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Autore: mileybest    02/02/2011    1 recensioni
-Fammi capire bene...devo raccontare ad una scialba Doppelganger la quale mi odia a morte qualcosa che per me non ha importanza?-
Yep,penso.
-Non credi sia il caso di rifarti una vita con persone sulle quali puoi contare?-
Ride.
Trova cosi divertente il mio tentativo di darle una mano?!
Stringo forte le nocche come quando la vedevo giocare con l'orso di peluche.
-Quali persone? Te?-
Perdo un battito. La sua domanda ha un doppio senso davvero da brividi.
-Chiunque tu voglia.-
-E se volessi te?
-
Katherine/Elena
Attenzione:Spoiler sulla seconda stagione e sul primo libro tratto dalla serie "Il diario del vampiro La Genesi"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce | Coppie: Elena/Katherine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Doppelgangers '
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So che le piace da morire infastidirmi e non devo farci caso,ma è impossibile.

È impossibile ignorare un essere perfettamente somigliante a te quando puoi guardarla solo all'entrata di una cripta buia e fredda...se poi te la ritrovi ad un palmo di naso è chiaramente ovvio che non puoi fare a meno di osservarla e ignorare il motivo per cui hai deciso di ritrovarti nella stessa stanza con lei.

È da più di dieci minuti che rigira fra le mani il mio orsacchiotto di peluche regalatomi da Jeremy,mio fratello (o dovrei iniziare a pensare a lui come cugino?),qualche anno fa.

E ci manca poco che le tiri il libro da cui sto cercando anche un minimo aiuto per combattere il nemico che presto o tardi arriverà a fare una “visitina” a Mistyc Falls,L'Antico che ha intenzione di usare il mio sangue per spezzare la Maledizione del Sole e della Luna,la quale è stata creata per rendere i vampiri deboli al sole e i lupi mannari schiavi della luna piena.

Il più temibile vampiro di tutti i tempi,Klaus.

Sbuffo mentalmente,stringendo forte le nocche per l'irritazione che mi provoca la mia doppelganger,Katherine, e il suo sghignazzare continuando ad accarezzare l'orsetto.

Adesso preferirei di gran lunga che Klaus entrasse nella camera e mi rapisse ridendo maleficamente piuttosto che continuare ad osservare la vampira.

-Hai finito di guardare,Elena? Mica te lo rompo.- mormora Katherine,quasi maliziosamente,spostando lo sguardo dal peluche verso di me.

Non farti assalire dalla rabbia. Non farti assalire dalla rabbia.

Mi ripeto.

Ma come non arrabbiarsi quando si è in presenza di Katherine Pierce?

-Mettilo giù.- Dico,rispondendo al suo sguardo,decisa. Per poi indicare l'orsacchiotto che tiene saldamene fra le mani.

Solo il pensare che il mio peluche è in mani che,di sicuro,hanno ucciso e torturato chissà quante persone nei loro secoli di vita,mi dà il voltastomaco.

Ma è meglio non pensare a questo.

Se sono costretta a passare del tempo con Katherine,tanto vale non fare questi orribili pensieri in sua presenza.

Devo ignorarla,farmi aiutare nelle ricerche quando è proprio necessario e non avere nulla a che fare con lei se non collaborando per uccidere il vampiro che tempo fa,ha provato a sacrificare anche lei.

Il tono della mia voce sarà sembrato abbastanza convincente e deciso dal farle smettere di fare l'idiota?

La risata cristallina di Katherine rimbomba fra le pareti della camera.

A quanto pare no.

-Non sei capace a dare ordini,ma da una che dorme ancora con un orso finto dovevo aspettarmelo.-

Posso avvertire il sangue fluire più velocemente nelle vene,detesto essere presa in giro,specialmente se da lei. Una vigliacca che non ha provato nemmeno per un istante a combattere veramente Klaus.

No,ha usato Trevor e Rose per pararsi il culo e fuggire.

