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Autore: Keiko    30/01/2011    4 recensioni
Un mondo che non aspetta altro che divorarci, pensa Hayley mentre Josh lancia l’ultima stoccata, quella che sa benissimo possa farle più male.
“I Paramore non sono il fondale di Hayley Williams e questo è ora che lo sappiano tutti. Non siamo amici, non siamo niente più che quattro idioti al tuo servizio.”
Lei sgrana gli occhi mordendosi il labbro, accompagnando le proprie parole con movimenti nervosi delle mani.
Tracciano in aria disegni, le aveva detto una volta Josh facendola ridere, perché lei non era nemmeno capace di tenerla in mano come si deve, una matita.
“Cosa stai dicendo, Josh?”
I Paramore li abbiamo fondati insieme, in questo nome c’è tutta la nostra adolescenza. Te ne sei dimenticato?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Sweet Revenge © [30/01/2011]
Disclaimer: I Paramore (Hayley Williams, Joshua Farro, Jeremy Davis e Zachary Farro nella loro attuale formazione), sono persone realmente esistenti. La storia è frutto di una narrazione di PURA FANTASIA che mescola la mia visione di fan a eventi storicamente accaduti e rumors spulciati in rete, destinata al diletto e all'intrattenimento di altri fans. Non si persegue alcun intento diffamatorio o finalità lucrativa. Nessuna violazione dei diritti legalmente tutelati in merito alla musica ed alla personalità degli artisti succitati si ritiene dunque intesa.


Dedicated to Nemo, semplicemente: lei sa perché.




  

“Subconsciously motivated natural instinct
alter nature for the pleasure”
 
 (“Six Feet Under”, No Doubt)
 
