Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Isyde    17/01/2011    2 recensioni
Terza Classificata al Kisses Contest di Itachi Love. Nell'universo perfetto dei sogni avrebbe sicuramente invitato quella ragazza a bere una Burrobirra e l'avrebbe ascoltata parlare di cose a lui sconosciute, pur di poter godere della sua compagnia. Nell'universo perfetto dei sogni, quella ragazza sarebbe stata una tranquilla e pacata Babbana, amica di sua sorella e sorella di Hermione, un' insolita frequentatrice del mondo magico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Nick autore (sul sito e sul forum, se non corrispondono)

Isyde91 sul forum, Isyde su efp.

Titolo

L'universo perfetto dei sogni.

Rating

Verde

Personaggi

George Weasley/Cleta Granger-Nuovo Personaggio.

Pairing (se compaiono)

George/Cleta

Avvertimenti

La storia è in realtà un Missing Moment di un'altra mia fanfiction "Same Blood, Same Fate", dove si ipotizzava l'esistenza di una sorella maggiore di Hermione. Cleta per l'appunto, che essendo un ottimo soldato inglese, decide di partecipare alla guerra magica dalla parte di Harry e di proteggere i Babbani. Il MM si svolge pochi giorni dopo la fuga di Ron, Hermione e Harry dal matrimonio di Fleur e Bill

Introduzione
Nell'universo perfetto dei sogni avrebbe sicuramente invitato quella ragazza a bere una Burrobirra e l'avrebbe ascoltata parlare di cose a lui sconosciute, pur di poter godere della sua compagnia.
Nell'universo perfetto dei sogni, quella ragazza sarebbe stata una tranquilla e pacata Babbana, amica di sua sorella e sorella di Hermione, un' insolita frequentatrice del mondo magico.

NdA

Nessuno





L'universo perfetto dei sogni.
 
 
 

 


 
 
Nell'universo perfetto dei sogni, George Weasley si sarebbe dedicato con affetto ed allegria ai suoi esperimenti, con la sola compagnia di suo fratello Fred e di una fumante tazza di caffè.
Qualche esplosione avrebbe macchiato la sua camicia, con la conseguente invenzione di una scusa per farla lavare a sua madre.

Di nuovo.
Nell'universo perfetto dei sogni avrebbe sicuramente invitato quella ragazza a bere una Burrobirra e l'avrebbe ascoltata parlare di cose a lui sconosciute, pur di poter godere della sua compagnia.
Nell'universo perfetto dei sogni, quella ragazza sarebbe stata una tranquilla e pacata Babbana, amica di sua sorella e sorella di Hermione, un' insolita frequentatrice del mondo magico.
Ma siccome l'universo dei sogni era una dimensione troppo distante, era costretto a vedere la realtà,
Cleta Anne Granger non era una Babbana pacata o disposta a conoscere il suo mondo.
No, Cleta Anne Granger era un "Auror Babbano", che indossava spessi giacconi scuri che la proteggevano da schegge di metallo assassine.
Era una Babbana che difendeva i "civili" da tutti, anche dai maghi.
Per questo si trovava seduta su una piccola poltrona.
La sua poltrona.
Ed osservava accigliata l'orologio magico, il tacco degli stivali che batteva ritmicamente contro il pavimento scuro e le dita lunghe e arrossate che giocavano con un lungo coltello.
Se fosse vissuto, almeno per un secondo, in quell'universo perfetto avrebbe trovato qualcosa di interessante da dire.
Giusto per strappare un sorriso a quelle labbra severe, giusto per vedere quella luce maliziosa brillare nei suoi occhi scuri.
Ma quello rimaneva un sogno.
Un maledetto sogno.
Un sogno che si trasformava sempre più in un inferno.
Non ricordava un giorno, nemmeno della sua infanzia, in cui era rimasto senza parole o completamente sprovvisto di aneddoti, racconti, battute e barzellette.
Di fronte a lei, ogni sua allegra maschera crollava e il disagio che quella guerra gli stava procurando si risvegliava in tutto il suo dolore.
Lei, che altro non era che un soldato arrabbiato con il suo mondo.
Eppure, George, non riusciva ad associare il volto pallido di Cleta a quello che gli altri dell'Ordine raccontavano.
I suoi occhi potevano passare dalla furia alla commozione in pochi minuti.
I suoi capelli scuri e corti, spettinati e riccioluti le davano un'aria trasandata.
Il suo sorriso aveva il potere di scioglierlo all'istante.
-Perchè mi fissi?- gli ringhiò lei improvvisamente, destandolo dai suoi pensieri.
George corrugò la fronte e cercò un modo eclatante per dirgli ciò che sentiva.
-Fissare una bella ragazza può essere un piacevole diversivo.- rispose cercando di sorridere.
Cleta annuì, rimanendo seria. -Certo, ma non nel bel mezzo di una guerra.-
Si alzò e stiracchiò le braccia, inconsapevole dello sguardo di George ancora puntato su di lei.
Gli occhi erano catturati dalla lancetta arruginita con la testa di Ronald che stazionava da tempo su "Pericolo Mortale", in compagnia di Fred, Bill e Charlie, che quel pomeriggio se n'erano andati in missione assieme a Remus Lupin ed altri Auror.
Loro due erano rimasti lì, a pattugliare quella casa apettando il loro ritorno.
Dopo un'iniziale difficoltà di Cleta nel capire come funzionassero certi medicinali magici, aveva dato una mano mettendo in campo la sua conoscenza medica, che si era dimostrata efficace per alcune ferite.
Come l'orecchio di George, impossibile da guarire con la magia, ma facilmente ricucibile con i metodi babbani.
Ed era proprio a quello che stava pensando Cleta che scomparì dalla sua vista per qualche minuto e ricomparì di fronte a lui con in mano un garze, forbici e nastro.
-Le tue bende sono da cambiare, sempre se non vuoi beccarti un'infezione con i fiocchi.- disse indicandogli la macchia scura che s'intravedeva dalle bende.
George sbuffò ma si sedette su uno sgabello posto nel bel mezzo della stanza, spesso usato come tavolino.
Sorrise mentre sentiva le mani fredde di Cleta a contatto con la sua testa.
-Sei fidanzata Cleta?-
Lei arrettrò di qualche passo.
-E a te cosa importa?- domandò. -Sono affari miei.-
In quel momento George sorrise, era incredibile la somiglianza tra le due Granger, entrambe intelligenti e coraggiose, ma introverse quando gli argomenti diventavano sempre più personali.
Se Hermione, per cui provava dell'affetto fraterno, ne usciva con battute taglienti.
Cleta rispondeva con un "Sono Affari Miei" definitivo.
-Mah, per sapere...Ti piace il cioccolato?-
-Abbastanza.-
-E le spremuta d'arancia? Io non ne posso fare a meno, la mattina.-
-Non le bevo da anni...-rispose perplessa da quelle domande. -Ma ti si è bruciato il cervello, oppure ti sei inflato qualcosa nell'orecchio?-
George scoppiò a ridere.
Eccola, la vera Cleta.
Quella dalla risata facile e un po' spericolata che Hermione gli aveva raccontato tempo fa.
Lei ritornò al suo posto, in mezzo alle sue gambe e cominciò a tagliare con attenzione la benda sporca.
George appoggiò la testa contro il suo stomaco e le sue mani cominciarono quasi per caso a giocare con le varie cuciture dei pantaloni scuri.
Strinse i denti quando sentì le forbici toccare parte della ferita.
-Fa male?-
-Nah!.-rispose lui. -Sono un Grifondoro di metallo, nulla mi può distruggere.- disse stringendole le ginocchia in una morsa.
Cleta non disse nulla ma sorrise.
Anche se non voleva ammetterlo, quella gentilezza che leggeva nei suoi occhi l'aveva colpita.

