Ciao! Mi scuso per il ritardo, ma
ho avuto poco
tempo in questa settimana.
Ecco a voi il
capitolo tanto atteso.
Prima, però,
angolo dei commenti.
Lettore
01:
Grazie per la tua attesa ed eccoti accontentato.
Prima
di
presentarlo, un’ultima cosa: c’è la
possibilità che la prima stagione sia più
lunga di quaranta capitoli.
Detto questo,
chiedendo a sempre un piccolo commento, ecco il capitolo.
Per tutto il giorno, i ragazzi
continuarono le loro
attività, ma con maggiore leggerezza: erano intenti a
prendere una decisione.
Jaden era andato sul tetto dell’accademia a pensare su
cosa fare. Chazz era sdraiato sul suo letto e fissava il soffitto.
Syrus
osservava il mare. Hassleberry era seduto nella sala mensa. Jessie si
era
seduto su un masso e fissava il cielo. Alexis andava avanti e indietro
nella
sua stanza.
Mentre i ragazzi prendevano questa
decisione, in un
edificio, in mezzo al verde, un uomo gigantesco e dallo sguardo di
ghiaccio,
osservava le riprese dell’ultimo duello di Jaden.
“A quanto sembra il nuovo
arrivato ha messo Jaden in
grossa difficoltà, portandolo a fare una scelta estrema.
Questo ha permesso al
bio-bend che aveva al polso la possibilità di assorbire una
grande quantità di
energia. È un peccato che quel tipo non sia uno studente, mi
avrebbe fatto
comodo prendere anche la sua.
Poco male, con questo duello abbiamo imparato diverse
cose”.
“Si hai ragione Viper!” disse una voce con doppio
tono
“Sarà davvero bello giocare con Jaden. Non vedo
l’ora”.
L’uomo in questione era
proprio Telonius Viper, l’uomo
che i due dell’organizzazione alba dovevano spiare. Ma chi
era la creatura a
cui apparteneva la voce?
Una cosa era sicura: era ciò che Itachi e Kisame
avrebbero dovuto prendere.
Il sole calò e giunse
l’ora di cena.
I ragazzi si ritrovarono nella mensa dello Slifer
Rosso; si sedettero e, in silenzio, mangiarono.
Fu Syrus a rompere il silenzio:
“Ragazzi, basta con
quelle facce. Non stiamo mica per andare al patibolo”.
“Hai ragione soldato” confermò
Hassleberry.
“Anche se fosse, non sappiamo che ci aspetta” disse
Jessie “E’ per questo che dobbiamo scegliere. Voi
che avete deciso?”
“Universe mi ha concesso la sua fiducia, quindi io
vado” disse Jaden “Anche i miei amici del
neo-spazio sono d’accordo”.
“E’ una scelta difficile, ma ne ho abbastanza di
stare
a guardare le cose. Vengo anch’io” disse Alexis.
“Vengo anch’io” disse Jessie.
“Se Zane ha accettato e Jaden va, allora andrò
anch’io. Non voglio più piangermi
addosso” disse Syrus.
“Anch’io sono con voi” disse Hassleberry.
Tutti fissarono Chazz, che era rimasto muto.
“Tu che decidi Chazz?” chiese Syrus.
Lui non rispose, si alzò
e uscì.
“Secondo
me,
non ha ancora deciso” disse Jaden.
“Se verrà lo rivedremo all’ingresso.
Forza
incamminiamoci” disse Jessie.
“Va bene!” confermarono tutti.
L’ingresso
dell’accademia era deserto: nessuno era lì
a quell’ora, nessuno tranne Nick, che osservava il cielo.
“Sai bene che accetteranno” disse Alan, apparsogli
a
fianco “L’ignoto porta sempre la
curiosità”.
“E’ vero, ma la cosa cambia a seconda
dell’individuo.
Inoltre, questa è una scelta che cambia per sempre la vita.
Preferisco
lasciarli scegliere, piuttosto che obbligarli. Se non vogliono non
insisterò”.
“Così
è lui il tuo spirito!” disse Chazz da lontano
“Lo cambierei volentieri con gli Ojama”.
Nick sorrise: “Quello più schizzinoso, alla fine,
è
stato il primo a venire. Sono contento che tu abbia
accettato”.
“Non fraintendermi! Sono qui solo per osservare”
disse
Chazz.