Non ha il diritto di giudicarmi.

-Sei proprio una...niente,non c'è ragione per prendersela con te,non ne vale la pena.- Mormoro,sprezzante,tornando a sfogliare il libro preso alla Duke University,durante la seconda visita che ho fatto con Alaric e Jeremy.

Devo ammettere che,però,mi sarebbe piaciuto vedere la reazione della ragazza che mi credeva Katherine alla vista di Damon ancora una volta.

Trattengo un profondo sospiro.

Damon e Stefan sono andati a cercare Isobel oggi stesso. Ecco perchè mi tocca passare la serata in compagnia di quella stronza. E non so se riusciranno a tornare presto.

Tutto per colpa di questa diavolo di Maledizione!

La mia vita e quella delle persone che amo sono in pericolo,l'interà umanità potrebbe morire se Klaus porta a termine il suo piano e come se non bastasse sono costretta a incontrare senza nessuna voglia la mia madre biologica e a rivedere il mio padre biologico.

Può esserci una persona con più sfortuna di me?

Per un attimo il nome di Katherine si fa strada nella mia mente.

Scuoto la testa subito.

Katherine più sfortunata di me?

Non sarebbe sbagliato da dire. Lei infondo nel lontano 1400 non sapeva nulla del mondo sovrannaturale di cui ora fa parte e non poteva immaginare cosa le sarebbe capitato una volta andata in Inghilterra. Senza contare che suo padre non le ha permesso di tenere sua figlia e l'ha esiliata dalla Bulgaria,non rispettandola come un padre dovrebbe fare con la propria figlia,anche quando questa commette degli errori.

In fin dei conti...io ho amici e familiari su cui contare,lei ha dovuto affrontare tutto da sola.

Una piccola morsa allo stomaco al pensiero di una Katherine di appena diciassette anni triste e in assenza della sua famiglia che scappa per non darla vinta a Klaus mi costringe a smettere di leggere. E la rabbia verso di lei scompare.

Forse non voleva usare Trevor e Rose e renderli dei fuggiaschi,forse aveva solo bisogno di amici,ma non voleva nessuna morte sulla coscienza per mano di Klaus. Forse non è come vuole sembrare.

-Se pensi di avermi offeso con quella misera frasetta,ti sbagli di grosso. Ma...anche se avessi detto qualcosa di più meschino non me la sarei presa,insomma perchè dovrei sentirmi offesa da una mia brutta copia?-

Chiudo di scatto il libro,le guance rosse per la rabbia tornata e all'apice della sua potenza. Ne ho abbastanza.

Mi giro nella direzione della vampira,alzandomi in piedi.

Sapevo che non dovevo pensarci,lei è esattamente come vuole sembrare.

Una perfida e manipolatrice vampira idiota.

E la odio con tutto il cuore.

-Perchè questa “brutta copia” è cento volte migliore di te,perchè questa “brutta copia” è amata sul serio da amici e familiari,perchè io a differenza tua ho deciso di combattere il pericolo e non scappare in attesa della fine! Perchè io ero tutto per i miei genitori adottivi e non sono mai stata una delusione per loro e perchè...io non sarò mai una stronza egoista e manipolatrice come te,mai.Non userò le persone a mio piacimento,non farò uccidere la mia famiglia per colpa mia.Mai.-

Respiro forte per calmarmi,senza mai staccare gli occhi da quelli di Katherine e non lasciandomi sfuggire l'espressione abbattuta che le si è disegnata in faccia quando ho tirato in ballo i miei genitori e di conseguenza anche i suoi.

E provo a non pensarci per evitare di smettere di urlarle contro,cosa che vorrei continuare a fare,cosi come provo a non trasformare la rabbia in dispiacere capendo che per lei io sono solo la sua brutta copia.

Poi perchè dovrebbe importarmi quello che pensa di me?

