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Autore: sailor star lights    28/01/2011    0 recensioni
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ma come poteva darle retta? come poteva perdere la persona che amava e lasciarla cadere in quella scarpata quando lei era tutto ciò che più desiderava?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hely e Gin Era una tipica sera d'estate in montagna; un venticello leggero rinfrescava l'aria, ed il cielo era stupendo. Una miriade di stelle si stendevano sopra la testa di Hely che, come ogni volta, venne catturata da questo spettacolo. Camminava su un sentiero che già altre volte aveva percorso e che la portava là, là dove aveva conosciuto lui; Gin.
Quanto le mancava! Si ritrovò a pensare a lui e di colpo realizzò dov'era diretta. << dannazione! Perché mi ritrovo qui, di nuovo? >>, fece dietro front per tornare indietro ma non poté resistere. Continuò a camminare verso quel luogo a lei tanto caro.
Appena uscita dal sentiero si ritrovò davanti uno spiazzo dove,tempo addietro,vi era stata allestita la sagra che ogni anno si svolgeva lì.
Le si strinse il cuore quando la sua mente tornò indietro di un anno e cominciò a rivedere tutti i momenti più belli,quelli trascorso con lui.
<< Gin, mi manchi! >> quasi urlò alla notte e, lentamente, scivolò a terra; la testa tra le mani mentre le lacrime le scorrevano copiose dagli occhi e i singhiozzi la scuotevano.
"E' tutto così uguale "pensò "non è cambiato niente,come è possibile?" Si asciugò gli occhi e guardò quello che aveva davanti; di colpo rivide il momento per lei più bello, vide se stessa mentre veniva portata,da Gin,lontana da orecchie indiscrete; la portava all'entrata del bosco per parlarle, per dirle cosa provava.
Hely non poté sopportare oltre, chiuse gli occhi di scatto per cancellare quell'immagine dalla sua mente, mentre le lacrime rimanevano incastrate tra le sue lunghe ciglia. Non resistendo più, appoggiò la testa sulle ginocchia e ricominciò a piangere.
"Dio quanto mi faccio schifo" si disse " Come mi sono ridotta: a piangere ogni due per tre per una cosa che poi chissà se ne varrà la pena. Mi manca, mi manca terribilmente e non lo rivedrò ancora per molto tempo, come farò a resistere?" Si chiese lei.
Quando finalmente si fu calmata, si alzò e cominciò a lisciarsi e pulirsi la gonna e, in quel mentre , sentì un fruscio non troppo lontano da lei. Come in una scena al rallentatore, si voltò, facendo svolazzare leggermente i capelli, nella direzione da cui aveva sentito provenire il rumore; una persona, per la precisione un uomo, stava attraversando il piccolo ponte che collegava le due sponde del torrente. Per un attimo ebbe paura, ma riprese presto il controllo di se stessa e notando che l'uomo non l'aveva vista pensò di tagliare la corda. Fece per andarsene quando le tornò in mente l'uomo e si voltò di scatto a guardarlo,proprio in quel momento anche lui si voltò verso di lei e la vide. L'oscurità era molta e si guardarono a lungo.
"Sono sicura di averlo già visto,mi ricorda qualcuno...ma chi?"
l'uomo pensò "quella donna mi è familiare,chi sarà?"
Hely lo guardò più attentamente,passò una macchina che lo illuminò per un istante e lo riconobbe; << Gin! >>,era sicura di averlo bisbigliato ma a quanto pare doveva averlo urlato perché lo vide trasalire e spalancare gli occhi ; subito sentì : << Hely! >>
Allora lei cominciò a correre, non sapeva perché, ma correva. Gin restò un attimo imbambolato ancora troppo shoccato, poi si riebbe di colpo. "Ed ora che faccio? Perché corre? Non mi ama più forse?" Preso com'era nelle sue riflessioni, non si accorse di aver cominciato a correrle dietro. La stava raggiungendo ed Hely se ne accorse, infatti accelerò e, sotto lo sguardo inorridito di Gin, inciampò su una radice d'albero che non aveva visto e finì per scivolare lungo la scarpata che costeggiava su un lato del sentiero. Gin venne preso dall'orrore e ancora prima di realizzare quello che stava accadendo, si trovava già a terra con le mani in quelle di Hely cercando di impedirle di scivolare. La guardò negli occhi e rimase di sasso, erano lucidi di lacrime ed erano spenti,sembrava quasi lo pregasse di lasciarla andare. "Hely, no, ti prego non guardarmi così! Che ti è successo? Una volta i tuoi occhi erano pieni di vita ed erano limpidi, cosa è accaduto?Perché ora sono così spenti e cupi? C'è stato forse un ragazzo che ti ha ferita?" A quel pensiero provò una fitta dolorosa al petto e la rabbia si fece largo in lui. strinse più forte le mani di lei.
