Crossover
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Autore: Hikary    01/02/2011    1 recensioni
[Wicked ~ Musical/Bookverse]
Per/per colpa di Sammy ♥
Una fic al mese per dodici mesi ; una canzone per ogni capitolo, gentilmente suggerita dalla darling x)p
Meravigliosamente random, 100% crossover, alto contenuto Fiyeraba.
Enjoy!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri
Note: Missing Moments, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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What/WTF?!/Why: Sua Tirannica Simpatia a.k.a. la Sammy mi rifilerà una canzone al mese fino alla fine dell'anno e io ci scriverò su a qualsiasi costo. Possibilmente cose devastanti sulla Fiyeraba bookverse, si capisce ù.ù


Seasons of love from Rent


Song: Come saprei - Giorgia

Verse: Bookverse

Timeline: City of Emeralds; prima volta ( chiusa parentesi sulle auto-speculazioni di Elphie ù.ù) dei due.

Character e/o pairing: Fiyero/Elphaba ( e Galatino, lì, somewhere, che guarda gli uccellini come Skinner in The Truth xD).

Desclaimer: Sign no more é l'inizio della ballata di Much Ado about Nothing.



Sigh no more, my love

[Gennaio]



Io ci arriverei

nel profondo dentro te

nei silenzi tuoi

[...]

Quando stai lì

e non sai che voli prendere.



C'era un dolore in quel silenzio che lo fece tremare: di rabbia, paura, di un sentimento sconosciuto troppo intenso per la sua natura. Lei, lei che era tanto forte ...non avrebbe dovuto soffrire, no.

Non per colpa sua.

L'istinto lo obbligò a muovere un passo in avanti, a dispetto di una più ragionevole ritirata, perfino del semplice restarsene lì, immobile, a guardare in silenzio quello scoppio di emotività così dannatamente insolito e destabilizzante – e da quando Elphaba e l'equilibrio di Fiyero erano in qualche modo collegati? Ma d'altronde le scelte avventate, negli ultimi tempi, si erano rivelate assai più affidabili di tutte le altre idee: d'istinto l'aveva riconosciuta nella cappella di Santa Galinda, d'istinto l'aveva seguita fin lì. Ed ora, senza pensare ad altro che a quelle lacrime, senza ascoltare nulla se non i battiti forsennati del proprio cuore, Fiyero decise cosa fare.


Come saprei

richiamare gli occhi tuoi

incollarli ai miei.

[...]



C'era un dolore in quel bacio che non avrebbe mai dimenticato.

Eppure ebbe l'impressione che i baci e le carezze lenissero almeno un poco, seppure impercettibilmente, quella sofferenza; gli parve che il tremito delle sue spalle si calmasse appena, ma costantemente. Ed Elphie premeva il proprio corpo contro il suo con una tale urgenza, come se Fiyero potesse scivolare via da un momento all'altro, senza stringerlo davvero, senza cercare davvero la sua bocca, lasciando che fosse lui a farlo...

Perciò continuò a baciarla e accarezzarla, le mani sulle spalle perché smettesse di tremare, sospreso di quanto fossero morbide e arrendevoli le sue labbra.


Come saprei amarti io

nessuno saprebbe mai.


Fiyero disegnava piccoli cerchi imperfetti con la punta del naso, sfiorandole delicatamente la schiena. Elphie gli dava le spalle, rabbrividendo nel dormiveglia – per il freddo, questa volta; in effetti, il gelo di quel posto era pura follia. Il giovane principe baciò il punto esattamente a metà tra le due scapole, soffermandosi un po' più del necessario a ripercorrere con l'indice la linea dell'osso: Elphie era insospettabilmente magra, quasi gracile, sotto i suoi mantelli da strega delle fiabe. E di certo Fiyero era l'ultima persona al mondo che avrebbe potuto porsi domande del genere, fino a poche settimane prima.

Elphaba si mosse leggermente e Fiyero, in cuor suo, sperò ardentemente che si fosse svegliata. Incapace di resistere alla tentazione, si sporse a baciarla sulla guancia, sull'angolo della bocca e sul collo, lì solo con qualche rapida sortita, giusto per strapparle un “ Fiyero...!” ammonitore che non sortì il benché minimo effetto. Soddisfatto, l'abbracciò stretta, affondando il viso nell'incavo tra la spalla e il collo. Elphaba cercò la sua mano tra le coperte e vi intrecciò la propria. Per un po' rimasero così, sempre silenziosi, ignorando i minuti che passavano, concentrati solo sulla dolcezza di quell'abbraccio; un sentimento, la dolcezza, in cui paradossalmente, nelle loro esistenze diametralmente opposte, entrambi non si erano mai imbattuti prima d'ora.

Fiyero mormorò qualcosa contrò il suo orecchio, che la persuase a voltarsi. Quando furono faccia a faccia, il ghigno impertinente di Fiyero si specchiò nello sguardo vendicativo di Elphie, con una scintilla deliziosamente diabolica.

Il dolore della sera prima era sparito già da tempo, intrappolato dai loro abbracci, soffocato dai troppi baci. Elphie tremava solo d'impazienza, o di gioia; e Fiyero desiderò cancellarlo dalla propria mente, quasi che lei potesse percepirlo e ricordarlo a sua volta. Non lo sapeva ancora, Elphie, di aver fatto la scelta giusta fidandosi di lui. Ma glielo avrebbe dimostrato.

Dio, l'avrebbe fatto eccome, l'avrebbe stretta troppo forte perché potesse piangere di nuovo.


Come saprei

riuscirci io

ancora non lo sai.



Notes

Le Fiyeraba bookverse generano attacchi di panico.

Questa fic in particolare (mi) ha generato attacchi di panico.

Quella terrorista della mia migliore amica genera attacchi di panico!


Sam, honey, forse stai pensando che sono stata un po' stronza a rigirare la canzone ma a seguire letteralemente il testo con questi due viene meravigliosamente una fic da p0rn!fest in puro Maguire!style – il che non é necessariamente un male ma devo proprio scriverla io? la mia musa poetica ha voluto così ù.ù


Maguire ha sempre questi dettagli inspiegabili, tipo le ossa: caviglia ossuta...? Anche se ammetto che, essendo un Fiyero's pov, tutto può essere ù.ù


So ..what about?

  
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