 
Hayley lo fissa senza capire cosa le stia davvero recriminando Josh, sa solo che il dolore che avverte al petto è troppo anche per permetterle di piangere. Resta lì, seduta sul divano del garage della casa dei fratelli Farro che li ha visti crescere, che li ha visti condividere un’amicizia che lentamente si è trasformata in un amore sincero per poi spegnersi come ogni storia adolescenziale.
E’ il corso naturale delle cose, si è sempre ripetuta con la cieca convinzione che Josh – in qualsiasi momento della sua vita – sarebbe rimasto al suo fianco pronto a sorreggerla.
Grande, grandissima cazzata, perché lui ha spiccato il volo, si è sposato con Jenna e l’ha lasciata indietro. Anzi, se l’avesse lasciata indietro sarebbe stata parte del suo passato, un qualcosa da ricordare con la medesima dolcezza con cui lei ricorda i sorrisi e gli abbracci di lui, invece è diventata il nemico numero uno contro cui intraprendere una crociata mediatica che sta per inghiottirla e rigettarla fuori fatta a pezzi, ammesso che già non si regga in piedi con la semplice forza della disperazione.
Se ne sta seduta e ascolta le sue parole - crudeli, cattive, senza senso: perché? – in silenzio, la gamba sinistra ripiegata sotto la destra che penzola inerte al di fuori del suo morbido rifugio, mentre sembra aver dimenticato il suo sorriso dolcissimo nello stesso cassetto in cui Josh ha deciso di incatenarla per poi gettare la chiave dei loro sogni in pasto al mondo.
Un mondo che non aspetta altro che divorarci, pensa Hayley mentre Josh lancia l’ultima stoccata, quella che sa benissimo possa farle più male.
“I Paramore non sono il fondale di Hayley Williams e questo è ora che lo sappiano tutti. Non siamo amici, non siamo niente più che quattro idioti al tuo servizio.”
Lei sgrana gli occhi mordendosi il labbro, accompagnando le proprie parole con movimenti nervosi delle mani.
Tracciano in aria disegni, le aveva detto una volta Josh facendola ridere, perché lei non era nemmeno capace di tenerla in mano come si deve, una matita.
“Cosa stai dicendo, Josh?”
I Paramore li abbiamo fondati insieme, in questo nome c’è tutta la nostra adolescenza. Te ne sei dimenticato?
E’ quella la risposta che vorrebbe dargli, ma tutto ciò che riesce a fare è limitarsi a quelle tre parole aggiunte a un nome che un tempo era dolce come miele e che ora, le fa male come il peggiore dei veleni.
“Esisti solo tu, Hayley. Tu e il tuo cazzo di egocentrismo, la tua voglia di essere una rock star a ogni costo, non di fare musica per divertirci.”
“Non hai mai pensato di farlo professionalmente?”
“Cosa?”
“Per te i Paramore erano tutto un gioco per caso?”
“Erano il mio mondo prima che arrivassi tu.”
Ci sono solo loro due, lì dentro, due fiere in gabbia disposte a non arretrare di un solo passo, perché Jeremy, Taylor e Zack non sono altro che spettatori dinnanzi a un teatrino di periferia in cui il mago ha dovuto mostrare i propri trucchi di prestigio per avere un esiguo pubblico di bambini urlanti al proprio seguito: pura e semplice finzione dietro la maschera da giullare. Joshua Farro non è mai stato un tipo che avresti potuto definire figo, era un ragazzo normalissimo a cui piacevano cose del tutto ordinarie: era Hayley quella speciale, quella che aveva sempre brillato come una stella tra i prati autunnali di Franklin.
“Come ci siamo arrivati qui?”
“Lo sai benissimo.”
“No che non lo so, invece. Perché non me lo spieghi tu, Josh?”
“Hai sempre fatto quello che volevi, di noi non te ne è mai fregato niente. Ci hai supplicati di far rientrare Jeremy quando era chiaro che non saremmo andati da nessuna parte con lui. Abbiamo annullato un tour in Europa a causa sua ma tu l’hai rivoluto indietro e ti sei ostinata a credere che fosse l’unico al mondo a saper fare ciò che faceva. Andiamo Hayley, l’hai fatto perché J era l’unico che poteva supportarti.”
“Ehi Josh, credo tu stia esagerando ora. Se hai problemi con Hayley perché non ne parlate a quattr’occhi senza mettere in mezzo la band?”
Josh lancia un’occhiata divertita – strafottente, diciamolo: ha l’espressione del perfetto stronzo stampata in faccia. Quando è diventato così? Hayley ha la risposta tra le dita ma non vuole credere sia davvero tutto causa della gelosia. Non è giusto nei confronti di Jenna, miei e di tutti quelli che hanno vissuto accanto a noi. – al suo ex-amico, perché è così che vede ora le cose: i Paramore per lui non esistono più, gli hanno solo rubato gli anni migliori della sua vita e gli hanno fottuto il cervello.
Hayley gli ha fottuto il cervello e il cuore, per questo non può perdonarla: perché in ogni gesto, in ogni sorriso che non è indirizzato a lui, in ogni ricordo che riaffiora alla mente quando sente il suo profumo nell’aria ci sono racchiusi gli anni che avrebbero dovuto essere i più belli della sua vita e che invece sono stati un inferno.
Se fossero stati normali, senza la pretesa di diventare gli idoli dei loro coetanei, forse lui ed Hayley avrebbero potuto stare insieme, vivere quel loro amore alla luce del sole senza preoccuparsi dei paparazzi e dei gossip sulle riviste.
Perché Chad ha avuto la possibilità di vivere a pieno la sua storia con Hayley e lui no?
Perché era solo un ragazzino a cui potevano imporre qualsiasi cosa senza che dicesse nulla? Forse lo sapevano che era innamorato di Hayley e hanno fatto pressione sul suo punto debole – il cuore, cazzo, non un qualsiasi altro organo come il cervello. Già quello sarebbe stato controllabile ma il cuore, proprio no - per tenere lui e Zac dentro la band il più a lungo possibile.
E Hayley l’aveva amato davvero?                                            
“Non ti intromettere J, adesso che sei diventato il suo confidente non significa che tu possa farti i cazzi nostri.”
“Sono anche problemi di J e Taylor se tu e Zac volete lasciare i Paramore.”
“No, ti sbagli. Sei tu la diretta interessata visto che la band è una tua proprietà esclusiva.”
Hayley lo guarda senza mostrare quanto male le facciano quelle parole, cercando di tenere per la fine dell’incontro e le pareti della sua stanza, tutte le lacrime che non può permettersi di versare.
