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Autore: Justice Gundam    01/01/2006    1 recensioni
Metal Armor Dragonar. Forse la prima fanfiction di Dragonar mai apparsa in rete... Mentre l'Impero di Giganos è in subbuglio dopo la morte del Maresciallo Giltorre, Maiyo Plato, il Falco Blu di Giganos, vede svanire tutto ciò per cui ha combattuto... cosa può fare un falco con le ali spezzate?
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Broken Wings

Broken Wings

Una fanfiction di Metal Armor Dragonar scritta da:  Justice Gundam

 

******

 

Justice: Salve, amici della Erika's Fanfiction Page! Allora, iniziato bene il nuovo anno? Spero di sì... Da parte mia, io ho passato una fine anno serena... e sono pronto ad iniziare il 2006! E, giusto per avviare un pò i motori, vi presento la mia prima fanfiction dedicata a Metal Armor Dragonar, un bellisimo, ma poco conosciuto, anime robotico in stile Gundam (ma molto più divertente) andato in onda diversi mesi fa su Italian Teen Television.

 

Ken: Hey, ragazzi, avete sentito? Finalmente qualcuno che scrive una fanfiction sulle nostre avventure! YAHOO! Grandioso! Sono al settimo cielo!

 

Tapp: Hey, calma, Ken! L'autore non ha ancora finito di...

 

Ken (passandosi un indice sotto il naso): Bene, autore, io sono pronto quando vuoi! Spero che questa storia colga bene il mio personaggio, e metta in risalto il mio eroismo e il mio talento come pilota...

 

Light: Dovresti lasciarlo finire, Ken...

 

Ken (abbracciando stretti Tapp e Light): E non dimentichiamo i miei amici, i qui presenti Tapp Oceano e Light Newman! Assieme formiamo una squadra imbattibile, sai com'è...

 

Justice: Ehm... Ken, in realtà questa storia sarà incentrata sul tuo rivale... Maiyo Plato, il Falco Blu di Giganos.

 

Ken: COOOOME? Su quel... pallone gonfiato!? Uffa, non è giusto, sono io il protagonista!

 

Tapp: Te l'avevo detto di aspettare...

 

Light: Tapp... chiedere a Ken di aspettare è come chiedere ad un Metal Armor di ballare il liscio...

 

Justice: Ehm, chiedo scusa a Ken e a tutti i suoi fan, di cui io faccio parte... ma riguardandomi l'episodio 33, quello della morte di Giltorre e del colpo di stato di Dorchenov, non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa passasse per la mente del Falcone Blu in quei momenti... e da qui è nata questa fanfic!

 

Maiyo: Per me è un onore partecipare a questo progetto. Ringrazio sentitamente.

 

Justice: Accidenti, che tipo serio... Comunque, se ti può consolare, Ken, la prossima fanfic di Dragonar che scriverò sarà dedicata a te e a Linda! Ti va bene? Mi perdoni? T_T  (fa gli occhioni da cucciolo stile Kim Possible)

 

Ken: Urgh, e va bene, se si tratta di me e la mia Linda-chan... per stavolta passi! Allora, facciamo le cose come si deve! Dragonar e tutti i nomi ad esso collegati appartengono alla Sunrise. Questa fanfiction è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, e l'autore non ci guadagna un soldo! Va bene così?

 

Justice: Perfetto, Ken! Fan di Dragonar... buona lettura!

 

******

 

Broken Wings

 

[Quartier generale di Giganos, ora sconosciuta]

[Punto di vista: Capitano Maiyo Plato]

 

Esplosioni.

 

Ardenti globi di luce bianca, che inghiottono le vite dei miei valorosi compagni soldati.

 

I miei occhi si riempiono di lacrime a questa vista, e al ricordo delle ultime parole… di una persona che ho ammirato al punto di abbandonare la mia stessa famiglia, pur di veder realizzati i suoi ideali…

 

Sua Eccellenza… Maresciallo Giltorre… il sogno che una volta era Giganos sta crollando davanti ai miei stessi occhi, biecamente calpestato da una persona senza morale, a cui non importa di nient’altro che di ottenere il potere assoluto. Come ho potuto essere così cieco da non rendermene conto…? Da non realizzare che le mele marce avrebbero dovuto essere individuate e conseguentemente scartate prima che intaccassero anche le altre…? 

 

La verità è… che Sua Eccellenza aveva ragione su quanto mi stava chiedendo appena un’ora fa…

 

 

“Maiyo… non staremo per caso commettendo un gravissimo errore?”

