14/01/2011
2 recensioniAnna era lì,stesa a terra incapace di fare o pensare. A pochi centimetri da lei c'era Damon,intorno si udivano solamente urla strazianti di vampiri.
Nell'aria c'era puzza di cenere,collegando le urla,dovevano essere vampiri bruciati. Sentiva John Gilbert parlare con qualcuno. Girò di poco la testa,quel poco che bastava per incontrare lo sguardo di Damon che le suggeriva di non muoversi,accettò il consiglio. Nella sua testa immagini roteavano incessantemente. Stava dicendo qualcosa a Jeremy quando tutto è accaduto. Tutto ciò che ricordava era quel terribile dolore alla testa,poi niente più. Il buio totale. Ora si ritrovava lì,a terra, piena di verbena, a rammentare come tutto fosse cominciato.
Sentì la porta sbattere, automaticamente guardò Damon,stava soffrendo anche lui,si vedeva nei suoi occhi lucidi. Rimasero a guardarsi per alcuni minuti ,che ad entrambi parvero ore, fin quando non sentirono dei passi avvicinarsi. Il fuoco si spense all'improvviso e dalle scale spuntò Stefan. Negli occhi di Damon comparve qualcosa di simile ad una lacrima,ma lui non l'avrebbe mai ammesso. Stefan lo aiutò ad alzarsi,mentre Anna rimase a guardare la scena quasi impressionata. Stefan,che finora aveva sempre voluto il fratello fuori di qui,l'aveva salvato. Damon le lanciò uno sguardo mentre Stefan lo trascinava via da quell'inferno. Cinque secondi dopo era rimasta da sola. Decise di chiudere gli occhi e aspettare che il fuoco tornasse a bruciare tutto ciò che incontrava,compresa lei.
Mentre pensava alla sua storia con Jeremy per alleviare il dolore,per non sentirsi sola,sentì qualcuno strattonarla. Aprì lentamente gli occhi,quasi non ce la faceva.Vide un volto,dagli occhi verdi e abbastanza preoccupato ,sopra di se. "Stefan",pensò.
«Anna,Anna svegliati!» Stefan la scuoteva.
Anna riuscì appena a trovare le forze per mettersi a sedere,Stefan l'aiutò ad alzarsi e uscire di lì.
Appena fuori cadde in ginocchio,era esausta,cominciò a tossire poi alzò lo sguardo e vide gli occhi di Elena,Bonnie e Stefan puntati su lei e Damon,che le era accanto nelle stesse condizioni. Ansimante guardò verso Elena.
Appena fuori cadde in ginocchio,era esausta,cominciò a tossire poi alzò lo sguardo e vide gli occhi di Elena,Bonnie e Stefan puntati su lei e Damon,che le era accanto nelle stesse condizioni. Ansimante guardò verso Elena.
«D-dov'è Jeremy?» Fu tutto quello che riuscì a dire sussurrando.
Elena lanciò uno sguardo disperato a Stefan che le ricambiò annuendo. Tornò a guardare Anna.
Elena lanciò uno sguardo disperato a Stefan che le ricambiò annuendo. Tornò a guardare Anna.
«È a casa.» sussurrò.
Lo sguardo di Anna si illuminò,poi sospirò cercando di alzarsi.Elena l'aiutò,lei ringraziò con un semplice cenno del capo.
Si avvicinò a Stefan ancora barcollando. «Grazie.» gli sussurrò ad un orecchio e scappo' via.
Si avvicinò a Stefan ancora barcollando. «Grazie.» gli sussurrò ad un orecchio e scappo' via.
Era fuori casa Gilbert e fissava la finestra della camera di Jeremy. Lo immaginava a letto,sotto le coperte. Forse dormiva,forse pensava a lei.
Si concentrò,anche se in quel momento era debole, provò ad ascoltare cosa stesse accadendo in casa. Tutto perfettamente in silenzio. Jeremy dormiva. Decise di salire.
Entrò in silenzio per non svegliare nessuno. Si avvicinò al letto di Jeremy e si sedette. Gli accrezzò una guancia poi,distrattamente,cominciò a girovagare per la stanza ricordando i loro momenti.
Il primo ricordo che le venne in mente fu,senza dubbio, la loro prima volta. Quel giorno aveva capito di amarlo. Si era sentita viva. Per la prima volta in tutta la sua non vita aveva avuto il bisogno di avere accanto a sè una persona che la completasse. Una persona come Jeremy.