Perché questo tradimento?
“Okay Josh, parla chiaro.”
“Io e Zac ce ne andiamo, fine dei giochi. Se Taylor e Jeremy vogliono rimanere a farti da fondale buon per loro. Io non ci sto più a questi giochetti.”
“Sai cosa significa la parola frontman? Che è quello che sta davanti, Josh. Se volevi tutta la fama che non hai avuto con i Paramore dovevi fare il cantante, non il chitarrista.”
Hayley non si fa schiacciare dalle provocazioni della persona che la conosce meglio al mondo: Josh sa benissimo cosa può gettarla a terra e farla morire, ma è proprio per quel motivo che lei non può cedere né arretrare di un passo, che deve tenersi incollata alla faccia la maschera della professionalità e del menefreghismo per poi gettarla nel primo bidone dell’immondizia che incontrerà durante il rientro a casa.
Le vacanze dovevano essere un momento per stare bene insieme, per ritrovare le loro famiglie e vedere i loro fratelli e le sorelle che non sono riusciti a coccolare negli ultimi tre anni, invece si sono trasformate in un orrore senza fine in cui sembra che tutti loro riescano a tirare fuori solo il peggio di sé stessi, come tutti gli altri adulti.
E’ questo che ci ha fregati, siamo cresciuti e ci siamo persi. Avevamo giurato che non l’avremmo mai fatto e invece è accaduto. Mi sono persa e ci siamo persi, ma chi saprà riaffiorare a galla per primo?
“Vedi Hayley? Sei diventata proprio questo: una cosa che non riesco più a sopportare.”
“Il fatto che sia cambiata?”
Josh non le risponde, non c’è nemmeno bisogno lo faccia. Hayley – così come Jeremy – sa perfettamente che le cose non sono più le stesse da quando hanno inciso Brand New Eyes, da quando dalle loro dita sono uscite sottoforma di testi e melodie tutte le parole non dette da quando si sono lasciati sino a quel momento, quello che tutti si stavano aspettando.
Hayley non ha mai abbassato la testa davanti all’ipocrisia e alla cattiveria che l’hanno sempre circondata, non si è mai arresa di fronte alla solitudine che l’ha inghiottita dopo che lei e Josh si sono lasciati, quando ogni giornata era una stoccata al cuore e ogni secondo insieme una continua lotta per sopravvivere un giorno in più sperando che il dolore prima o poi se ne andasse.
Era l’unica ragazza, era sola in mezzo agli amici di sempre, sola e circondata dall’affetto di migliaia di fans che si stringevano attorno a lei per sostenerla come se si vedesse all’esterno – e forse era stato davvero così – che tutto il sogno si stava sgretolando, che tutta la sua adolescenza se l’era inghiottita Josh.
Non i Paramore ma lui, con il suo sorriso, le parole dolci e incoraggianti, le dita sempre a contatto con le sue anche quando erano distanti: perché era la musica a legarli quando non potevano sfiorarsi.
“Lo sapevamo, tutto qui. Perché finire proprio con Orlando? Per ammazzare le persone che credevano in voi proprio per Natale?”
“No, perché a Orlando si conclude il tour negli States, è una causa più professionale.”
“Buona fortuna.”
“Hayley…”
Jeremy cerca di fermarla senza realmente avvicinarsi a lei, mentre la rossa si solleva dal suo seggio e scorre lo sguardo su ognuno di loro posandolo solo per un istante sul volto di Josh che stenta a riconoscere da quello che ha amato in un tempo che ormai sa benissimo non potrà mai tornare.
“Siamo morti tutti quando abbiamo girato Playing God, e ancora prima quando è stata scritta. C’ero io a comporre le parti al pianoforte, non tu Josh. So io quello che ho provato. Ho amato il pezzo del video in cui c’erano la mia chiamata e la tua risposta, a casa mia, dove potevamo sentirci da un piano all’altro solo cantando. Ho amato più di tutte questa canzone perché è una di quelle che abbiamo aspettato a scrivere per lungo tempo, quando ormai non c’era più nulla da poter salvare, nemmeno noi stessi. Hai ragione tu, come sempre: sappiamo perché te ne vai anzi, lo sapevamo da un anno ormai. Non ci siamo nemmeno illusi che potessi rimanere, non c’era più spazio per noi.”
Il suo “noi è ben più ristretto rispetto a quello che possono essere i Paramore, è un “noi” ridotto a un rapporto biunivoco che l’ha lentamente prosciugata e l’ha fatta diventare donna troppo in fretta.
Hayley ha le spalle rivolte verso i ragazzi e non si volta verso di loro quando esce dallo scantinato della casa dei Farro, ma Josh sa benissimo che sta piangendo.
Lo sa perché ha percepito il fremito delle sue spalle e il capo abbassarsi verso il pavimento, quel gesto infantile che continua a portarsi appresso quando scoppia a piangere e non ha bisogno di nessuno per farsi consolare ma solo di sé stessa.
“Fanculo.”
Sono le sue ultime parole che escono dalle labbra strette di Josh mentre Jeremy e Taylor restano a fissarlo in attesa di altre spiegazioni che non arriveranno, di motivazioni più valide che non immotivate accuse verso Hayley, ma quello è il naturale epilogo di una guerra che prosegue da un anno e mezzo ormai.
Josh lo sa bene che Hayley continuerà a brillerà molto più intensamente di tutti loro eppure spera che quella stella prima o poi esploda come una nova sino a incenerire la retina di chi sta a guardarla in adorazione, per poter ridere di quei poveri illusi che vorrebbero averla tutta per sé senza comprendere che Hayley Williams appartiene solo a sé stessa.
Non potrai mai imprigionare una stella, Josh, o rischierai di farla morire di solitudine.
E se invece fosse morto lui nell’allontanarla?
Domande del cazzo, alla fine di tutta quella pagliacciata, perché lui ad Hayley nemmeno pensa più come a una donna o alla sua ex ragazza: ha Jenna che lo sta aspettando – felice della sua decisione, e come potrebbe essere altrimenti? – con il suo sorriso da bambina e la cascata di riccioli biondi da bambola. Eppure, semplicemente, torna a pensare ad Hayley, alla curva delle sue spalle e i suoi capelli dai colori bizzarri, alle sue dita che sfiorano le corde della chitarra e alla sua voce che si spacca come una tempesta dentro la sua testa.
Imprevedibile, violenta, rabbiosa: assolutamente sincera, cazzo.
 
