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Autore: Irishkoala    22/01/2011    11 recensioni
Alcune cose, alcuni momenti, alcuni istanti sono destinati a non cambiare mai.
Indipendentemente da cosa potrà succedere in futuro.
Alcuni rapporti rimaranno indelebili e indistrubbili nella vita e nel cuore di molti.
Sorridere per non dimenticare.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love Is A Force Of Nature'
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Ridagliela subito!”

Mpf..e tu chi saresti piccoletto? Sai chi hai di fronte?”

Heath corrugò le labbra, facendo un piccolo broncio e incrociando le braccia al petto, cercando di farsi coraggio da solo.

Sapeva chi era. Si chiamava Colin e lo vedeva sempre quando usciva da scuola, lui insieme al suo gruppo di amici che si divertivano a spaventare i bambini più piccoli e rubargli i giochi o il cibo che avevano in mano, mentre aspettavano i genitori.

Solo perché avevano qualche anno in più pensavano di essere più forti e intoccabili degli altri.

Ma odiava quando qualcuno faceva intristire Jake, ora dietro alle sue spalle, che lo stava guardando con un misto di spavento e tristezza insieme, il labbro trattenuto dai denti per non mettersi a piangere palesemente.

Odiava vedere quegli occhi azzurri velarsi e riempirsi di qualcosa di liquido che poi sfociava inevitabilmente in lacrime.

Odiava quando qualcuno si prendeva gioco di lui, gli dava fastidio o gli faceva anche del 'male'.

Non riusciva a sopportarlo.

Ancora non sapeva perché ma un moto fastidioso gli prendeva lo stomaco e lo faceva sentire strano.

Arrabbiato, avrebbero detto i grandi e, anche se ancora non sapeva cosa volesse dire davvero, era sicuro che quella fosse la parola giusta per esprimere il suo stato d'animo.

Nonostante Colin, fosse molto più alto e, effettivamente, anche più grande, non gli faceva paura e gliel'avrebbe dimostrato.

Sai che potrei schiacciarti come una formica?”

Beh..provaci!” tentò, cercando di rimanere impassibile con il tono, sentendo un breve sospiro di ansia dietro di sé, ma evitando di perdere il contatto visivo con il 'nemico'.

Ohh fa anche il prepotente! Ma se ti faccio male dopo chi lo protegge il tuo amico?” continuò con tono beffardo, toccando un tasto dolente che non avrebbe dovuto raggiungere.

Heath ci pensò su, capendo che non aveva tutti i torti, perché se, come dicevano i suoi, lui era un bambino più grande della media rispetto ai suoi cinque anni, Jake era ancora piccolino e bisognava controllarlo in qualsiasi momento.

Se non ci fosse stato più lui, come avrebbe fatto dopo?

Una bella gatta da pelare.

Si girò verso Jake, che lo stava guardando spaventato e implorante, con entrambe le mani vicino alla bocca, come per proteggersi, ma anche con una mutua speranza che l'amico riprendesse quello che gli era stato tolto ingiustamente.

Tornò a guardare Colin, questa volta mettendosi le mani sui fianchi.

D'accordo, facciamo così...se tu mi ridai la palla io non dirò niente alla maestra di quello che fai ogni giorno! In caso contrario lei verrà a sapere tutto e lo dirà ai tuoi genitori e loro ti metteranno in punizione per sempre!”

Non ci aveva messo molto ad articolare quel pensiero ma solo al termine di averlo detto ad alta voce si rese conto che era un buon piano e che andò quasi subito a buon fine.

Colin perse l'espressione saccente, sgonfiandosi e guardandolo con una allarmata che lo tradì.

Heath invece si mantenne serio e deciso di ciò che avesse appena detto e aumentò la convinzione facendogli un cenno d'assenso con il mento.

Non puoi farlo, perché sarà ancora peggio per te dopo!” Colin cercò un nuovo istante di supremazia ma non gli riuscì più così bene come si era comportato fino a quel momento.

