Blossom

of flame and  pure white

O amore rissoso! O odio amoroso! O tutto creato dal nulla! O grave leggerezza! O vanità seria! Informe caos di leggiadre forme! Piuma di piombo! Raggiante fumo! Gelido fuoco! Inferma salute! Vigile sonno che non è ciò che è! 

E tu non ridi?

- Romeo: atto I, scena I -

“Tebaldo...” dissero in un lamento deciso: “Uccidici.”

Il moro trattenne il fiato, con un vortice confuso di pensieri e lo strido della sua spada che riempiva il silenzio, come un gemito disperato. Non tremò e rimase immobile.

“Non voglio che Ophelia abbia Giulietta. Voglio essere l’ultimo ad avere il suo amore, ad avere le sue labbra.” Sussurrò Romeo, più alla sua compagnia che a lui.

Sentiva le loro armature scricchiolare morbidamente, come seta, mentre si stringevano ancora di più, tentando di diventare l’una parte dell’altro.

Tebaldo pensò che avrebbe rivisto per sempre l’immagine delle labbra infiammate di Giulietta e le labbra candide di Romeo che tremavano piano, allo stesso ritmo, bisbigliando impercettibilmente fiato d’amore.

“Ti prego.” Gli disse lei, senza piangere nessuna lacrima. “È il nostro ultimo desiderio. È la nostra promessa.”

“...sia nella vita che nella morte.” Le soffiò sul collo Romeo, le sue parole come neve.

“Così nulla avrà il potere di separarci.” Disse ardente Giulietta, avvolgendo il collo del suo amato.

Eppure attorno a loro vi era distruzione, vi era fumo nero e le grida atroci della terra si spandevano come un’eco in ogni dove; eppure loro sopportavano tutto questo e si sorridevano con lentezza, respirandosi a fondo nel loro idillio di fuoco rovente e neve fresca.

Fu questo a convincere Tebaldo, che sentiva ancora la sua spada piangere e fremere fra le sue mani.

“Addio.” disse loro, trattenendo un pianto sincero.

“Grazie, fratello mio.” Gli disse Romeo, con uno sguardo colmo d’affetto; poi si rivolse ancora a Giulietta, per rivolgerle parole d’amore che non avrebbe più avuto l’occasione di dire. “Oh, mia Giulietta, non devi soffrire più nulla. Moriremo qui, felici. Pronuncia un’ultima volta il mio nome: questo mio cuore cesserà di battere nel momento in cui cesserà di pulsare il tuo.”

Tebaldo li trafisse entrambi, intenti a stringersi con le loro ultime forze, nel centro esatto del loro petto.

Non versarono una lacrima e non espirarono un languido sospiro. Tutto questo era magnifico, in una maniera contorta.

Versando la stessa quantità di sangue, caddero assieme al suolo.

Si guardarono assumendo quella solita espressione beata, di quell’amore incondizionato.

Il calore umano lentamente scivolava dalla loro pelle, la passione che sfumava dalle loro labbra con il loro ultimo breve respiro.

Si strinsero le mani e lasciarono questo mondo in una spira tiepida di anime.

Note della pseudo-autrice della malora:

Non ho saputo resistere. Mioddio, per nulla. Un giorno - e mille pianti - dopo aver visto la fine di RomeoxJuliet, ascoltando questa (che non c'entra nulla, ma ci ho ricavato il titolo) ho avuto una mezza idea di un finale alternativo, ma altrettando tragico, quindi... è uscita questa, prestando molta attenzione nel mettere in evidenza la il contrasto fra l'aspetto fisico, e non solo, di Romeo e Giulietta, con tutte le loro contraddizioni. E la dedico a me. Perchè ne ho tipo bisogno e per tirare fuori le emozioni soppresse che il finale la storia ha tirato fuori - anche se la mia teoria iniziale era semplicemente che mi aveva commossa per la troppa tenerezza -; come dice Lady Furianera. Insomma. Vi chiedo implicitamente di dare la colpa a lei XDDDD

E boh, mi piacerebbe tantissimo ricevere dei vostri commenti, visto che sono nuova del fandom. Giusto per sapere cosa ne pensate.

Wolf.

P.S. la potete benissimo vedere anche come una RomeoxGiuliettaxTebaldo. \o/