 

 

Per quanto mi addolori profondamente ammetterlo… in effetti siamo stati fin troppo ottimisti. Eravamo pieni di entusiasmo, speranze per il futuro dell’intera umanità… Avevo sempre creduto che, sotto il dominio di Giganos, la razza umana sarebbe finalmente stata in grado di trascendere i propri limiti, e inaugurare una nuova era in cui la vastità del cosmo sarebbe stata alla nostra portata…

 

E non solo… Sua Eccellenza Giltorre amava la nostra madre Terra più di ogni altra cosa. Era convinto che la guerra con la Federazione Terrestre fosse necessaria per separare gli eredi del futuro dagli indegni – per migliorare la razza umana stessa, purgandola dei meschini e delle persone accecate dal proprio tornaconto…

 

Non ci siamo resi conto che gli indegni si nascondevano nei nostri stessi ranghi, e già stavano minando ciò che Sua Eccellenza Giltorre e le persone a lui fedeli stavano cercando di costruire con tanta fatica…

 

 

[FLASHBACK]

[Narrazione in terza persona]

 

“Le vorrei fare una domanda, Tenente Colonnello Dorchenov… questa guerra, per quale causa lei crede che venga portata avanti?” La domanda del Maresciallo Giltorre riecheggiò, calma ma decisa, nell’ufficio del governatore di Giganos.

 

“Combattiamo per vincere, ovviamente!” rispose prontamente Dorchenov, alzando la voce con tono indignato, e stringendo il pugno destro “In guerra, non ci sono che due possibili conclusioni, vincere o perdere! E per ottenere la vittoria, dobbiamo usare tutti i mezzi a nostra disposizione, compreso l’uso del Mass Driver!”

 

“Tenente Colonnello Dorchenov, con tutto il dovuto rispetto, temo che lei non abbia ancora compreso i sentimenti di Sua Eccellenza!” rispose Maiyo, che in quel momento stava al fianco del Maresciallo Giltorre. Diversi giorni prima, il giovane ma valoroso comandante che si era guadagnato l’appellativo ‘Il Falco Blu’ grazie alla sua abilità e alla sua competenza strategica, era stato richiamato al quartier generale di Giganos, sulla Luna, per aiutare a tenere sotto controllo una rivolta degli ufficiali più giovani. Sfortunatamente, il giovane capitano era inviso a molti ufficiali più anziani, per la sua posizione di uomo di fiducia di Giltorre, e questi stavano cercando in ogni modo di screditarlo. Tra questi, era proprio Dorchenov quello che spiccava maggiormente, a causa del suo comportamento reazionario e di una vera e propria ossessione per l’uso del Mass Driver, la più devastante arma dell’Impero di Giganos, capace di danneggiare la Terra stessa indirizzando asteroidi contro di essa.

 

Volgendosi verso Maiyo, Dorchenov grugnì con tono irritato. “Capitano Maiyo Plato, le devo ricordare che sono suo superiore? Non creda che, solo perchè è l’uomo di fiducia di Sua Eccellenza, lei possa dire tutto quello che le passa per la testa!”

 

Gli occhi del Falco Blu divennero una fessura, ma prima che lui potesse dire qualcosa, il maresciallo Giltorre si alzò dalla sua scrivania, con calma ma con decisione, indicando l’enorme finestra dietro di lui. Da quella posizione, la Terra era chiaramente visibile.  

“Per favore, Dorchenov, dia un’occhiata. Da qui si ha la vista migliore sulla Terra.” Chiese Giltorre, mostrando il pianeta natale della razza umana, che brillava nell’infinita vastità del cosmo. I luccicanti occhietti porcini di Dorchenov si spalancarono leggermente a quella vista.

“Mi perdoni, Sua Eccellenza, ma questo cos’ha a che vedere con …”

Giltorre interruppe la domanda di Dorchenov. “Io amo quel pianeta blu. Esso solo, in tutto il sistema solare, ha permesso alla vita di nascere e svilupparsi. E’ la nostra madre, e noi umani gli dobbiamo più di quanto potremmo mai ripagare. Non potrei mai distruggere quel bellissimo pianeta.”

Per niente impressionato dal discorso di Giltorre, il tenente colonnello proseguì. “Se le cose stanno così, allora per quale motivo stiamo conducendo questa guerra?”

“E’ mia opinione che soltanto una razza umana scelta, degna di esso, possa abitare un pianeta così bello. Questa è la legge dell’universo.” Rispose Giltorre “E lo scopo di questa guerra, è togliere di mezzo le persone indegne.”

