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Autore: Zest    27/01/2011    4 recensioni
Una storia che io avevo dimenticato, ma che una persona mi ha fatto riscoprire... Susan non ha MAI dimenticato Narnia...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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LA STORIA

Lacrime scendevano copiose, come aveva potuto farle questo… Lui, e lei sciocca che si era fidata, come i suoi fratelli. Lui l’aveva condannata a passare uno schifo di vita… lei era stata regina!

Abbassò gli occhi, ma ora non più… mai più

Ricordava le ultime parole che le aveva rivolto…

-“Susan”-

Gli era corsa incontro

-“Aslan, ma cos’è un sogno? O sono davvero di nuovo a Narnia?”-

-“No Susan, siamo a metà tra i due mondi”- lei aveva annuito, poi concitata aveva ripreso

-“E Caspian? Sta bene, non è successo niente vero? È re?”- il leone aveva annuito

-“È un buon re, mia cara Susan, ma lui è andato avanti, ora ha una moglie ed un figlio, ma non ha mai smesso di pensarti”- la ragazza aveva barcollato di fronte alle parole del leone

-“Oh, i-io capisco…”-

-“Ed anche tu devi andare avanti, Susan, ed essere forte perché ti sto per chiedere di fare per me qualcosa di molto difficile”-

-“Dimmi”- così giovane, e così piena di fiducia…

-“Tu non tornerai mai più a Narnia, tra i tuoi fratelli tu sarai l’unica che rimarrà per sempre nel vostro mondo, qualcuno deve rimanere a narrare del regno”-

Susan a quelle parole era crollata in ginocchio, gli occhi che si riempivano di lacrime

-“Cosa…”-

-“Narnia deve essere tramandata e raccontata… per vivere per sempre e per prosperare”-

-“Tu, tu mi stai chiedendo di rinunciare a Narnia! Di rinunciare a Caspian!!!”-

-“Sai bene dentro di te che non sei mai completamente appartenuta a Narnia, l’ultima volta hai fatto fatica a sentirti davvero a casa, Susan…”- ma a quel punto la ragazza si era ribellata

-“NO! Tu mi stai allontanado da ciò che io ho sempre considerato come un tesoro, un tesoro da amare e custodire! Vuoi che non torni più? Perfetto! Sia fatta la tua volontà, ma poi non ti azzardare a tornare mai più da me! Sappi che con questo tuo gesto mi hai diviso dai miei fratelli.”- Susan fremeva di rabbia

-“Narnia non ha più bisogno della sua regina, di Susan la dolce, del sole splendente del Sud? Bene, allora io da questo momento in poi cesso di essere la regina di Narnia, IO NON SONO NE SARÒ MAI PIÙ UNA REGINA DI NARNIA! CHE TU SIA DANNATO ASLAN PER AVERMI USATA ED INGANNATA!”- a queste parole l’ambiente bianco in cui erano immersi si spaccò in due dividendoli. Il leone senza aggiungere nulla si era voltato per poi allontanarsi lentamente.

Poi lei si era svegliata. Stava piangendo, un gelo nel cuore.

Come aveva potuto? Lei, accettare di non tornare più a Narnia…

Ora però la decisione era stata presa, se lei per Narnia aveva smesso di esistere, anche per lei Narnia sarebbe sprofondata nelle sabbie della memoria.

-“E ce l’hai la ragazza?”-

-“No Lucy, per me tua sorella rimarrà l’unica”-

Anni dopo…

Era successo veramente, dunque.

Peter, Edmund, Lucy, loro avevano raggiunto Narnia, e lei era rimasta lì. Ora aveva un marito, e dei figli, e dei nipoti, ma Narnia era rimasta nel cuore. Che sacrificio e disperazione fingere di non ricordarsi più niente di fronte ai suoi fratelli, chissà cosa avranno pensato di lei, ed ogni volta che loro nominavano le loro passate avventure eccolo, il pugnale, che le aveva piantato nel cuore Aslan, andava più a fondo lacerandole l’anima.

Oh Caspian, vedi? Anche io mi sono fatta una vita, ma io mio marito non lo amo… è un’ambasciatore, una persona importante, ma non è re, ed io non sono regina, solo la moglie dell’ambasciatore.

Con uno sforzo la vecchia donna aveva scosso la testa, il tempo del rancore era finito…

Forse una vecchia regina può ancora fare qualcosa per il suo regno, anche se lontano, pensò sorridendo amaramente

-“Clive! Dove sei monello! Oh insomma! Clive Staples Lewis! Dove diavolo ti sei cacciato! Sei tutto tuo padre!”-

-“Non che tuo figlio, non è vero nonna Susan?”- aveva risposto un ragazzo di si e no dodici anni

-“Mmmh, come mai l’hai sempre vinta? Aaah lascia stare!”- lo interruppe vedendo che stava per rispondere

-“Ti va di sentire una storia?”- il ragazzo si illuminò

-“Una sul nonno?”-

-“No mio caro, una su dei fratelli, i fratelli Pevensie…”- il ragazzo sbuffò

-“Ma io sono grande!”- l’anziana donna aveva strizzato un’occhio

-“Questa però è per ragazzi grandi”- e aveva cominciato a raccontare

Molti anni dopo, quaranta, per la precisione un uomo di cinquant’anni intingeva nel calamaio la penna cominciando a scrivere una storia, una storia per ragazzi grandi.

-“Nonna, dimmi la verità, quella ragazza, Susan Pevensie, sei tu?”-

-“Sciocchezze ragazzo! Questa è solo una storia, ma tu non dimenticarla mai, intesi? E raccontala a più persone possibili”-

Ma una lacrima era scesa lungo la guancia rugosa.

-“C’erano una volta quattro bambini che si chiamavano Peter, Susan, Edmund e Lucy. …

 

 

Piccolo angolo dell’autrice!!!

Questa One-Shot la dedico a Narniana95 che non mi conosce, ma che ha avuto la sventura di commentare una mia cosa e quindi io sono andata a vedere il suo profilo e mi è venuta voglia di scrivere una cosa su Narnia… (si lo so sono contorta…)

Beh, Narniana95 spero che ti piaccia!!!

Zest

   
 
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