“Osservare è
solo un altro modo per dire che accetti.
Lo dimostra il fatto che sei qui!” disse calmo.
“Se è questo il tuo modo di pensarla. Aspettati
l’arrivo anche degli altri” disse Chazz.
“Ne sono contento!” sorrise Nick.
Pochi minuti dopo, tutti erano
presenti.
“Dunque accettate. Non so
dirvi se sia la scelta
giusta, ma preferisco lasciarvi quella libertà che a me
è stata negata. Siete
pronti?” chiese Nick.
Tutti annuirono.
“Bene!
Cominciamo.” Ed estrasse la spada avviando lo
Spirit Scan.
I ragazzi furono colpiti dalla luce scaturita dalla spada,
materializzando gli spiriti che volarono in alti nel cielo e poi si
posarono
davanti a loro.
Nick presentò loro gli
spiriti: “Alexis il tuo spirito
è Ceres l’ultimo dei tre spiriti custodi della
natura, signore dell’acqua e
della giustizia.
Syrus il tuo invece è fortezza Vercroid, mutevole
nell’attacco e nella volontà.
Hassleberry, il tuo è Tiranno Oscuro il re dei
dinosauri, dubito di dovertelo presentare, lo conosci meglio di me.
Jessie le tue bestie cristallo sono la tua armatura,
ognuna di loro è una sua parte. Credo potremmo chiamarla
“Armatura dei Sette
Cristalli”.
Chazz hai un altro spirito, contento? Hai il La Bestia
dell’ombra, dotata di poteri che mai ti saresti aspettato.
Jaden il tuo spirito è scontato. Hai Neos e dubito di
dover dire qualcosa su di lui.
Ragazzi, da adesso siete tutti Sun’s Knights, il mio
benvenuto. Adesso indossate l’armatura con la frase che vi ho
detto, poi
cercate la carta dentro l’elmo e provate ad tirare fuori
scudo e spada”.
“Forza ragazzi”
disse Jaden.
“Si!” risposero tutti.
“Sun’s Knight Battle Armor
Go!”
Gli spiriti divennero armature e si disposero sul
corpo dei ragazzi.
Dopo quest’operazione, i sei presero le carte, con le
relative lamentele degli spiriti e provarono a tirare fuori scudo e
armi.
Tutti ci riuscirono, tranne Jaden.
“Neos, perché non tiri fuori la spada?”
disse Jaden.
“Scusami Jaden ma credo di non esserne dotato!”
disse
lui.
“Cosa!” si lamentò lui.
“Proprio com’è successo a
Naruto!” commentò Nick.
“E chi sarebbe?” chiese Jaden.
“E’ un altro Sun’s Knight ed è
un ninja” disse Nick
“Per risolvere il problema, dovrai affrontare la prova del
labirinto”.
“Vuoi dire che devo
rischiare la vita per ottenere una
spada?” disse Jaden.
Nick aveva raccontato la particolarità della prova del
labirinto e aveva fatto venire il terrore a tutti: era proprio quello
uno dei
motivi per il quale gli altri avevano avuto qualche dubbio.
“Temo non ci sia altra scelta!” disse Nick.
“Un momento!” disse Chazz “Non vorrai
mica farlo
andare lì adesso, quando non sai nemmeno sferrare un
pugno”.
“So bene in che
condizione si trova Jaden: per questo
inizierà subito un allenamento intensivo. Se i miei calcoli
non sono errati:
potrai fare la prova fra tre giorni!” disse Nick.
“Tre giorni?” disse Jaden “Non saranno un
po’
pochini?”
“Se seguirai alla lettera le mie istruzioni, saranno
più che sufficienti. Cominceremo subito, va bene?”
disse Nick.
“Aspetti un attimo Signore “ disse Hassleberry
“Se
allenerà Jaden, faccia lo stesso anche con noi.
Così non dovrà fare doppia
fatica”.
“Se vi allenassi tutti
insieme, non potrei
concentrarmi su Jaden. Tenete a mente che ognuno di voi ha un diverso
potere.
Ci vuole comunque del tempo per prepararvi. Quindi meglio rinviare il
vostro
allenamento in un secondo momento.” Disse Nick e si rivolse a
Jaden “Se sei
pronto, vieni con me,
ci alleneremo in un posto isolato”.
“Direi di
non
avere scelta” si rivolse ai suoi compagni “Ci
vediamo fra tre giorni ragazzi.
