Salsedine leggera, inebriante, Sollevata dal vento che stormisce, Il tuo volto ridente ghermisce Mormorando quesiti, suadente. Oh, non imporporatevi guance, Ingenua già mi svelano i sì Pronunciati dal principio del dì Dal preludio di maliziose ciance. Scruto cupa l’ombra delle tue dita Volteggianti sicure verso il mio Viso, la ragione di già zittita, Ubriacata come un astemio, dalle mani circondanti la vita che risvegliano in me il disio.