più resistere e che, dopo essere stato encomiabile fino a quel momento “rovina” tutto sul più bello.
Perchè è più forte di lui.
E perchè un monello resta sempre un monello.
Anche se si veste a festa.
- MIKA!!!!-
Tuona il mio amore, mentre si mette davanti a me per coprirmi la visuale.
Inutilmente, visto che tutto quello che c'era da vedere non è sfuggito ai miei occhi vigili.
Scivolo sul suo corpo con lo sguardo...non ha chiaramente il grembiule, se no potevo anche pensare di aver sbagliato casa!
Ma anche con i jeans e la maglietta bianca è...da infarto.
Mi manda via con fermezza, chiedendomi ancora dieci minuti almeno e ordinandomi di preparare, intanto, l'aperitivo.
Così, dopo avergli dato un piccolo morso sulla bocca come mio personale antipasto, vado nella sala dove ha apparecchiato e...rimango incantato.
Mi ha lasciato senza parole.
Letteralmente.
La tavola apparecchiata con la tovaglia di Anna, una splendida rosa rossa proprio al centro.
Le stoviglie di fine porcellana...anche queste dalla fattoria, ci giurerei.
I bicchieri di cristallo, due calici .
Mancano le candele accese...ma a questo rimedio io.
Le vado a prendere in camera nostra, mentre sento gli occhi che mi pizzicano pericolosamente.
Quando fa così...quando mostra questo aspetto di se che nessuno conosce e che soltanto a me permette di vedere, bè, in questi momenti sento di amarlo come mai ho amato in tutta la mia vita.
Arriva con i piatti colmi da quello che è, senza possibilità di errori, il mio piatto preferito.
E mentre iniziamo a mangiare i suoi occhi non mi lasciano un solo istante.
Mi fa sentire prezioso.
Importante.
Amato più di ogni altra cosa al mondo.
E' vero...vivere accanto a lui è difficile.
E' una lotta continua, giorno dopo giorno.
Ma...vivere senza è ancora peggio.
E io lo so.
Io lo so benissimo.
Alziamo i nostri bicchieri per un brindisi silienzioso, mentre la luce delle candele si riflette nei nostri occhi.

La luna bagna argentea i corpi allacciati dei due amanti stesi nel letto.
Una fascia di seta lega i polsi e le caviglie di Angelo che, con gli occhi chiusi, sta godendo delle carezze del suo amante steso su di lui.
La cena è stata consumata da alcune ore ed i calici con il vino bianco sono sul comodino accanto al letto.
Lo sapeva.
Certo che lo sapeva.
Prima o poi sarebbe successo.
Prima o poi sarebbe finito legato e...deve dire che non credeva potesse godere così tanto.
In questa maniera devastante.
Il passato si cancella defintivamente, i ricordi svaniscono e resta soltanto il presente.
E quell'unione assoluta, così grande, così  profonda.
Si alza letteralmente dal letto e, con un ultimo grido rauco, si perde in un piacere senza confini.
Così grande.
Così in alto non erano saliti.
Mai.










   
 
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