Non faccio in tempo a tornare a guardarla,appena rialzo lo sguardo non c'è più nessuno di fronte a me.

Una ventata d'aria gelida mi fa rabbrividire,noto la finestra aperta e le tende muoversi misteriosamente.

Bah. Come se non sapessi che i vampiri possono sparire all'improvviso.

Mi avvicino alla finestra,sentendomi una perfetta cretina ad affacciarmi e provare a scorgere Katherine sulla strada o fra gli alberi,per poi chiuderla con un sonoro tonfo.


Bene,è da poco passata mezzanotte e sono da sola.

Ho chiamato Jeremy,Jenna e Caroline cinque ore fa e nessuno si è degnato di tenermi compagnia oggi a cena.

Jeremy ha deciso di portare Bonnie a cena e visto che il padre di lei è partito per qualche giorno passeranno la notte a casa sua. Faccio una smorfia immaginandoli insieme. Ho accettato la loro storia e Bonnie è la mia migliore amica,ma pensare che facciano...quello...è disgustoso.

Jenna è con Alaric nella casa sul lago per passare un week end romantico senza complicazioni.

Caroline è a fare la guardia a Tyler.

Non posso neanche chiamare Stefan o Damon,non risponderebbero per non farmi preoccupare.

Quindi sono qui...e mi annoio.

Mi viene quasi da ridere,una sera normale in cui posso fare cose normali e non ho idea di cosa fare.

Eppure ogni tanto penso alla vita di prima,quando era tutto più semplice e non c'erano vampiri,streghe o...doppelganger psicopatiche a far passare la giornata.

Cosa starà facendo Katherine?

Oh e che cavolo. Ancora che penso a lei.

E mi sento in colpa,per giunta!

Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine della sua espressione ferita quando l'ho offesa dicendo chiaramente che è stata una delusione per i suoi genitori.

Che le è rimasta anche quando le ho detto che non farò mai uccidere le persone a me care per una mia colpa.

Mi butto di peso sul divano,schiacciando il cuscino con il viso.

Non pensavo davvero quello che ho detto.

Infondo io non posso sapere cosa riserva per me il futuro,non so se qualcuno morirà per causa mia e...prima della morte di mio padre e mia madre io ero una Cheerleader frivola e...stronza.

È stata quell'esperienza a cambiare radicalmente il mio carattere.

Per Katherine potrebbe essere stato lo stesso.

Magari prima di conoscere il nobile che poi l'ha tradita sulla fiducia era diversa,era migliore di quello che è diventata.


Sono impazzita. Deve essere cosi.

Oppure un vampiro mi ha soggiogato e costretto a fare quello che fino a poco fa mi sembrava una vera cazzata...mi sembra tutt'ora un immensa cazzata.

Ho proprio voglia di morire,oggi.

Stavo tanto bene sdraiata sul divano...e mi ritrovo a parcheggiare la macchina davanti il pensionato Salvatore dove,fino al ritorno di Stefan e Damon,alloggia Katherine.

Perchè sono venuta qui?

Non avevo niente di meglio da fare.

E il senso di colpa iniziava ad essere insopportabile.

E il voler sapere a tutti i costi il vero carattere di Katherine.

E capire se è disposta ad aiutarci solo perchè cosi non è più dentro la cripta oppure se vuole veramente darci una mano.

Scuoto la testa.

La consapevolezza che queste sono semplici scuse si fa ogni secondo che passa più evidente.

Se fossi qui...perchè voglio esserci?

Odio Katherine. Sono sicura di questo.

L'unica sicurezza che mi è rimasta è l'odio che provo per lei.

Visto che nei campi dell'amore e dell'amicizia le cose vanno di male in peggio e non ho idea di come aggiustare le relazioni che ho,almeno nell'odio sono sicura.

Perchè io odio Katherine. Giusto?

Allora perchè ho il cuore che batte furiosamente nel petto mentre faccio i pochi passi che mi separano dall'entrata della pensione?