Così come quella capacità di ridere in ogni momento, di non dare peso a quasi nulla e di affrontare tutto con un sorriso. 
In un mondo perfetto lei avrebbe già ceduto alle sue delicate lusinghe, ma ora con una guerra sotteranea in corso e sua sorella scomparsa nel nulla, non voleva nemmeno pensare a una possibilità del genere.
Ripulì le ferite e controllò la suturazione che aveva fatto qualche settimana prima, complimentandosi per il buon lavoro.
Si fermò ad ogni suo gemito di dolore ed ignorò le sue mani stringerle i fianchi.
Finì il suo compito qualche minuto dopo e con cura sistemò l'ultima garza fra quei capelli rossi che a lungo l'avevano incantata.

Assorta sistemò i ciuffi sfuggiti dalla garza e li rimise al loro posto.
-Sei a posto.- mormorò ma non si allontanò. Anche se avrebbe voluto, la presa ferrea che le serrava le gambe, glielo impediva.
-Qual'è la sua diagnosi, mia dolce guaritrice?- chiese con tono serio George.
Cleta sospirò ed appoggiò le sue mani sulle sue spalle.
-L'orecchio...E' andato George. La parte intorno è più o meno normale e per fortuna non hai riscontrato danni all'udito. L'importante è questo. Se pensi al lato estetico, personalmente trovo molto affascinante un uomo con qualche cicatrice.-
-Non mi dire che sei rimasta abbagliata dalla bellezza di Malocchio Moody?- scherzò lui, chiudendo gli occhi e ricordando l'aspetto inquietante e la voce aspra del suo ex professore di Difesa.
-Dici quello con l'occhio finto? Almeno aveva una storia da raccontare.-
-Interessante opinione femminile, obbligherò Fred a tagliarsi un pezzo di faccia, così riuscirà a fare colpo definitivamente con Angelina.-
Cleta ridacchiò e George decise che quello era il momento giusto.
Se fosse vissuto nell'universo perfetto dei sogni, non avrebbe avuto bisogno di un momento giusto per baciarla.

Ogni momento era l'ideale, perchè lei non avrebbe mai rifiutato.
Ma quella era una vita senza imprevisti, preoccupazioni e problemi.

