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Autore: ru87    15/01/2011    0 recensioni
"-BASTA...- sbottò Harry -mi ascoltate o no?- domandò alzandosi in piedi; Tutti si girarono per guardarlo preoccupati di sentire brutte notizie, magari di qualcosa che aveva visto..."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era una calda sera d'estate ed a casa Potter faceva un caldo tremendo; “una delle estati più calde dell'ultimo decennio” cosi aveva detto la televisione durante le previsioni meteo.
Harry, Ginny e famiglia avevano appena finito di cenare con la famiglia Weasley; Harry aveva invitato Ron a cena per festeggiare una promozione che aveva avuto sul lavoro.
Tutto procedeva tranquillamente, Ginny ed Hermione erano indaffarate a sparecchiare la tavola mentre Harry e Ron seduti su due grosse poltrone chiacchieravano del più e del meno.
Di tanto in tanto si potevano sentire piccole urla e schiamazzi provenire dalle stanze vicino, dove i ragazzi stavano giocando, o per meglio dire, dove James e Teddy si divertivano a fare scherzi ai più piccoli.

-James no ti prego...- la voce di Albus era supplicante

-Rose attenta...- disse spaventato Hugo Weasley, il fratello di Rose; La ragazzina girò rapida su se stessa e schivò Teddy che cercava di acchiapparla

-Ahhh- Rose urlò

-...ragazzi fate i bravi!- urlarono all'unisono Ginny ed Hermione dall'altra stanza, stanche di tutto quel chiasso.

-.-.-.-

-Allora Hermione come va il lavoro?- chiese Ginny mentre con la bacchetta faceva fluttuare i piatti nel lavabo per lavarli

-Tutto bene... sono un po' stanca, ma non mi lamento... più che il lavoro sono i bambini che mi stanno dando filo da torcere- con un lieve tocco di bacchetta iniziò ad asciugare i piatti che Ginny lavava.

-Non lo dire a me... in questa casa è una guerra continua... quasi quasi quando vado a lavorare mi rilasso...- rise

-A proposito di lavoro...- disse Hermione – ieri ti ho sentito alla, ma allora è vero che questa estate ci sarà di nuovo la coppa del mondo di Quidditch?-

Ginny annuì

-Ti ricordi la nostra prima coppa del mondo?- sospirò Hermione -certo che ne abbiamo vissute di avventure...-

Ginny arricciò il naso -sicuramente... anche se devo ammettere che non mi mancano per niente-

Le due donne continuarono a chiacchierare per un bel po' e lo stesso stavano facendo Ron ed Harry nel salotto.

-.-.-.-

-Hey amico...- disse Ron – oggi sono andato nel negozio di mio fratello, non puoi neanche immaginare che cosa si è inventato

Harry si girò e lo guardò negli occhi con un espressione tra il curioso e lo spaventato – Ron mi raccomando, l'ultima volta che hai portato in casa mia qualche nuovo oggetto ancora non a norma, preso dai tiri vispi Weasley, per poco non mi incendiavi casa!- alzò gli occhi al cielo -e stai pur certo che tua sorella non te la farà passare liscia se gli bruci di nuovo la tappezzeria...- si lasciò andare ad un sorrisetto beffardo.

-Non ti preoccupare Harry...- disse subito Ron -è sicurissimo e poi … è la fine del mondo-

Si alzò in piedi e si diresse verso la borsa di cuoio che aveva appoggiato sul tavolino; Cominciò a scavarci un po' dentro e poco dopo ne tirò fuori un oggetto, piccolo, nero e sferico.

-Ecco qui il gioiellino- Ron si avvicinò ad Harry per mostrarglielo -... lo sprizzomero, fantastico, mille colori fusi insieme e semplicemente lanciandolo in aria è in grado di riprodurre la locazione a cui stai pensando... è super realistico...-

Harry lo guardava scettico -Ron sei sicuro che funziona?-

-Certo amico... ora ti faccio vedere- lanciò la sfera in aria e chiuse gli occhi concentrandosi;

In un istante la sfera da nera cominciò a cambiare colore e forma fino a scoppiare con un lieve pop liberando un infinità di colori che andarono contro il muro.

In pochissimo tempo il salotto di casa Potter venne trasformato in una spiaggia delle Hawaii, con tanto di mare, sole e brezza rinfrescante.

-Miseriaccia...- disse Ron tra se e se -anche meglio di quanto mi aspettasi- guardò Harry che in silenzio si guardava intorno esterrefatto.

Lentamente si diresse verso l'acqua, la toccò e riuscì a sentire sulle sue dita il rinfrescante potere dell'acqua -...Ron è straordinario- gli sorrise; Si levò le scarpe, si alzò i pantaloni fin sopra il ginocchio e si diresse correndo verso acque più profonde quando andò a sbattere contro qualcosa di invisibile cadendo cosi in acqua.