Lo farò invece e i tuoi genitori non ti faranno neanche uscire! Non potrai nemmeno cercarmi!” affermò Heath, correlandoci un sorrisino vincente e un'alzata di sopracciglia che fecero irritare l'altro ma senza farlo agire.

Heath sapeva di aver colto nel segno e non si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione.

Colin sbuffò, guardandolo in cagnesco, poi grugnì a labbra serrate e infine capitolò soffiando fuori aria e tendendo la palla, che aveva nascosto dietro la schiena, a Heath che la prese con un'espressione di conquista.

Questa volta passa, ma vedi di non provarci di nuovo!”

Sìsì come vuoi..” lo liquidò, guardandolo allontanarsi con la coda tra le gambe per la sconfitta e il nervosismo addosso.

Quando fu sicuro che si era allontanato abbastanza da tutta la zona circostante il giardino, si rilassò, potendo tornare da Jake che si stava aprendo lentamente in un sorriso, dopo essersi sfregato velocemente gli occhi.

Ecco qui...non ci darà più fastidio!”

E dopo ci fu il sollievo. Davanti a sé trovò quel sorriso ampio e gioioso che gli riempiva sempre lo stomaco di caldo, ogni volta che lo vedeva, e che ricambiò appena un peso consistente gli arrivò addosso, stringendolo attorno alle spalle.

Grazie Heath! Non volevo che ti facesse male!” disse Jake, con il viso nascosto nella maglia dell'altro e la voce attutita dalla stoffa.

Sta tranquillo, è andato via” si separarono e l'amico annuì, di nuovo tranquillo e sereno com'era sempre.

Come gli piaceva che fosse. Perché non voleva che si sentisse triste o disperato nemmeno una volta.

Anche se tra di loro, a volte litigavano, facevano la lotta, o cercavano di prevalere l'uno sull'altro, con scarsi risultati da parte di Jake la maggior parte dei casi, o si tenevano il broncio per qualche minuto, erano gli altri momenti in cui Heath sapeva e sentiva che voleva averlo attorno ad ogni costo.

Giocare con lui, sentirlo vicino, proteggerlo soprattutto e, in alcuni momenti, anche coccolarlo.

Perché quella vitalità, allegria e voglia di fare li sentiva sempre fuoriuscire da Jake e adorava come era in grado di farlo sentire uguale e renderlo partecipe in tutto quello che faceva.

Anche nel più insignificante dei momenti.

Lo guardò, di nuovo contento per avere ottenuto la palla con cui stava giocando prima e, dandogli una scompigliata di capelli senza fargli male, se lo tirò dietro in modo da poter tornare sull'erba.

Dai, andiamo a giocare”

Jake gli sorrise annuendo, per poi rincorrerlo tentando di superarlo, anche se sapeva che non ci sarebbe mai riuscito.



~Vent'anni dopo.


Le risate unanimi si sollevarono da quell'album che stavano sfogliando da un quarto d'ora e che era arrivato per caso nelle mani di Jake, durante la solita invasione giornaliera a casa dell'amico.

Dio, ma ti ricordi?”

Eccome se me lo ricordo! Non c'è un giorno di questi che non l'abbia stampato in mente!”

Heath annuì, con ancora il sorriso addosso, voltando la pagina e incontrando altri scatti, un po' invecchiati, di riproduzioni di loro stessi in forma ristretta.

Certo che tu eri una palla al piede, però eh?”

Jake aprì la bocca indignato, dandogli una pugno sulla spalla, anche se l'amico si mise a ridere fermandogli il braccio per evitarne un altro.

Vaffanculo sai! Con tutto il cuore”

Heath continuò a ridere “Mhh permaloso che sei, stavo scherzando!”

L'espressione indignata e mezza corrucciata non si disperse dopo quella affermazione e, vedendolo, Heath si confermò, tra sé e sé, che Jake non era cambiato per niente sotto certi aspetti, durante gli anni, ma anche il loro rapporto non si era modificato.

Anzi era maturato sempre in meglio, portandoli ad una unificazione ormai totale.