Si concentrò,anche se in quel momento era debole, provò ad ascoltare cosa stesse accadendo in casa. Tutto perfettamente in silenzio. Jeremy dormiva. Decise di salire.
Entrò in silenzio per non svegliare nessuno. Si avvicinò al letto di Jeremy e si sedette. Gli accrezzò una guancia poi,distrattamente,cominciò a girovagare per la stanza ricordando i loro momenti.
Il primo ricordo che le venne in mente fu,senza dubbio, la loro prima volta. Quel giorno aveva capito di amarlo. Si era sentita viva. Per la prima volta in tutta la sua non vita aveva avuto il bisogno di avere accanto a sè una persona che la completasse. Una persona come Jeremy.
Immersa nei ricordi inciampò in qualcosa,guardò in basso per vedere cosa fosse. Era una boccetta arancione sui cui c'era scritto "Elena Gilbert".
Dovevano essere i calmanti che Elena assumeva quando i suoi genitori morirono. Maggio scorso. Istintivamente si voltò verso Jeremy,notò che aveva qualcosa in una mano stretta a pugno. Si avvicinò lentamente,con dolcezza gli aprì la mano per sfilargli ciò che aveva. Era la boccetta con dentro il suo sangue. Quella che lei stessa,la mattina precedente, gli aveva donato per trasformarlo e vivere con lui il resto dell'eternità.
Solamente ora si era resa conto di ciò che era accaduto. Jeremy credeva che lei non sarebbe più tornata. Aveva preso tutte le pasticche della sorella e si era addormentato dopo aver bevuto il suo sangue. Anna,un po' impaurita,si adagiò accanto a lui fin quando non si fosse svegliato. Nella notte Jeremy sussultò e aprì gli occhi di colpo. Anna fece un piccolo balzo per la sorpresa, poi sospirò e si calmò. Jeremy la guardò con occhi sgranati e tutto quello che riuscì a dire fu: «Sei viva!» . Anna sorrise e annuì. «A quanto pare anche tu» aggiunse ironicamente. Lui la guardò. «Questo...vuol dire che sono umano?» chiese dispiaciuto. «Più umano che mai. E va bene così.» Anna si avvicinò lentamente e lo baciò con dolcezza. Lui ricambiò il bacio. «Sono contento che tu sia qui.»
Dovevano essere i calmanti che Elena assumeva quando i suoi genitori morirono. Maggio scorso. Istintivamente si voltò verso Jeremy,notò che aveva qualcosa in una mano stretta a pugno. Si avvicinò lentamente,con dolcezza gli aprì la mano per sfilargli ciò che aveva. Era la boccetta con dentro il suo sangue. Quella che lei stessa,la mattina precedente, gli aveva donato per trasformarlo e vivere con lui il resto dell'eternità.
Solamente ora si era resa conto di ciò che era accaduto. Jeremy credeva che lei non sarebbe più tornata. Aveva preso tutte le pasticche della sorella e si era addormentato dopo aver bevuto il suo sangue. Anna,un po' impaurita,si adagiò accanto a lui fin quando non si fosse svegliato. Nella notte Jeremy sussultò e aprì gli occhi di colpo. Anna fece un piccolo balzo per la sorpresa, poi sospirò e si calmò. Jeremy la guardò con occhi sgranati e tutto quello che riuscì a dire fu: «Sei viva!» . Anna sorrise e annuì. «A quanto pare anche tu» aggiunse ironicamente. Lui la guardò. «Questo...vuol dire che sono umano?» chiese dispiaciuto. «Più umano che mai. E va bene così.» Anna si avvicinò lentamente e lo baciò con dolcezza. Lui ricambiò il bacio. «Sono contento che tu sia qui.»
Anna si allontanò di poco per guardarlo negli occhi. Quando era in quella stanza infuocata aveva quasi dimenticato quanto fosse bello essere con lui e guardarlo negli occhi.
«Sono contenta che siamo insieme.» sorrise.
«Sono contenta che siamo insieme.» sorrise.
Dopo che ebbero passato un po' di tempo abbracciati il primo ad addormentarsi fu Jeremy,che quella notte sognò lo splendido sorriso di Anna. Lei aveva un sorriso stupendo, fu difficile per Jeremy dimenticare la prima volta che lo vide,in quella biblioteca.Il pensiero di lei che sorrideva gli annebbiava la testa nei momenti meno opportuni,fino ad infiltrarsi dritto nel cuore. Da cui,poi, non ne sarebbe uscita più.
Anna rimase a guardarlo mentre dormiva. Per poi addormentarsi ,stretta a Lui, poco dopo.