Ron scoppiò a ridere -Harry ma che fai!-

-Volevo andare più in là- disse massaggiandosi il naso -ma cosa è successo?-

-E' un illusione...per quanto possa sembrare, comunque stiamo ancora nel tuo salotto... i confini sono limitati-

-potevi dirmelo prima...- sbuffò Harry

Ad un tratto però qualcosa cominciò ad andare storto, lo sfondo sulle pareti cominciò ad essere sempre più sbiadito ed opaco.

-Che succede Ron?- chiese Harry

-Non ne ho idea- rispose l'amico

-Qualcosa non va...-

Harry non finì la frase che si ritrovarono al buio, tutto era nero, ma dopo un sonoro CRACK si ritrovarono nuovamente nel salotto, tuttavia sia i muri che i mobili erano colorati, di ogni tinta possibile.

-Ops...- disse Ron grattandosi la testa

Harry si guardava intorno senza parole -Ops? OPS? RON... ma che è successo?- si avvicinò all'amico -dimmi che è un effetto temporaneo e che tutto torna apposto a breve?-

-Ehm...Harry mi sa che c'era qualche difetto- gli diede una pacca sulla spalla

-QUALCHE DIFETTO...RON ho la stanza di mille colori... se lo vede Ginny siamo spacciati-

Proprio in quel istante la porta si aprì ed entrarono nella stanza Ginny ed Hermione;

-Amore... ti posso spiegare...- disse Harry verso Ginny terrorizzato nel vedere negli occhi della moglie un vago istinto omicida.

-Harry James Potter...ma che diavolo è successo?- chiese Ginny trattenendosi dall'urlare -oh per mille troll... il mio servizio da thè è rovinato- si avvicinò alle tazzine che erano diventate color lilla screziate di giallo.

-Amore...ehm... cioè...è stato tuo fratello!!!- sbottò alla fine Harry

-Ronald...- Hermione lo stava fulminando con lo sguardo -dovevo immaginarlo che c'era il tuo zampino...si può sapere che diavolo hai combinato?-

Ron rosso in faccia disse -volevo far vedere ad Harry lo sprizzomero-

-Per mille barbe di merlino, Ronald, ti avevo detto che ancora non era stato messo a norma, per questo il ministero li ha ritirati dal commercio di tuo fratello!!!- Hermione era furibonda -certe volte penso che i tuoi figli abbiano una maturità maggiore rispetto a te- sbuffò -Ginny, cara... sono desolata... ti aiuterò a sistemare...-

Ginny stravolta sorrise verso Hermione – Grazie... comunque sia Harry non pensare di essere salvo, hai tante colpe almeno quanto Ron!-

Harry e Ron abbassarono la testa.

-Ora mentre noi troviamo un modo per ripulire siete pregati di sparire e di NON fare altri danni...- disse Ginny -anzi, Harry, andate in cucina che ci sono ancora dei piatti da mettere nella credenza...-

-Ron senti prima di aiutare Harry sali un attimo sopra dai ragazzi e vedi se tutto va bene... questa quiete mi insospettisce- aggiunse Hermione.

Harry e Ron annuirono verso le rispettive mogli e se ne andarono.

Ginny ed Hermione si guardarono per un istante e dissero contemporaneamente -uomini...- lasciando scappare un piccolo sbuffo; Con le bacchette alla mano cominciarono a cercare un rimedio per riportare la stanza alle sue tinte naturali.


-.-.-.-


La serata continuò tranquilla, dopo un paio di ore finalmente Ginny ed Hermione riuscirono a riportare la stanza come era prima, mentre Ron dalla stanza affianco sbirciava preoccupato per le sue sorti – Miseriaccia l'ho scampata pure questa volta...- si portò la mano sulla fronte sollevato.

Ad un tratto dalla cucina si sentì un urlo di dolore; Immediatamente Ron si catapultò in cucina dove si trovava Harry, seguito da Ginny ed Hermione.

Aprirono la porta e il terrore si fece spazio sui loro volti.

Harry era disteso per terra di fianco ad un piatto rotto e lentamente un rivolo di sangue colava sul suo volto, sangue uscito da un antica ferita, la cicatrice sulla sua fronte si era aperta.

-O Dio...- urlò Ginny – è tornato Voi Sapete Chi è tornato...-

-Ma... ma come è possibile...- Ron era stravolto

-Ci deve essere una spiegazione... non può essere tornato- Hermione parlava tra se e se cercando di razionalizzare, ma con pochi risultati.

