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Autore: Writer96    13/01/2011    3 recensioni
"Hermione Granger parlava con la Biblioteca, le raccontava le sue storie, i suoi piccoli problemi esistenziali. In un mondo distrutto, dilaniato dalla guerra che si era intromessa nella vita di ognuno lei poteva finalmente parlare di cose futili, cose sciocche, ma anche fare domande alle quali lei stessa non aveva saputo rispondere. "
fanfiction pensata senza troppe pretese, ambientata durante il sesto anno di Harry, Ron ed Hermione. Parla di un dolore dettato dalla consapevolezza di esistere e di essere creature mortali. Sperando che piaccia. Writ
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E speriamo che domani non piova

Hermione Granger posò la testa sul grande tomo sul tavolo davanti a lei.
La Biblioteca l’aveva sempre calmata, l’aveva sempre accolta, l’aveva sempre accettata. Quando era in biblioteca, nessuno la chiamava secchiona, le rivolgeva sguardi invidiosi o semplicemente non la considerava. La Biblioteca era... il suo bagno caldo, il suo rimedio alla tristezza. Non sapeva come mai, ma ogni volta che varcava l’imponente porta di rovere sentiva i suoi dispiaceri lasciarla, rimanere fuori, liberarla per qualche ora. Poteva chiudere gli occhi e pensare, rilassarsi per un po’, abbandonare la maschera di ragazza forte e sicura. Finalmente non si doveva più preoccupare di dare la risposta giusta al momento giusto, di stare seduta correttamente in modo da sembrare attenta ma non troppo piena di sé.
Amava il silenzio della Biblioteca, l’odore di polvere e di libro antico, la saggezza delle pietre dei muri.
Hermione Granger parlava con la Biblioteca, le raccontava le sue storie, i suoi piccoli problemi esistenziali. In un mondo distrutto, dilaniato dalla guerra che si era intromessa nella vita di ognuno lei poteva finalmente parlare di cose futili, cose sciocche, ma anche fare domande alle quali lei stessa non aveva saputo rispondere. Quel giorno, dopo aver vagato un po’ tra i libri di Trasfigurazione Avanzata, i suoi piedi l’avevano condotta nella sua sezione preferita della Biblioteca, un angolino dimenticato da tutti, più solitario ed accogliente che mai. Le pietre sconnesse del muro formavano un gradino naturale sul quale lei amava arrampicarsi per un po’, in modo da avere la perfetta vista sul Parco e sul Lago, che nei pomeriggi di autunno non ancora inoltrato era pieno di persone che camminavano o studiavano o semplicemente si godevano gli ultimi raggi di sole.
A questo pensiero aveva voltato la testa di scatto, tornando a posare lo sguardo sui volumi antichi sugli scaffali. Gli ultimi raggi di sole. Per alcuni, se quella guerra non fosse finita subito, sarebbero stati davvero gli ultimi. Fuori dalla barriera protettiva di Hogwarts e di Silente, le persone morivano, per colpe non loro, per colpe di altri o per colpe inesistenti.
Hermione Granger aveva scosso la testa a questi pensieri, facendo dondolare i boccoli castani sulle spalle, mentre scendeva con un movimento isterico dallo scalino di pietre. Si era diretta verso gli scaffali per non pensare, per non continuare a farsi domande e a cercare di essere sempre responsabile, troppo responsabile. Non vide nemmeno il titolo del libro che aveva scelto, ma vi si buttò dentro, immergendosi nelle parole calme, profonde e sincere che evocavano nella sua mente le immagini per preparare correttamente una pozione.
Si concentrò si vari ingredienti, memorizzandoli uno ad uno, con calma. Non aveva fretta. Non aveva fretta di tornare nel mondo reale, nel mondo fatto di dolore e sofferenza. Di quello si sarebbe occupata più tardi.
Quando infine chiuse gli occhi, respirando il dolce aroma di pergamena, l’ultimo pensiero che Hermione ebbe, prima di chiudere il libro ed uscire dalla Biblioteca fu “E speriamo che domani non piova”. 

***

Finita.. beh, l'ho scritta di getto, dopo notti e notti di riflessioni filosofiche. Ho sempre sperato di trovare anche io un posto come questo e ogni tanto lo trovo, magari tra gli scaffali metallici di una libreria oppure tra le mura intime di una biblioteca pubblica. Spero capiate e siate buoni nel recensirmi. Grazie. Writ



   
 
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