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Autore: Mameofan    23/01/2011    10 recensioni
Francesca, medico strutturato di un importante ospedale veterinario ha un carattere duro, a tratti burbero, odiata dalla maggior parte dei suoi colleghi.
Negli anni ha lasciato fuori dal suo mondo tutti, tranne la sua migliore amica Valentina che cerca in tutte le maniere di convincerla a mostrare anche agli altri il lato buono di sè.
Un giorno particolare nato sotto i peggiori auspici le mostrerà, grazie ad un sogno rivelatore, il volto della sua metà platonica e per lei diventerà un'ossessione...
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio destino'
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Ed eccoci qui all'ultimo appuntamento della serie. E' un po' strano postare l'ultimo capitolo di una serie che mi ha tenuto impegnata per 3 mesi e che ormai so a memoria a forza di corregerla. Adesso posso anche rivelare che ho rischiato di perdere tutto il file almeno un paio di volte prima di decidermi finalmente a salvarlo su una chiavetta...la prudenza non è mai troppa. Comunque, chiusa questa serie, confermo che ci sarà una continuazione. Esattamente non so ancora come impostarla, se immaginare di raccontare qualcosa in più capitoli, oppure scrivere un n° di one shot come una raccolta..vediamo. Adesso godetevi l'ultima parte, sperando che sia all'altezza delle precedenti ma prima, permettetemi, voglio ringraziare con tutto il cuore le mie fedelissime "recensitrici"... siete uniche e mi avete sempre dato la fiducia e l'entusiasmo per andare avanti e fare sempre meglio. Non so se l'avrei finito senza di voi...Un bacio quindi ad Apia, a Caso, ad Hacky ed anche a chi si è aggiunto dopo, arrivando nell'ultimo capitolo a ben 8 recensioni. Un saluto caloroso anche a chi l'ha seguita semplicemente leggendola e mettendola fra le preferite, ricordate, seguite... Grazie l'ho già scritto???! Ok. Basta chiacchere..buona lettura.

P.S. La pubblicazione della seconda serie non sarà immediata, indicativamente nel mese di marzo perchè ho degli esami all'università e pochissimo tempo per scrivere. Appena pubblicherò il primo capitolo, manderò un messaggio privato alle utenti che hanno messo la storia nelle seguite, preferite e ricordate. Spero di fare cosa gradita... ora davvero basta scrivere. Ciao ciao.





Lei mi aveva appena detto che amava vivere e che amava me. Cristo santo..ha detto che mi ama!

Avevo ascoltato tutto il suo discorso in silenzio, seduta sul letto con il cuscino stretto in un abbraccio e la testa contro il muro.

Sentivo le sue parole e nient’altro… in quegli attimi probabilmente non mi ricordavo neanche chi ero o come mi chiamavo.

Anche le sue, di parole, oggi avevano fatto centro.

- Franci..ci sei? Non dirmi che hai già cambiato idea…-

- Dove sei?- le chiedo decisa, ridando suono alla mia voce. Ora era lei a non sapere cosa dire.

- Amore dove sei?-  mi lascio sfuggire mentre mi sento come un leone in gabbia.

- Sotto casa tua.- mi risponde con un sussurro.

- Dammi un secondo e ti apro-.

La vedo dal videocitofono che entra nello stabile, quasi di corsa.

Ho aspettato abbastanza e corro fuori dalla porta di casa dimenticandola aperta. Qualche secondo dopo la porta dell’ascensore si apre e senza pensarci si lancia fra le mie braccia.

Finalmente ho l’occasione di risentire la sua pelle e di saturarmi del suo profumo da cui ormai dipendo come una droga.

- Ciao..- le sussurro all’orecchio con voce roca, rotta da un’emozione che mai avevo provato. Irene era finalmente mia. Mi apparteneva, come io, ora, appartenevo a lei.

- Ciao- mi risponde posando le sue braccia intorno al mio collo.

Mi sorride. Quel sorriso che tanto amo e che ogni volta mi trapassa l’anima da parte a parte.

- Sei bellissima- le dico baciandola sulla tempia.

- Anche tu...- mi risponde arrossendo leggermente mentre con le dita le sposto un paio di ciuffi di capelli ribelli dietro l’orecchio.

- Vieni..- e le prendo la mano conducendola dentro casa.

Una volta entrate mi appoggio alla porta ed il mio sogno si volta guardandomi indecisa sul da farsi.

Le prendo le mani, le nostra dita si intrecciano l’une con le altre mentre il mio cuore vorrebbe scappare dal petto.

I nostri visi si avvicino e le fronti si toccano. Restiamo attimi lunghissimi in silenzio ad assaporare quella sensazione di ebbrezza, di invincibilità.

Sono poche le volte che l’amore delle favole, come lo chiama Vale, trionfa e oggi era successo proprio a noi due. Tutti i grandi amori, e questo ne ero più che sicura… ne faceva parte, hanno avuto un primo giorno e quello era il nostro.

Apro gli occhi abbracciandola, ancora con le nostre mani legate:

- Guardami ti prego… amo perdermi nei tuoi occhi- le sussurro.

