Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Yujikki    16/01/2011    4 recensioni
“Chi è che sta arrivando? Chi è che si avvicina?”
“La morte sta arrivando! La morte sta arrivando!”
Ti avevano chiamato Mostro. E tu mostro ancora non lo eri.
Ma, alla fine, si finisce sempre per credere a quello che la gente ti dice, no?
[Zellos-centric]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Mostro
Personaggi: Zellos di Frog e (minuscola partecipazione di) Raimi di Worm.
Note: 1. Sì. Ho scritto una cosa su questo personaggio. Non prendetemi per drogata. Quando lo sogni costantemente da due mesi insieme a Raimi e Caronte non puoi fare a meno di affezionarti almeno un po' sia a lui che agli altri scellerati, e questo è quello che è venuto fuori. Potrebbero arrivarvene altre. Scappate fin che siete in tempo. Non mi soddisfa neanche questa Fanfiction a dirla tutta, ma non riesco a tenerla chiusa neanche per un altro secondo nel computer. Spero vi piaccia <3.






“Chi è che sta arrivando? Chi è che si avvicina? Moshi, moshi! Moshi, moshi!”
 
Sembra così strano tornare in quel posto. O almeno sembra strano tornarci ora.

 “Moshi, moshi! Moshi, moshi!”

Sei lì per quello, no? Li vuoi uccidere tutti, vero? Uno per uno.
Uomini, donne, vecchi. Anche quegli stupidi bambini che ti denigravano.
Ridevano di te. Ti chiamavo lo storpio, il mostro, il deforme. Ti tiravano sassi e, tu, non potevi fare nulla, in fondo eri così debole, e hai sempre sperato che, alla fine, ti accettassero nonostante tutto.
 
“La morte sta arrivando! La morte sta arrivando!”
 
Ma li hai sempre odiati, in fondo. Non mentire. Tramavi vendetta dietro la faccia del finto docile. Bramavi di vedere le loro teste cadere e il loro sangue sporcare la terra.
Oh sì. Ora che sei più forte, ora che hai trovato la via, mostrerai loro la degna punizione per chi ha osato prendersi gioco di te.
La farai pagare a tutti. Tutti quanti. Nessuno escluso.
 
“Moshi, moshi! Moshi, moshi!”
 
La voce risuona roca nella foresta buia, i bambini nel villaggio si stringono forte ai genitori, sentono che il mostro sta arrivando, ma cosa dicono sempre gli adulti? Che i mostri non esistono.
 
“Moshi, moshi! Moshi, moshi!
 
E forse si sbagliano.
 
“Non lo senti il terrore della foresta? Non lo senti il terrore nella foresta?”
 
La folle risata squarcia la notte, come la lama che strappa le membra del nemico.
Ecco che cammini, finalmente, a fianco delle capanne, qualche attrezzo cade con rumore sordo al tuo passaggio, fai scorrere le dita sulle palme secche come fossero uno strumento, poi, scavi nella cenere di un focolare e trovi un tizzone ardente. Sorridi.
Prendi le palme secche e butti il tizzone sopra di esse, queste, lentamente, prendono fuoco, gioisci nel vedere che tutto sembra fatto a posta per la tua vendetta, di sicuro il sommo Hades ti è favorevole.
Ti avvicini alla prima capanna di legno e fango, nella mano destra le fronde infuocate, la avvicini lentamente, gustandoti ogni secondo della vendetta.
La bocca è secca tanto è l’attesa.
Appicchi il fuoco che si propaga velocemente sui tetti di paglia e, inebriato dal bagliore mortale e dal fumo cancerogeno, inizi a vagare in quell’inferno di fiamme che hai creato per i tuoi vecchi compaesani.
Vaghi ridendo e cantando ancora più forte di prima, preso da un’euforia estatica, unico spettro in quel mare di fuoco.
Ed ecco le urla delle prime persone: fuggono dalle case in fiamme. Li hai stanati, finalmente, Zellos.
 Le madri coi figli in braccio cercano disperatamente una via di fuga, il panico corre veloce fra le persone in cerca della salvezza.
Oh, quanto ami il terrore.
I giovani e gli uomini tentano di spegnere l’incendio, ormai gigantesco, ma, il fuoco, ormai, sta inglobando il villaggio, inutile è cercare di domarlo. Come fra poco sarà inutile cercare di scappare.
Ma non è solo questo quello che vuoi, vero, Zellos?
Quanto ti manda in visibilio l’odore della paura… Ohohoh! Ecco che arriva già l’odore delle prime carni bruciate!
Manca solo una cosa per rendere perfetto questo momento.
“Il mostro ha stanato le prede! Il mostro ha stanato le sue prede!”
Ed ecco che cade la prima testa.
Della donna che hai amato, e che ti ha rifiutato crudelmente.
“Oh Arun, Arun, perché non mi hai amato? Ora non saresti in queste condizioni.”
Dell’uomo che ha ucciso tua madre perché aveva partorito te, un mostro.
“Padre, padre. Questa è la giusta punizione… Non avrei voluto, ma…” e ne calpesti la testa appena staccata con forza, fino a che le cervella dell’uomo non si spargono sul terreno. “Sporco figlio di cagna!”
E quale goduria sentire le ossa fragili dei bambini e dei vecchi che si frantumano sotto i tuoi piedi!
“Ora vi pentite di quello che avete fatto?! Ora vi pentite di come mi avete trattato?! Strisciate ai miei piedi stupidi umani! Strisciate ai miei piedi e chiedete pietà!” e tutto si conclude in una risata sguaiata e folle che risuona per tutta la foresta.
 
 “L’hai fatto, Zel?” ti chiede Raimi spuntandoti al fianco mentre ti allontani da quel luogo di morte.
“Sì, l’ho fatto.”
“E come ti senti?”
Ci pensi un attimo, alzi gli occhi al cielo che sta per albeggiare.
Ti avevano chiamato Mostro, e tu mostro ancora non lo eri.
Ma, alla fine, si finisce sempre per credere a quello che la gente ti dice, no?
“Incredibilmente bene.”
E sei felice pensando che ora non c’è più nulla che ti leghi al passato.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Yujikki