Cancellare i giorni, con un tratto di penna, illudendosi che con essi ne svanisca anche il ricordo.
Ancora meglio, cancellare parte di quei giorni.
Non può essere andato TUTTO male, mi rifiuto di crederlo.
Quei momenti, quegli episodi, quei pensieri però, andrebbero depennati.
Senza esitazione.
Lasciare la mente libera di vagare sul piacevole, evitando il triste, il rabbioso, lo snervante.
Dimenticandoli proprio.
Magari bastasse così poco…
Strappare il calendario, farlo a pezzi, bruciarlo.
Inutile.
Stupido.
Illusorio.
E anche se vivere di fantasie rende la realtà meno sopportabile, torno a crogiolarmi in questa illusione.
Di poter strappare via i ricordi.