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Autore: Kaho    20/01/2011    7 recensioni
Simon era bravissimo a leggere i silenzi.
[Simon/Alisha - Spoiler!]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Disclaimers: I personaggi appartengono allo show Misfits che non appartiene a me, ovviamente.

Consigliata “Delicate” di Damien Rice come sottofondo. (;

 

 

 

Delicate

 

 

 

 

Sembrava tutto così maledettamente perfetto.

Alisha stava tremando mentre con le labbra le sfiorava l’aureola del seno e quando, titubante, la baciò proprio , sulla punta del capezzolo, la sentì gemere appena, sospirando.

I muscoli di Simon si rilassarono impercettibilmente, e la sua mano si azzardò ad accarezzarle un fianco, morbido e sudato per via dell’aria soffocante di luglio.

Riusciva ad intravedere il segno dell’abbronzatura sotto il triangolo ridicolmente piccolo del costume di Alisha, quello che stava esibendo con noncuranza in terrazza, sdraiata languidamente come una sirena, emettendo lo stesso richiamo silenzioso e insostenibile.

Il flusso di pensieri di Simon era stato ed era ancora impossibile da fermare: sentiva nella sua testa ogni genere di fantasia, anche quelle che non gli avevano mai sfiorato la mente, e doveva farsi violenza per accarezzarla piano, teneramente, come voleva fare. Amarla con reverenza, come si conveniva ad una dea.

Ma la scossa di elettricità del potere di Alisha era già strisciata sotto la sua pelle, rendendolo un burattino. Le sue mani si tuffarono bruscamente sotto le mutande, e la sua bocca era ormai attaccata al seno di Alisha, succhiando con la voracità di un neonato al suo primo pasto.

Tutto era finito troppo presto: Alisha gli aveva regalato un mezzo sorriso appena prima di un’ultima spinta disperata.

Simon si era accasciato su di lei ed era rimasto immobile, incapace di guardarla negli occhi.

 

Aveva imparato lentamente a controllarsi e a ricacciare i propri impulsi in un angolo della mente, diluendoli con il suo potere. Era stato Nathan a dargli l’idea con una delle sue battute a sproposito, ma che aveva fatto centro. Usare il suo potere per mitigare quello di Alisha: dispendioso, difficile, ma poteva farcela.

Purtroppo questo non l’aveva reso un “Dio del Sesso”: rimaneva un imbranato, che faceva mille capriole per coordinare le pulsioni con i gesti e il suo potere, finendo per distrarsi troppo o troppo poco.

Simon comunque non si lamentava, e lo stesso faceva Alisha, limitandosi a regalandogli sorrisi leggeri e tranquillizzanti, e questo lo amareggiava.

Simon era bravissimo a leggere i silenzi.

 

Vedeva nei suoi occhi il paragone con quell’altro, e non riusciva a sopportarlo.

Odiava immaginarlo mentre le sfilava la camicetta, o le baciava il collo con leggerezza, e odiava soprattutto riuscire ad immaginare ogni gesto perché è come avrebbe voluto fare lui l’amore.

 

«Ti piaceva fare l’amore con… con lui

Le parole gli erano sfuggite e, quando si era accorto di aver aperto bocca, aveva già balbettato la domanda.

Alisha, intenta ad imburrare uno dei toast che aveva abbrustolito Simon, aveva alzato il capo per guardarlo, studiandolo attentamente prima di rispondere.

«Sì, mi piaceva.» Ammise, cauta.

«E… con me?»

Alisha si era presa del tempo per pensare addentando un angolo di toast, e masticandolo con lentezza quasi esasperante. Era ormai settembre, e la sua pelle era ancora dorata e invitante, sebbene cominciasse a perdere quella tonalità da pantera che le donava l’estate.

«Anche con te mi piace, Simon. Io ti amo.»

Quel suo atteggiamento lo innervosiva, perché parte di lui sapeva che se non fosse arrivato l’altro lei non sarebbe mai stata nel suo appartamento a riempirgli le giornate.

«Ma lui era migliore.»

Sentì in gola un gusto amaro diverso da quello del caffè bevuto poco prima.

Alisha scosse la testa, il disappunto evidente nella sua voce quando gli disse: «Tu mi conosci, Simon. Nessuno – nemmeno Curtis – aveva mai saputo cosa dirmi, come toccarmi, così bene come lo hai fatto tu pochi mesi fa in quel nascondiglio.»

«Io non sono lui!» esplose, incapace di controllarsi.

Il suo corpo cominciò a vibrare, come appena prima di sparire, e Simon dovette aggrapparsi al tavolo e stringere i denti per non lasciarsi andare all’idea di svanire e cancellare quella colazione andata male. «Io–»

Le braccia di Alisha lo avevano velocemente stretto, e il suo mento affondò dentro il cespuglio di capelli ricci e quasi elettrici della ragazza.

«Mi piace stare fra le tue braccia. Mi piace quando fai qualche giochino di magia per divertirmi. Mi piace quando tenti di non scandalizzarti davanti ad alcune mie domande. Mi piace che tentenni prima di baciarmi, come per chiedermi il permesso. Mi piace quando mi succhi le labbra, e ti appoggi al mio stomaco dopo avermi coccolata

Automaticamente, la mano di Simon si era alzata ad accarezzarle i capelli.

«Che cerchi di dirmi, Alisha

«Ti insegno cosa mi piace.»

Simon la strinse più forte, senza pensare al potere di Alisha, senza nemmeno sentirlo.

Lei se ne accorse e, silenziosa, sorrise.

 

 

 

 

 

 

 

Non me li aspettavo, mi hanno sorpresa, mi hanno fatta sciogliere. Insomma, li ho adorati in questa seconda, emozionante stagione di Misfits. <3

Piccolo tributo, spero che a qualcuno piaccia, anche se non è una gran cosa: scritta di getto e malamente, temo.

Grazie ai lettori e recensori futuri che passeranno lasciando una piccola traccia. :)

 

Bye,

Kaho

  
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