Mi mordo le labbra,nervosamente.

Sono sul serio pazza.

Busso alla porta.

Trattengo il respiro.

Andiamo,conosco questo posto,ci sono stata milioni di volte. Che motivo c'è di aver paura?

Katherine non può aver cambiato l'arredamento della casa trasformandola in un castello in stile Dracula cosi da spaventare chiunque sia abbastanza coraggioso da entrare,non è il tipo da castelli spettrali. Quindi non ho niente di cui preoccuparmi.

Se non...Katherine.

La porta si apre dopo qualche secondo.

Incontro lo sguardo terribilmente vampiresco della mia Doppelganger con in mano una tazza fumante di cioccolata.

Rimango paralizzata.

Da questa misera distanza posso notare la differenza fra i miei e i suoi occhi.

Quelli di Katherine sono scuri tendenti al nero,mentre i miei sono color nocciola.

E come se non bastasse...il suo sguardo è il più eccitante che abbia mai visto.

Io non riuscirei ad osservare qualcuno in quel modo come fa lei.

-Cosa vuoi?- Chiede,con la mano stretta alla maniglia della porta. Sta aspettando il momento giusto per sbattermi la porta in faccia?

Una fitta al petto mi fa smettere di respirare per un istante.

Non ha detto il suo solito “Hello Elena”.

Cazzo,mi dava fastidio ogni volta che lo diceva appena mi vedeva,ora che non l'ha detto desidero sentirlo?

-Emh...- Ottima domanda. Cosa voglio? Che sono venuta a fare qui?

Katherine sbuffa.

-Ok.- Dice chiudendo la porta.

-Aspetta!- La fermo dal suo intento,bloccando la porta con un piede.

-Che accidenti vuoi,Elena?!- Chiede,anzi,grida Katherine riaprendo la porta alla sua velocità.

Ecco un altra differenza. Quando è arrabbiata nella sua voce è possibile scorgere l'accento bulgaro,la sua lingua madre.

Mentre io sono americana.

Non riesco a trattenere un sorrisino. Con quell'accento sembra una bambina.

-Che cazzo ridi? Non ho tempo da perdere. Addio.-

Fa per chiudere ancora la porta,ma riesco a bloccarla di nuovo.

La fermo per un braccio,poggiando la mia mano sul suo polso.

Uno strano brivido mi passa per la schiena.

Katherine si sposta dalla mia presa,facendo un passo indietro.

-Che cosa c'è?- Chiede,con voce più bassa ed evitando di incrociare il mio sguardo.

Sbaglio o si sta agitando un po' troppo?

-Io...-sussurro. Respiro forte facendo smettere i brividi che mi hanno attraversato il corpo. -Io...volevo...vedere come stavi.-

Dico,pregando che Katherine non mi risponda male un altra volta.

-Come vuoi che stia? Sto bene,torna pure a casa,non fa bene a nessuno parlare con una vampira stronza,egoista ,vigliacca e manipolatrice.- Dice lei visibilmente delusa,tornando dentro la pensione.

La seguo chiudendomi la porta alle spalle.

-Non ti ho invitato ad entrare.- Continua non girandosi.

Nemmeno io l'ho fatto con te,penso.

-Katherine...io non...-

-Non perdere tempo a inventarti cazzate del tipo “non volevo dirlo”,non ci casco e...- volta la testa nella mia direzione.-Tu lo volevi eccome.-

-No invece,non mi piace far star male le persone.- Mi difendo.

Katherine sorride alzando gli occhi al cielo. Subito dopo me la ritrovo vicino.

-Abbi almeno il coraggio di ammetterlo.-

-Ammettere cosa?-

Avvicina il mio viso al suo,tanto che posso avvertire il suo alito caldo sulla faccia.

Altre differenze. La sua bocca è leggermente più carnosa. Perfetta da baciare...mi stupisco del mio stesso pensiero.

