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Autore: piemme    01/02/2011    6 recensioni
Edward decide di andare a New York e riprendersi la sua dolce Tanya. Ma lì troverà una sorpresa e un nuovo incontro gli cambierà la vita.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Innamorati cronici
Editor fotografico online

Cap 2

 

Non era possibile, la mia dolce Tanya con un altro uomo. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Lei così dolce e premurosa…io…io non sapevo cosa fare. Ero completamente in balia dello scetticismo e dello shock. Possibile che Tanya mi avesse tradito? Intanto ero arrivato in strada completamente assorto dalle luci e dai rumori provenienti da quella casa da non accorgermi di una moto che a momenti mi stava investendo. Il motociclista si fermò ad osservarmi a pochi passi da me per poi ripartire come un razzo. Che strano, mi sembrava volesse dirmi qualcosa. Intanto continuai ad osservare quell’appartamento quando mi balenò in mente un’idea. C’era un vecchio edificio di fronte casa di Tanya. Era semidistrutto ma le scale erano ancora buone. Salì rapidamente fino al secondo piano rischiando di spezzarmi l’osso del collo ma finalmente riuscì a rivedere la mia dea che…baciava quel rozzo indiano troglodita! Maledizione! Cosa potevo fare? Lo sconforto prese il sopravvento. Come potevo fermare quello scimmione? Come potevo riportare la mia dolce Tanya da me? Tutto domande a cui non avrei mai potuto rispondere perché non conoscevo lui e di certo non potevo presentarmi a lei dopo che mi aveva scaricato in quel modo. L’unico pensiero che aveva bloccato la mia mente era quello di osservarli. Li osservavo, li scrutavo…sii…decisi di rimanere in quel vecchio edificio e spiarli! Forse lei si sarebbe stancata di lui e quel giorno io sarei stato lì per lei. Decisi infine di rimanere in quell’edificio.

L’indomani mattina comprai tutto quello che poteva servirmi per spiare l’intimità di coppia di Tanya e lo scimmione. Un binocolo per osservare costantemente la loro vita e un quaderno per annotare tutto quello che facevano. Decisi di non tornare al lavoro almeno temporaneamente. Volevo vedere la fine del loro amore. Rivolevo la mia donna ad ogni costo.

“Bene buongiorno ragazzi! Buongiorno Tanya, buongiorno Tarzan!” osservare le loro abitudini ormai mi veniva naturale. Sfogliai il mio quaderno con i miei appunti. “Sei minuti in ritardo rispetto a ieri..” I miei grafici non sbagliavano mai. “Mmmmahhh! Lo dicevo io! Sorriso medio, labbra chiuse…ah..non dimenticare il vaso…che sia perfettamente al centro!” Lo scimmione spostava in continuazione il vaso posto al centro tavola. Era un maniaco del perfezionismo. “Così..no…no…neanche…bene…mah si ancora un centimetro perché no! Ti secca la cosa vero Tanya!  Ridi quanto vuoi scimmione, sei uno sciame meteoritico di passaggio e nient’altro e presto sarai un brutto ricordo. Provo quasi pena per te, brutto bastardo!” Intanto il tempo passava e io mi attrezzai maggiormente. Comprai una camera oscura professionale che riprendeva con uno zoom molto potente, un proiettore e feci pulizia nell’appartamento, cercando di renderlo più vivibile. Una sera mentre osservavo Tanya, la nostalgia per la sua bellissima pelle bianca mi fece ricordare i bei tempi andati. La guardavo sui quel video così bella e irresistibile. Io l’amavo e l’avrei aspettato tutto il tempo necessario.

“Ciao Tanya, come stai? Ehi…la vuoi sapere una cosa buffa, le capre svengono. Non me lo sto inventando. C’è una varietà di capre, non so perché ma svengono qualsiasi cosa succeda. Per esempio quando sentono un rumore forte o una pistola che spara..bum…loro svengono…subito…cadono come birilli…una dietro l’altra…” rideva, rideva di gusto. Chissà cosa le stava raccontando lo scimmione. “Buffo eh? Sapevo che ti avrebbe fatto ridere.” Con la morte nel cuore, dipinsi di bianco la parete per vedere meglio la mia dea.  A tarda serata, mi accorsi che lo scimmione era entrato in cucina nudo e si spalmava della panna sul corpo e sul pene. Davvero raccapricciante. “Per questo non ce l’ho il grafico.” E tornai mestamente ad occuparmi dei miei amici scarafaggi che seppur mi stavano infestando l’appartamento malconcio, mi facevano compagnia. La notte ormai continuava il suo procedere lento e silenzioso fino a quando un rumore destò il mio interesse. Dentro casa di Tanya e dello scimmione notai qualcuno vestito con una tuta nera ed un casco. Con una torcia ispezionava la casa e all’improvviso scese dal palazzo per introdursi nel mio. Stava salendo dal tetto , ruppe i vetri e gettò per terra un sacco nero per poi lanciarvisi sopra. La mia paura salì alle stelle. Presi il primo attrezzo che trovai e lo puntai contro l’individuo e che nel frattempo si era rialzato e attraverso dei fili collegati a qualche batteria accese una lampadina.