 

Dorchenov sbattè il pugno sulla scrivania del governatore di Giganos. “Tutti i vermi terrani sono indegni!”

“Tenente Colonnello Dorchenov, è pregato di contenersi. Non si dimentichi che sta parlando con Sua Eccellenza.” Avvisò Maiyo, chiaramente poco compiaciuto della condotta del suo superiore. Dorchenov strinse i denti, rendendosi conto di non avere altri argomenti.

“D’accordo…”

“Dorchenov, sono orgoglioso della sua devozione alla nostra causa. Giustamente, come lei dice, una guerra deve essere vinta. Ma i problemi maggiori sorgono dopo la vittoria. Non autorizzerò un attacco alla Terra con il Mass Driver. E’ tutto.”

 

Dorchenov fece un saluto militare, sentendosi in bocca un disgustoso sapore di bile. “Signorsì.” Poi, lentamente, uscì dalla sala. Le porte automatiche si aprirono con un lieve ronzio per farlo passare, poi si richiusero dietro di lui.

Il silenzio regnò nella sala per qualche secondo. Poi, fu Maiyo a prendere la parola. “Sua Eccellenza, Maresciallo Giltorre… lungi da me mettere in dubbio il suo giudizio... ma consiglierei di tenere d’occhio il tenente colonnello Dorchenov. Non ripongo alcuna fiducia in quell’uomo. E’ chiaro che è interessato unicamente al proprio tornaconto, e non gli importa nulla del vero scopo di questa guerra.”

Giltorre annuì solennemente, il viso segnato dall’età e dalla preoccupazione – e anche da una certa tristezza.

“Tuttavia," proseguì l'anziano ministro "io credo che, col tempo, anche lui capirà. Dopotutto, ciò che stiamo cercando di realizzare è nell’interesse dell’umanità intera…”

 

[FINE FLASHBACK]

 

 

Questo è stato il nostro fatale, terribile errore, Sua Eccellenza… abbiamo creduto che la nostra causa fosse quella di tutti… e che per questo avremmo infine convinto tutti, o avremmo potuto ridurli al silenzio. Eravamo troppo arroganti e sicuri di noi stessi per chiederci se i nostri scopi fossero davvero giusti… e troppo idealisti anche soltanto per pensare alla possibilità di un tradimento. 

 

E ora, tutto il marciume che per tanto tempo è rimasto nascosto nel nostro impero è venuto alla luce… ed è straripato, come un fiume in piena… schiacciando ogni cosa incontri… sogni… speranze… vite umane…

 

Davanti a questa spaventosa dimostrazione di malvagità umana, mi sento inutile… io sono l’uomo conosciuto, sia tra i miei compagni che tra i miei nemici, come il Falco Blu di Giganos… ma ora, le ali del falco si sono spezzate…

 

Si dice che i sogni siano come ali per le persone che credono in essi… che possono spingere l’uomo al di là delle proprie incertezze e paure, e dargli la forza di volontà di superare ogni scoglio e ogni avversità… ma ora, il sogno che nutrivo per il futuro della Terra si è infranto.

 

Sua Eccellenza… Maresciallo Giltorre… se solo lei potesse dirmi cosa posso fare… come posso impedire che l’impero di Giganos che lei voleva muoia…

 

 

“Maiyo… l’attacco alla Terra con il Mass Driver… devi… impedirglielo…”

 

 

Sua Eccellenza…

 

Ho capito. C’è ancora qualcosa che posso… DEVO fare. Non permetterò a quel vile traditore di Dorchenov di fare quello che vuole. La Terra, il pianeta che lei amava al punto da dedicargli tutta la sua vita, non diventerà il bersaglio del Mass Driver. Farò in modo che quell’arma infernale (Buon Dio! E pure io la consideravo un mezzo per un nobile fine!) non causi ulteriori danni. Anche se dovessi sacrificare la mia vita…

 

Gli ideali di Giganos potranno essersi infranti davanti alla meschinità di Dorchenov. Ma farò in modo che la razza umana sopravviva, e abbia un’altra possibilità in futuro…

 

*****

 

[Tempo dopo]

[Località: in prossimità del Mass Driver di Giganos]

[Punto di vista: Capitano Maiyo Plato]

 

Sento un lieve sorriso formarsi sulle mie labbra alla vista della spada laser del mio Falguen che trapassa la spalliera del Dyne giallo di Dorchenov, inchiodandoli al Mass Driver. Finalmente, ho messo alle corde quello spregevole individuo. E le bombe che ho installato all'interno del Mass Driver dovrebbero esplodere a momenti...