E chi la voleva un'esistenza del genere? Non lui.
Si alzò di scatto e la baciò, scontrandosi con le sue labbra socchiuse e con la sua sorpresa.
Ma quello che accadde successivamente non lo aveva nemmeno lontanamente previsto.
Cleta si staccò da quell'irruento abbraccio e arrettrò di qualche passo.
-George...Non puoi veramente....-
-E perchè no? A meno che tu non sia in realtà un Molliccio, non vedo dove stia il problema.-
Cleta incrociò le braccia e si trattenne dallo schiaffeggiarlo. Ora il danno era stato fatto e gli argini erano stati rotti.
Dopo aver sentito il calore del suo corpo e delle sue labbra, non riusciva a nascondere l'evidente attrazione che aveva per lui.
George Weasley era riusciuto a far breccia nel suo cuore di pietra e a scavare intorno un grande squarcio dalla quale arrivavano, per la prima volta dopo anni, intensi raggi di sole. Le bastava vederlo sorridere e tutto le sembrava più reale e vivo.
Non disse nulla per evitare di essere seguita mentre saliva le scale, ma dimenticò di quanta determinazione aveva quel ragazzo.
George si precipitò dietro di lei e la trascinò con un braccio dentro alla stanza che condivideva dalla nascita con il fratello.
-Che vuoi, George? Non pensare nemmeno di poter fare quei discorsi strappa mutande okay?- sbraitò Cleta non rendendosi conto delle risate di George alla sua ultima frase.
Quando quella all'inizio era solo un risolino soffocato divenne una grassa e sguaiata risata, Cleta si rabbuiò, gli puntò il dito contro il petto che lo fece cadere sul letto che cigolò.
-Cos'è che ti fa ridere, eh?-
-Hai detto strappa mutande!- esclamò lui.
E Cleta si morse la lingua. Solo lui riusciva a tirare fuori quelle frasi dalla sua testa.
George le prese il braccio, la strattonò verso di lei e prima di baciarla di nuovo le sussurrò -Lo vedi, siamo simili.-
E questa volta, Cleta non si oppose. Lasciò che la sua lingua, prepotente e vogliosa giocasse con la sua.
Assaporò quelle labbra rosse e sempre sorridenti, strinse a sè quel corpo magro.

A rompere l'incanto fu George che la trascinò sul letto, sotto di lei e prima di continuare quella lenta e piacevole attività, le baciò il collo.
-Mondo reale, uno. Universo perfetto dei sogni, zero.- sussurrò più a sè stesso che a Cleta che confusa lo fissò.
-Tu sei...-
-Splendido, affascinante e bellissimo?- ipotizzò lui baciandole le labbra velocemente.
-No, solo ...- la frase rimase incompiuta perchè quella labbra sottili incontrarono quelle rosse.
Nulla, in quel momento, sembrava poterli turbare e nella penombra di quella stanza, le loro labbra si conobbero.

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
__________
 
 

 



TERZA CLASSIFICATA

L'universo perfetto dei sogni - Isyde91/Isyde
Originalità 10/10
Dato che c'è anche un personaggio OC, non può che avere il punteggio pieno. Ma oltre a questo, la storia è proprio fuori dagli schemi del normale mondo magico, visto che c'è una babbana che combatte con i maghi, schierata dalla loro parte. Assolutamente nulla da dire su questo punto.
Attinenza all'immagine 2/5
Forse è questo che ti ha penalizzata un po'. L'immagine si c'è, ma non compare esattamente come nell'immagine che hai scelto. Mi spiego meglio. L'immagine che mi hai inviato rappresenta due ragazzi che si baciano di fronte ad una finestra. Quando George porta Cleta in camera, su suppone che in quella stanza una finestra ci fosse, ma non viene citata. Che poi i due si bacino, sì, è evidentissimo. Ma è solo per il fatto che l'immagine compare poco, e che la si possa più supporre, che hai un punteggio così' basso.
Correttezza grammaticale 14.5/15
Ho trovato solamente due minimi errori nella storia. Il primo era un punto messo al posto di una virgola, e l'altro era il pronome "lui" messo al posto di "lei". Per il resto non ho nulla da dire, perché la grammatica è perfetta e il lessico impeccabile. Non una parola, un punto o una virgola fuori posto.

Stile 5/5
Hai uno stile meraviglioso, a parer mio. Fluido, chiaro e diretto, ma che lascia sempre un po' di suspense. Ti devo fare davvero i miei complimenti, perché di fronte alla tua storia sono rimasta incantata. 
Giudizio personale 5/5 
Dire che amo questa storia è poco. Tolto il fatto che qualsiasi cosa che riguardi la famiglia Weasley, in particolare i gemelli e Ron, ha tutta la mia approvazione, questa storia mi ha lasciato una punta di soddisfazione. E' davvero bellissima, anche perché tratti di un personaggio nuovo con una maestria davvero incredibile, ed è da riconoscerti che non è affatto Mary Sue, anzi, completamente l'opposto. Mi hai stregata con questa fict, e ti ringrazio anche per avermela mandata. perché mi ha presa sul serio. In tutti i sensi. Davvero, i miei più sentiti complimenti.
TOTALE 36.5/40




   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Isyde