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Autore: Hysteria Hollow    18/01/2011    7 recensioni
- Scrubb...posso chiederti un favore?-.
-Chiedi pure Pole-.
-Potresti...potresti chiamarmi per nome?-.
La domanda lo colse talmente di sorpresa da lasciarlo per pochi secondi senza fiato, un'espressione sorpresa dipinta sul volto.
Jill Pole aveva il terribile potere di farlo sentire un beota in qualsiasi situazione.
[ Eustachio X Jill ]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eustachio Scrubb, Jill Pole
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Her Name { Like a part of Me


<< Pole, che diavolo stai combinando? >>.
Jill Pole si era sempre considerata una ragazza abbastanza coraggiosa.

Non che questa fosse una semplice scusa per lasciarsi lodare dagli altri, anzi, ciò che lei diceva lo dimostrava anche a fatti.
Non per niente, all'asilo era il terrore di molti bambini che avevano avuto la sfacciatagine di tirarle una treccia o di macchiarle il vestito nuovo.

Certo, se c'era modo di evitare le botte preferiva la via pacifista, ma molto spesso le parole non servivano a un bel niente sopratutto con quelle teste calde dello Sperimentale.

Per questo, quando la voce leggermente aspra di Eustachio Scrubb la raggiunse del tutto innaspettata facendola sobbalzare di paura, si chiese se tutto il coraggio acquisito durante l'avventura a Narnia non stesse scemando via, ora che era tornata nel suo noioso mondo rotondo.

La ragazza si voltò leggermente verso Eustachio, i morbidi capelli dorati che ricadevano come una soffice cascata sulla spalla destra.
<< Mi hai spaventata >> berciò, rivolgendogli uno sguardo furibondo che non ebbe l'effetto sperato.

Infatti il ragazzo rimase fermo e immobile nella posizione originaria, sguardo torvo fisso su di lei, le braccia incrociate sul petto e le labbra curvate in quella tipica espressione che aveva imparato a vedergli sul viso quando c'era qualcosa che lo infastidiva.

Eustachio si strinse nelle spalle e s'incamminò verso di lei, cancellando quei pochi metri che li separavano con alcuni passi e si sedette sull'orlo della collina, lasciandosi andare ad un sospiro profondo.

<< Ti ho cercata dappertutto >> esclamò, alzando il viso al cielo stellato.
In realtà non era vero. Aveva sempre saputo dove si era andata a cacciare quella ragazzina tanto fastidiosa quanto indispensabile ormai, per lui.
Davvero non riusciva ad immaginare un giorno senza la voce stridula di Pole nelle orecchie.

Sapeva perfettamente perchè, ogni qualvolta la ragazza avesse voglia di sparire, si rifugiava sul cucuzzolo di quella collinetta, che dominava regina sull'intero panorama circostante.

Così piccola, ricoperta di erba e di alberi, ancora vergine dalle mani degli uomini, appariva ai loro occhi come un piccolo pezzo di Narnia.
Persino il cielo che la sovrastava sembrava molto più azzurro e limpido rispetto a quello che erano abituati a scorgere fra i palazzi grigi, nel centro di Londra.
Mancava ad entrambi terribilmente, attendevano solamente il momento in cui sarebbero tornati.

Ma più i giorni passavano, più l'impazienza cresceva e la speranza diminuiva.
<< Perchè mi cercavi? >> replicò Jill, lasciandosi scivolare leggermente sull'erba, incurante della gonna d'un tenue grigio perla che si sarebbe irrimediabilmente sporcata.

Eustachio arricciò le labbra, scuotendo appena la testa e seguì l'esempio dell'amica, sistemandosi più comodo al suo fianco, mantenendosi con il busto in alto puntellando i gomiti a terra.

<< Niente d'importante >> borbottò il più piano possibile, cercando di non disturbare più del dovuto quel silenzio magico che si era venuto a formare.
Un'altra novità ben accetta dopo l'avventura a Narnia; ormai tra lui e Jill si discuteva con il silenzio. Quando avevano qualcosa - qualsiasi cosa- da dirsi, bastava lanciarsi uno sguardo e tutto appariva chiaro.

Forse anche più chiaro di quanto non fosse stato a parole.

<< Scrubb...posso chiederti un favore? >>
<< Chiedi pure Pole >>.
Jill si mordicchiò leggermente il labbro inferiore, nervosa.

Un'ondata improvvisa di calore all'altezza delle guance l'avvisò di un repentino cambio di colore, mentre quel grosso nodo allo stomaco che l'accompagnava da quando quella bizzarra voglia le si era affacciata nel cervello si dimenava sempre più forte all'interno della pancia.

Inclinò leggermente il volto da una parte, socchiudendo appena le morbide labbra rosate, e sussurrò tutto d'un fiato, con un tono di voce talmente fleibile che se Eustachio non le fosse stato così vicino forse l'avrebbe scambiato per un alito di vento:

<< Potresti...potresti chiamarmi per nome? >>.

La domanda lo colse talmente di sorpresa da lasciarlo per pochi secondi senza fiato, un'espressione sorpresa dipinta sul volto.
Si aspettava di tutto - qualche chiarimento su una qualsiasi creatura di Narnia per esempio, o le risposte al test di chimica affrontato qualche ora prima, ma una cosa simile mai e poi mai-.

Jill Pole aveva il terribile potere di farlo sentire un beota in qualsiasi situazione.

Spalancò la bocca per dire qualcosa - qualsiasi cosa -, mentre il cervello lavorava indaffarato per cercare una risposta ironica da appiopparle, ma quando i suoi occhi incrociarono quelli limpidi e trasparenti della ragazza - Dio erano la cosa più spettacolare che avesse mai visto in vita sua, persino più magici di Narnia stessa - ogni forma di presa in giro nei suoi confronti svanì e non potè fare a meno di liberarsi in un sospiro arrendevole.

<< D'accordo...Jill >>. Com'era strano pronunciare il suo nome!
Gli era così estraneo e familiare allo stesso tempo, lasciava un sapore dolce e mielato sulle labbra.
Lanciandole una breve occhiatina, la vide sorridere di sfuggita, in quella maniera splendida che le faceva brillare gli occhi mentre il viso acquistava una dolcezza indescrivibile.

<< Grazie... E' decisamente più bello il mio nome pronunciato da te >> esclamò Jill, avvicinandosi di più ad Eustachio, per quanto le gambe tremanti lo consentissero.

Non la scostò quando, con una timidezza che lui stesso non era abituato vederle addosso, la bionda appoggiò il capo sulla sua spalla, mentre quel meraviglioso profumo lo avvolgeva da capo a piedi.

Non capiva davvero perchè, ma così, tutto d'un tratto non avvertiva più il forte desiderio di tornare a Narnia.
Aveva decisamente qualcosa di più magico e speciale al suo fianco.



Sono arrivata anche in questo fandom! *-*
Prima one-shot che pubblico su questa coppia, che adoro letteralmente.
Spero vi sia piaciuta com'è piaciuta a me scriverla, e che l'abbiate apprezzata nella sua semplicità.
Ogni consiglio e recensione è ben accetta, come sempre!
Un inchino e un bacio,
Eleanor
  
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