 

Il mio unico rimpianto è che non vivrò per vedere la realizzazione di ciò per cui abbiamo lottato tanto io, e tutti i coraggiosi soldati che hanno dato la vita per i veri ideali di Giganos. Ma, di fronte alla conservazione dell'umanità, questo non è che un prezzo irrisorio da pagare.

 

“Colonnello, penso che all'inferno ci andremo assieme!”

 

“C-che cosa?” balbetta il vile traditore, con voce distorta dal panico. Una frazione di secondo dopo, un boato che scuote la terra, assordante da sentire persino dalla cockpit di un Metal Armor, e un mastodontico bagliore di luce bianca segnano la riuscita del mio compito. Sento che il mio corpo viene sbattuto all'indietro dalla tremenda potenza della conflagrazione, mentre il Mass Driver viene inghiottito dall'esplosione. Agendo puramente d'istinto, chiudo gli occhi, mentre le console e le interfacce del mio Falguen cominciano a crepitare e i miei monitor si spengono... riesco a sentire il mio stesso urlo... il dolore al volto, intenso e bruciante, quando il mio visore si frantuma... Poi, tutto diventa nero...

 

 

 

 

 

Io…

 

... sono… ancora vivo?

 

A denti stretti, apro lentamente un occhio... sento il rombo dell'esplosione che si attenua... e vedo spegnersi le fiamme che hanno consumato il Mass Driver... Sì, per quanto questo possa sembrare incredibile... il mio Metal Armor è sopravvissuto a quell'inferno di fuoco, perdendo solamente un braccio... il mio visore è distrutto, e il sangue esce lentamente da alcuni tagli sul mio volto... ma a parte questo sono illeso.

 

Ci vuole un pò perchè la vista si riabitui alle condizioni normali. Per fortuna, alcune delle telecamere esterne sono tuttora operative. L'arma definitiva dell'Impero di Giganos, ora ridotta a niente più che un ammasso di metallo contorto e bruciato, giace senza vita di fronte a me.

 

Sua Eccellenza, il suo ultimo desiderio è stato esaudito. Questa mostruosità ha finito di devastare la nostra madre Terra.

 

Con la coda dell'occhio, vedo che ancora qualcosa si muove tra le carcasse devastate dei Gebaye. Un Dyne giallo, mutilato delle gambe e seriamente danneggiato, ma ancora funzionante. Quindi, pare che il traditore non abbia ancora avuto la fine che merita... Finchè non avverrà, l'anima di Sua Eccellenza non potrà riposare in pace. La mia missione non si è conclusa.

 

Il mio Falguen si avvicina lentamente al Dyne danneggiato. Per quanto l'idea di finire un avversario indifeso mi disgusti, non posso permettere a Dorchenov di continuare a vivere.

 

Una voce tremante, chiaramente appartenente al traditore, si fa sentire dai miei altoparlanti.

 

“Heh… finalmente… vieni… Il mio Dyne non ha più le gambe… aiutami…”

 

Le sue telecamere devono essere rimaste danneggiate al punto che mi ha scambiato per uno dei suoi uomini. Sento il suo rantolo terrorizzato nel momento in cui si rende conto di chi ha veramente davanti.

 

“Colonnello Dorchenov… sembra proprio che la fortuna ti abbia abbandonato.”

 

“Aspetta! Non mi colpire! Ho una proposta!” implora Dorchenov dalla sua cockpit danneggiata. “Don’t kill me! I have a proposal! Perchè non governiamo l'Impero di Giganos insieme? Mi sembra una proposta allettante! Heh? Che ne pensi, Capitano Plato?”

 

Hmph. Spregevole vigliacco. Ora che la situazione gli si è rivolta contro, si mette in ginocchio e mi supplica di risparmiare la sua miserabile vita. Se il nostro duello si fosse concluso a mio sfavore, non avrebbe esitato ad uccidermi nella maniera più lenta e dolorosa possibile... come ha fatto con il mio compagno, il Tenente Hols.

 

Le preghiere di Dorchenov cadono su orecchie sorde.

 

Sento la mia voce uscire dalla mia gola come un ringhio, mentre alzo la spada laser del mio Falguen con il braccio rimanente. "Penso che sia ora di vendicare Sua Eccellenza! MUORI!"

 

In un lampo, la spada solca l'aria, dritta verso la cockpit del traditore. Ancora un istante, e tutto sarà finito...

