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Autore: arwensil    05/02/2011    2 recensioni
Seconda classificata al The Tic Tac Contest, Time for Christmas and Missing Moment!
Lui rappresenta tutto questo e il passato e la fatica che avete fatto in sordina, ma per te è valsa la pena.
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Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A PEACEFUL HELL

Ti ricordi cosa ti diceva mamma, Asteria? Di camminare fiera, sempre e comunque.
Non ti viene bene però, non è così?
Cerchi di non inciampare sui tuoi piedi, ma non vuoi dare a vedere che sei in bilico.
Cadrai sia a destra che a sinistra e qualunque cosa tu voglia non andrà ad influire sul tuo futuro; devi solo accettarlo e basta.
Ti pettini i lunghi capelli aurei ma non li vuoi guardare, sono talmente banali e monotoni che vorresti strappartene uno dopo l'altro. Ma non puoi.
Non hai bisogno di trucco perciò ti sciacqui leggermente il viso, ma non dai bado nemmeno a quello. E' così espressivo il tuo volto da poter leggere persino l'ondata di tristezza che sta per arrivare; vorresti così tanto cancellare ogni traccia riconoscibile in te. Ma non puoi. Ma ti devi rassegnare perchè è un giorno come gli altri e, mentre attraversi la sala comune di serpeverde, cerchi lui; lo fai quasi per abitudine, come se i suoi occhi grigi fossero un porto sicuro. Ma non lo sono. Non trovandolo tra la fila di giovani in quella stanza, ti lasci tutto alle spalle e richiudi la porta.
Quello che vedi però è talmente spento da farti venire voglia di prendere un pennello e dipingere qualunque cosa: colorando le facce degli studenti che sembrano cadaveri, colorando anche i muri che per anni hanno custodito tante storie ... e colorare perfino la tua anima, che si è consumata inesorabilmente.
Non c'è molta gente per i corridoi per cui arrivi senza problemi nella Sala Grande; non alzi la testa per controllare se c'è lui, ti limiti solamente ad adocchiare un posto all'angolo.
Il tavolo dei Serpeverde è sempre stato uno dei tavoli più silenziosi, ma durante l'anno i ruoli si sono invertiti, infatti, i Grifondoro sono afflitti dalla perdita del loro beniamino Harry Potter e i Serpeverde si lasciamo andare ad un piacevole chiacchiericcio.
Ma non è il tuo caso, vero Asteria? Tu mangi sempre in religioso silenzio, sapendo che sei controllata a vista, marcata a fuoco da un cognome importante come lo è il tuo.
Odi i nomi, i cognomi, le case, le famiglie, gli accordi ... a volte vorresti perfino essere nata babbana.
Ma con lui è diverso, non è così? E' un piacevole oblio quello che vivi , ti senti desiderata ed estremamente soggiogata.
E cosa accadrebbe se lui si stancasse di te come ha fatto con tutte le altre? Piangeresti Asteria? Sì, proprio come adesso. Allontani il cibo perchè al solo pensiero morirebbe una parte di te, la parte che hai donato a lui senza nemmeno accorgertene.
Respiri a fatica, sei ansiosa di vederlo? Ma ormai hai capito il suo gioco, ti terrà sulle spine finchè potrà e poi a lui si presenteranno due strade: la prima, quella dell'amore, la seconda quella dell'inganno.
Le gambe ti tremano talmente tanto da farti alzare e scappare via, lasciando i tuoi libri proprio accanto al piatto lasciato intatto. Corri a perdifiato fino ad arrivare al bagno delle ragazze; lì non è cambiato proprio niente, ma sei cambiata tu.
Ti ricordi ancora quelle notti insonni durante le quali scappavi e ti dirigevi proprio lì, ed alla luce della bacchetta leggevi libri Babbani che trovavi estremamente stupidi?
Volevi assomigliare un po' ad Hermione Granger e a quella sua fiera intelligenza per cui avevi deciso di munirti di libri strappalacrime e avevi trovato un posto sicuro.
A lui non l'hai detto però che ti piacevano immensamente, vero? Gli hai detto solo che li trovavi rivoltanti poiché Babbani, ma mai belli .. mai.
Ora hai ripreso fiato ma non sei più lì per leggere di nascosto, sei lì per piangere per una situazione che nemmeno tu capisci. Perchè lui è l'antagonista di Romeo e tu sei una mancata Giulietta, perchè sei una Greengrass e devi continuare la tradizione con un purosangue, e perchè te ne sei innamorata diamine.
''Diamine!'' lui lo dice spesso, lo sai che lo fa per sfogare la rabbia e per enfatizzare il concetto; pian piano gli stai assomigliando, perchè proprio come nei libri babbani la protagonista femminile è talmente schiacciata dalla figura maschile da vederla come un dio, un dio in terra. Un dio dai capelli biondo cenere e gli occhi grigi.
Ti sei ripresa ormai, il pensiero di lui con i suoi mille difetti ti addolcisce e ti fa dimenticare gli ostacoli insormontabili fra di voi.
E' ora di tornare nella Sala Grande e riprendere i tuoi libri, è ora di andare.