E la sua fronte è un tantino meno alta della mia.

Non siamo poi cosi uguali.

-Che tu volevi ferirmi. -Mi sussurra nell'orecchio. Rabbrividisco. È come se Katherine riuscisse a far attivare ogni cellula del mio corpo semplicemente sussurrando in quel modo fra il malizioso e il ferito. Ed è una sensazione che riesce a farmi provare solo lei.

Anche ad una distanza molto più ampia. Perfino quando stava nella cripta e le parlavo a distanza riusciva a mettermi a disagio.

-No...- Provo a dirle,ma lei si allontana di qualche centimetro per osservarmi l'ennesima volta negli occhi.

-Tu mi odi,quindi di conseguenza vuoi che soffra.-

Ci sono riuscita.

Possibile che vorrei tornare indietro di qualche ora per non permettere a me stessa di fare la stronza?

Katherine non merita nulla,solo insulti di questo tipo. Voleva usare me,Tyler,Caroline e Bonnie per i suoi scopi,voleva consegnarci tutti a Klaus per farsi perdonare di questi cinquecento e passa anni di fuga.

-E tu invece?- La vampira alza un sopracciglio,stupita.-Se Damon non ti avesse rinchiuso nella cripta tu...avresti consegnato me e i miei amici a Klaus.-

Ricordo bene il suo “Better you die than i”.

Questo è un valido motivo per odiarla.

Questo e il fatto che per colpa sua Stefan e Damon hanno perso il loro legame fraterno,Caroline e Tyler hanno perso la possibilità di una vita normale,sono dovuta venire a sapere dell'adozione e conoscere una madre che mi ha abbandonato.

Tutto per colpa sua.

-Forse...forse no. Chi può dirlo?- Scrolla le spalle,sedendosi sul divano.

Io posso dirlo! La storiella sui suoi tempi andati ne è la prova e quello che ha fatto quando è venuta in città,quindi è cosi.

-Potrei trascinarti di peso in un luogo sicuro fino a che non compare Klaus e dopo darti a lui per farmelo amico. Potrei farlo...proprio adesso.- Si tratta chiaramente di una minaccia...ma le sue labbra si sono allargate in un altro sorriso malizioso. Vuole spaventarmi.

Deglutisco. Non ci riuscirà. Non ho paura di lei.

-Lo faresti sul serio?-

Katherine incrocia le braccia al petto. Mi squadra con i suoi occhi neri.

-Dammi un buon motivo per non farlo.-

Faccio alcuni passi verso di lei. Noto il libro della famiglia Petrova,che le avevo riportato,sul tavolino del salotto.

-Perderesti la tua umanità.-

Scoppia a ridere.

-Ma se oggi...-

-Non ti ho detto che sei un mostro.- La interrompo.

Fa uno strano sorrisino,compiaciuto quasi.

Dopo di che sospira,borbottando parole incomprensibili.

-La mia umanità è sparita nel momento in cui ho visto i miei genitori morti nella mia stanza.- Afferma,senza il tono distaccato e privo di emozioni che la contraddistingue,adesso con voce nostalgica.

-Ti mancano?- Le chiedo.

-Non lo so...ogni tanto.- è la prima volta che la sento parlare cosi. Fissa il vuoto,mi piacerebbe sapere se sta ricordando sua madre e suo padre o se si immagina la prossima preda da cacciare.

-Che mi dici di Pearl e Anna?-

-Come?-

-Loro ti erano rimaste vicino.-

Un altro sorriso nostalgico.

-Già loro...non le conoscevo.- Dice scansandosi un po' per farmi mettere seduta sul divano. Con le mani tremanti mi siedo vicino alla vampira.

-Non le conoscevi?- Domando confusa.

Katherine mima il no con la testa.

-No,non prima di diventare vampira...le ho incontrate cento anni dopo,vicino ad Atlanta.-

-Erano umane?-

Annuisce.

