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Autore: vannagio    31/01/2011    15 recensioni
Aro contemplava lo schermo del Suo portatile con sguardo perplesso. Un sopraciglio elegantemente inarcato tradiva il Suo sconcerto. E sconcertare un tipo come Aro non era un’impresa facile, ve lo assicuro! Intanto, il vampiro leggeva e rileggeva il commento che un utente aveva lasciato alla Sua primissima… - incontrava ancora qualche difficoltà nel pronunciare certi neologismi moderni - fanfiction senza capire.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aro, Athenodora, Sulpicia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Quando vannagio vaneggia!"



Aro e la presunta critica costruttiva




Questa “storia” fa schifo.
Un’accozzaglia di cliché, guarnita da OOC spaventosi e inverosimili. Edward che preferisce Aro a Bella? LUI NON È GAY!!! E che vuol dire che Aro non ricambia l’amore di Edward? È impossibile! Caso mai dovrebbe essere il contrario: Aro innamorato di Edward e non ricambiato.
Sul serio… questa “cosa” è illeggibile, oscena. E poi il tuo stile è antiquato, noioso. Illeggibile, appunto! Dante Alighieri si starà rivoltando nella tomba. Non ti vergogni a pubblicare simili schifezze?
Un’altra cosa.
Toglimi una curiosità… sei analfabeta per caso? Sai leggere?
No, perché… lo vedi quel link in alto a sinistra? Lì, proprio lì! C’è scritto “Regolamento”. Lo hai trovato? Bene. Cliccaci sopra e leggi… sempre che tu ne sia capace. Ti renderai conto che il codice html non è una cosuccia da niente, idiota. È OBBLIGATORIO.
Sei fortunato che non abbia contattato l’amministrazione, perché questa storia - sempre che si possa definire tale - andrebbe cancellata seduta stante.
Spero che questa critica costruttiva ti aiuti a comprendere gli odiosissimi errori che hai commesso.
Buona giornata e a mai più rileggerti!



Aro contemplava lo schermo del Suo portatile con sguardo perplesso. Un sopraciglio elegantemente inarcato tradiva il Suo sconcerto. E sconcertare un tipo come Aro non era un’impresa facile, ve lo assicuro! Intanto, il vampiro leggeva e rileggeva il commento che un utente aveva lasciato alla Sua primissima… - incontrava ancora qualche difficoltà nel pronunciare certi neologismi moderni - fanfiction senza capire.

Aro innamorato di Edward ma non ricambiato?

Lui, che aveva fatto spasimare uomini e donne di ogni epoca e nazionalità? Esistevano persone disposte a uccidere, persone disposte a morire, pur di passare un’unica notte di passione con Lui.
L’utente, autore della presunta critica costruttiva, si chiedeva come fosse possibile che nella Sua storia Edward Cullen si innamorasse di Aro. Ma il Signore dei Volturi a Sua volta si domandava: perché mai Edward Cullen non avrebbe dovuto innamorarsi di uno come Aro. Lui, che a tutti gli effetti era la creatura più irresistibile - o più figa, come asserivano alcune Sue fan - del creato? Glielo avrebbe chiesto, a quel recensore, e non avrebbe accettato un “Edward ama Bella” o un “Edward non è gay” come risposta.
Se, poi, a tale recensore non piacevano i - come si chiamavano? - crack pairing e le… fanfiction ad alto contenuto di OOC, Lui non poteva fare niente al riguardo, a parte inserire i dovuti avvertimenti.

L’utente lo definiva analfabeta.

Analfabeta? Lui, che parlava correntemente circa trenta lingue diverse - alcune delle quali aveva visto morire e finire nel dimenticatoio -, tra cui anche il Marino, il Gigantese e il Serpentese?
D’accordo, nel leggere il regolamento del sito aveva saltato qualche passaggio e quell’utente non era il primo a farglielo notare.
Ma… analfabeta? Lui?
Aro aveva già deciso di rimediare alla mancanza di… codice html, perché nessuno meglio di Lui sapeva quanto fossero importanti le regole e quanto fosse altrettanto importante rispettarle.
Ma… analfabeta? Lui?
Aro scuoteva la testa incredulo.

E poi c’era la vera chicca. La ciliegina sulla torta. Il dulcis in fundo. Il recensore lo aveva chiamato “idiota”.

Idiota? Lui?
Lui. Un idiota.
Era uno scherzo. Non poteva essere altrimenti.
Lui… un idiota.

Aro scoppiò a ridere.

Quando, un’ora più tardi, Sulpicia entrò nello studio del vampiro per prendere in prestito un libro da consultare, Aro stava ancora ridendo a crepa pelle. Piegato in due per le risate, si teneva la pancia e colpiva ripetutamente il ripiano della scrivania, sul quale era rimasta l’impronta del Suo pugno. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di chiamarlo “idiota”. Nemmeno Sua sorella, che riposi in pace. Esilarante, troppo esilarante!
Soltanto l’occhiata indignata di Sua moglie lo aiutò a recuperare un minimo di autocontrollo. Ma poco dopo, Sulpicia era appena uscita, chiudendosi la porta alle spalle, lo sguardo del vampiro ricascò sulla parola “idiota”. Fu inevitabile. Le risate esplosero nuovamente, più sguaiate e rumorose di prima.
Ridacchiò come un licantropo ubriaco ancora per qualche minuto, poi si tappò la bocca, cercando di ingoiare i risolini isterici.

Adesso che aveva abbondantemente usufruito del lato comico della faccenda, Aro sentiva un po’ di amaro in bocca.