Provo a viaggiare nei suoi pensieri e nelle sue paure per non fare mosse troppo azzardate e frettolose.

Decido di andarci cauta: libero le nostre mani e, prendendole il viso, poso le labbra sulla sua fronte… continuo posandone un secondo fra gli occhi, un terzo sulla punta del naso.

Mi sposto lateralmente dandole qualche bacio sull’orecchio. Qui la sento sciogliere come se avessi trovato il punto magico per far sparire le sue residue paure.

Dall’orecchio scendo sull’angolo della mandibola e proseguo fino ad arrivare al mento.. il penultimo si stampa direttamente fra le labbra e lo stesso mento e poi la guardo nuovamente, chiedendole l’implicito permesso per il passo successivo.

La sento respirare a fondo e tremare leggermente:

- Non farò niente che tu non voglia… aspetterò fino a quando non sarai pronta.- le ribadisco il concetto vedendola insicura.

In quell’istante una nuova luce splende nei suoi occhi ed è lei stessa ad abbracciarmi il collo ed a bagnarmi le labbra con un bacio.

Dapprima timido, diventa senza più passionale quasi violento… come se quel gesto l’avesse liberata completamente dalle ultime remore.

In un turbinio di emozioni e sensazioni senza fine ci ritroviamo a letto, mezze nude con una voglia immensa di scoprirci l’una con l’altra.

Quando, fra un bacio ed un altro, la mia mano scende sfiorandole gli slip, la sento tremare di paura e mi fermo:

- Scusami-  mi sussurra quasi in lacrime - non credo di essere ancora pronta per..-

La zittisco appoggiandole un dito sulle labbra e stringendola ancora di più al mio corpo:

- Ti ho detto mille volte che non devi scusarti con me. Abbiamo detto un passo alla volta. Quando succederà sarà speciale e aspetterò tutto il tempo che sarà necessario… come ti senti?- le chiedo premurosa.

- Un po’ spaesata ma è bello stare fra le tue braccia- mi risponde chiudendo gli occhi. La paura di prima era del tutto svanita.

Le poso un nuovo bacio sui capelli.

- Sono felice perché ti ci dovrai abituare in fretta. Non ho nessuna intenzione di lasciarti scappare.- replico rubandole un sorriso.

- Quindi… spiegami bene: anche nei rapporti omosessuali le scappatelle sono vietate?- mi chiede ironica.

- Ovviamente - le rispondo a tono – e sappi che la tua nuova ragazza è una tipa assai gelosa della sua compagna quindi vedi di rigare dritto.-

Le faccio il solletico sui fianchi e ci rotoliamo nel letto ridendo come due bambine fino a quando le blocco i polsi sopra le spalle. Scendo a baciarla con passione mentre ritorniamo abbracciate nella posizione di prima.

- L’altro giorno mi hai detto che c’era un’altra promessa..- mi chiede sibillina

- Ah si. Ricordo.-

- Qual è?-

- Mah!- le rispondo per farla stare sulle spine e mi becco una bello schiaffetto sulla coscia.

- Ahia! Ma hai lo stesso vizio di Vale??- aggiungo sciogliendo l’abbracciando e facendo la parte dell’offesa.

Irene, senza fare una piega, ritorna su di me appoggiando il viso accanto al mio senza smettere di guardarmi:

- E’ inutile che fai così. Ti stresserò l’anima fino a quando non me lo dirai…-

Ho subito la percezione che nella nostra nuova coppia, il mio “potere” decisionale sarebbe stato quasi pari a zero perché le sarebbe bastato farmi gli occhioni dolci, questi suoi occhi magici, per ottenere da me tutto quello che voleva.

- Va bene…- le dico arrendendomi al suo sguardo senza opporre altra resistenza – in realtà non è una vera e propria promessa. E’ più una dedica. Devi sapere che in questi giorni senza lavoro e senza te, sarei impazzita senza due cose: Valentina e la musica.

Ho bombardato i miei poveri timpani con migliaia di canzoni, soprattutto d’amore. Fra le tante ce n’è stata una che ha parole bellissime…è dei modà.

Parla di un cavaliere che insieme al suo cavallo bianco entra in un bosco ed incontra una principessa che se ne sta fra conigli e pappagalli. Quando i loro sguardi si incrociano, si innamorano all’istante. Il cavaliere si avvicina e la fa salire sul suo cavallo, sussurrandole queste parole:

 

Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na…

- E quindi tu saresti la mia cavaliera? -  mi chiede con un filo di voce.

- Solo se tu lo vorrai..- le rispondo accarezzandole una guancia.

-  Lo voglio- sono le sue ultime parole prima che le nostre labbra si ricongiungessero per un altro bacio infuocato.

Tutte le parole del mondo sarebbero state ora superflue… eravamo noi, due donne unite da un sogno che il destino aveva fatto prima incontrare e poi innamorare.

“Due donne che avevano appena stretto un nodo che avrebbe resistito a tutti i venti ma che, solo loro due, potevano facilmente disfare con due dita.”

 

 

P.S. L’ultima frase è presa dal racconto “Lamore” di Rosanna Fiocchetto, inserito nel libro “Principesse azzurre”.

  
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