Hely, dal canto suo, non vedeva l'ora di cadere, per lo meno avrebbe smesso di soffrire e di guardare in quelli occhi verdi così belli ed in cui vedeva passare un sacco di emozioni contrastanti. "Perché mi guardi così? lasciami cadere, ti prego!non resisto più, non potrei mai sopportare di saperti con un'altra, lasciami.. "
<< Gin, lasciami cadere, lasciami andare >> gli disse in un sussurro, lui la guardò e scosse lentamente la testa mentre cercava di tirarla su inutilmente, infatti una parte di terreno cedette e quasi scivolò anche lui, ma non le lasciò le mani.
<< ti prego,lasciami. Tu devi continuare a vivere, meriti una famiglia ed una persona che ti ami. Salvati..  >> e detto questo, guardò il vuoto sotto di lei mentre le lacrime le scorrevano sul volto.
<< Come potrei farlo senza la persona che amo davvero? No! Non ti lascerò andare,sei troppo importante per me! Troppo! >>.A queste parole, Hely voltò la testa verso di lui e vide che aveva gli occhi umidi.
 Non poté resistere; << non è vero, stai solo cercando di convincermi, no ,basta!Sono stanca di giocare. >> ed a questo punto un singhiozzo le sfuggì dalle labbra.
Gin non sapeva cosa dire, temeva di crollare e così non disse niente. Si limitò a tirarla su, nonostante le proteste da parte sua.
"Ma come fa a non capire, per me non esiste che lei eppure non lo vede, non lo comprende; quanto la amo.."
E con questo pensiero, riuscì a tirarla su del tutto e appena fu in piedi, la strinse forte a sé. Quanto è bello stringerla di nuovo, pensò. Lei cercò di resistere, ma inutilmente perché questo servì solo a essere stretta ancor più forte.
"Da quanto non sentivo le sue braccia su di me? Non mi ricordavo che fosse così meraviglioso!" E così cedette, il viso affondato nel suo petto mentre piangeva a dirotto, lui con un braccio la teneva stretta a sé; "è così strano sentirla di nuovo tra le mie braccia!" E con l'altro cominciò ad accarezzarle piano i capelli finché non la sentì calmarsi piano piano.
Allora cominciò a parlare << Sai, ho temuto davvero di perderti, prima >>, lo disse con voce un po' malferma che fece stupire Hely la quale lo fissò negli occhi; rimase ancora più stupita quando li vide velati di lacrime, ma non ebbe il tempo di fare niente perché lui la riabbracciò di nuovo, se possibile, ancora più forte di prima e dopo un po' disse << Hely, ti amo... >> e detto questo la guardò negli occhi, li vide spalancarsi come due fari e poi la sentì dire con voce incerta << davvero? >>; << ma certo Hely! Perché dovrei mentirti? >>
<< beh, siamo lontani, non ci vediamo...l'amore è dunque portato a spegnersi >>
<< ma no sciocchina, non potrò mai smettere di amarti >> lo disse in tono così dolce che a Hely tornarono le lacrime agli occhi << ehy, amore, non piangere, non posso più vederti così, mi si strazia il cuore >> e così dicendo le asciugò le lacrime con i pollici e le baciò la fronte.
lei disse << non c'è... non c'è nessun'altra? >>
<< no, nessuna. Solo tu... >> stava per aggiungere dell'altro quando lei lo interruppe < e...e non...non c'è mai stata? >> rimase perplesso per un attimo per poi sorriderle dolcemente e, guardandola negli occhi, le disse << no, sempre e solo tu... >> poi si fermò un attimo e si rabbuiò in viso, tanto che lei ne ebbe quasi paura
<> gli chiese.
<> lei, felice di scoprire che il motivo per cui si era rabbuiato era solo gelosia lo abbracciò e alzandosi sulle punte dei piedi, gli sussurrò in un orecchio : << si, tu >> e detto questo gli fece un sorriso smagliante. Si staccarono l'uno dall'altra e s'incamminarono in silenzio, consci che quel silenzio diceva più di mille parole e si presero per mano. Arrivati dove si erano conosciuti e dove si erano rivisti poco prima, si distesero sul manto d'erba ed abbracciati guardarono le stelle.

chiunque la legga, sia clemente con me xD
L'ho scritta due anni fa circa e non ho avuto cuore di modificarla più di tanto... grazie :)
   
 
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