-Bisogna avvertire il ministero, riunire l'ordine della fenice...bisogna agire il prima possibile- disse Ron agli altri; Sfilò la bacchetta dal fodero e la puntò in alto -Expecto Patronus- il suo patronus uscì dalla punta della bacchetta e partì a razzo verso l'esterno – ho mandato un messaggio a Kingsley per avvisarlo... deve sapere...-

Hermione annuì.

Ginny come Ron evocò il suo patronus per avvisare Neville e per dirgli di riunire l'ordine.

Nessuno si preoccupava però di Harry che restava li steso per terra con il volto sconvolto -Ragazzi...ehm ragaz...-

-Amore stai calmo...hai bisogno di riprenderti...ricordo ancora come il contatto tra te e lui ti stravolgesse da giovane...immagino che ora con l'età sia ancora più difficile- disse Ginny

Harry alzò un sopracciglio sempre più perplesso quasi offeso per l'insinuazione “non sono mica cosi vecchio” pensò tra se e se.

In quello stesso istante comparve nel mezzo della cucina Kingsley – Ma è vero?- solo questo chiese e Ron annuì tristemente.

-...è tornato!- disse Hermione – Guarda la fronte di Harry-

Kinsley girò la testa e vide la ferita aperta – Che Merlino ci salvi tutti...-

-Stiamo già riunendo l'ordine...è bene che non ci facciamo trovare impreparati!- aggiunse Ginny subito.

Il ministro annuì.

-ehm...ragazzi...ma io...- Harry cercò di parlare, ma fu stoppato dai ragazzini che incuriositi dal trambusto scesero anche loro in cucina.

-Mamma, Zia... che succede?- chiese Albus, seguito a ruota dai suoi fratelli e cugini.

-Albus nulla...andate a letto che è tardi e non sono cose per bambini...- disse Ginny categorica.

I ragazzini imbronciati girarono i tacchi e se ne andarono.

POP

Classico rumore di chi si materializza e nella cucina arrivarono Neville e Luna -ditemi che stavate scherzando...-

Ron mosse la testa per dire di no.

Neville sconvolto si sedette sulla sedia.

-Ragazzi...mi ascoltate...- cercò di prendere la parola Harry

Nuovamente fu interrotto da un PoP e nella cucina sovraffollata comparvero la prof. McGranit, Molly e Arthur Weasley con a seguito tutti gli altri Weasley compresa Fleur.

In pochi minuti nella stanza non c'era più spazio, arrivarono Hagrid, tutto l'ordine e parte del vecchio esercito di Silente.
Tutti troppo spaventati ed impegnati a discutere per dare effettivamente attenzione ad Harry.

-BASTA...- sbottò Harry -mi ascoltate o no?- domandò alzandosi in piedi; Tutti si girarono per guardarlo preoccupati di sentire brutte notizie, magari di qualcosa che aveva visto.

La tensione era palpabile, tutti gli occhi erano puntati su Harry; Socchiuse leggermente le labbra per prendere fiato e disse -Stavo mettendo apposto i piatti, mi ero scordato lo sportello della credenza aperto ed ho sbattuto la fronte... tutto qua, Voldemort non è tornato!-

Silenzio, nessuno parlò tipo per dieci minuti, non potendo credere al malinteso; Hermione era rossa in viso, vergognandosi di non averci pensato prima; Gli altri erano indecisi se credere se Harry stesse scherzando o meno.

Alla fine Ginny scoppiò in una fragorosa risata – scusaci Harry, avremmo dovuto chiederti come stavi...prima di creare questo casino-

Anche gli altri cominciarono a ridere sollevati.

-Tanta paura per nulla...bhe meglio cosi...- disse Molly

-Esattamente mamma...- aggiunse Percy

-...bhe visto che oramai siete tutti qui, che ne dite di fare uno spuntino di mezza notte?- chiese Harry guardando l'orologio.

-...bella idea...- dissero all'unisono Ron e Neville.

Tutti si diressero nella sala da pranzo, rimasero solo Ginny ed Harry

-Mi sono veramente spaventata...- disse Ginny -...ho avuto paura di dover rivivere il passato, di rischiare di perderti come successe alla fine del tuo sesto anno- abbassò la testa.

-Ginny... tu non mi hai mai perso e mai mi perderai...- rispose Harry dandole un dolce bacio sulle labbra -Ti amo...-

-Anche io...- sorrise la moglie sollevata -avanti curiamo questo taglio ed uniamoci agli altri.-

Harry annuì ed uscirono dalla cucina.


-.-.-.-.-

Passarono tutta la notte svegli, insieme, a ridere ed a ricordare il passato, tutte le avventure belle e brutte che avevano vissuto, fino al mattino quando si congedarono.


Ad Harry Potter non fece mai più male la cicatrice, o almeno non per per colpa Voldemort!!


  
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