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Autore: Writer96    20/01/2011    7 recensioni
"Aveva sentito quella frase da qualche parte. E ora si sforzava di interpretarla. Sorrisi come caramelle. Ma non veniva detto come quali caramelle. Ad esempio, caramelle per la gola o caramelle che le mandi giù e ti rendono felice, con quell’esplosione di zuccheri che si libera dalla piccola protezione di un guscio più duro? Caramelle babbane o caramelle magiche? "
Piccola Fic senza pretese che mi è venuta in mente dopo un pomeriggio felice. Spero recensiate. Writ
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sorrisi come Caramelle
 

Aveva sentito quella frase da qualche parte. E ora si sforzava di interpretarla. Sorrisi come caramelle. Ma non veniva detto come quali caramelle. Ad esempio, caramelle per la gola o caramelle che le mandi giù e ti rendono felice, con quell’esplosione di zuccheri che si libera dalla piccola protezione di un guscio più duro? Caramelle babbane o caramelle magiche? Caramelle mangiate tanto per o caramelle gustate in punta di lingua? Queste erano le riflessioni di James Potter, mentre camminava per il parco di Hogwarts. Immediatamente, gli apparvero dei volti davanti agli occhi, tutti sorridenti nella loro maniera unica ed inimitabile. Come la loro caramella.
 
C’era Sirius, tranquillo, rilassato, con l’aria di chi ha mangiato esattamente la giusta quantità di caramelle, di quelle buone. Sirius sapeva regalare un sorriso a tutti, spontaneo e allegro, ma sapeva anche rubarne agli altri, con le sue solite buffonaggini.  A volte, andava in giro esibendo la sua caramella, sventolandola davanti a chi non ne poteva mangiare. Ma Sirius era fatto così. Era una liquirizia, decise subito James. Una liquirizia di quelle che si mangiano una dietro l’altra.

Poi c’era Remus, il calmo Remus, con l’aria responsabile eppure Malandrina al tempo stesso. Quando sorrideva, si intravedevano le sottili rughe precoci sulla sua fronte e le cicatrici solitamente invisibili sulle sue guance. Ma quando Remus sorrideva, era per un buon motivo e faceva stare meglio tutti, indipendentemente da chi fossero. A James venne in mente una caramella al miele, quelle che sua madre gli faceva mangiare da bambino quando aveva la tosse. Buona, ma sempre con una ragione ben precisa per essere mangiata. Una ragione che svelava, in realtà, una piccola sofferenza.

C’era Peter, con il suo sorriso impacciato, che ogni tanto diventava nervoso. Entusiasta per tutto, non sapeva che farsene, a volte, di troppi sorrisi e li regalava. Come avrebbe fatto se avesse avuto altre caramelle. Ma non poteva permettersi di sprecare niente, lui, che lottava per essere al pari degli altri. Il dolce Peter, che sapeva sempre confortare qualcuno. Una caramella gommosa alla fragola, ricoperta da pallini di zucchero, pensò James. Di quelle comuni, ma sempre buone.

E infine, c’era Lily. Lei era particolare, irresistibilmente imprevedibile. I suoi sorrisi arrivavano quando uno meno se l’aspettava e quando erano rivolti ad altre persone, James si sentiva rodere dalla gelosia. Quando lei gli sorrideva, con quell’aria di leggero incoraggiamento e di infinita dolcezza, gli migliorava la giornata. James la vedeva sorridere per tutto. A volte, sorrideva perché la sua piuma formava un angolo perfetto con l’angolo del compito o perché un ceppo nel fuoco scoppiettava. Sorrideva per cose che amava, per piccole cose alle quali gli altri non facevano caso. E James decise, immediatamente, che Lily aveva un sorriso da TuttiGusti + 1.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    [tre ore dopo]

-Ramoso, dove sei stato? Ti sei perso lo scherzo serale ai Serpeverde!- esclamò in maniera concitata Sirius Black, scarmigliato, con l’immancabile sorriso stampato in faccia. James incurvò leggermente le labbra verso l’alto.

-Sai Felpato? Mi era venuta un’improvvisa voglia di fare un salto da Mielandia!- 

 

Uhhh.. eccomi quii! Ma che bello!! Sono tornata. Con una Fic altamente stupida, senza nessuna pretesa, scritta perchè avevo il titolo in testa (rubato ai versi di una canzone, tra l'altro!) Comunque, se vi è piaciuto, vi prego, recensite! Fatemi questo graaandissimo favore!! :)
 

   
 
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