Come doveva comportarsi?
Doveva rispondere per le rime?
Sfoggiare le Sue eccelse qualità oratorie sarebbe stato come servire perle ai porci.
Minacciare o insultare apertamente il recensore?
Non era nel Suo stile.
Sguinzagliare Jane?
Poteva essere una soluzione.

Mentre vagliava le diverse possibilità a Sua disposizione, Aro si ricordò del regolamento. Lo lesse tutto, da cima a fondo, fin quando non lo imparò a memoria, soffermandosi in particolare sui paragrafi “Segnalare violazioni del regolamento” e “Regole sulle recensioni”. Aro apprese che ogni autore aveva il diritto di segnalare all’amministrazione una recensione che trasgrediva le regole. La presunta critica costruttiva che Aro aveva ricevuto era molto offensiva nei Suoi confronti, perciò andava contro il regolamento.
Ma. C’era un “ma”.
Aro aveva violato le regole, a Sua volta, mancando di utilizzare il codice… - accidenti! - html. E se, segnalando la presunta critica costruttiva, l’amministrazione avesse cancellato la Sua storia?
Aro teneva molto a ciò che aveva scritto. La Sua piccola creatura, soleva chiamarla. Aveva riversato in essa tutti i Suoi pensieri e le Sue frustrazioni riguardanti quella saga, stesura di mano infernale. Nello scrivere aveva trovato una valvola di sfogo, un modo per fantasticare su possibili rivalse e - perché no? - progettare una vendetta. Si era affezionato alla Sua fanfiction. Non voleva rischiare che venisse eliminata come carta straccia.

Aro era diventato vittima di un ricatto.

Lui, vittima di un ricatto?
Aro.
Signore dei Volturi.
Il Re dei Ricatti.
Egli, insomma.
Vittima di un ricatto. Lui.

Aro scoppiò a ridere. Di nuovo.

Sulpicia, appena rientrata in compagnia di Athenodora, osservava il vampiro con espressione impensierita.
«Che cosa gli è preso a tuo marito?».
«E chi lo sa! Era già così qualche ora fa. Forse ha chiesto un’altra volta a Jane di colpirlo con il suo potere. Aro lo fa spesso, quando si annoia».
«Brutta storia».
«Non dirlo a me!».


FINE


Aro si è fatto spiegare come inserire il codice html e, adesso, l’impaginazione della Sua fanfiction è a dir poco perfetta e, cosa ancora più importante, legittima.

Dopo aver risolto i problemi con l’html e aver sottoposto la fanfiction a un’attenta revisione, Aro ha segnalato la presunta critica costruttiva all’amministrazione. Perché Aro sa bene che, quando si rispettano le regole, non c’è nulla da temere.

A oggi, la fanfiction di Aro conta trecentotrentaquattro recensioni. La maggior parte positive. Alcune negative, ma educate. E Aro le apprezza di più. Perché a due cose Lui non rinuncerebbe mai: l’educazione e l’onestà intellettuale. Poi ci sarebbero anche il potere e la Sua collezione di talenti, ma quelli erano sottointesi… ovviamente.

La presunta critica costruttiva - che è rimasta presunta, dal momento che di costruttivo non aveva alcunché - è stata cancellata dall’amministrazione in seguito alla segnalazione di Aro. Ma prima che ciò accadesse, Aro ne ha salvato una copia sul portatile. Quando ha voglia di ridere o si annoia, se la rilegge.
Sempre meglio che farsi colpire dal potere di Jane, ha commentato Sulpicia sospirando rassegnata.

Edward Cullen ha querelato Aro per aver diffuso notizie false sul suo conto. Nonostante ciò il Signore dei Volturi continua a sostenere la Sua versione: «Edward Cullen si è infatuato di me intorno al 1923. La tipica cotta adolescenziale, insomma. Se non mi credete», occhiata scettica e sorriso cortese, «chiedete conferma al Dottor Carlisle Cullen».
Dall’ospedale di Forks non ci è giunta ancora nessuna smentita.







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Note di fine one-shot:
Questa one-shot è stata scritta con il consenso di Aro.
Nessun recensore o vampiro vegetariano sono stati maltrattati durante la stesura della stessa.







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Aro ha un ego spropositato: ci vuole ben altro per smontarlo. Ma - ahimè! - non siamo tutti come lui. Perciò questa shot vuole ricordare a chi commenta e recensisce che dietro a ogni storia - sia essa grammaticalmente corretta o meno - ci sono delle persone vere, in carne e ossa, che possono apprezzare le vostre recensioni, fregarsene altamente, riderne come Aro, infuriarsi oppure rimanerne profondamente ferite.
Non sono contro le critiche negative - ci mancherebbe! - ma ci sono modi e modi per evidenziare i limiti e le mancanze di un componimento. Mostrarsi educati e usare un po’ di tatto nei confronti di chi scrive è una forma di rispetto.
Invece, la critica fatta per il solo gusto di ridicolizzare, offendere o svilire una persona è sterile, inutile, controproducente perché crea insofferenza e rancore. E a differenza di quello che si dice o si pensa, non aiuta l’autore a migliorarsi o a imparare dai propri errori. Ascoltereste i consigli di chi vi ha insultato o si è rivolto a voi in modo sarcastico e volutamente provocatorio?
Siamo tutti liberi di esprimere il nostro parere. Giusto, giustissimo. Ma la nostra libertà finisce laddove comincia quella degli altri.
Non era mia intenzione offendere o colpire nessuno, soltanto esprimere un’opinione servendomi di Aro e di un po' di ironia.
A presto, vannagio.


P.S.: la recensione inserita nella ff è di mia invenzione, vale a dire fittizia. Se qualcuno dovesse riconoscersi in quelle frasi, sappiate che si tratta solo di mera coincidenza.

   
 
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