-Pearl era venuta a cercarmi pregando che la aiutassi.-

Katherine racconta fissando un punto fisso,a prima vista sembra che stia osservando me,ma ci metto poco a capire che sta ricordando il suo passato con la mente per poi raccontarlo.


-Cosa vuole?!- Ringhio inacidita. Qui nella stanza datomi dal padrone della locanda che ho soggiogato posso fare quello che voglio,anche rispondere male ad una signora come questa Pearl. Tanto che può farmi?

-Signorina...scusi l'intrusione,non volevo turbarla.-Sbuffo. Si certo,come no. Non fanno tutti che parlare e parlare di me da quando sono arrivata,non tenendo conto del mio disagio.

-Cosa vuole?- Ripeto,più calma. Pearl sta quasi per scoppiare a piangere. Comportamento insolito.

-Io ho...bisogno di aiuto. Cioè mia figlia...Annabelle...ha bisogno di aiuto.-

Portarla dal medico no?

-Perchè lo sta dicendo a me?-

-Katherine...lei è l'unica che può aiutarmi.-Non nascondo il mio stupore. Questa donna...sa il mio segreto?

-Io non posso fare niente.-

-Mi deve solo dire come fare per guarirla.-

Adesso gli occhi neri a mandorla di Pearl sono completamente ricoperti di lacrime. -So che c'è un modo...la prego,lei è riuscita a non ammalarsi per tutti questi mesi,anche in presenza di questo virus maledetto...lei non ne è rimasta contagiata.-Del tutto inaspettatamente Pearl mi prende le mani,borbottando un “ma che...”avvertendo il freddo del mio corpo in contrasto con le sue mani calde.-Mi dica come ci è riuscita,mia figlia...non posso perderla,non posso perdere anche lei. È l'unica cosa che mi è rimasta di bello,la prego...mi aiuti.-

E cosa faccio? Non posso...non posso svelare la mia natura a chi che sia.

Ma...la voce di una madre disperata,la stessa che aveva la mia mentre provava inutilmente a convincere suo marito a non mandarmi via.

Chiudo gli occhi avendo un breve flash di mia madre con il viso contratto in una smorfia di dolore durante il nostro ultimo abbraccio.

Una madre e una figlia non possono separarsi. Non posso permettere che una donna soffra come ha sofferto mia madre. O come ho sofferto io quando ho trovato la mia famiglia morta ingiustamente. So come ci si sente quando si perde qualcuno. Sospiro. Eccome se lo so.

-Mi porti da sua figlia.-


-Quando mi ha portato da Annabelle...ho spiegato a entrambe quello che ero e le ho vampirizzate.- Finisce di raccontare la vampira,stringendosi le mani.

Io...resto imbambolata.

Katherine...ha...un cuore?!

Ha salvato la vita di una ragazzina prossima alla morte e le ha permesso di stare con sua madre per l'eternità.

Allora non è malvagia.

Riprendo a respirare normalmente,sollevata.

So che non è una bugia,i suoi movimenti nervosi e il suo sguardo perso nei ricordi sono troppo veri. Nemmeno il più grande bugiardo del mondo può fingere cosi bene.

-Bhè che c'è?- Sbotta lei,tornando in sé.

-Come che c'è! Mi hai appena raccontato un altra parte del tuo passato...e non dovrei rimanere sotto chock?-

-è successo tanto tempo fa...cosi come la morte dei miei...acqua passata.-

-No. Non è acqua passata,non si direbbe dal modo in cui ti comporti.-

Katherine lancia un ringhio.

-Cosa ne sai tu? Abbiamo qui Miss so tutto io? Non sai cosa provo ,Elena. Sono la stessa che ha quasi ammazzato John,l'hai dimenticato?-

Per poco non ringhio anch'io. Sta andando troppo sulla difensiva.

Che razza di cambiamento,prima è triste e in vena di raccontare una storiella e dopo le prende la furia momentanea.