Quando varchi la soglia e raggiungi il tuo posto però non vedi più nulla, i tuoi libri sono spariti velocemente come tu scappi da te stessa e dalla realtà.
'' Ehi, hai visto i miei libri? Li avevo lasciati qui'' chiedi ad una del primo anno che siede proprio affianco a te. La piccola scuote la testa impacciata per poi tornare concentrata sul suo pasto.
Pensi la parola che lui usa tanto spesso e con passo nervoso ti affretti nell'uscire dall'enorme sala; ti guardi intorno ma non c'è veramente nessuno, la solitudine si respira così tanto che ha assunto perfino un odore acre.
Decidi in breve di ritornare in camera, pensando forse che è stata la tua testa ad aver immaginato di lasciare lì i libri; eppure non ci credi nemmeno tu.
Corri in fretta in camera ma non li trovi, anzi, riconosci tutto come l'avevi lasciato un'ora prima: letto accuratamente rifatto, sveglia magica puntata già per il giorno dopo, le penne della tua famiglia tutte in pila con una scintillante G verde che evidenzia la loro particolarità. Tutto in ordine, ma allora dove sono finiti i tuoi libri?
Un tarlo avanza nella tua testa bisbigliando un nome ed un cognome a cui pensi costantemente, ma non credi sia stato lui poiché non l'hai visto per tutta la mattinata.
Non sei preoccupata di dove sia, forse solo di chi sia in sua compagnia.
Ti lasci cadere sul letto morbido e caldo come l'avevi lasciato, al contrario di quello di casa tua: duro e molto scomodo; pensi un po' a come gli anni siano passati in fretta ed a quanto tu non volessi che andasse così. Vorresti averlo conosciuto il primo anno non di fama, ma di persona; vorresti che tua sorella non ti avesse spinto fra le sue braccia tanto da farti imparare solo il suo nome fra tutti gli allievi di Hogwarts.
'' Solo il suo ti è necessario Asteria, entrare nelle sue grazie ti aprirà le porte del paradiso''
Se solo gli incontri con tua sorella non fossero così saltuari e brevi le diresti che piuttosto del paradiso, è un tiepido inferno quello in cui ti trovi.
Anche se sei sempre sfuggita alle sue attenzioni per disprezzo per la persona orribile che è era e per i suoi modi autorevoli ed a volte rudi, ora ti ritrovi a necessitare di lui per respirare correttamente, per ritrovare la voglia di mangiare e per riuscire a ritrovare il sorriso. Lui rappresenta tutto questo e il passato e la fatica che avete fatto in sordina, ma per te è valsa la pena.
Ti alzi più leggera dal letto, come se questi pensieri positivi fossero una mongolfiera carica di speranza, e ti dirigi verso la porta ignara di quello che ti aspetta.
Infatti inciampi nei tuoi libri che sono proprio davanti alla soglia e non trovi solamente quelli, ma anche una rosa rossa sopra di essi.
L'ultima novità che noti è la presenza di un bigliettino verde ed argento, con scritto a chiare lettere:
''Anche se non mi vedi, io ti osservo costantemente.''
Ma di questo Asteria, non avevi dubbi, no?



  
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