“Ehi! Chi sei? Fermo!” a quelle parole si tolse il casco mostrando le fattezze di una donna con i capelli neri e gli occhi nocciola. Non ci credevo. Una donna? “Ma chi diavolo sei?” guardava esterrefatta quel posto ma non mi degnava di uno sguardo. Accendeva lampadine e scrutava l’ambiente.

“Ehi no no no! Ferma!Che fai? Che vuoi? Chi sei?” ma continuava ad accendere lampadine. Mi stava snervando. “Ehi ci abito io qui, che vuoi? Ti ho fatto delle domande! Vorrei una risposta.” Ma lei continuava imperterrita la sua operazione di illuminare l’abitato. “Mi vuoi dire chi sei e che cosa vuoi?”

Sshhh…ti sentiranno.”

“Chi? Scusa ma di chi stai parlando?”

“Lo sai…sto parlando della tua riccioli d’oro e del mio fidanzato…” rimasi sbalordito, il suo fidanzato!

“Ah..vuoi dire che quel tipo lì…quella cosa nel palazzo di fronte è il tuo fidanzato?” si girò di scatto con una smorfia stampata in viso.

“Come ti chiami?”mi puntò la torcia sul naso.

“Mike.” mentìi, non volevo dirle il mio vero nome.

“Come ti chiami Mike?”

“Edward” Era una dura, non c’era che dire.

“Edward, io sono Bella…mi piazzerò qui accanto.” Cos dicendo prese il sacco e si allontanò verso una delle tante stanze. Si fermò davanti la porta della stanza. “Io dormo nuda altrimenti non prendo sonno. Ma non pensare che sia un invito perché se solo respiri nella mia direzione, ti inchiodo il cetriolo…a quella trave!” indicando la trave in alto con la luce della torcia. “Non frugare tra la mia roba, non rompermi le palle e sono sicura che andremo d’accordo. Sogni d’oro.” Sbattè la porta in modo violento lasciandomi lì come un cretino. Invece il giorno frugai tra le sue cose mentre lei era via, trovando una pistola ad acqua e delle fragole ammuffite in un sacchetto. Che tipo strano! Ritornò poco dopo portando con sé del materiale.

“Che cos’è quella roba?”

“Un apparato di ricezione ed un cactus.”

“Cioè d’ascolto, cioè spiare. Spiare chi?” girò la testa verso l’edificio accanto mentre sulla parete, lo scimmione attraversava la stanza.

“Prova ad indovinare?”

“Perché, perché fare una cosa del genere?”

“Mi interessa quello che succede lì dentro, tu non vuoi sentire cosa dicono?”

“No, non voglio.”

“Perché no?”

“Sarebbe una violazione della loro intimità”

“Scusi tanto Mr Video.”

“Non è una video camera, è una camera oscura. Pura luce. Io non la spio, voglio solo starle vicino.”

“Certo è molto diverso così.”

“Senti, so cosa provi. Lo rivuoi indietro così morbosamente che non ragioni. L’angoscia ti contorce le budella. Sei gelosa ma spiando l’appartamento…che c’è?” una risata sarcastica spuntò dal suo viso.

“Non lo rivoglio indietro, io lo voglio disintegrare…incenerire!” rivolgendosi verso l’immagine sulla parete.” Quando avrò finito con lui, rimarrà solo una macchietta irregolare sul pavimento.”

“Evviva!”

“Invece che fai tu? Aspetti che lei lasci lui per tornare da te?”

“E’ evidente no?”

“Lui l’hai visto?”

“Lui è un dettaglio irrilevante. Tanya ed io siamo anime gemelle. Questa è solo una fase di passaggio. Si lasceranno stasera stessa. Questo lo so con certezza.”

“Sentiamo.”

“Io sono un astronomo, giusto? Fa parte del mio lavoro trovare una spiegazione per fenomeni che sembrano assolutamente casuali.”

“ah ah…”

“Beh…io l’ho trovata, ho una chiave di lettura. Lo dicono i dati.”

“I dati?Ah…quei dati…attività di mutua nutrizione.” Indicò con il dito i miei grafici.

“E’ il numero di volte che Tanya  e come diavolo si chiama si imboccano a vicenda.”

“Tu li conti?”

“Non solo questo…sorrisi, baci, abbracci,liti!”

“Litigano?”

“No, non ancora…sguardi languidi, bisbigli, grida!”

“Gridano?”