Bene. Se vuole metterla cosi...

-Non l'hai ucciso. Avresti potuto farlo...ma non l'hai fatto.-

-Dio quanto sei irritante!-

E se ne va in cucina.

La seguo. Quasi quasi la preferivo sadica e perfida.

-Allontani le persone da te. Perchè?-

Katherine sbuffa.

-Sono per caso in un talk show televisivo?- Domanda sarcastica roteando gli occhi.

-Katherine dai...hai detto che stavo diventando più furba quando eri nella cripta,quindi posso capire da sola il perchè fai finta di non avere sentimenti,ma preferisco sentirlo dire da te.-

Torna sul divano a velocità sovrannaturale.

-Fammi capire bene...devo raccontare ad una scialba Doppelganger la quale mi odia a morte qualcosa che per me non ha importanza?-

Yep,penso.

-Non credi sia il caso di rifarti una vita con persone sulle quali puoi contare?-

Ride.

Trova cosi divertente il mio tentativo di darle una mano?!

Stringo forte le nocche come quando la vedevo giocare con l'orso di peluche.

-Quali persone? Te?-

Perdo un battito. La sua domanda ha un doppio senso davvero da brividi.

-Chiunque tu voglia.-

-E se volessi te?-

Le Converse che ho ai piedi sembrano tutto a un tratto invitanti.

L'avrà capito che sta parlando a doppio senso?

Mi tremano le gambe al pensiero che...forse non sta facendo delle battute.

-Co...cosa?-

Katherine sorride,il mio viso prende fuoco.

-Ti imbarazza sapere questo?-

-Ma sapere cosa!-

Katherine prima che possa fare un passo si piazza davanti a me.

-Se stessi facendo tutto questo per te,Elena? Se...da quando mi sei venuta a trovare alla cripta non faccia altro che pensarti?-

Oh Dio...non riesco a capire se mi sta prendendo in giro o è uno dei suoi trucchetti per farmi scappare a gambe levate.

La possibilità che quello che mi sta dicendo è vera...no,non può essere.

Io per lei sono solo una scialba e schifosa copia,penso amareggiata.

-Katherine...-

-Sei tu che lo vuoi sapere,io esaudisco il tuo desiderio. Allontano le persone da me per...non riuscirei a sopportare un altra morte per mano di Klaus,lui...lui sa come distruggere qualcuno e quella che vuole distruggere sono io,se scoprisse che ho delle persone a cui tengo non perderebbe tempo ad assassinarle.-

Un nodo alla gola mi impedisce di parlare. Ma almeno adesso so la verità. So che Katherine non è la vampira senza anima che tutti credono.

Però c'è qualcosa che mi sfugge.

-E cosa c'entra questa risposta con quello che mi hai detto prima?- Chiedo,infatti.

Katherine sorride dolcemente,accarezzandomi una guancia.

Dovrei allontanarmi,spingerla via,fuggire a casa o anche prendere un paletto di legno e ficcarglielo nel cuore. Di certo quello che ha appena confessato non la giustifica dalle brutte azioni che ha commesso e non ha il permesso di toccarmi,ma...è un contatto che vorrei non si interrompesse.

Mi sento bene,davvero bene.

-Non lo capisci? Elena...Klaus farebbe del male a te,se io...iniziassi ad aprirmi con le persone...la prima persona con la quale mi comporterei in modo diverso saresti tu e...Klaus ti ucciderebbe.-

Trattengo una risata isterica. Poco tempo fa mi avrebbe servita su un piatto d'argento nelle mani dell'Originario e ora scopro che finge per proteggermi.

-Perchè me lo stai dicendo? Non pensi che adesso le cose cambieranno?-

Il sorriso di Katherine aumenta a dismisura.