“If God's the game that you're playing
Well, we must get more acquainted
Because it has to be so lonely... to be the only one who's holy
It's just my humble opinion, but it's one that I believe in
You don't deserve a point of view, if the only thing you see is you

Wo-o-o-ho-oh

You don't have to believe me
But the way I, way I see it
Next time you point a finger
I might have to bend it back
Or break it, break it off
Next time you point a finger... I'll point you to the mirror”





Note dell'autrice. La fanfiction è basata sulla cronaca della rottura dei Paramore, dopo il rimpallo di notizie dal blog di Joshua Farro alle dichiarazione rilasciate da Hayley, Jeremy e Taylor ad MTV, da cui la fan fiction prende il titolo. Ad ulteriore riprova del tutto, potete leggere il testo della canzone di “Playing God” e guardarne il video, da cui ho preso ulteriormente spunto per la storia visto che assume inquietanti sfumature di avvisaglia al dramma.
In un’intervista ad AP, Hayley afferma “I love the call and response vocal that Josh and I did. I feel like this song is one of those that we've been waiting to write for a long time.”
Nell’intervista ad MTV Hayley afferma che l’intero album di Brand New Eyes parla del suo rapport con Josh, dall’inizio alla sua fine e anche la fase successiva, in cui Hayley si sentiva “Una giovane donna sola a combattere contro tutto e tutti”.
Si ringrazia Nemo per la fornitura del materiale fangirlesco del caso. 
   
 
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