“No no no! Stai perdendo il filo! Stasera ci sarà una discussione, litigheranno di brutto, lo pianterà ed io sarò lì pronto a consolarla. A mezzanotte sarà tutto finito perciò se vuoi un consiglio, inizia pure a fare i bagagli.”

“Questa è senza..senza dubbio alcuno la cosa più patetica che abbia mai sentito!”

“Non le capisci…”

“E non lo dico con superficialità, io faccio la fotografa. Ne assurdità ne ho viste tante. Una volta ho fotografato un uomo che si era mangiato le gambe. Tu saresti la pecora nera della sua famiglia.”

“Cosa prevede il tuo feroce piano? Inumidirlo con le pistole a schizzo, bersagliarlo con le fragole ammuffite?” Stavo perdendo la pazienza.

“Hai curiosato nella mia sacca?”

“Si rivolgiti alla polizia!”

“Un individuo stano, tragico, da commiserare.”

“Pensala come credi. Tanya ed io siamo innamorati.”

“A parte il fatto che lei si scopa il mio ex ,siete una coppia perfetta.”

“Senti catwoman, alla fine dei giochi vedrai che lei tornerà da me e staremo meglio di prima. Tu invece dove starai…tutta sola e cupa in un angoletto a tramare vendette! Questo sucederà!”

“Ascoltami bene Edward…in un solo caso quella ragazza ritornerà da te: se uno spruzzo di sperma la catapulterà attraverso la strada in questa stanza!” concluse con questa espressione poco gentile andando via. La seguì fin sul terrazzino.

“Voglio che te ne vai!”

“Non ci contare proprio.”

“C’ero prima io qui!”

“Fammi pagare metà dell’affitto e non rompermi le palle!” non la sopportavo più, presi un pezzo di legno intento a distruggere quel ricevitore.

“Ah…io non lo farei se fossi in te…”

“Perché?” stavo quasi per colpire.

“Hai pagato tu.” Mi fermai immediatamente controllando il portafoglio. La stronza mi aveva rubato i soldi.

“Hai rubato i miei soldi?Mi hai preso tutto quello che avevo per comprare sta merda??”

“Quelli erano tutti i tuoi soldi?”

“E quel coso a che diavolo ti serve, si può sapere?” indicando il cactus che trasportava.

“Mi piace Edward.” Scioccata mi guardava scioccata. Ritornò dentro per provare il nuovo marchingegno. Si mise le cuffie alle orecchie e iniziò a sgranocchiare delle carote.

“Riesci a sentirli? Stanno parlando?”

“Si.”

“Di che parlano?”

“Non credo ti interessi.”

“Fammi sentire.”

“E’ sbagliato Edward.”

“Pochi secondi. Solo per sentire la sua voce, la sua dolce voce.”

“Pregami.”

“Ti prego.”

“Scusa che hai detto, non capisco.”

“Ti prego fammi sentire.” Urlai per farmi capire.

“D’accordo.” Azionò il vivavoce e…urla sovrumane!

“Oddio…oddio la sta ammazzando!” corsi verso la parete per riuscire a vedere la scena ma non c’era niente.

“Eh si la sta facendo a pezzi e a lei piace da morire.” E allora capì. IL mio cuore si frantumò.

“No la mia Tanya non è così. A lei piace fare l’amore in silenzio…con tenerezza e dolcezza…”

“Guarda che la tua Tanya è una cavallerizza da rodeo!”

“E’ orribile! E’ molto peggio di quanto immaginassi!” mi presi le mani tra i capelli andando su e giù per la stanza.

“Da fastidio? Spengo?”

“No, no scherzi. E’ necessario che senta!”

“Che coraggio! Ti ammiro.” Intanto andavo avanti e indietro per la stanza senza avere pace mentre quelle urla mi trapassavano il cervello.

“Parla francese.”

“Sai una cosa? Gli uomini francesi ce l’hanno piccolo. Lui invece no…il suo sembra la coda di Gozilla, ci potrebbe demolire la città…” un urlo tremendo “uhh…però direi che è l’orgasmo più lungo che abbia mai sentito. Edward ti servono i grafici?”

“Tu ti diverti vero? Ti diverti da matti a farmi soffrire!”

“Aiutami a vendicarmi Edward…esci dal seminato una volta tanto, vedrai subito la differenza!”

“No, scordatelo! Non mi farò risucchiare dal tuo incubo!”

“D’accordo… se vuoi posso fartelo sentire ancora meglio…” e alzò il volume.

“Benvenuto a New York spia con le corna!” una serie di flash mi ricordavano che effettivamente stavo solo perdendo il mio tempo.

 

Ehilà!! Scusate come sempre il ritardo ma piano piano aggiornerò tutte le mie ff. Comunque ringrazio tantissimo  giova71 e  Annette Bells per avermi lasciato una recensione e tutti coloro che l’hanno inserita nelle preferite e seguite! Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!

Un bacione!!

 

 

   
 
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