Improvvisamente, un colpo inaspettato mi fa quasi cadere dal sedile! Qualcosa ha colpito il fianco del mio Metal Armor, distruggendone il braccio ancora attivo e strappandosi un grugnito di dolore e disappunto. Maledetta sfortuna... i rinforzi di Dorchenov sono arrivati prima di quanto avessi previsto... Un autentico sciame di Gebaye, guidati da un Dyne rosso, atterra attorno a me. Dando una rapida occhiata alla divisione di Metal Armor in avvicinamento, mi rendo conto che sono completamente circondato.

 

Non c'è più niente da fare. Chiudo gli occhi e sorrido cupamente, pensando al mio destino ormai inevitabile.

"Io sono stato soprannominato il Falco Blu di Giganos... credo di conoscere qual è il mio posto per morire." Dico, rivolto a nessuno in particolare... prima di prendere il volo, con tutta la velocità di cui è capace il mio Falguen danneggiato. Il tempo sembra fermarsi, mentre aspetto l'inevitabile grandinata di proiettili che porrà fine alla mia vita...

 

Che strano, sta tardando ad arrivare... forse si deve a qualche residuo di rispetto che questi uomini coraggiosi ancora nutrono per me? O piuttosto desiderano incidere nelle loro menti l'immagine di colui che considerano niente più he un traditore, prima di distruggermi?

 

Non lo saprò mai.

 

Alla fine, dopo alcuni eterni secondi, una fiumata interminabile di proiettili investe il mio Metal Armor ormai in avaria, e io mi appoggio allo schienale del mio sedile. Almeno, sono caduto con la consapevolezza che il Mass Driver non esiste più. Speravo altresì di vendicare la morte di Sua Eccellenza Giltorre prima di morire, ma per lo meno la Terra è salva...

 

Sua Eccellenza... Il suo ultimo desiderio è stato esaudito. Ora la incontrerò di nuovo...

 

Karl... Werner... Dan... per favore, non cercate di vendicarmi... guardatevi dalle grinfie di Dorchenov...

 

Linda... perdona questo fratello egoista... questo... è il mio modo... di vivere...

 

******

 

[Asia Centrale, accampamento del Dragonar Team]

[Narrazione in terza persona]

 

“NO! MAIYO!”

 

Linda si svegliò di colpo, mettendosi seduta sul suo sacco a pelo. Il suo cuore stava ancora pulsando tumultuosamente nel suo petto, al punto che le sembrava che stesse per scoppiare, e la sua fronte era imperlata di sudore nonostante il freddo. Aveva appena fatto un terribile incubo: aveva sognato che suo fratello, l'asso di Giganos Maiyo Plato, era stato abbattuto e probabilmente era morto. E l'istinto le diceva che questo non era un semplice incubo, ma una terribile realtà che stava per avverarsi - o forse si era già avverata...

 

Con un sospiro, la ragazza alzò lo sguardo verso il cielo terso, punteggiato da milioni di stelle e illuminato da una meravigliosa luna piena. Il paesaggio idilliaco era in netto contrasto con i suoi sentimenti di tristezza e angoscia, e con i piani diabolici che i conquistatori della Terra, i fanatici riuniti sotto il nome di Impero Unificato di Giganos e il cui comando era da poco passato all'infame Dorchenov, stavano macchinando nelle loro basi sulla superficie lunare. 

 

Stringendo la mano sulla sua coperta, Linda mormorò una breve frase disperata. Nonostante fosse in contrasto con il modo di pensare di Maiyo, ciò non toglieva che il giovane ufficiale di Giganos fosse pur sempre suo fratello...

 

"Maiyo... ti prego, abbi cura di te..."

 

 

FINE

 

 

Note dell'autore: Ecco, ce l'ho fatta. La prima fanfiction di Metal Armor Dragonar mai apparsa in rete. Hey, qualcuno doveva pur farlo!   ^_^

Spero che vi sia piaciuta questa breve panoramica nei pensieri del capitano Maiyo "Il Falco Blu" Plato... vi confesso che non è proprio il mio personaggio preferito, ma ammiro la sua devozione ai suoi ideali e il senso di giustizia che, tutto sommato, anima le sue azioni. Peccato solo che fosse così fuorviato e non si rendesse conto delle ingiustizie che Giganos stava perpetrando con la scusa della loro 'razza eletta'... Ad ogni modo, non credo che questa sarà l'unica one-shot di Dragonar che scriverò. Ne ho altre due in cantiere, una dedicata a Ken e Linda, e una dedicata alla grande Min della Legione Selvaggia! Quindi, fan di Dragonar, rimanete in attesa! Potrebbero esserci altre sorprese!

Grazie della vostra gentile attenzione, e arrivederci!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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