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Autore: Mabs    29/01/2011    7 recensioni
Chi non ha mai avuto un amico immaginario, da piccolo? Fleur era particolarmente attaccata al suo amico immaginario, Melissa. Non era nč maschio, nč femmina. Non aveva nč forma, nč colore. Era semplicemente Melissa. Dimendicandosi della promessa fatta al suo amico immaginario a sei anni, Fleur, ormai quindicenne, si ricorda di Melissa, che, richiamata dall'immaginazione della ragazza, torna a vivere, chiedendo vendetta.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La piccola Fleur.
Fleur non aveva molti amici. Aveva cominciato la prima elementare circa due mesi fa, e stava lģ, al primo banco, con quel grembiulino bianco immacolato, e quella cravattina a motivo scozzese legata distrattamente sotto il colletto.
Fleur, nata da madre francese e papą italiano, era una ragazzina davvero molto graziosa. Occhi celesti e capelli castani, per niente alta, e con un fisico da far invidia a chiunque. Era molto sveglia, per avere solo sei anni: sapeva gią leggere e scrivere, al contrario dei suoi compagni. La sua maestra era una gran donna, e ce la metteva tutta per far socializzare la piccola Fleur. Durante la breve ricreazione tentava di avvicinarla alle altre sue compagne, introducendola con un fastidiosissimo "Ragazze, Fleur puņ giocare con voi?". Ma la piccola, imbarazzata, se ne tornava sempre, dopo pochi minuti, nel suo angolo prediletto, a parlare. No, non parlava da sola; Lei parlava con il suo amico immaginario di nome Melissa. Non aveva un sesso ben definito, non aveva nč forma, nč colore. Non era nč maschio, nč femmina. Era solo Melissa. E Fleur passava tutto il suo tempo con Melissa.
Le sue compagne di classe la reputavano pazza, e forse un po' avevano ragione. Ma a Fleur piaceva passare il suo tempo con Melissa. Melissa non era come un'amica avrebbe potuto essere. Melissa c'era sempre, nel bene e nel male. Quando si annoiava, e quando si divertiva, quando dormiva, quando stava a scuola, quando guardava la tv, quando mangiava, quando andava a lezione di francese, Melissa c'era sempre.

Nonostante Fleur fosse una ragazzina davvero molto intelligente, era convinta che Melissa esistesse realmente. Non poteva credere di certo il contrario, dato che quest'ultimo era il suo unico, e migliore amico.
Era seduta a gambe incrociate nel solito angolo, tra l'appendiabiti stracolmo di cappotti e cappelli ammucchiati disordinatamente e la lavagna.
-Melissa, posso dirti una cosa?
Sussurrņ Fleur sotto voce, quasi per timore che la maestra potesse sentirla e preoccuparsi come faceva sempre, riportandola dalle sue compagne di classe antipatiche e superficiali.
-Bene. Mi prometti che io e te saremo migliori amici per sempre? Non ci lasceremo mai, vero Melissa? Neanche quando sarņ grande e sposata, o quando sarņ vecchia, mi prometti che staremo per sempre insieme? Rispondimi, almeno per questa volta. So che sei timido, ma rispondimi Meli. Ti prego.
Fleur si guardņ intorno per assicurarsi che nessuno la stesse ascoltando. Poi la classe si fece improvvismente pił silenziosa. I bambini rallentarono e le loro voci si fecero pił tenui.
-Sģ. Ci sarņ.
I bambini ripresero a giocare, la maestra tornņ a rimproverare con una voce acuta e fastidiosa un ragazzino che aveva appena picchiato un suo compagno, e la palla nel cortile ricominciņ a rimbalzare allegramente. Fleur fece un accenno di sorriso, e sussurrņ,
-Grazie Melissa. Sapevo che mi avresti risposto.
  
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