Conservatemi il pesce fritto ok? Ciao!” e seguì
Nick.
“Che tipo!” fece Alexis “Voi che dite:
riuscirà ad
essere pronto?”
“Nick non è il tipo da fare false promesse:
credetemi”
disse Alan.
“E tu chi sei?” disse Syrus terrorizzato.
“Io sono Alan e sono l’angelo custode di Nick. Ha
pensato di lasciare me per allenare voi. Vediamo di cominciare subito
va bene?”
“Che forza: un angelo come maestro. Sarà
emozionante
ragazzi” disse Jessie.
Passarono due giorni e mezzo: i
cinque giovani
duellanti, agli studi, alternavano gli allenamenti con Alan. Jaden e
Nick,
invece, avevano fatto perdere completamente le loro tracce.
In realtà i due si erano
accampati nelle vicinanze del
vulcano che stava vicino l’accademia: lì Nick
aveva rapidamente insegnato a
Jaden come controllare i suoi poteri e dato gli insegnamenti base
sull’uso
delle varie energie. A mezza giornata dalla fine dei tre giorni, il
ragazzo era
pronto e, a breve, avrebbe tentato la prova del labirinto.
Gli altri invece avevano ritmi
diversi: Syrus si deprimeva
subito e Hassleberry lo riprendeva sempre.
Jessie aveva imparato a controllare i suoi compagni
spiriti con
maestria. Alexis aveva qualche problema a interagire con Ceres, ma
stava
migliorando. Chazz se ne andava sempre in giro con una molletta sul
naso e con
paio di cuffie.
Le sue caratteristiche erano più problematiche: infatti,
i suoi sensi si erano acuiti di botto, dandogli fastidio, inoltre
sentiva
l’odore delle emozioni, persino quelle degli spiriti. Aveva,
inoltre,
cominciato a far muovere la sua ombra e, spesso, a fondersi con essa,
divenendo
ombra egli stesso e scoprendo il lato positivo: la
particolarità delle ombre è
che riprendono perfettamente le sembianze delle persone, ma non i loro
abiti.
Questo voleva dire che, quando si fondeva con la sua
ombra, vedeva le persone nude e, per questo, preferiva non usarla,
pensando
“No! Non sono un pervertito”.
{Un pervertito darebbe
chissà quanto per poter essere
al suo posto},
Le cose sembravano andare liscio.
Almeno fino all’ora
di mezzogiorno.
A quell’ora, due
individui, camminando sull’acqua,
misero piede sull’isola con lo scopo di svolgere la loro
missione.
“Dunque sarebbe questa l’Accademia del
Duellante”
disse Kisame “Ce né voluto di tempo ma siamo
arrivati! Che ve ne pare signor
Itachi?”
“Trovo alquanto strano costruire una scuola su
un’isola lontana diverse miglia dalla costa. Ma, considerando
le informazioni
che quella Kaeleena ci ha dato, è il luogo ideale per
nascondere quelle
creature” disse Itachi.
“Potremmo anche cercarle
e prenderle. Il loro potere
potrebbe servirci” disse Kisame.
“Non voglio rischiare la fine del mondo. Hai visto
anche tu i danni che quelle creature hanno causato due anni fa in tutto
il
globo. E il bello è che sono state risvegliate e poi
risigillate nell’arco di
un’ora. Concentriamoci su questo Viper e basta”
disse l’Uchiha.
“D’accordo!
Allora troviamo un posto per accamparci”
propose l’altro.
“Ottima idea!”
Kisame si fermò di colpo.
“Cosa c’è?”
“La mia Samehada (pelle di squalo) ha captato una
chakra molto forte e lo vuole”.
“Da dove viene?”
“Si trova ai piedi di quel vulcano”.
“Dalle informazioni, non risultava esserci un ninja.
Potrebbe essere una seccatura. Troviamolo e sbaraziamocene”.
“Molto bene. Seguitemi”.
I due si diressero, rapidi verso il vulcano.
Nick percepì due
presenze che si stavano dirigendo
verso di lui.
“Cosa
c’è Nick” chiese Jaden seduto davanti a
lui.
“Abbiamo visite poco gradite” disse lui.
“Non dirmi che sono loro” fece allarmato.
“No, non sono accoliti di Abhadon, ma sono molto
forti. Jaden, nasconditi”.
