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Autore: Writer96    20/01/2011    6 recensioni
Lo dicevi tu, no, che le promesse sono sacre?
- Sir, dico sul serio. Se io dico una cosa e la prometto.. la manterrò, anche a costo di dovermi umiliare..-
-Anche a costo di dover tagliare i tuoi bei boccoli, Jay?- chiese lui Sirius, ridendo sadico.
-Certo amico. Ma magari prima di fare una promessa su quelli ci penserei..- scherzò il ragazzo, ridendo
Eccomi qui, di nuovo qui.. ma non si stufa mai, questa, penserete voi.. no, non mi stufo.. e così ho deciso di dar vita a quest'altra fic... sperando che piaccia. Tristeb e comica insieme. Ok, non mi sono ammattita.. leggete e commentate!
Genere: Comico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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GIURAMENTI DI CUTE
 

Sono passati anni. Anni in cui non c'è stato giorno senza che io pensassi a te, il mio migliore amico. Sempre insieme noi due. Fino a che qualcosa non ci ha separati.

Ma staremo insieme dinuovo. Te lo prometto. Te lo prometto, giurandolo sulle mie lacrime, quelle che bagnano la tua tomba. Staremo insieme, in un modo o nell’altro, per sempre.

Lo dicevi tu, no, che le promesse sono sacre?

- Sir, dico sul serio. Se io dico una cosa e la prometto.. la manterrò, anche a costo di dovermi umiliare..-            
-Anche a costo di dover tagliare i tuoi bei boccoli, Jay?-  chiese lui Sirius, ridendo sadico.                                                                                                  
-Certo amico. Ma magari prima di fare una promessa su quelli ci penserei..- scherzò il ragazzo, ridendo


Tu facevi tutto, per i tuoi amici. Eppure, per te non era abbastanza. Lo so cos’hai pensato, quando L’hai visto entrare in casa tua e minacciare Lily. Lo so che ti sei dato la colpa, dandoti dello sciocco. Ma non per aver affidato quel compito a Peter, no. Per non esserti reso conto prima del fatto che stava male e che aveva bisogno di risposte, di aiuti, ma soprattutto, di certezze.

Anche tu vivevi di certezze, nonostante non lo facessi vedere.

-Rognoso sacco di pulci, osa solo ripetere quello che hai detto e ti ritrovi con i capelli FUCSIA!-                              
- Eddai, James, sto scherzaaando! Ma è ovvio che non ho visto la Evans che accettava di uscire con Remus!- esclamò Black, ridendo e godendosi da matti il momento.                                                                                         
–Sai che, se l’avessi fatto tu saresti morto?- chiese lui, gli occhi fiammeggianti.                                                      
–E perché, di grazia?- quanto si stava divertendo...                                                                                                      
–Perché, primo avresti dovuto uccidere Rem per il solo fatto che aveva tradito la mia fiducia.. e in secondo luogo, perché mi hai fatto prendere un colpo!-
-Ma non stavamo parlando di una situazione ipotetica?- esclamò lui, prima di cadere per colpa di un cuscino volante.


E vivevi per Lily. Lily. Un fiorellino carnivoro, dicevi tu ogni tanto, facendo morire dal ridere Peter e disperare me, mentre Remus ti guardava sottecchi, con il sorriso sulle labbra. Lily, la tua dolce metà. Che ha finalmente ceduto, dopo anni di torture, come adorava dire lei. Ma la verità era che tutti adoravamo Lily, non solo tu. E lo sai perché? Perché ti faceva stare bene.

Tu, con lei, non eri più Ramoso o James Potter o un Malandrino. Eri solo te stesso.

-Evans... ti prego, esci con me, dannazione! Dai, che ti costa?- esclamò James, correndole dietro.                        
–E’ una questione di principio, Potter..- adorava rispondergli così, si divertiva troppo...                                         
–Ma... Lily... Per la miseria, adesso stiamo INSIEME! Perché non esci con me?- chiese di nuovo, facendola ridere.                                                                                                 
–Te l’ho detto Potter.. è una questione di principio!- esclamò lei, prima di scompigliargli dolcemente i capelli.


