“Aki. Aki. Aki” Yuki mi chiamava
Lentamente aprii gli occhi, non
eravamo più vicino l’albero ma, credo, all’interno di una cripta un po’ diversa
dalle altre.
Mi guardai intorno, era una
stanza ampia, con delle grandi vetrate rosse dalle quali filtrava la luce
lunare, sparsi qua e la c’erano dei candelabri con delle candele nere un po’
consumate, al centro c’era il letto dove ero seduta e di fronte a me una vecchia
porta di legno, molto probabilmente portava in un'altra stanza.
“Dove mi trovo” chiesi spaesata
“In una cripta” mi rispose Yuki
“Come ci sono arrivata?”
“Appena siamo arrivati vicino
all’albero sei svenuta e ti ho portato qui”
“Per caso hai visto un uomo con
una bambina?”
“Non c’era nessuno a parte noi”
“Quindi era tutto un sogno”
dissi abbattuta
“Che cosa?”
Raccontai tutto a Yuki, di
quell’uomo e della bambina.
“Mi dispiace Aki, ma non c’era
nessun altro a parte noi”
Mi abbracciò forte e mi sentii
al sicuro, si avvicino al mio orecchio
“Ti amo” mi sussurrò, presi il
suo viso per guardarlo negli occhi
“Ti amo anche io” e ci baciammo
Eravamo stesi sul letto, la mia
testa era appoggiata sul suo torace e lui mi abbracciava
Mi alzai all’improvviso e
guardandolo gli dissi
“Mordimi”
Lo lascia senza parole.
“Cosa?” mi domandò incredulo
“Ti prego mordimi”
“Ma che dici Aki” mi disse “Che
vuoi dire con mordimi”
“Ti prego fallo, lo so che sei
un vampiro”
“Cosa? Non posso, non voglio”
“Perché? Che cosa ti costa”
chiesi arrabbiata
“Non voglio che tu viva una vita
come la mia” mi rispose
“Ti prego fallo. Se ci tieni a
me fallo” lo supplicai
“Come mi puoi dire una cosa del
genere” mi chiese stupito “Non puoi dire una cosa del genere”
“Lo so ti può sembrare strano ma
so che questo è il mio destino” gli dissi più convinta che mai
“Come posso fare una cosa del
genere alla ragazza che amo?”
“Se mi ami … mordimi”
Lo baciai e nel farlo lo portai
giù con me,eravamo stesi sul letto; che buffo solo ora notavo le lenzuola nere,
le mie preferite. Lui era sopra di me, continuava a coccolarmi, lo guardai
negli occhi, era preoccupato anche se cercava di nascondermelo, lo baciai per
cercare di rassicurarlo e mi strinsi forte a lui e guardandomi negli occhi mi
chiese
“Ne sei davvero sicura?”
“Si lo sono” e gli diedi un
altro bacio “E poi posso passare più tempo con la persona che amo” dissi
ridendo
“Ti farà un po’ male” mi disse
preoccupato
“Tu fa quel che devi fare non
preoccuparti il dolore non mi spaventa”
…
in lontananza sentivo una canzone
‘How can you see into my eyes like open
doors
leading you down into my core
where I’ve become so numb without a soul’
Era Bring me to life degli
Evanescence … Riportami in vita …
‘my spirit sleeping somewhere cold
until you find it there and lead it back home’
‘Il mio spirito dorme da qualche parte al freddo , cercalo e
portalo a casa’ esattamente quello che volevo, quello che stava per fare.
Mi baciò dolcemente e poi si avvicinò al mio collo e mi morse.
Sentivo un po’ di solletico ma non dolore, pian piano le forze
iniziarono ad abbandonarmi, i miei occhi si chiudevano contro la mia volontà.
Iniziai a vedere delle immagini all’inizio sfocate ma poi sempre più nitide;
ora ricordavo dove avevo visto l’uomo del mio sogno…
Era mio padre e quella bambina ero io: ora riuscivo a capire le sue parole, ora
mi era tutto più chiaro, i miei ricordi assopiti si risvegliarono.
Non so per quanti giorni dormii ma al mio risveglio c’era Yuki
accanto a me.
“Ben svegliata principessa” mi disse sorridendo “Come ti senti?”
“Un po’ stordita” risposi sbadigliando e stropicciandomi gli occhi
“E’ normale hai dormito per 5 giorni”
“Dovevo recuperare un po’ di forze, hai bevuto troppo sangue”
dissi fingendomi arrabbiata
“Scusami” mi disse dispiaciuto
“Scherzavo cucciolo” e lo baciai
“Ti ho fatto male?” mi domandò preoccupato staccandosi dal mio
bacio
“No, sentivo solo un po’ di solletico”
Mi guardò e si mise a ridere
“Sei troppo strana” mi disse ridendo
“Lo so, altrimenti non sarei io” dissi
“Già hai ragione”
“Quando mi hai morso ho rivisto quell’uomo”
“Com’è possibile?” mi domandò
“Era mio padre e quella bambina ero io. Mio padre è un vampiro”
“Cosa?” chiese stupito
“Mmh mmh, ecco
perchè sono cosi o meglio ero cosi; sono figlia di un
vampiro e quando ero piccola è dovuto andare via, ora capisco tante cose”
“Gia anche io, era davvero strano che
una ragazzina ‘normale’ andasse in giro da sola la notte”
“Se fossi stata normale, non avrei incontrato te” dissi saltandogli
addosso
“Anche questo è vero”
E così iniziò la mia nuova vita..
Ed eccoci all’ultimo
capitolo.
Grazie a chi ha
seguito questa storia e a chi l’ha recensita :) …
Eeee non so più che dire XD, non sono di
molte parole io ^^”