“Cosa! Io posso combattere”.
“Devi risparmiare le forze per la prova. Comunque, se
sono chi penso, sono fuori dalla tua portata, soprattutto uno di
loro”.
“Non posso proprio aiutarti?”
“Sono criminali di livello S. ti ho detto che vuole
dire. Corri dagli altri. Adesso”.
Jaden, un po’ contrariato, si allontanò, prendendo
un
sentiero nascosto dalla vegetazione.
In quel momento apparvero i due
ninja ricercati.
“E così sei tu
che la mia Samehada ha fiutato” disse
Kisame.
“Che cosa ci fa un ninja in un posto come questo?”
chiese Itachi.
Nick si alzò e si voltò calmo verso di loro:
“Dovrei fare
la stessa domanda a voi due, ma, considerando che siete due criminali,
direi
che state cercando qualcosa di importante.
Non è che puntate alle Bestie Sacre?”
“Quelle creature non ci interessano. Siamo qui per un
altro motivo” disse Itachi freddo “E tu che
interesse hai verso di loro?”
“Nessuno!” disse Nick “Sono qui per altri
motivi, come
voi. Anzi, credo di sapere per quale motivo siete qui: dovete spiare
una certa
persona vero?”
“Oh signor Itachi, questo tipo sa. Che sia un altro
che ha ricevuto la nostra stessa missione?” disse Kisame.
“Avete preso un granchio, se pensate questo” disse
Nick “Come ho detto, sono qui per altri motivi, che non mi
attarderò a spiegarvi.
Ciò che farò ora? Vi pesterò come si
deve e vi porterò
a Konoha per essere giudicati come meritate”.
“Sei un ninja di Konoha?” chiese Itachi.
In tutta risposta, Nick estrasse il copri fronte,
datogli da Tsunade e se lo mise.
“In tal caso, non abbiamo scelta. Kisame
uccidiamolo”
ordinò Itachi.
“Con piacere!” disse l’altro e si
lanciò verso il
giovane, con la spada sguainata.
Nick estrasse la sua e
parò il colpo.
“Però, bella la tua spada: tutta blu!”
commentò
divertito lo spadaccino.
“E non è solo bella, pesciolino troppo
cresciuto”
disse Nick e, con uno scatto improvviso, spostò in avanti la
lama.
Kisame se ne accorse appena in tempo e arretrò.
“Interessante!” disse Kisame “Signor
Itachi, non vi
dispiace se ci penso io a lui?”
“Fa come vuoi, ma sbrigati: se ti dilunghi, saremo
scoperti” disse Itachi.
"Lasciate fare a me”.
“Scusa se
t’interrompo” disse Nick mentre calava la
spada “Ma fai male a sottovalutarmi”.
Kisame evitò e la spada si conficcò nella roccia,
creando un buco nel terreno.
“Sempre più interessante!”
commentò Kisame allegro
“Ora capisco perché la mia Samehada ti vuole
triturare a dovere” e saltò in
alto.
Dopo aver fatto una serie di
sigilli, disse: “Arte
dell’Acqua ONDA ESPLOSIVA” e sputò un
enorme quantità d’acqua dalla bocca,
sommergendo tutta la zona, fino a i piedi del vulcano.
“Questa non ci voleva!” pensò Nick
“ Se quella massa
d’acqua raggiunge il mare tutto ciò che
attraverserà verrà distrutto”.
“Ti vedo preoccupato!” disse Kisame, atterrato
sulla
superficie “Se stai pensando ai ragazzini che abitano questo
posto, non ti devi
preoccupare. La mia tecnica ha ricoperto solo 200 metri di questo posto
e non
scenderà a fondo valle. Preparati sto arrivando!”
disse e corse verso di lui.
Sollevato, Nick respinse l’attacco dell’avversario
e
commentò: “In un certo senso mi hai fatto un
favore. Non mi riferisco
all’accademia, sto parlando di questa tecnica. E sai
perché? Non me la cavo
male con l’arte dell’acqua”.
“Allora ci divertiremo un mondo” disse Kisame.
Nick fece rapidamente dei sigilli e
disse: “Arte
dell’Acqua TECNICA DEL DRAGO ACQUATICO”.
Una quantità considerevole di acqua si alzò e
prese la
forma di un drago e si abbatté contro l’avversario.
