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Autore: FreyjaPage    17/01/2011    3 recensioni
Allora, è la mia prima fanfiction sui Led Zeppelin, anzi, è la mia prima in assoluto. Per favore siate celmenti con me xD Comunque, la storia è COMPLETAMENTE inventata, a parte i personaggi, che sono quasi del tutto fedeli a quelli veri. Mi sono permessa di aggiungere anche me u.u spero che vi piaccia. E' un po' demenziale, un po' comica e un po' drammatica, ma non tanto. u.u . Beh, che dire ancora... divertitevi, ridete, piangete (?) e commentate :D
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOMETHIN’  ELSE.
 
‘’CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO!!!’’
Jimmy Page, uno dei più grandi, bravi (e belli) chitarristi della Storia, come al solito, aveva ‘’preso in prestito’’ una camicia, anzi no, LA camicia di Robert Plant, il più acclamato vocalist dai capelli d’oro massiccio.
Non nel senso che era la sua UNICA camicia, ma che era la sua PREFERITA. E’ diverso.
Comunque, oltre ad averla trafugata dal cassetto della sua camera d’albergo, lasciata aperta per i loro soliti ‘dopo-show’, l’aveva anche macchiata. Era una macchia larga, nera, senza un bordo preciso che attraversava la camicia blu cielo dal taschino in giù. E il bello è che non ricordava neanche con COSA l’avesse fatta!
‘’Rilassati, Jimmy.’’ Disse Lori Maddox, seduta davanti alla specchiera intenta a mettersi gli orecchini, con tono rassicurante, notando il panico negli occhi del fidanzato (beh, quasi fidanzato).
La faccia di Jim era diventata bianca cadaverica, più del solito, e i suoi piccoli occhi orientali dallo sguardo profondo, magico, che sembrava volesse prenderti l’anima e cullarla tra le sue braccia, erano passati dal loro solito colore mezzo-verde-mezzo-marrone ad un bel rosso acceso. No. Non è una metafora.
Era parecchio nervoso da quando Plant lo aveva intimato di non suonare più con lui se avesse preso di nuovo una delle sue ‘camicie da rimorchio’.
Di solito non perdeva MAI la calma, anzi, era sempre ESTREMAMENTE tranquillo, ma quando Plant si arrabbiava… meglio se non finisco la frase…
‘’ADESSO COME DIAMINE FACCIO??’’ gridò, non curante dele rassicurazioni della bella Lori.
Sì. Lori era una delle più belle creature esistenti sulla faccia della Terra, e soprattutto una delle poche ad aver avuto l’onore di affascinare niente popò di meno che Jimmy Page. Il Dio della 6 corde, e fondatore della band più famosa al Mondo: i Led Zeppelin.
Aveva degli occhini scuri enormi, capaci di far cadere ai suoi piedi chiunque le capitasse davanti. Sembrava molto più grande rispetto alla sua vera età. Infatti aveva solo quindici anni, ma sapeva già il fatto suo.
‘’Ma dai! E’ solo una stupidissima camicia! E poi quella macchia può essere tranquillamente lavata, basta un po’ di olio di gomito e una brava massaia! No, Jimmy, non io…’’ Lo fermò mentre stava per chiederglielo, e lui fece una smorfia rassegnata.
James trovò finalmente la pace interiore e rispose di conseguenza con dolcezza alla sua amata: ‘’Sì, hai ragione, cara… MA DOVE LA TROVO ADESSO UNA BRAVA MASSAIA??’’ Con dolcezza, appunto.
‘’Ehm… nell’albergo non c’è?’’
‘’Uh? Forse sì, ci sarà.. MA SE ROBERT DOVESSE VENIRLO A SAPERE??’’
Proprio in quel momento bussarono alla porta.
‘’Sapere cosa?’’ la voce soffocata che proveniva da lì dietro apparteneva a Plant
‘’Se non avessi urlato non ti avrebbe sentito’’ sussurrò Lori con un sorrisetto divertito.
Jimmy la guardò torvo.
‘’Mi fate entrare? Anzi no, scendete voi per la colazione, ci vediamo lì’’. Disse la voce soffocata dietro la porta.
 
*PALLOTTOLA SCHIVATA*
 
‘’Sì, okay ci vediamo giù!’’ rispose Jimmy. Dopodiché cercò di ritrovare la sua solita compostezza che per un po’ l’aveva abbandonato.
‘’Se mi dai quel maledetto vestito lo porto io in lavanderia…’’ Lori protese la mano.
Jimmy, che odiava quando qualcuno sbagliava termine, stette zitto e gliela porse.
 
 
*
 
 
Come al solito un’orda di fan si era precipitata addosso a Plant e a Bonzo come una mandria di bufali inferociti bramanti di autografo e/o foto dei loro Divi.
Jones era andato a soggiornare in un altro albergo, più riparato. Non gli piaceva molto la confusione.
Jimmy decise di unirsi a loro e alle groupies che sedevano di fronte e subito fu attaccato anche lui dai fan adoranti.
‘’Ben sveglio, Lead Wallet!’’ Salutò Robert agitando i capelli e scrivendo un autografo in contemporanea. Non riusciva mai a mangiare una colazione calda. Lo stesso valeva per Bonzo.
Amavano e al tempo stesso odiavano il loro essere famosi.
‘’Dove sono Richard e Peter?’’ Domandò James, perplesso.
‘’Sono andati a cercare Jonesy. Sono gli unici a sapere dove alloggia. Oggi dobbiamo fare le prove per il concerto di domani, te ne sei scordato?’’ Chiese Bonzo.
‘’Prove?! Ah, già, è vero… Ma noi siamo i LED ZEPPELIN! Non abbiamo bisogno di prove!’’ Sbottò Jimmy esaltandosi.
‘’Vallo a dire a Grant!’’.
Page annuì, rassegnato.
Finalmente avevano terminato la loro session di autografi, ed erano pronti a gustare la loro, ahimè, colazione fredda.
Jimmy invece, più furbo, prese un vassoio in quel momento con bacon caldo, salsa tartara e toast e tornò a sedere al tavolo, pensando con frustrazione alla camicia che ormai gli aveva rovinato la giornata.
   
 
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