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Autore: Writer96    26/01/2011    8 recensioni
"Potter e l’essere interrotta mentre scriveva e la sua pergamena sbaffata..ma soprattutto (e questa era la cosa che la faceva imbestialire di più) il fatto che avesse riconosciuto la mano di Potter nell’esatto momento in cui l’aveva toccata. Pessima, pessima combinazione."
DALL'ULTIMO CAPITOLO:
"-Buffo, mi aspettavo un’accoglienza più in stile urla melodrammatiche...- commentò Lily, mentre il calore ormai familiare di James la calmava, rendendo tutta quella luce meno accecante. Aprire gli occhi non era stato troppo difficile, si rese conto. La parte difficile era stata capire perché voleva farlo.
Una risatina isterica le ricordò che l’essere che stava abbracciando era Potter e che effettivamente aveva fatto qualcosa di un po’ melodrammatico.
-Scusa, la parte alla Romeo e Giulietta me la riservo per la prossima volta...- commentò lui staccandosi piano da lei. La guardò negli occhi e per la prima volta si rese conto di quanto avevano rischiato. Aveva rischiato di non vederla più. Aveva rischiato di non esserci più una Lily da abbinare alla perfezione al suo cognome.
Rise anche lei, sollevata. Ci sarebbe stato un altro momento per pensare al dolore, si rese conto. La gioia di essere viva era talmente soffocante da minacciare di ucciderla. Ogni respiro era una conquista, qualcosa di imperdibile. E Potter era con lei."
Ecco qui... la prima long che pubblico, nel senso vero e proprio di storia a capitoli. Mi pare ovvio che si tratti di una James/Lily. Ma questa parte da un punto un po' più strano.. che ne direste voi se vi dicessi che Lily è già leggermente innamorata di James? Chissà come andrà a finire.. per ora.. un bacione, Writ
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Combinazioni'
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COMBINAZIONI


 

Le sue mani scivolavano veloci sulla pergamena, un ordinato intreccio di parole, nulla lasciato al caso. La punta della sua penna d’aquila, quella marroncina screziata di bianco e nero, le solleticava gentilmente il mento ogni volta che chinava un po’ più la testa, come se volesse immergersi direttamente nel foglio.

In parte era così, ma solo perché in effetti non c’era niente che la facesse stare meglio di una bella dose di lettere e parole. Scrivere era una cosa che amava davvero fare. Adorava essere lei a creare qualcosa casualmente e riordinarlo, secondo schemi precisi ideati da altri e modificati da lei.

Qualcosa le toccò la spalla destra, fecendola sobbalzare violentemente. Ora, se c’era una cosa che la ragazza odiava veramente era essere interrotta mentre scriveva. Era costretta a passare all’improvviso dal suo mondo speciale e personale al mondo reale, dove niente in realtà era deciso da lei e dove c’era..
-Potter, cosa vuoi?- sibilò, voltandosi. Quel sibilo era assolutamente giustificato, in realtà. Un’altra cosa che lei davvero non poteva soffrire era James Potter. Che ora le sorrideva, guardandola dall’alto, con la sua solita faccia da schiaffi. Strinse i denti per non prenderlo a schiaffi. Del resto, quella mossa sarebbe stata assolutamente giustificata:
 

Potter e l’essere interrotta mentre scriveva. Combinazione altamente pericolosa.

-Hey, che ho fatto questa volta?- borbottò lui, mettendo il broncio, come facevano i bambini piccoli ai quali si è appena tolto il giocattolo preferito. Ed effettivamente a Potter era appena stata negata la possibilità di darle fastidio. La cosa che lui amava fare di più al mondo.

Lei lo fulminò semplicemente con lo sguardo, prima di tornare a concentrarsi sulla sua pergamena. E fu allora che la vide: la mano di Potter poggiata in maniera rilassata su di essa. Non avrebbe rappresentato poi tutto questo gran problema, si disse lei, se non fosse stato per il fatto che l’inchiostro era fresco. E che la mano di Potter era sudata.
 

Decise di mantenere la calma, per evitare di girarsi e di strozzare il ragazzo con le sue manine dolci e care. Che no, non erano piene di sudore o di inchiostro, vero. Ma si sarebbero presto riempite di sangue, si disse lei, se non le avesse tenute in tasca.

Potter e l’essere interrotta mentre scriveva e la sua pergamena sbaffata. Pessima combinazione.

-Potter, ti chiederei gentilmente di spostare la tua mano dal mio tema, se ti è possibile farlo..- rispose, gelida, mentre punzecchiava il dorso della mano del ragazzo con la punta della sua penna, facendo attenzione al fatto che fosse più sporca possibile.

-Scusa tanto... comunque, dicevo, siccome sono sette anni che ci conosciamo..- disse lui, prima di essere zittito dal: -So contare, Potter!- della ragazza.

Lui la fulminò con lo sguardo, offeso per essere stato stoppato fin da subito nel suo brillante discorso. La ragazza rispose con uno sguardo di sfida, ma rimase in silenzio.

-Ok, dicevamo.. dopo sette anni che ci conosciamo, volevo chiederti se... insomma... ecco... non è che... mi diresti che taglia porti?- esclamò lui, urlando in particolare l’ultima parte della frase. Lei arrossì, per la rabbia, per l’imbarazzo e.. per la concentrazione necessaria per non prendere a pugni l’essere che le stava di fianco. Il quale stava sorridendo amabilmente, mentre l’eco delle risate dei suoi compari si sentiva per tutta la Sala Comune.

-Posso darti un consiglio, Potter? Spostati. A meno che tu non voglia ricevere una fattura che ti farebbe passare la voglia di fare domande inopportune... chiara la questione?- disse lei, mentre si alzava, furente. Prima, quando l’aveva visto così impacciato aveva scioccamente pensato che magari lui fosse lì per un motivo serio. Si maledisse per la sua stupidità. E, senza degnare il ragazzo in questione di un’altra occhiata se ne andò verso il dormitorio. Al tema avrebbe pensato il giorno dopo.

Mentre si infilava furente dentro alle coperte del suo letto a baldacchino si ritrovò a pensare alle terribili combinazioni della vita.

Potter e l’essere interrotta mentre scriveva e la sua pergamena sbaffata..ma soprattutto (e questa era la cosa che la faceva imbestialire di più) il fatto che avesse riconosciuto la mano di Potter nell’esatto momento in cui l’aveva toccata. Pessima, pessima combinazione. 


ANGOLO AUTRICE
Eccomi: Sono tornata. Con una long-fic, questa volta. Beh, non c'è molto da dire senon che è la prima volta che ne scrivo una.. che ne penserete? bah! Comunque, se non vedrò una gran partecipazione, renderò questa storia una one-shot. Penso possa andare bene anche così.. perciò.. baciii Writ!

 

   
 
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