-Tu mi odi,Elena. Quindi non fa differenza.-

-Invece la fa...ora che so che tu...che tu provi...qualcosa.-

-Per te.-Completa la frase al posto mio. -E allora?-

-Io...io non posso credere che tu ne parli con cosi tanta leggerezza!-

-Elena sei arrabbiata perchè ti ho confessato quello che provo?- Fa un altra risata.

-Non sono arrabbiata per quello ma...perchè sei come tutti gli altri! Nessuno di voi pensa a quello che voglio io,decidete tutto della mia vita senza chiedere prima a me,perchè?-

Katherine smette di ridere.

-Se proprio ci tieni....cosa vuoi dopo questa odiosa confessione,Elena?-

Niente regole. Niente imbarazzo. Niente film mentali.

Devo agire d'istinto.

-Questo.- Rispondo attirando a me la vampira e premendo le sue labbra sulle mie.

Il tempo sembra fermarsi,il resto del mondo non esiste. Sto commettendo un errore e lo so bene,ma...l'ho voluto. Baciare Katherine,sentire le sue mani a contatto con i miei fianchi,il suo respiro sulle labbra appena mi stacco per riprendere fiato,i mille brividi di piacere che invadono la schiena,le braccia,le gambe,al suo tocco.

Forse non è solo odio,penso prima di lasciarmi travolgere completamente dal turbinio di emozioni che mi percuotono l'animo.



-Sai che dovrai dimenticare tutto,vero?- Mi sussurra Katherine intenta ad accarezzarmi i capelli. Immaginavo ci fosse qualcosa sotto,me ne sono accorta un secondo fa della mancanza del ciondolo al collo. Ecco perchè ha confessato tutto con tanta tranquillità.

-Non sei l'unica capace di fingere che non accada nulla.-Le dico,mettendomi in ginocchio sul divano. -Sono stufa di tutte queste decisioni prese senza il mio consenso. È la mia vita,decido io cosa fare.-

-Elena non provi nulla per me,quindi ricordare o non ricordare non è...-

-Invece si.-Dico non lasciandola finire.-Non so cosa sia...ma intendo scoprirlo,con il tempo.-

Katherine annuisce,non del tutto convinta.

D'altronde non si aspettava una reazione del genere da parte mia. Nemmeno io so perchè l'ho fatto...lo volevo,volevo baciarla e l'ho fatto. E per tutto il tempo non ho pensato né a Stefan né a Damon,solo lei.

Mentre raccolgo il giacchetto da terra mi ritorna in mente il primo bacio con Stefan.

Sento di amarlo,sono sicura che il nostro amore possa durare per sempre.

Non posso considerare quello che è successo con Katherine un tradimento,o forse si?

Meglio ragionarci con calma al suo ritorno,quando potrò scoprire con esattezza cosa e specialmente chi desidero realmente.

-Elena-Mi chiama Katherine a gambe incrociate sul divano.

-Si?-

Sorride maliziosa.

-Sai che l'odio è solo l'inizio di una storia d'amore?-




Bene se siete arrivati fin qui vi ringrazio per il vostro coraggio xD comincio con il dire che non mi sono mai piaciute le coppie yuri e continueranno a non piacermi,ma non so...la coppia Katherine/Elena mi ha ispirato particolarmente di recente,penso che comunque è l'unica coppia di questo genere che non mi fa salire il disgusto xD e ritengo che il loro rapporto sia qualcosa di complicato e nella serie pieno di odio reciproco,ma avrebbero un gran potenziale,ho provato a scrivere questa ff lasciando i personaggi IC ma credo proprio che sia Elena che Kath siano un po' troppo OOC,che ci posso fare..mi è uscita cosi xD

E mi sorprende che nella sezione le fic che le vedono protagoniste siano veramente poche visto che il rapporto che hanno ricorda vagamente quello di Tyler e Jeremy e ho letto alcune fic davvero carine su di loro,ma vabbè si vede che sono una delle poche sceme ad apprezzare le Kelena xD spero che la fic vi sia piaciuta anche se a parer mio è venuta una schifezza^^














  
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