Sospirò, schioccando la lingua dentro la guancia, inclinandosi verso di lui e passandogli un braccio attorno alle spalle per tirarlo verso di sé, scrollandolo piano.

Jake fece resistenza ma l'altro non ci fece caso “E' inutile che fai quella faccia! Lo sai che era normale che fosse così....da piccoli percepivamo le cose in modo diverso, ed era come se ci fossero quasi due anni di differenza tra di noi. Per me era normale cercare di tenerti sott'occhio e fare in modo che non ti cacciassi nei guai, sempre” si guardarono un istante, il lieve sorrisino sulle labbra di Jake che già tradiva il suo reale stato d'animo e il fatto che, al contrario di quello che avrebbe voluto dare a vedere, gli faceva molto piacere quello che aveva appena sentito.

Mi veniva spontaneo..” aggiunse Heath, guardando ancora l'album e girando un'altra pagina.

Jake annuì, lasciando cadere completamente la facciata e appoggiando la testa sulla spalla dell'altro.

Già...e a me è sempre piaciuto” disse sottovoce.

Heath lo guardò di sbieco, facendo un sorrisino addolcito ma senza aggiungere niente, continuando solo a sfogliare l'album, in entrambe le teste dei due ragazzi una miriade di ricordi e sensazioni che si stavano sovrapponendo l'una all'altra.

Pensi che durerà?”

Che cosa?”

Tutto questo...insomma, la nostra amicizia, tutto quello che abbiamo passato....se migliorerà ancora..” elencò Jake con una sorta di cantilena, come se lo stesse solo pensando e non si fosse reso conto di dirlo ad alta voce.

Heath fece un verso d'assenso “Certo che durerà! E chi ci separa più a noi due?” aggiunse ironizzando, ma sapendo dentro di sé che quel pensiero era mortalmente serio e vero.

E soprattutto: dove lo trovi un altro come me che ti sopporta sempre?” rise ma poi non trattenne un verso di dolore, in seguito a una pacca sulla nuca che Heath non gli aveva risparmiato.

Ahia...certo che le abitudini non si perdono mai, eh? Anche da piccolo mi picchiavi sempre!”

Si spostarono in fretta, dopo un solo movimento delle braccia di entrambi che gli aveva fatto capire che una lotta coi fiocchi era alle porte.

Ma erano abituati.

Ohh no, non è vero! Non l'ho mai fatto”

Sì invece”

Allora vuol dire che te lo meritavi!”

Jake gli mostrò la lingua e l'altro sorrise, facendo forza su di lui per evitare che gli andasse contro, in modo da finirgli sopra.

Ancora una volta Jake si ritrovò schiena a terra, bloccato dalle ginocchia dell'altro attorno ai fianchi e le spalle spinte contro il pavimento.

Certe cose non cambiavano proprio mai.










******
Breve Flashfic.
Non so nemmeno io per cosa.
Dire: ricordare, mi sembra banale e anche superfluo.
Non c'è bisogno di un qualcosa di concreto per 'ricordare'.
Ma mi è uscita di getto e spero che vi abbia strappato un sorriso.
Colin è Farrell, l'ho solo messo perché ha tre anni in più di Heath,
quindi ci stava nella parte.
Mentre Heath e Jake, nella prima scena,
sono pensati di cinque e tre anni
rispettivamente.


*.*
Grazie a tutti coloro che leggeranno, recensiranno, aggiungeranno
tra le preferite o le ricordate.
Ovviamente è un AU, anche se non l'ho specificato all'inizio, e
lascio decidere a voi se Heath e Jake siano solo amici o qualcosa di più
una volta grandi.
Potete immaginare quello che volete, il mio scopo, in questo caso,
era di sottolineare la loro amicizia in quanto tale.
Indipendentemente da molte cose per me, rimarrà sempre viva.
<3

Baci
Leia


[edit del 24/02/11:
nuova pagina di supporto per le storie, con foto, info e gli aggiornamenti alle pubblicazioni:
bloggolo]

   
 
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