Eri.. qualunque cosa uno volesse che fossi tu eri. A parte un Mangiamorte. Quello proprio no. E nemmeno un secchioni, solevi dire spesso. Ma, aggiungevi, considerando il fatto che lo è anche Remus, potrei anche ritenerlo possibile. Non ho mai visto qualcuno migliore di te, Jay, dico sul serio. E non soltanto perché ti sei trasformato in un Animagus solo per stare accanto ad un tuo amico. Non soltanto perché hai sempre lottato per qualcosa di giusto, in cui credevi. Non soltanto perché non ti sei mai arreso ed hai continuato ad andare avanti. Non soltanto perché in tutto ciò che facevi ci mettevi l’anima.

Ma anche perché, per la prima volta, mi hai fatto avere davvero una famiglia.

-Basta, non serve replicare, Sirius. Questo Natale verrai da noi.-                                                                                          
-E se non volessi?- replicò l’altro ragazzo, guardandolo mentre cercava di nascondere la propria felicità.                   
–Ma è ovvio che vuoi, Sir! E poi, chi non vuole passare il Natale con il proprio FRATELLO?

Ti saresti incavolato, ora, James, perché sono qui,  dietro a delle sbarre con a malapena la voglia di respirare. Mi urleresti contro, dicendomi che sono un codardo, un Mocciosus, e poi, che diamine, c’è tuo figlio lì fuori che rischia di essere ucciso ogni secondo che passa. Ma la vuoi la verità? Uscirò, te lo prometto. Lo troverò e continuerò ad essere per lui ciò che non ha mai avuto: un padre.

Perché, lo dicevi tu, era una questione di famiglia.

-Sir, andiamo, non fare l’idiota. Diamine, ti ho chiesto di badare ad Harry una sera, non per tutta la vita! E poi, sei il suo padrino, no?-                                                                            
-James, è una questione di principio.. io con i bambini proprio non ci so fare, è inutile. E poi Harry sputa. E a me non piace chi sputa!- sbottò Sirius, incrociando le braccia e facendo quella faccia che faceva morire James dal ridere. Sembrava un bambino al quale avessero sottratto le caramelle.                                                                      
–Su, su, Sirius, poche storie. Avanti, dov’è finito il tuo coraggio da Grifondoro? E poi, davvero ti rifiuti di tenere tuo nipote?- commentò l’altro, pungendolo nell’orgoglio.                                                                                  
–E va bene.. dammi questo benedetto pargolo e facciamola finita. E comunque, in quanto zio e padrino di Harry, ho il diritto di insegnargli qualcosa...- sussurrò, con aria sognate e pericolosa..                                                  
–SIRIUS BLACK! Se osi anche solo insegnare qualcosa che io non approverei a mio figlio...- esclamò James ridendo, mentre inseguiva l’amico con un libro in mano.


Hai visto? Alla fine mi è toccato proteggerlo. Da qui. Sopportando dolore, tortura, ma soprattutto, sopportando la tua assenza. Sopportare il fatto che tu.. tu sarai lì, sepolto sotto la terra insieme alla tua Lily, mentre qui fuori il mondo combatte contro una guerra insidiosa. James Potter.. te lo giuro, lo giuro su quello che vuoi. Sarò lì e sarò pronto a combattere per te, Lily, Harry e gli altri. Sarò lì.

In fondo, te lo promisi il giorno in cui accettai il fatto di essere inevitabilmente diventato tuo fratello.

- Sirius Black, voglio giurarti una cosa: tu sarai, per sempre, il mio migliore amico. Sarai per sempre mio fratello.-    
-Hey Potter, siamo in vena di sentimentalismo, eh? E sentiamo, su che cosa giureresti?- chiese lui, cercando di buttarla sul ridere per evitare di mettersi a piangere come una femminuccia per la felicità. 
–Te lo giuro.. te lo giuro... SUI MIEI CAPELLI.- 


 

FINE.

Questa storia non mi fa particolarmente impazzire, ma avevo già scritto qualcosa e mi sono detta: cos'ho da perdere? E così l'ho pubblicata. Si svolge nel periodo in cui Sirius è ad Azkaban. Chissà che qualcuno non riesca a tirarne fuori qualcosa di decente. Mi affido a voi. Bacioni, Writ
 


 

   
 
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