“Rispondo con questa: TECNICA DEL MURO ACQUATICO” e
altra acqua si alzò proteggendo Kisame
dall’attacco.
“Non finisce qui. Arte del fulmine SCOSSA
ELETTRICA”.
Nick scagliò una saetta nell’acqua e
centrò l’obiettivo.
Kisame si rialzò subito con una risatina: “E
così sai
usare anche l’arte del fulmine. Che piccola peste che sei.
Pensavo di giocare
equamente con te!”
“Equamente?” disse Nick “Non hai visto
niente di
quello che so fare”.
Con queste parole, il giovane
cominciò a muovere le
mani a una velocità assurda.
Itachi osservò
tutti i segni spalancando gli occhi e avvertì il compagno:
“Kisame sta
attento!”.
“Troppo tardi”
disse Nick “Prendi questo: TECNICA DEI
CINQUE DRAGHI”.
Sembrò che la natura si fosse schierata dalla parte
del giovane: cinque draghi, formati dalle principali arti elementari,
apparvero
dietro Nick e, all’unisono, si lanciarono verso Kisame.
“ Quel tipo può usare tutte le arti
elementari?” pensò
Kisame sorpreso.
Ci fu una grande esplosione e Kisame fu lanciato in
aria, atterrando a una decina di metri da dove si trovava prima.
“Sei ancora vivo, vedo!
Si vede che non mi sono
impegnato abbastanza”.
Lo spadaccino si rialzò ansimante ma allegro.
“Impegnato abbastanza? Ti sbagli: se non mi fossi
difeso con la mia Samehada, che assorbe il chakra, sarei sicuramente
morto. Con
te vale la pena mettersi d’impegno. Ti mostrerò il
motivo per cui mi chiamano
il demone senza coda” disse Kisame.
Le bende che ricoprivano la
Samehada si sciolsero e si
rivelò il vero aspetto della spada: una sorta di squalo
senza occhi. Dopo che
fece questo, lo spadaccino della nebbia si fuse co la spada, assumendo
sembianze di uno squalo umanoide, poi eseguì
un’altra tecnica, la Danza dello
Squalo.
Con questa mossa, il lago formatosi in precedenza si
chiuse a bolla, circondando i due contendenti.
“Se stati usando quella tecnica, Kisame, significa che
il tipo è davvero forte” commentò
Itachi mentre osservava.
“Preparati moccioso, sto
venendo a sbranarti!” disse
Kisame e si lanciò verso di lui
“Per quanto sia forte” pensò lo
spadaccino” nessuno
può sopravvivere in uno scontro in un’immensa
vasca di squali. Ho la vittoria
in pugno”.
Era a pochi metri da Nick, quando notò che stava
sorridendo.
“Pensi davvero di potermi battere così”
disse Nick,
suscitando lo stupore dell’avversario.
Senza attendere una risposta, il giovane colpì Kisame
con un pugno, spingendolo all’indietro.
“Com’è possibile?” disse
Kisame.
“Ti svelerò un segreto: non sono quello che
potresti
definire un tipo comune” disse Nick mentalmente.
“Stai usando un’illusione!” disse Kisame
preoccupato.
“Questa
non è
un’illusione: è telepatia” disse Nick
“E questo invece, è quello che definirei
un colpo di scena”.
Nel dire questo, il giovane si trasformò, suscitando
lo stupore sia di Kisame sia di Itachi, che osservava.
“Hai perso pesciolino” disse Nick e
colpì Kisame con
un’ala, scagliandolo fuori dalla bolla e facendolo finire
contro la parete del
vulcano.
Itachi osservò senza
parole la creatura che gli era
apparsa davanti completamente sbigottito.
“Sei stupito Itachi Uchiha!” disse Nick con un tono
di
voce diverso {proprio come aveva detto Shikamaru} “Non hai
ancora visto
nulla!”.
“Ma tu che cosa sei?” riuscì a dire
l’Uchiha.
“Guarda e stupisciti” disse e applicò lo
Scanning
mentale su di lui.
La mente di Itachi fu percorsa da una miriade d’immagini
che lo bombardarono senza tregua: per un tempo che gli
sembrò non avere fine.
“Che cosa diavolo mi hai
fatto?” disse lui, quando tutto
fu finito mentre si teneva la testa.
“Ti ho fatto vedere la mia storia Itachi. Ovviamente,
io ho visto la tua, come compenso” disse il Sun’s
Warrior.
