La tempesta di neve non accennava a allentare la sua morsa di gelo su Philadelphia. La gente se ne stava rintanata in casa o nei bar in attesa che passasse. Ma Jasper camminava tranquillo in mezzo alla neve ed al vento come se il freddo non potesse toccarlo. Ed in effetti era così. Lui non poteva aver freddo. Non più. Non soffriva il caldo e il freddo da circa 85 anni.
Il clima gelido gli era favorevole per certi versi perché gli permetteva di nascondere sotto i pesanti indumenti il suo aspetto fuori dal comune e di passare inosservato. Avanzò nella strada per diversi metri cercando di forzare un'andatura normale quando si accorse che era l'unico ad andare in giro con quel freddo terribile. Doveva trovare un angolino dove rifugiarsi in modo da non attirare l'attenzione. Quel bar in fondo alla strada poteva andar bene. Mano a mano che si avvicinava sentì l'odore delle persone. Jasper trattenne il respiro per controllare la sete. Presto avrebbe dovuto nutrirsi ma non allora in pieno giorno nel bel mezzo della città. Nel locale c'era poca gente tutta intenta a scaldarsi con un whisky o una tazza di tè. Alzarono lo sguardo quando Jasper aprì la porta ma non mostrarono alcun segno di interesse per il nuovo arrivato. Jasper accennò un gesto di saluto con il capo, attese qualche minuto e si tolse il cappuccio e la sciarpa liberando la folta chioma bionda.
Fu allora che la sentì. Il suo profumo. Un odore simile al suo ma più delicato. L'odore di una vampira femmina. Nell'attimo in cui percepì il profumo, una giovane donna seduta al bancone si girò verso di lui con un sorriso raggiante e si alzò per andargli incontro. Doveva essere stata creata all'età di vent'anni. Era piccola di statura ma con un corpo sottile e flessuoso che si muoveva in modo aggraziato. Le ciocche corte dei suoi capelli neri ondeggiavano nell'aria ed i suoi occhi color miele lo guardavano con una dolcezza che lui non aveva mai visto. Sembrava che quella vampira avesse visto la cosa più bella e speciale del mondo. E stava guardando lui.
Jasper osservava quella meravigliosa creatura pieno di stupore. Non era soltanto bellissima, tutte le vampire lo erano, ma a renderla unica era il suo sguardo pieno di tenerezza e di umanità.
Jasper davanti a quel viso d'angelo sentì nascere delle emozioni che credeva perdute. Da quanto tempo nessuno lo aveva più guardato così? Finalmente lei gli fu vicino e gli parlò schiudendo le dolci labbra di corallo. La sua voce era una musica cristallina. "Finalmente sei qui! Quanto mi hai fatto aspettare." sospirò la fanciulla guardandolo estasiata. Jasper pensò che se fosse stato umano probabilmente sarebbe arrossito. "La prego di perdonarmi, signorina" rispose lui accennando un inchino. Era un'usanza d'altri tempi ma a lei fece piacere. "Alice" lo corresse la vampira presentandosi. Che nome grazioso. Le calzava a pennello. Jasper sorrise. Chiunque lei fosse, era contento che l'avesse trovato. "Vieni, Jasper" disse Alice prendendolo per mano. "Usciamo di qui. " Il tocco della sua manina candida nella sua lo scosse nel profondo e per un istante si perse in quegli occhi dorati e nel dolce profumo di lei. Si accorse che i suoi sentimenti stavano influenzando gli avventori del locale. Tutti guardavano lui ed Alice con aria sognante ed un pochino di invidia. Li guardavano senza provare alcuna paura! Mentre usciva dal bar insieme ad Alice, Jasper sentì accendersi nel cuore una nuova speranza come se la sua vita stesse ricominciando.
Era innamorato.