Nel sentire questo, Itachi fu preso da un moto omicida
e attivò lo Sharingan ipnotico, usando Tsukuyomi, la
più potente tra le arti
illusorie.
Nick si ritrovò legato
in un mondo fatto di luci rosse
e nere, circondato da un esercito di Itachi armati di spade.
“Hai commesso un errore a provocarmi” disse Itachi
con
voce spietata “Ti ucciderò trafiggendo la tua
mente per un anno intero” e
avvicinò le spade al petto di Nick.
Nick sorrise beffardo: “Sciocco; usa pure tutte le
tecniche che vuoi. Non basteranno a sconfiggermi, soprattutto le
illusioni”.
Con una potente onda psichica, Nick
distrusse
l’illusione e intrappolò un incredulo Itachi in
una sua illusione personale: la
prigione della mente.
Itachi si ritrovò sospeso a mezz’aria legato da
numerose
catene che venivano da una serie di colonne raffiguranti strani esseri.
“Cosa? Non è possibile. Nessuno può
distruggere la mia
arte illusoria senza avere lo Sharingan e imprigionarmi
così!” disse lui senza
fiato.
“Ti dirò un
segreto Itachi: niente è impossibile”
disse Nick a pochi metri da lui “La parola impossibile la
usano solo le persone
limitate, che danno un nome alla loro limitatezza.
Mi sorprendi: pensavo che tu non fossi limitato.
Oppure la tua sorpresa è dovuta da quello che ti ho detto
prima e dal relativo
shock? Puoi stare tranquillo: non aprirò bocca su quello che
ho visto nella tua
mente.
Inoltre ti rispetto e molto: questo è il motivo per il
quale ti ho fatto vedere la mia storia”.
“Mi rispetti?” disse Itachi stringendo i denti
“Ti
stai solo crogiolando per avermi battuto”.
“Ti sbagli! Non sono quel
tipo di persona. Se ti
concentrassi un attimo su quello che ti ho inviato lo capiresti da
solo”.
Itachi fu scosso da un brivido, mentre vedeva le
immagini che lo avevano percorso: si rese conto che anche Nick aveva
molti
segreti e misteri che nemmeno cento vite potevano contenere.
“Ma tu chi sei?”
“Io sono Nick Nibbio Blu, detto il Trasformista e,
come hai visto, ho una vita colma di segreti che nemmeno io conosco
pienamente.
Il mio obiettivo è distruggere il male puro e i suoi
seguaci e creare un nuovo futuro per tutti.
E tu invece Itachi? Hai uno scopo?”.
Nick sciolse l’illusione:
aveva avuto la risposta che
voleva.
“Sei davvero un tipo strano” disse Itachi, ora
calmo
“Forse non riuscirò mai a comprendere pienamente
ciò che mi hai mostrato. In
qualunque caso hai davvero molto da scoprire su te stesso, questo sono
riuscito
a capirlo”.
“Così sembra!” rispose Nick.
I due si stavano fissando, quando,
all’improvviso, una
lama si avvicinò alla testa di Itachi.
L’Uchiha fu rapido a evitarla e ad arretrare.
“Complimenti! Sei davvero
in gamba Itachi Uchiha”
disse una voce profonda.
Dal cielo scese un ragazzo alto con capelli verde
petrolio e vestito completamente in nero, Zane Truesdale, il fratello
maggiore
di Syrus con un sorriso sul volto.
Nel
prossimo
capitolo.
Zane sfida
Itachi, creando a uno scontro mozzafiato, se posso dirlo.
Come andrà a
finire? Chi vincerà?
Questo e
altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
profili dei personaggi.
Nome:
Nick Nibbio Blu.
Razza: umano/soleano.
Nazionalità: italiano.
Capelli: castano.
Occhi: verde chiaro.
Gruppo sanguigno: 0+.
Data di nascita: 20
gennaio.
Altezza: 185 cm.
Età: 19/5039 anni.
Poteri:
manipolazione della natura, potere
dell’universo, telepatia, telecinesi e altro.
Tipo di soleano: nibbio
reale blu mare.
Armi: spada blu.
Spirito: Alan e tre
custodi.
Formazione: team del
Fantasy.
Motto: Niente è impossibile.
Se non
mi
verranno in mente dei bei finali, farò una piccola
descrizione dei personaggi,
almeno ci provo.
Alla prossima.